Setter gordon: discussioni intorno allo standard

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  • Birkenklause77
    Ho rotto il silenzio
    • Jan 2011
    • 38
    • Nave (Brescia)
    • setter gordon

    #106
    Originariamente inviato da Quiete
    Caro Giuseppe, a scanso equivoci confermo che rispetto la tua opinione sugli inglesi, ma vedi c'è proprio una contraddizione logica perchè se l'Inghilterra è uno dei quattro paesi che costituisce il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (insieme a Galles, Scozia e appunto Irlanda del nord) è tecnicamente impossibile dire che tutti i britannici sono inglesi. Sarebbe come dire che tutti i cittadini degli USA sono texani.

    Faccio questa piccola polemica perchè il linguaggio è il mio mestiere e spesso esprime il pensiero più di quanto emerge dalle singole parole e vengo al dunque: il Gordon.

    Cosa c'etra un gordon con pochi kili e pochi centimetri in meno con la rarefazione della selvaggina? O - se sbaglio a interpretare il tuo pensiero correggimi - il legame è rappresentato dal fatto che un cane siffatto è più veloce e ha una cerca più ampia?

    E se accettiamo che la rarefazione della selvaggina richiede cani con la cerca più veloce e ampia ... abbiamo perso! Abbiamo perso perchè qualsiasi esperto di consumatori ti confermerà che a questo punto il 'mercato' stra-premierà la razza con la cerca PIU' veloce e ampia (non quella con una cerca ABBASTANZA ampia). Mi spiace se appaio presuntuoso, ma questo è il mio mestiere da 27 anni e ho un'esperienza piuttosto precisa sul tema. Peraltro la mia tesi è dimostrata dal fatto che Laverack, pointer e breton distanziano alla grande tutte le razze che non hanno il primato di velocità, ampiezza e leggerezza.

    Aspetta a reagire: con questo non sto dicendo che sia sbagliato fare gordon 64 x 25, ma dico che questo non è nè necessario, nè tantomeno sufficiente (fermo restando l'assoluta e legittima libertà di chi chi decide di perseguire lobiettivo di gordon un po' più leggeri per scelta progettuale soggettiva). Quello che invece è assolutamente necessario è trovare un vantaggio competitivo nel quale il gordon sia IL MIGLIORE, secondo a nessuno: il collegamento? non lasciare mai idnietro niente? Apriamo pure il dibattito.

    Se accettiamo che la selvaggina sia sempre più scarsa i gordon scompariranno e andremmo a caccia tutti non solo con i beeper, ma con marchigegni satellitari ...lasciamo stare: scriverò della mia utopia in un altro post altrimenti divento non noioso, ma troppo noioso :-)

    Chiudo solo col dire che mi fido della superiore esperienza di tutti, ma essendo questo un forum dove si condividono opinioni ed esperienze, voglio condivire il fatto che Olmo, malgrado sia sovrappeso (64 x34) ha una resistenza molto elevata e una velocità/ampiezza di cerca per me persino eccessive. Quindi accetto la vostra autorevole opinione, ma faccio fatica a credere che i pochi kili e centimetri in più di cui parliamo vietino al gordon (in presenza ovviamente di tutti gli altri fattori) di essere un OTTIMO cane da caccia.

    :-)

