Acciai per canne, lavorazioni e cromature

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  • maurob
    ⭐⭐
    • Jun 2012
    • 371
    • lodrino

    #181
    Originariamente inviato da G.G.
    Un 36 ed un 28 strozzati 10/10 purtroppo li ho avuti e ti assicuro che balisticamente erano due esempi autentici di errore grossolano sulla valutazione di questa quota di restringimento, davano rose disperse ed irregolari e portate rispettivamente a 6 e 7 decimi hanno mostrato rosate subito perfette. I pallini recuperati prima erano di fatto deformati pesantemente, ... dopo, quasi sferici.
    A mio avviso, in strozzatura abbiamo una regola proporzionale, in quanto i valori immagino abbiano una relazione se non col diametro con la superficie di sezione retta di ogni calibro.
    Personalmente ho adottato un criterio che mi soddisfa molto e coincide abbastanza bene con la tabella Beretta, che io tengo come regola primaria.
    Dalla superficie di sezione retta della canna in asta sottraggo un 11% di superficie, il valore che risulta è quello della sezione retta di una strozzatura Full.
    Per essere chiari ed immediati: in un 12 con foratura 18,4 mm. abbiamo una SSR di 266 mmq, sottraendo l'11% avremo 236 mmq che è la sezione (nella mia ipotesi) della strozzatura full a cui corrisponde un dimetro di 17,33 mm.
    I conti tornano.
    In un 36 con foratura 10,4, abbiamo SSR di 85 mmq da cui togliendo un 11% abbiamo 76 cui corrisponde un diametro di 9,83 mm (circa i 5 decimi delle tavole Beretta) ed i conti tornano ancora.
    A mio modesto avviso, se da una strozzatura chiediamo equilibrio e perfezione balistica e soprattutto non vogliamo creare deformazione sui pallini (in parte influisce anche la lunghezza del cono ed il suo profilo, questo è chiaro) la massima strozzatura corrisponde ad una riduzione dell'11% della sua superficie di sezione retta... da cui facilmente calcoli le altre minori.

    Cordialità
    G.G.
    Condivido pienamente il tuo ragionamento e i valori che hai riportato; anche perchè ho rilevato anch'io risultati abbastanza simili fino a qualche tempo fa.
    Purtroppo però, nel mio caso, bisogna fare anche i conti con le richieste del mercato, che soprattutto negli ultimi anni, sta portando a condizioni sempre più esasperate.
    Quindi, da produttore, credo che sia mio compito trovare il modo di fornire un prodotto che risponda alla richieste.
    Da questo sono nati vari studi e test per cercare di dare una risposta a queste richieste; per ora non ho ancora dati e risultati certi ma posso dire che lavorando sulle geometrie dei coni e del colletto di strozzatura ho riscontrato dei miglioramenti che fanno ben sperare.
    Non mi aspetto miracoli ma semplicemente dei miglioramenti rispetto a quanto disponibile oggi.

    Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk

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    • edo49
      Moderatore
      • Jan 2009
      • 3180
      • Cavarzere
      • Breton

      #182
      Su questo discorso è chiaro che è sbagliato valutare i profili di canna dei calibri minori come quelli maggiori ma in scala diretta, perchè riducendo i diametri le aree di passaggio si riducono di una misura col numero elevato al quadrato, essendo l'area di passaggio A= 3,14xD^2 /4, ma in più i pallini che devono passare hanno lo stesso diametro, nella canna grande hanno modo in tanti di accomodarsi in una nuova posizione, nella strozzatura, in quella piccola NO perchè non c'è spazio e si devono schiacciare per adattarsi. La cosa diventa critica con i piombi grossi e l'acciaio, già sotto il cal 12. Perchè l'acciaio NON si defoma neanche un pochetto...

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      • louison
        ⭐⭐⭐
        • Jul 2012
        • 4193
        • LUGO DI VICENZA
        • NESSUNO

        #183
        Conta anche la maggiore o minore lunghezza (o pendenza) del tratto conico della strozzatura .. Questo problema è stato fatto notare da noti esperti del passato (Granelli e Benassi) ....Un tratto conico più lungo diminuisce un po' la concentrazione ma stressa meno i pallini .... Granelli affermava che riducendo troppo il tratto conico (anche a 20 mm) con forti strozzature nel cal 12 si ottenevano rosate non regolari .

