F.lli Toschi "Piccione"

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    • Jan 2015
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    #16
    complimenti Nando,
    guardo la possenza dei ramponi e mi viene in mente il grande Giannetto Petroncini,colui che probabilmente ha basculato questa doppietta e che ha lavorato tutta la vita presso i Toschi.
    come ha detto Gianni Lupi," dovunque si trovino ora queste persone spero vi sia una morsa da armaiolo per loro" condivido appieno.

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    • carlo86
      ⭐⭐
      • Jan 2012
      • 498
      • ravenna
      • breton

      #17
      A questi livelli si oltrepassa il concetto di arma, si entra di diritto tra le opere d'arte!
      Stupenda!

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      • roberto barina
        ⭐⭐⭐
        • Aug 2010
        • 2480
        • Trovo (PV)
        • Pointer

        #18
        Naturalmente stiamo parlando della massima espressione dell'alta arte archibugera italiana del dopo guerra,di un esemplare che rispecchia pienamente la scuola dei grandi artigiani Romagnoli ....(Zanotti,Zaccaria,Fabbrizioli fino ad arrivare a Mauro Battaglia)

        Grazie ancora nando per renderci partecipi della tua ricchissima ed invidiabile collezzione.

        Credo inoltre che con questa mia affermazione saro' completamente una voce fuori dal coro,ma personalmente esteticamente questa seppur distinta arma...non mi piace.

        Non mi piace per la forma superiore dei seni di bascula (non molto fine..direi quasi tozza)

        Non mi piace per i raccordi decorati sui piani di bascula e sulle basi delle canne

        Non mi piace per la forma allungata degli ovali delle batterie esterne

        Naturalmente avra' un funzionamento impeccabile e "dolce" sia in fase di apertura che in chiusura-riarmo batterie
        Ma esteticamente...non rispecchia i miei gusti estetici

        Un saluto grazie ancora nando roberto barina

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        • Po
          ⭐⭐
          • Jan 2007
          • 781
          • Pisa
          • I miei super ex randagi: Nina - Gigia - Newky - Lady - Geremia - Levante . E poi Axel il Setter B/N

          #19
          Molto bella !
          Il grado massimo raggiunto dalla evoluzione di quella serie di semilavorati belgi (Lajot ? ) che ha impegnato per anni i Toschi è il frutto dell' appassionato lavoro di questi Armaioli sempre tesi a fare meglio.
          Questo risultato è tutto merito loro.
          Paolo Malavasi

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          • gaetano2007
            ⭐⭐⭐
            • Jan 2008
            • 1387
            • Catania

            #20
            Originariamente inviato da nando
            Grazie Gaetano,

            detto da te, uno dei maggiori esperti di armi romagnole è un bel complimento; non so se l'hai notato ma l'arma reca il numero di matr. 01, quindi dovrebbe essere la prima arma realizzata dalla ditta F.lli Toschi.

            Tu cosa ne pensi, a tale proposito?

            Nando
            Nando non so se è il fucile n 1 della ditta F.lli Toschi, loro in quegli anni non seguivano un ordine nel numerare i propri fucili, ma può essere vero che morto Roberto Toschi , dopo qualche anno hanno voluto marchiare i loro fucili con F.lli Toschi , che erano dei fratelli fra di loro , ma cugini di Roberto Toschi e questo sia stato il primo fucile con quel marchio, marchio che poi si è anche trasformato come è tuttora in R Toschi e Fratelli

            eri 07:53 PM
            Kapital complimenti Nando,
            guardo la possenza dei ramponi e mi viene in mente il grande Giannetto Petroncini,colui che probabilmente ha basculato questa doppietta e che ha lavorato tutta la vita presso i Toschi.
            come ha detto Gianni Lupi," dovunque si trovino ora queste persone spero vi sia una morsa da armaiolo per loro" condivido appieno.


            Giannetto nel 1930 aveva 36 anni e sicuramente ha partecipato attivamente alla costruzione di questo fucile, una bella osservazione.

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            • Giobica
              ⭐⭐⭐
              • Apr 2013
              • 2208
              • Treviso
              • kurzhaar

              #21
              Bellezza, essenzialita',possenza ..priva di triplice chiusura a dimostrazione che se ben basculata e con giusti ramponi la duplice Purdey e' efficace e duratura anche in un fucile da piccione.Gran fucile questo Toschi, i legni sono bellissimi con calciolo direi stupendo per non parlare degli estrattori.Complimenti Nando, un'altro capolavoro.