    Ribadisco in breve ciò da me espresso più volte: un gordon, ben costruito secondo standard, con mentalità e avidità, non teme in ampiezza di cerca e velocità nessun cugino Laverak. Mi trovo in accordo con il pensiero di Quiete in ottica caccia, per le prove se si vuole vincere, con l'esasperazione a cui sono stati portati Laverak (esasperazione ammessa da molti degli stessi operatori del mondo setter Laverak) e Pointer, salvo eccezioni, il soggetto massiccio (intendo quello che tende a sforare lo standar di qualche kg e magari qualche cm) è inevitabilmente penalizzato. Ricollegandomi allo stralcio del post di Jodler evidenziato da Quiete vorrei dire a Giuseppe che pur rispettando la tua opinione relativa al fatto che il calo di iscritti tra 2002 e 2003 possa avere come cause l'inadeguatezza del gordon alle necessità venatorie di oggi bisognerebbe fare una disamina, dati alla mano, che l'inadeguatezza è legata alle misure proposte dallo standard e giudicate eccessive e non magari ad altri fattori come la difficoltà di reperire soggetti con mentalità ed avidità conseguente ad una non corretta o insufficiente selezione per il lavoro operate da alcuni allevatori (e privati con i propri soggetti). Come ben detto da Quiete bisogna capire quale deve essere l'obiettivo per il quale selezionare il gordon, se una caccia su tutti i tipi di terreni, in tutte le condizioni, su selvaggina di vario tipo in cui i soggetti si debbano esprimere sempre a livelli medio-alti (non altissimi in quanto obiettivo quasi sempre ristretto alla specializzazione) o se ad un cane più specializzato per determinate caccie. Facendo un paragone ciclistico, se vuoi vincere le cronoscalate punti su uno scalatore (miglior rapporto peso/potenza), se vuoi vincere una volata punti su un velocista, se vuoi vincere una cronometro su un passista, se vuoi vincere una corsa a tappe, su un soggetto che si esprima ad alti livelli su tutti i fronti, magari con un pò di eccellenza su uno dei tre settori quindi un così detto passista-scalatore (salvo ovviamente le debite eccezioni). Non è un caso che nella storia delle più grandi corse a tappe gli scalatori puri che hanno vinto sono in percentuale bassissima sui passisti scalatori. Io personalmente considero un gordon in standard, dotato di tutto il corredo venatico per essere giudicato cane da caccia, un buon passista, che si difende molto bene anche in montagna e su terreni con forte pendenza in genere, e soggetti con taglia un pò più leggera, come quelli citati da Volerrani e Ivan, degli ottimi passiti scalatori quindi con una buon capacità di difendersi sul passo e con qualcosina in più dei primi sulle forti pendenze. Le due realtà possono coesistere soddisfando uno spettro di richiesta più ampio di quello soddisfatto da un solo modello. Sarà poi l'utilizzatore a decidere cosa prediligie. Ovviamente esulano dalla mia analisi i soggetti eccezionali, dotati magari di una mentalità superiore che li porta a compensare eventuali inferiorità dovute alla morfologia e che come tali eccezioni possono essere un riferimento ma non fanno media.
    Mauro.
    Mauro Silvestri da Brescia.

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    • blu
      • Nov 2008
      • 84
      • VAL D'AOSTA

      #107
      Ragazzi qui si parla sempre delle stesse cose e non si giunge a niente di costruttivo.
      Partendo dal presupposto che ognuno è libero di fare e pensare ciò che vuole l'obiettivo degli allevatori dovrebbe essere quello di tendere ad avere cani in tipo che siano apprezzati dagli utilizzatori.
      Il punto più volte rimarcato è però che oggi ci sono pochi gordon utilizzati nella caccia! Secondo alcuni c'è stato un vuoto generazionale secondo altri no. In ogni caso è un dato di fatto il setter inglese e a seguire gli epagnuel breton e i bracchi sono molto più utilizzati dei gordon. E' solo moda o sono più performanti?
      Secondo il mio modesto parere non sono migliori, io ho una mia teoria.
      Senza eccellenze una razza non progredrisce, e sicuramente il gordon non essendo presente quanto gli altri nelle prove di lavoro ha meno "appeal" presso gli utilizzatori.
      La selezione cinofila è fondata sulle prove di lavoro e morfologiche. Senza le prove i migliori non emergono e non possono essere utilizzati in riproduzione e in selezione, e gli utilizzatori non possono vederli all'opera e "bramire" di possederne uno per lo meno simile, quanto a prestazioni e a caratteristiche.
      Ora il punto, il gordon deve competere con gli altri "inglesi", pointer e cugini vari.
      Ebbene tutto si evolve e per tendere all'eccellenza nel lavoro bisogna arrivarci attraverso le prove e il confronto per mettere in mostra i riproduttori per i cani dei cacciatori futuri. Non è sufficiente avere dei buoni cani e portarli in riproduzione, questo porta all'impoverimento delle razze.
      Quindi se per eccellere lo standard va ritoccato perchè gli ipertipo sicuramente non possono eccellere sul lavoro ed è un dato di fatto allora questo va rivisto e modernizzato, senza snaturare la razza, ovviamente, ma altresì bisogna far emergere le eccellenze, non tenerle nascoste, e in questo la comunicazione è importante e gli allevatori devono fare tutti gli sforzi possibili per mettere in vetrina le loro eccellenze.
      un saluto