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        • maurob
          ⭐⭐
          • Jun 2012
          • 371
          • lodrino

          #184
          Penso che in situazioni particolari come in questo caso, la teoria e i calcoli matematici possano dare una indicazione ma non la certezza del risultato finale. Come giustamente fa notare Edo c'è una questione geometrica rispetto al volume dei pallini e la strizione della strozzatura, ma è altrettanto vero che in un calibro 36 non spariamo una carica di piombo del cal.12. In casi come questi credo sia fondamentale verificare se i calcoli corrispondono al risultato.
          Come già detto, non credo nei miracoli, ma sono convinto che ci possa essere un margine di miglioramento rispetto a quanto disponibile oggi sul mercato.
          Forse ci sbatterò il naso, ma sono disponibile a correre il rischio.

          Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk

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          • edo49
            Moderatore
            • Jan 2009
            • 3180
            • Cavarzere
            • Breton

            #185
            Tieni presente che nel 12 la carica è tanta, ma anche lo spazio, per cui nel cerchio più grande sono tanti i pallini CENTRALI cioè quelli NON a contatto con la Parete della canna, nei piccolo calibri ci stanno MENO pallini Centrali, e nel passaggio nella strozzatura i pallini contro la Parete sono Sospinti verso il Centro, ma se c'è poco spazio, si Devono Deformare!

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            • G.G.
              Moderatore Armi e Polveri
              • Jun 2006
              • 11220
              • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
              • Epagneul Breton

              #186
              Originariamente inviato da edo49
              Tieni presente che nel 12 la carica è tanta, ma anche lo spazio, per cui nel cerchio più grande sono tanti i pallini CENTRALI cioè quelli NON a contatto con la Parete della canna, nei piccolo calibri ci stanno MENO pallini Centrali, e nel passaggio nella strozzatura i pallini contro la Parete sono Sospinti verso il Centro, ma se c'è poco spazio, si Devono Deformare!
              Edo, la dimensionalità nei calibri per cartucce a canna liscia, si deve ricondurre ad un rapporto tra le SSR in %.
              Tra il 12 e 36, esiste un rapporto di carica di 100:33, se lo rispetti tutto si riduce armoniosamente ad un terzo e la colonna del piombo rimane in rapporto perfetto con le dimensioni della cartuccia canna.
              Il problema è che oggi nel 36 vogliono sparare 22 grammi e nel 28 almeno 30 grammi, che salgono a 40 grammi nel 20 e 66 grammi nel 12, ... è un problema di neuroni e sinapsi, ... non di calibri.
              Le strozzature da 130 anni funzionano sullo schema indicato, ma oggi, come indica Maurob, qualcuno vorrebbe un 36 efficace con strozzature di 10/10.
              Potremmo fare una canna tutta conica dalla camera alla volata, ...!
              Io credo che invece dopo l'avvento delle borre in plastica, sia la dimensione dell'anima la prima ad essere indagata nei valori e profili, e lo si sta facendo.
              Ho fatto forare un mio monocanna Beretta a 10,9 mm. mantenendo una strozzatura di 6 decimi, ... le rosate sono qualcosa di incredibile e l'aumento di portata è evidentissimo anche con grammature standard.

              Cordialità
              G.G.

              Cordialità
              G.G.
              Some people hear their own inner voices with great
              clearness and they live by what they hear.
              Such people become crazy, or they become legends.
              </O:p

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              • louison
                ⭐⭐⭐
                • Jul 2012
                • 4193
                • LUGO DI VICENZA
                • NESSUNO

                #187
                Originariamente inviato da G.G.
                Io credo che invece dopo l'avvento delle borre in plastica, sia la dimensione dell'anima la prima ad essere indagata nei valori e profili, e lo si sta facendo.
                Ho fatto forare un mio monocanna Beretta a 10,9 mm. mantenendo una strozzatura di 6 decimi, ... le rosate sono qualcosa di incredibile e l'aumento di portata è evidentissimo anche con grammature standard.

                Cordialità
                G.G.

                Cordialità
                G.G.
                Quindi le anime a foratura larga (novità introdotta da Browning circa una quindicina di anni fa) dovrebbero prevalere in futuro .

