Ribadisco in breve ciò da me espresso più volte: un gordon, ben costruito secondo standard, con mentalità e avidità, non teme in ampiezza di cerca e velocità nessun cugino Laverak. Mi trovo in accordo con il pensiero di Quiete in ottica caccia, per le prove se si vuole vincere, con l'esasperazione a cui sono stati portati Laverak (esasperazione ammessa da molti degli stessi operatori del mondo setter Laverak) e Pointer, salvo eccezioni, il soggetto massiccio (intendo quello che tende a sforare lo standar di qualche kg e magari qualche cm) è inevitabilmente penalizzato. Ricollegandomi allo stralcio del post di Jodler evidenziato da Quiete vorrei dire a Giuseppe che pur rispettando la tua opinione relativa al fatto che il calo di iscritti tra 2002 e 2003 possa avere come cause l'inadeguatezza del gordon alle necessità venatorie di oggi bisognerebbe fare una disamina, dati alla mano, che l'inadeguatezza è legata alle misure proposte dallo standard e giudicate eccessive e non magari ad altri fattori come la difficoltà di reperire soggetti con mentalità ed avidità conseguente ad una non corretta o insufficiente selezione per il lavoro operate da alcuni allevatori (e privati con i propri soggetti). Come ben detto da Quiete bisogna capire quale deve essere l'obiettivo per il quale selezionare il gordon, se una caccia su tutti i tipi di terreni, in tutte le condizioni, su selvaggina di vario tipo in cui i soggetti si debbano esprimere sempre a livelli medio-alti (non altissimi in quanto obiettivo quasi sempre ristretto alla specializzazione) o se ad un cane più specializzato per determinate caccie. Facendo un paragone ciclistico, se vuoi vincere le cronoscalate punti su uno scalatore (miglior rapporto peso/potenza), se vuoi vincere una volata punti su un velocista, se vuoi vincere una cronometro su un passista, se vuoi vincere una corsa a tappe, su un soggetto che si esprima ad alti livelli su tutti i fronti, magari con un pò di eccellenza su uno dei tre settori quindi un così detto passista-scalatore (salvo ovviamente le debite eccezioni). Non è un caso che nella storia delle più grandi corse a tappe gli scalatori puri che hanno vinto sono in percentuale bassissima sui passisti scalatori. Io personalmente considero un gordon in standard, dotato di tutto il corredo venatico per essere giudicato cane da caccia, un buon passista, che si difende molto bene anche in montagna e su terreni con forte pendenza in genere, e soggetti con taglia un pò più leggera, come quelli citati da Volerrani e Ivan, degli ottimi passiti scalatori quindi con una buon capacità di difendersi sul passo e con qualcosina in più dei primi sulle forti pendenze. Le due realtà possono coesistere soddisfando uno spettro di richiesta più ampio di quello soddisfatto da un solo modello. Sarà poi l'utilizzatore a decidere cosa prediligie. Ovviamente esulano dalla mia analisi i soggetti eccezionali, dotati magari di una mentalità superiore che li porta a compensare eventuali inferiorità dovute alla morfologia e che come tali eccezioni possono essere un riferimento ma non fanno media.
Mauro.
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