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      • Quiete
        ⭐⭐⭐
        • May 2010
        • 2312
        • Milano
        • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

        #108
        Originariamente inviato da blu
        Ragazzi qui si parla sempre delle stesse cose e non si giunge a niente di costruttivo.
        Partendo dal presupposto che ognuno è libero di fare e pensare ciò che vuole l'obiettivo degli allevatori dovrebbe essere quello di tendere ad avere cani in tipo che siano apprezzati dagli utilizzatori.
        Il punto più volte rimarcato è però che oggi ci sono pochi gordon utilizzati nella caccia! Secondo alcuni c'è stato un vuoto generazionale secondo altri no. In ogni caso è un dato di fatto il setter inglese e a seguire gli epagnuel breton e i bracchi sono molto più utilizzati dei gordon. E' solo moda o sono più performanti?
        Secondo il mio modesto parere non sono migliori, io ho una mia teoria.
        Senza eccellenze una razza non progredrisce, e sicuramente il gordon non essendo presente quanto gli altri nelle prove di lavoro ha meno "appeal" presso gli utilizzatori.
        La selezione cinofila è fondata sulle prove di lavoro e morfologiche. Senza le prove i migliori non emergono e non possono essere utilizzati in riproduzione e in selezione, e gli utilizzatori non possono vederli all'opera e "bramire" di possederne uno per lo meno simile, quanto a prestazioni e a caratteristiche.
        Ora il punto, il gordon deve competere con gli altri "inglesi", pointer e cugini vari.
        Ebbene tutto si evolve e per tendere all'eccellenza nel lavoro bisogna arrivarci attraverso le prove e il confronto per mettere in mostra i riproduttori per i cani dei cacciatori futuri. Non è sufficiente avere dei buoni cani e portarli in riproduzione, questo porta all'impoverimento delle razze.
        Quindi se per eccellere lo standard va ritoccato perchè gli ipertipo sicuramente non possono eccellere sul lavoro ed è un dato di fatto allora questo va rivisto e modernizzato, senza snaturare la razza, ovviamente, ma altresì bisogna far emergere le eccellenze, non tenerle nascoste, e in questo la comunicazione è importante e gli allevatori devono fare tutti gli sforzi possibili per mettere in vetrina le loro eccellenze.
        un saluto
        Per Blu - Personalmente, credo che l'obiettivo degli allevatori dovrebbe essere quello di allevare i cani migliori secondo loro ed eventualmente secondo lo standard, e poi di educare il mercato, non quello di allevare i cani preferiti dai consumatori.

        Di gare non mi intendo, ma devo essere ancora convinto che per promuovere un cane si debba vincere le gare, a meno che non vi siano gare adatte alle sue caratteristiche altrimenti sarà inevitabile stravolgerne le caratteristiche.

        Ammetto che non facendo questo di mestire posso permettermi di dire che mi interessa salvaguardare la razza ma non ho come obiettivo fare i grandi numeri: preferirei 1000 gordon da caccia bravi, tipici e sani iscritti ogni anno che 2000 iscritti non buoni o non tipici e forse neppure sani. Ma penso che ci siano anche molti allevatori professionisti che non mirano a grandi numeri ma inseguono con passione il loro tipo di Gordon desiderato ... e a loro va comuqnue la mia grande stima.

        Ipertipo significa al di sopra del tipo, qui invece si parla del tipo (standard) sintetizzato (circa un solo aspetto) nel 66x29.5 e io non sono ancora convinto che questo tipi non possa eccellere nel lavoro, soprattutto se per lavoro si intende la caccia (poi spiegherò perchè).