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                • Mauanto61
                  ⭐⭐
                  • Jul 2008
                  • 433
                  • Perugia

                  #188
                  Originariamente inviato da Quiete
                  Il meglio in assoluto non esiste proprio perché è illogico.
                  E questo riguarda l'acciaio, la canna, il fucile, l'automobile, la mano a poker, tutto nella vita.
                  Cacciare in mare con la salsedine, dover avere un fucile leggero per beccacce, avere una canna per sparare migliaia di colpi al piattello ... e si potrebbero scrivere pagine di esempi, ... richiede la soluzione migliore per quell'esigenza che non è la stessa delle altre.
                  L'elasticità configge con la lavorabilità e ogni pro ha i sui contro.
                  Ma capisco che ci sia un rifiuto quasi esistenziale ad accettare questa ovvietà.
                  Capisco che la brama del meglio sia insopprimibile.
                  Auguri :-)

                  D

                  Le cose che hai scritto a proposito del "meglio in assoluto" non fanno una piega sebbene abbastanza logiche per tutti.
                  Credo che nessuno fra quanti leggono questo forum pensi che un fucile da beccacce sia uguale ad uno da piattello. - per cui che "La soluzione migliore per quell'esigenza ... non è la stessa delle altre" mi pare piuttosto ovvia.

                  Ma quello che non ho capito è CHI avrebbe un rifiuto esistenziale ad accettare questa ovvietà!
                  Rimango perplesso perché hai risposto al mio scritto...

                  Sicuramente il tuo discorso era generico e non "ad personam" - che se davvero avessi pensato che io non intendessi le tue "ovvietà" - perdonami se te lo dico, ma faresti un torto alla tua intelligenza più che alla mia.

                  In ogni caso, a scanso di equivoci, il mio intervento voleva esprimere la mia opinione in merito a quanti poco prima si dicevano concordi nell'affermare che cercare il meglio a tutti i costi non andasse d'accordo con lo spirito del cacciatore.
                  I riferimenti citati sono chiari.

                  Comunque ti do ragione: "la brama del meglio è insopprimibile"... per chi ce l'ha.


                  Un saluto


                  Maurizio

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                  • Mauanto61
                    ⭐⭐
                    • Jul 2008
                    • 433
                    • Perugia

                    #189
                    Originariamente inviato da G.G.
                    Edo, la dimensionalità nei calibri per cartucce a canna liscia, si deve ricondurre ad un rapporto tra le SSR in %.
                    Tra il 12 e 36, esiste un rapporto di carica di 100:33, se lo rispetti tutto si riduce armoniosamente ad un terzo e la colonna del piombo rimane in rapporto perfetto con le dimensioni della cartuccia canna.
                    Il problema è che oggi nel 36 vogliono sparare 22 grammi e nel 28 almeno 30 grammi, che salgono a 40 grammi nel 20 e 66 grammi nel 12, ... è un problema di neuroni e sinapsi, ... non di calibri.
                    Le strozzature da 130 anni funzionano sullo schema indicato, ma oggi, come indica Maurob, qualcuno vorrebbe un 36 efficace con strozzature di 10/10.
                    Potremmo fare una canna tutta conica dalla camera alla volata, ...!
                    Io credo che invece dopo l'avvento delle borre in plastica, sia la dimensione dell'anima la prima ad essere indagata nei valori e profili, e lo si sta facendo.
                    Ho fatto forare un mio monocanna Beretta a 10,9 mm. mantenendo una strozzatura di 6 decimi, ... le rosate sono qualcosa di incredibile e l'aumento di portata è evidentissimo anche con grammature standard.

                    Cordialità
                    G.G.

                    Cordialità
                    G.G.

                    Ciao Gianluca, in effetti le canne sovralesate sono oggetto oramai da anni di lunghe discussioni fra di noi.
                    Alcuni sostengono che sono da preferire le forature tradizionali (18.2-18.4) altri le overbore (18.6-18.9).
                    Qualcuno sostiene che le sovralesate siano più efficaci con cariche pesanti di piombo grosso, altri che siano efficaci con qualsiasi grammatura, altri le ritengono inferiori in tutto alle "tradizionali".
                    Come succede frequentemente la confusione regna sovrana.

                    Dal tuo scritto tu affermi che con il moderno caricamento con borre in plastica la dimensione dell'anima sia la prima ad essere indagata nei valori e nei profili - ed è quello che si sta facendo.

                    Dunque, fra gli addetti al settore, si stanno avendo riscontri positivi in termini di rosata e di penetrazione come tu stesso hai evidenziato immediatamente sotto.

                    La foratura nominale di un 36/410 dovrebbe essere di circa 10,6 mm, ma come per tutti i calibri oscilla. Tu hai portato l'anima del tuo monocanna a 10,9 , cioè lo hai allargato di quanto rispetto alla foratura nativa?
                    I 6 decimi di strozzatura fissa li hai mantenuti alesando la strozzatura nella sua lunghezza o allungando il bocchetto finale fino a togliere i decimi della sovrleesatura?

                    A parità di condizioni di canna (tipo di acciaio, spessore, camera, raccordo, strozzatura e bocchetto) è stata individuata una foratura che "tendenzialmente" sulla lunga distanza, offra una percentuale maggiore di rosate migliori in termini di distribuzione e penetrazione?

                    Mi rendo conto che forse sto chiedendo la luna... ma anche no.
                    La canna è l'elemento più importante in un fucile ed è abbastanza logico e naturale che i produttori sperimentino costantemente soluzioni innovative in termini di resistenza, peso, lavorabilità... e, sicuramente, qualità delle rosate e penetrazione.
                    Dei valori comparativi fra i vari profili DEVONO esserci.

                    Quello che auspico, è che qualcuno, prima o poi, condivida le differenze "vere" fra i vari profili. Numeri certi: perché misurati da persone qualificate dotate degli strumenti necessari.


                    Un saluto

                    Maurizio

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                    • edo49
                      Moderatore
                      • Jan 2009
                      • 3180
                      • Cavarzere
                      • Breton

                      #190
                      Le preziose informazioni che arricchiscono questa discussione sembrano convergere alla conclusione che per ogni calibro e fascia minimo-massima di massa di piombo adoperata, vi è un diametro ottimale di canna ed un CRITICO valore di conicità della strozzatura; ricordo che la conicità è geometricamente il rapporto (Diam max - Diam. min) /Lunghezza tra i Due.
                      Poichè i piombi, (in moto supersonico), entrando nel cono i pallini, spinti dalla Parete che si Stringe devono migrare verso il centro ed in avanti, pressati dietro dalla borra. E' chiaro che più il foro è ridotto e la colonna di piombo alta e più i piombo si deforma. I calcoli sono Impossibili perchè Molteplici sono le variabili. L'unica strada è la SPERIMENTAZIONE, come ci ha già indicato G.G. Un saluto in questa afosa giornata. Edo49

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                      • Quiete
                        ⭐⭐⭐
                        • May 2010
                        • 2312
                        • Milano
                        • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                        #191
                        Originariamente inviato da Mauanto61
                        Le cose che hai scritto a proposito del "meglio in assoluto" non fanno una piega sebbene abbastanza logiche per tutti.
                        Credo che nessuno fra quanti leggono questo forum pensi che un fucile da beccacce sia uguale ad uno da piattello. - per cui che "La soluzione migliore per quell'esigenza ... non è la stessa delle altre" mi pare piuttosto ovvia.

                        Ma quello che non ho capito è CHI avrebbe un rifiuto esistenziale ad accettare questa ovvietà!
                        Rimango perplesso perché hai risposto al mio scritto...

                        Sicuramente il tuo discorso era generico e non "ad personam" - che se davvero avessi pensato che io non intendessi le tue "ovvietà" - perdonami se te lo dico, ma faresti un torto alla tua intelligenza più che alla mia.

                        In ogni caso, a scanso di equivoci, il mio intervento voleva esprimere la mia opinione in merito a quanti poco prima si dicevano concordi nell'affermare che cercare il meglio a tutti i costi non andasse d'accordo con lo spirito del cacciatore.
                        I riferimenti citati sono chiari.

                        Comunque ti do ragione: "la brama del meglio è insopprimibile"... per chi ce l'ha.


                        Un saluto


                        Maurizio
                        "È evidente che se oggi non andiamo più a caccia con fucili a luminello, fiaschetta e stoppacci è proprio grazie a chi ha cercato il meglio a tutti i costi, perseguendo caparbiamente le sue idee innovative fino al loro compimento.

                        Puntare al meglio è un istinto naturale dell'uomo e non vedo ragioni per mortificarlo.

                        Avere un'arma più micidiale significa anche fare meno feriti rispetto ad una arma attuale - e dunque meno sofferenza per i selvatici - a tutto vantaggio dell'etica.