        ---------- Messaggio inserito alle 12:53 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:34 AM ----------

        Sul tipo - La mia personalissima teoria è che gli allevatori che preferiscono i soggetti da esposizione si siano concentrati su cani di dimensioni maggiori che 'stupiscono' di più. Si può vincvere anche con un tipo, ma con l'ipertipo è più facile.

        Al contrario gli allevatori che preferiscono soggetti da gara si sono concentrati sui tipi più leggeri perchè è più facile che siano competitivi. Si potrebbe vincere anche con i tipi, ma con gli under tipi è più facile (dato che siamo tutti d'accordo che un cane più leggero è per sua natura più veloce, mediamente).

        E' questo senza dire assolutamente che 'più facile' voglia dire 'facile': fare un buon cane da expo o da lavoro è comunque difficile, molto.

        Questo ci ha portato alla convinzione empirica che sopra il 66 vuol dire da ring e sotto il 66 da gare. Vero,soprattutto con la 'complicità' dei giudici, ma non necessariamente vero, non perchè è così in natura.

        Voglio dire che credo che sia possibile allevare Gordon 66x29.5 bravi belli e sani. Matematico è che selezionare secondo tre criteri è più difficile del già molto difficile selezionare in base ad un solo criterio.

        Ma il bello che questa è una discussione sullo standard, quindi appunto sull'ideale da inseguire, poi sarà 'premiato' chi più si avvicina!

        Daniele
        PS mi viene un paragone: la Fiat ha gradualmente affidato più macchine da produrre agli atabilimenti in Centro Europa e meno a qualli in Italia, senza cambiare il numero degli addetti. Poi, ci ha dimostrato - numeri alla mano - che le fabbriche del Centro Europa sono più produttive perchè il rapporto lavoratori / auto prodotte è migliore: vero, ma mica per colpa dei lavoratori italiani o per merito di quelli esteri !!!
        Attenzione a non confondere le cause con gli effetti.
        :-)

        ---------- Messaggio inserito alle 01:06 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:53 AM ----------

        Sulla rarefazione della selvaggina - Consideriamo la riduzione della selvaggina ineluttabile e ritornare ad una ragionevole densità di selvatici un'utopia.

        Ma se tutti i soldi che spendiamo per comprare e importare polli colorati e lepri straniere (animali spesso inadatti a riprodursi) venissero spesi, almeno in parte, per:
        - Fare delle voliere e dei recinti in campagna
        - Contenere i nocivi (pur senza urtare gli ambientalisti)
        - Mantenere delle culture a perdere
        - Verificare che gli agricoltori rispettino le norme come quelle sulle tecniche di sfalcio
        - Magari incentivarli a taglilare le stoppie alte in modo che i 'gambi' residui proteggano le starne dalle poiane

        Secondo voi la situazione non migliorerebbe sia a quantità dei solvatici sopravvissuti alla metà di settembre, sia in termini di avere veri selvatici nati fuori?

        E parlo di utopie, di fantascienza oppure di buonsenso e civiltà?

        Daniele
        Ultima modifica Quiete; 15-04-11, 23:58.

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        • dellaciufola
          • Jun 2009
          • 64
          • casaprota
          • setter inglese odorico elsy

          #109
          quiete mi trovo d' accordo con te riguarda l 'ipertipo !!!!!!!
          un gordon che gia' si trovi un tipo che abbia una buona testa un corpo in standard gia' siamo arrivati.
          i gordon in misura 66 cm , mi posso trovare d' accordo pero'........ effettivamente per
          "scendere a 1 cm " puo'andar bene ma deve essere u cm .
          il peso se lo facciamo un po' meno pesante forse e' meglio.......
          pero' dico che comunque se troviamo un setter gordon che abbia veramente la mentalita gordon anche se 66cm possa galoppare e cacciare in pieno tipo ... il problema vero senza offendere .... lo troviamo verso setter gordon che vanno piu' a poltrire nei salotti dei palazzi delle citta' che quelli se pur 66 cm vannoa caccia e vengono selezionati sul terreno da 10 generazioni !!!!!!!!!!!!!!!!
          un abbraccio a tutti .....