                        Tutti coloro che pensano che un'arma più micidiale sancisca la fine della caccia, guardino in faccia la realtà: le specie cacciabili godono quasi tutte di ottima salute, i cacciatori diminuiscono di anno in anno, gli spazi cacciabili pure. I calendari venatori sono sempre più punitivi.
                        State certi che non sarà l'uso di un'arma più efficace a far morire l'attività venatoria, peraltro già agonizzante."

                        _________________

                        Maurizio, ma, per non fare due pesi e due misure, chi è qui che ha scritto di tornare ai fucili a luminello o di mortificare chi ricerca nuovi acciai e canne ? Con chi stai parlando? Chi ha scritto qui, evidentemente, non è nella caverna a pulire la sua ascia di pietra, ma davanti ad un dispositivo digitale, connesso in rete a chattare su un forum in una discussione piuttosto tecnica sugli acciai. Per "non offendere l'intelligenza di nessuno" penso che tu possa stare tranquillo sulla 'modernità' dei presenti.

                        Detto questo, anche io credo che la ricerca del meglio "a tutti i costi" (parole tue, se ho frainteso correggimi) vada mitigata e caso mai orientata al meglio del lavoro coi cani, al meglio dell'armonia con l'ambiente, ad avere selvatici veri, eccetera.

                        Benvengano anche acciai migliori, ma mi sento di dire che se un campione di cacciatori fosse andato a lepri negli ultimi 10 anni con dei Toschi del 1908 con le loro brave canne inglesi di 112 anni fa, non avrebbe abbattuto meno capi rispetto a quelli che avrebbe preso con canne 'moderne' trilegate o megalegate. Ovviamente a parità di altre condizioni come munizioni, strozzature e calciature.

                        Poi possiamo dire che le canne moderne costano meno e ammazzano uguale, possiamo dire che le canne non cromate richiedono più attenzioni, forse, non ne sono sicuro, possiamo parlare di leggerezza, ma non credo che avrebbero abbattuto meno capi.

                        Oggi, se cercassimo l'arma più micidiale potremmo usare dei dispositivi a rilevamento termico o anche visivo praticamente infallibili. Nel rigato già esistono software collegati al grilletto che una volta 'fotografato' il capo, basta muovere la carabina e sparano loro nel momento giusto contando la distanza, il vento e tutto l'occorrente. Vogliamo parlare dei droni??

                        Chi lo mette il confine?

                        L'intenzione degli amici che mitigavano la brama del meglio (con un linguaggio che andava capito nello spirito più che nella parola) non era certo quella di tornare al luminello o di mortificare i produttori moderni, ma di concentrarsi sulla natura più vera della caccia.

                        Il che non ci esime dallo star qui a dissertare amabilmente su acciai, resilienze e ... snervature.

                        [:-golf]

                        Credo
                        Ultima modifica Quiete; 01-08-20, 21:57.

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                        • Mauanto61
                          ⭐⭐
                          • Jul 2008
                          • 433
                          • Perugia

                          #192
                          Originariamente inviato da Quiete
                          "È evidente che se oggi non andiamo più a caccia con fucili a luminello, fiaschetta e stoppacci è proprio grazie a chi ha cercato il meglio a tutti i costi, perseguendo caparbiamente le sue idee innovative fino al loro compimento.

                          Puntare al meglio è un istinto naturale dell'uomo e non vedo ragioni per mortificarlo.

                          Avere un'arma più micidiale significa anche fare meno feriti rispetto ad una arma attuale - e dunque meno sofferenza per i selvatici - a tutto vantaggio dell'etica.

                          Tutti coloro che pensano che un'arma più micidiale sancisca la fine della caccia, guardino in faccia la realtà: le specie cacciabili godono quasi tutte di ottima salute, i cacciatori diminuiscono di anno in anno, gli spazi cacciabili pure. I calendari venatori sono sempre più punitivi.
                          State certi che non sarà l'uso di un'arma più efficace a far morire l'attività venatoria, peraltro già agonizzante."

                          _________________

                          Maurizio, ma, per non fare due pesi e due misure, chi è qui che ha scritto di tornare ai fucili a luminello o di mortificare chi ricerca nuovi acciai e canne ? Con chi stai parlando? Chi ha scritto qui, evidentemente, non è nella caverna a pulire la sua ascia di pietra, ma davanti ad un dispositivo digitale, connesso in rete a chattare su un forum in una discussione piuttosto tecnica sugli acciai. Per "non offendere l'intelligenza di nessuno" penso che tu possa stare tranquillo sulla 'modernità' dei presenti.