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          • aldodaBS
            • Aug 2008
            • 52
            • Rovato
            • Bracco italiano

            #110
            Buonasera,
            cerco un cucciolo di Gordon per un carissimo amico cacciatore di beccaccini nel pavese. Egli mi ha dato la possibilità di portare Berna (Bracco italiano) a contatto con questi volatili. vi sarei molto grato per ogni vostra segnalazione.
            Grazie.
            Aldo da Rovato (BS).

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            • Francesco Petrella
              ⭐⭐⭐
              • Oct 2006
              • 4883
              • L'Aquila, Abruzzo.
              • Setter inglese

              #111
              ha poco a che fare con lo standard ma perdonatemi è una bella chicca:

              quello che vedete in foto è un giornale del 1880 dove c'è un articolo su un setter gordon arrivato in Italia e dove di dice che ne avevano diversi anche i reali d'Italia. Una curiosità: lo danno quale discendente dell'old english setter tricolore. Il giornale è originale ed è in bella mostra nel mio salotto.
              Sono sicuro che gradirete
              File allegati
              Posta alla beccaccia?
              No grazie, roba da sfigati

              Francesco Petrella
              www.scolopax.it

              www.scolopaxrusticola.com

              sigpic



              We te ne
              nee te sa
              (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

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              • Mithril
                ⭐⭐⭐
                • Jan 2007
                • 1297
                • Valstagna, Vicenza, Veneto.
                • Bracco Italiano & Setter Gordon

                #112
                Grazie, questa è la dimostrazione che le razze si evolvono.
                Guardiamoci anche questi.... così tanto per capire da dove vengono i gordon, perchè se proprio vogliamo fermare il tempo, sarebbe opportuno capire bene dove vogliamo fermarlo.....

                Læs detaljerede beskrivelser af alverdens hunderacer. Find ud af hvilken hund der passer til dig og lær dens egenskaber at kende - gode såvel som dårlige.


                Ivan

                Commenta

                • Quiete
                  ⭐⭐⭐
                  • May 2010
                  • 2312
                  • Milano
                  • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                  #113
                  Originariamente inviato da Mithril
                  Grazie, questa è la dimostrazione che le razze si evolvono.
                  Guardiamoci anche questi.... così tanto per capire da dove vengono i gordon, perchè se proprio vogliamo fermare il tempo, sarebbe opportuno capire bene dove vogliamo fermarlo.....

                  Læs detaljerede beskrivelser af alverdens hunderacer. Find ud af hvilken hund der passer til dig og lær dens egenskaber at kende - gode såvel som dårlige.


                  Ivan
                  Bellissima rassegna storico-iconografica. Grazie.
                  Ivan, però non inseguire le tue paure, qui nessuno vuole fermare il tempo, anzi, stiamo parlando di un progetto per il futuro, fatto di scelte venatorie, culturali, di stile e forse ecologiche.
                  Daniele

                  Commenta

                  • Mithril
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2007
                    • 1297
                    • Valstagna, Vicenza, Veneto.
                    • Bracco Italiano & Setter Gordon

                    #114
                    Originariamente inviato da Quiete
                    Bellissima rassegna storico-iconografica. Grazie.
                    Ivan, però non inseguire le tue paure, qui nessuno vuole fermare il tempo, anzi, stiamo parlando di un progetto per il futuro, fatto di scelte venatorie, culturali, di stile e forse ecologiche.
                    Daniele
                    Proprio in campo cinofilo se c'è uno che non ha paura quello sono io, poi, fra l'altro, non capisco di cosa dovrei aver paura.