                          Detto questo, anche io credo che la ricerca del meglio "a tutti i costi" (parole tue, se ho frainteso correggimi) vada mitigata e caso mai orientata al meglio del lavoro coi cani, al meglio dell'armonia con l'ambiente, ad avere selvatici veri, eccetera.

                          Benvengano anche acciai migliori, ma mi sento di dire che se un campione di cacciatori fosse andato a lepri negli ultimi 10 anni con dei Toschi del 1908 con le loro brave canne inglesi di 112 anni fa, non avrebbe abbattuto meno capi rispetto a quelli che avrebbe preso con canne 'moderne' trilegate o megalegate. Ovviamente a parità di altre condizioni come munizioni, strozzature e calciature.

                          Poi possiamo dire che le canne moderne costano meno e ammazzano uguale, possiamo dire che le canne non cromate richiedono più attenzioni, forse, non ne sono sicuro, possiamo parlare di leggerezza, ma non credo che avrebbero abbattuto meno capi.

                          Oggi, se cercassimo l'arma più micidiale potremmo usare dei dispositivi a rilevamento termico o anche visivo praticamente infallibili. Nel rigato già esistono software collegati al grilletto che una volta 'fotografato' il capo, basta muovere la carabina e sparano loro nel momento giusto contando la distanza, il vento e tutto l'occorrente. Vogliamo parlare dei droni??

                          Chi lo mette il confine?

                          L'intenzione degli amici che mitigavano la brama del meglio (con un linguaggio che andava capito nello spirito più che nella parola) non era certo quella di tornare al luminello o di mortificare i produttori moderni, ma di concentrarsi sulla natura più vera della caccia.

                          Il che non ci esime dallo star qui a dissertare amabilmente su acciai, resilienze e ... snervature.

                          [:-golf]

                          Credo
                          Ciao Daniele. Premetto che questo sarà il mio ultimo intervento in merito a questa discussione "etica". L'argomento che trattiamo è troppo importante per essere intervallato da discussioni che non sono attinenti.

                          Nessuno vuole mortificare chi ricerca nuovi acciai e canne. Edo in un suo intervento ha scritto una sua opinione che io contrariamente ad altri non ho condiviso spiegando le mie ragioni.

                          Ti riporto il brano così, forse, riusciamo a spiegarci una volta per tutte.
                          Il 25 luglio Edo ha scritto:
                          "Veramente è proprio ciò che lamento, va bene interessarsi e cercare dei parametri di qualità, ma farsi venire la fissazione di trovare "la Meglio!" a tutti i costi, non va d'accordo con lo spirito del Cacciatore, ma introduce qualche condizionamento "ideologico", che NON ci fa trovare mai contenti!".

                          Tanto per essere ancora più chiaro non mi sono trovato d'accordo sul fatto che:"farsi venire la fissazione di trovare "la meglio" (canna) a tutti i costi, non va d'accordo con lo spirito del cacciatore".
                          Ho solo tentato di spiegare perché non la pensavo come Edo. Punto.

                          Nessuna accusa ad alcuni di voler tornare al fucile a luminello, nessuna mortificazione per chi cerca nuovi acciai e canne.

                          L'esempio del fucile a luminello, mi è servito SOLO per dimostrare come ci sia stato una inarrestabile evoluzione nel campo armiero in questo ultimo secolo e mezzo.
                          Il concetto è espresso con estrema chiarezza e non capisco da cosa tu abbia tratto le deduzioni per i tuoi ragionamenti.

                          Né comprendo da quale dei miei scritti tu possa aver carpito da parte mia una qualche intenzione di dubbio sulla "modernità" dei presenti o, peggio ancora, che io possa aver avuto l'intenzione di "offendere l'intelligenza di alcuno".

                          Le tue affermazioni sulla parte introduttiva del tuo discorso non mi riguardano perché non esprimono in nessun modo il mio pensiero.
                          Dai miei interventi non trapela disistima verso alcuno degli amici del forum: carta canta.

                          La Toschi del 1908 era probabilmente camerata 65 mm per cui immagino che oggi sarebbe difficoltoso anche reperire le cartucce da spararci, in ogni caso mal digerirebbe cartucce con grammature superiori ai 34/36 grammi di piombo.
                          Una moderna doppietta è camerata magnum, spara comodamente 50 grammi di piombo ed anche i pallini di acciaio, senza contare l'enorme differenza in termini di sicurezza che ci danno le attuali armi gigliate.