                    Il tempo lo ferma chi definisce bibbia lo standard, chi vi si affida senza spirito critico, chi non capisce che il mondo si evolve, chi si ostina a voler giustificare cani insufficienti perchè qualcuno ha stabilito che quelli sono giusti. Chi non capisce che il gordon è un cane da ferma prima di essere oggetto da bibbia, chi non capisce che coloro che l'hanno selezionato volevano semplicemete il miglior cane da caccia possibile sulla scena nella quale operavano e mi sembra che l'iconografia sia abbastanza eloquente.
                    Il bene della razza lo si fa portando i soggetti che la rappresentano ai vertici della cinofilia non ritagliandoli ruoli di secondo piano, nicchie per cosidetti amatori. Ma anche se fosse credo che all'interno della variabilità di razza ci stia l'uno e l'altro, anzi ci sta già.
                    Il progetto per il futuro io ce l'ho selezionare cani da caccia gordon, cioè sfruttare le potenzialità della razza per produrre il miglior ausiliare che mi riesce.

                    Ivan

                    Commenta

                    • Quiete
                      ⭐⭐⭐
                      • May 2010
                      • 2312
                      • Milano
                      • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                      #115
                      quote.. chi definisce bibbia lo standard, chi vi si affida senza spirito critico, chi non capisce che il mondo si evolve, chi si ostina a voler giustificare cani insufficienti perchè qualcuno ha stabilito che quelli sono giusti. Chi non capisce che il gordon è un cane da ferma prima di essere oggetto da bibbia, chi non capisce ...

                      Ivan, qui, in questa discussione, per quello che ho letto, non c'è nessuno che risponde al profilo da te descritto.

                      Qui ognuno ha espresso le prorpie opionioni, col proprio stile, entrando nel merito a volte della velocità, dell'ampiezza, dei terreni confacenti, della cerca, portando pareri su cani noti, meno noti o propri.

                      A me farebbe piacere che tu continuassi a pralre con noi - e magari con altri altri che si aggiungeranno - piuttosto che con quei personaggi che, se lo dici te, esisteranno sicuramente, ma non qui.

                      Daniele

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                      • Lucio Marzano
                        Lo zio
                        • Mar 2005
                        • 30090
                        • chiasso svizzera
                        • bracco italiano

                        #116
                        Dalle immagini che Ivan ci ha cortesemente proposto, risulta di tutta evidenza che un tempo , sostanzialmente le tre razze di setter presentavano le stesse taglie e strutture.
                        Se riproponessimo oggi le stesse immagini, dubito molto che si
                        avrebbe lo stesso responso ma risulterebbe chiaramente che
                        il Gordon si situa mediamente al massimo di taglia e struttura, mentre l'inglese si è alleggerito e ridotto moltissimo rispetto ai modelli del passato. Evidentemente c'é stata una evoluzione o involuzione a seconda dei punti di vista , comunque un notevolissimo cambiamento. poi si consideri la diffusione che hanno avuto le razze nel lasso di tempo in discussione e, se lo si vuole fare , se ne traggano delle indicazioni.
                        lucio

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                        • Quiete
                          ⭐⭐⭐
                          • May 2010
                          • 2312
                          • Milano
                          • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                          #117
                          Lucio una domanda:
                          secondo te,
                          una volta che lo standard del gordon recitasse 'maschi tra i 60 e 64 cm e peso tra i 20 e i 25 kili,
                          e che ci fossero davvero molti gordon così, buoni cacciatori,
                          lasciando stare i colori, le orecchie e la posizione del sedere in ferma,
                          parlando di elementi funzionali: velocità, ampiezza e dettaglio della cerca, ecc

                          in cosa un Gordon dovrebbe differire da un inglese?

                          ovviamente la domanda vale per tutti

                          Daniele

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                          • Mithril
                            ⭐⭐⭐
                            • Jan 2007
                            • 1297
                            • Valstagna, Vicenza, Veneto.
                            • Bracco Italiano & Setter Gordon

                            #118
                            Originariamente inviato da Quiete
                            Lucio una domanda:
                            secondo te,
                            una volta che lo standard del gordon recitasse 'maschi tra i 60 e 64 cm e peso tra i 20 e i 25 kili,
                            e che ci fossero davvero molti gordon così, buoni cacciatori,
                            lasciando stare i colori, le orecchie e la posizione del sedere in ferma,
                            parlando di elementi funzionali: velocità, ampiezza e dettaglio della cerca, ecc

                            in cosa un Gordon dovrebbe differire da un inglese?