                          La Toschi è un bel gioiello: un'arma al top negli anni in cui è stata costruita ma, come molte cose del passato, ha fatto il suo tempo.
                          Si difende sicuramente bene in alcune forme di caccia, ma dimostra i suoi limiti con i moderni caricamenti "pesanti" e con le attuali normative sulle zone umide.
                          Fare un paragone con la versatilità delle armi moderne mi pare davvero arduo.

                          Tu dici che la ricerca della canna migliore vada mitigata a favore di un miglior lavoro svolto dal cane, l'armonia dell'ambiente, i selvatici veri.
                          Scusa ma tutte le cose belle che scrivi non possono essere vissute anche con una canna al top?

                          Da sempre cerchiamo i migliori cani, i migliori richiami, i capanni più performanti ed ogni altro oggetto atto a incrementare l'incontro con il selvatico ed il suo abbattimento, non capisco perché da questo "meglio" dovremmo escludere la canna.

                          Chi stabilisce cosa è più consono al vero spirito della caccia?

                          Supponiamo che io vada a caccia senza cani a beccaccini con la telecamera termica di cui parlavi montata sulla "migliore canna": ucciderò sicuramente tutti i selvatici che si alzeranno a tiro, poniamo una decina.

                          Se nel contempo tu fai lo stesso con i tuoi Gordon probabilmente grazie all'enorme quantità di terreno in più battuto e all'ausilio delle ferme e dei riporti sparerai ad almeno cinque volte la quantità dei selvatici che ho alzato io senza cani, abbattendone sicuramente un numero ben più copioso del mio.

                          Fra noi due chi ha vissuto al meglio "la natura più vera della caccia"? Drool]

                          Tutti possiedono un proprio modo di rispettare le regole, la fauna e l'ambiente. Ciascuno di noi continuerà ad essere coerente con ciò che crede indipendentemente dal cane, dal fucile e dal selvatico che sta insidiando.

                          L'etica non dipende dall'arma, ma dalla testa e dal cuore.


                          Un saluto

                          Maurizio

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                          • Quiete
                            ⭐⭐⭐
                            • May 2010
                            • 2312
                            • Milano
                            • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                            #193
                            Il Toschi 1908 è camerato 70mm, dal 1974 al 2015 ha sparato sempre e solo Rottweil da 36 grammi piombo 5 a innumerevoli lepri, per scelta personale non uso mai grammature superiori.
                            Resto convinto che con la "migliore" canna moderna non avrei preso più capi.
                            Drool]

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                            • lacopo giuseppe
                              ⭐⭐⭐
                              • Oct 2014
                              • 5614
                              • roma
                              • setter

                              #194
                              L’etica non dipende dall’arma , ma dalla testa e dal cuore.

                              Faccio mio quel pensiero x rispondere, cacciare tanto, prelevare poco .

                              Cari saluti

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                              • G.G.
                                Moderatore Armi e Polveri
                                • Jun 2006
                                • 11220
                                • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                                • Epagneul Breton

                                #195
                                Originariamente inviato da louison
                                Quindi le anime a foratura larga (novità introdotta da Browning circa una quindicina di anni fa) dovrebbero prevalere in futuro .
                                Le forature Back Bored di Browning, Tribore di Fabarm (molto tecnologica) e altre simili, con le borre in plastica attuali dotate di couvette di base, hanno un destino positivo quasi certo. ed il loro effetto direi sia più evidente ancora con materiali ferrosi o duri.
                                Sono stato per anni affascinato dalle forature strette, usando solo piombo, ma oggi mi rendo conto che di fatto regalano poco ed in ogni caso vanno considerate insieme agli altri profili dei raccordi.
                                Nei piccoli calibri, il 36 in particolare, sono circa 40 anni che apprezzo forature larghe, di 10,6/10,7, ... anche con borraggio tradizionale, danno una balistica eccellente, ... mi sono lasciato convincere sulla foratura larga e per ora devo riconoscere la loro superiorità.

                                Cordialità
                                G.G.
                                Some people hear their own inner voices with great
                                clearness and they live by what they hear.
                                Such people become crazy, or they become legends.
                                </O:p

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