                            ovviamente la domanda vale per tutti

                            Daniele
                            Le differenze stilistiche permangono e non dipendono dalla mole, lo stile nel galoppo è anzi favorito da una struttura leggera, anche la presa di punto non centra con la mole quindi permane a titolo di differenziazione, così come le peculiarità psichiche.
                            La miglior prestazione fisica invece equipara le due razze, ma questo non mi pare proprio un problema,avercene, e personalmente non temo affatto che un gordon sifatto possa essere confuso con l'inglese, il problema è semmai il contrario che in molti casi si è "differenziato" fin troppo e le coseguenze le conosci.

                            Ivan

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                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #119
                              Originariamente inviato da Quiete
                              Lucio una domanda:
                              secondo te,
                              una volta che lo standard del gordon recitasse 'maschi tra i 60 e 64 cm e peso tra i 20 e i 25 kili,
                              e che ci fossero davvero molti gordon così, buoni cacciatori,
                              lasciando stare i colori, le orecchie e la posizione del sedere in ferma,
                              parlando di elementi funzionali: velocità, ampiezza e dettaglio della cerca, ecc

                              in cosa un Gordon dovrebbe differire da un inglese?

                              ovviamente la domanda vale per tutti

                              Daniele

                              Se fosse come tu dici, differenzieremmo le razze solo in funzione del peso. Un Gordon di dimensioni piu' contenute
                              continuerebbe a differenziarsi dall'inglese per il galoppo, per il modo di fermare di prendere l'emanazione, di guidare, per la psiche , cioé per tutte quelle particolarità
                              che lo differenziano anche adesso.
                              Ma dalle immagini pubblicate da Ivan , si rieva che un tempo non vi erano grosse differenze morfologiche e soprattutto di taglia, questo dovrebbe portare a qualche riflessione in piu' che il chiedere se a taglia ridotta ci sarebbe ancora diifferenza fra gordon ed inglese.
                              Pero' si puo 'anche banalizzare tutto e dire che oggi differiscono solo per peso ed altezza mentre un tempo
                              variava solo il colore, io non concordo con questa affermazione e penso semplicemente che a taglia e peso piu' ragionevoli sarebbe facilitato nello svolgimento del suo
                              compito venatorio mantenendo intatte le sue peculiari caratteristiche di lavoro.
                              lucio

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                              • blu
                                • Nov 2008
                                • 84
                                • VAL D'AOSTA

                                #120
                                Originariamente inviato da Lucio Marzano
                                Se fosse come tu dici, differenzieremmo le razze solo in funzione del peso. Un Gordon di dimensioni piu' contenute
                                continuerebbe a differenziarsi dall'inglese per il galoppo, per il modo di fermare di prendere l'emanazione, di guidare, per la psiche , cioé per tutte quelle particolarità
                                che lo differenziano anche adesso.
                                Ma dalle immagini pubblicate da Ivan , si rieva che un tempo non vi erano grosse differenze morfologiche e soprattutto di taglia, questo dovrebbe portare a qualche riflessione in piu' che il chiedere se a taglia ridotta ci sarebbe ancora diifferenza fra gordon ed inglese.
                                Pero' si puo 'anche banalizzare tutto e dire che oggi differiscono solo per peso ed altezza mentre un tempo
                                variava solo il colore, io non concordo con questa affermazione e penso semplicemente che a taglia e peso piu' ragionevoli sarebbe facilitato nello svolgimento del suo
                                compito venatorio mantenendo intatte le sue peculiari caratteristiche di lavoro.
                                condivido in toto con Lucio che e' sicuramente un cinofilo con la C maiuscola e con tanta esperienza e direi di più sfatiamo questa stronzata del "continentale degli inglesi", il gordon ha le sue tipicità morfologiche, di stile e forse anche caratteriali, anche se non si può generalizzare su questo, che ben lo contraddistinguono dall'inglese, che nulla hanno che fare con la taglia e il peso, ovviamente con ragionevolezza, nessuno vuol stravolgere nulla!!!

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