              Giovanni

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              • nando
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2009
                • 1951
                • Lariano (roma)
                • Kurzaar e Bracco D'auvergne

                #22
                Originariamente inviato da roberto barina
                Naturalmente stiamo parlando della massima espressione dell'alta arte archibugera italiana del dopo guerra,di un esemplare che rispecchia pienamente la scuola dei grandi artigiani Romagnoli ....(Zanotti,Zaccaria,Fabbrizioli fino ad arrivare a Mauro Battaglia)

                Grazie ancora nando per renderci partecipi della tua ricchissima ed invidiabile collezzione.

                Credo inoltre che con questa mia affermazione saro' completamente una voce fuori dal coro,ma personalmente esteticamente questa seppur distinta arma...non mi piace.

                Non mi piace per la forma superiore dei seni di bascula (non molto fine..direi quasi tozza)

                Non mi piace per i raccordi decorati sui piani di bascula e sulle basi delle canne

                Non mi piace per la forma allungata degli ovali delle batterie esterne

                Naturalmente avra' un funzionamento impeccabile e "dolce" sia in fase di apertura che in chiusura-riarmo batterie
                Ma esteticamente...non rispecchia i miei gusti estetici

                Un saluto grazie ancora nando roberto barina
                Essendo io un appassionato cultore di armi, capisco il tuo punto di vista, anche se non lo condivido, ci sono per fortuna vari modi (o meglio c'erano) di intendere la doppietta di classe; certamente un'arma nata per il tiro al piccione e/o la caccia in valle, ha canoni costruttivi diversi da quelli che può avere un fucile da battuta e/o caccia vagante. Così come l'estetica di un'arma Inglese non può e non deve essere simile a quella di un'arma costruita in Romagna.

                Ciao Roberto, e grazie per i tuoi interventi sempre costruttivi e pertinenti.

                Nando
                ....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.

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                • Prince
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2010
                  • 2481
                  • Velletri(RM)
                  • spinone e breton

                  #23
                  Wow!!! E non aggiungo altro!!!
                  Damiano B.

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                  • roberto barina
                    ⭐⭐⭐
                    • Aug 2010
                    • 2480
                    • Trovo (PV)
                    • Pointer

                    #24
                    Ciao nando
                    I miei erano solamente giudizi estetici e personali...e sono sicuro che tra noi non serve aggiungere altro...apprezzo sempre molto la tua fantastica collezione e la tua immensa passione,e sopratutto che la metta a disposizione di tutti noi
                    Grazie un caloroso saluto roberto barina

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                    • Quiete
                      ⭐⭐⭐
                      • May 2010
                      • 2312
                      • Milano
                      • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                      #25
                      Apprezzo molto questa condivisione e la discussione estetica.
                      Credo sia molto importante, nei fucili, ma anche nei cani, e forse nella vita, distinguere il gusto soggettivo, sempre rispettabile, dall'essere espressione eccellente di una tipologia di arma e appunto di animali o di altro.
                      Io che sono appassionato di setter Gordon spesso mi trovo a discutere con chi dice 'molto bello' di un soggetto facendo un po' di confusione tra il 'mi piace' e la tipicità.

                      Nando, se posso chiedere, che canne ha? forature e strozzature? immagino due full ma forate larghe?

                      Grazie e a presto

                      Daniele

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                      • nando
                        ⭐⭐⭐
                        • Apr 2009
                        • 1951
                        • Lariano (roma)
                        • Kurzaar e Bracco D'auvergne

                        #26
                        Originariamente inviato da Quiete
                        Apprezzo molto questa condivisione e la discussione estetica.
                        Credo sia molto importante, nei fucili, ma anche nei cani, e forse nella vita, distinguere il gusto soggettivo, sempre rispettabile, dall'essere espressione eccellente di una tipologia di arma e appunto di animali o di altro.
                        Io che sono appassionato di setter Gordon spesso mi trovo a discutere con chi dice 'molto bello' di un soggetto facendo un po' di confusione tra il 'mi piace' e la tipicità.

                        Nando, se posso chiedere, che canne ha? forature e strozzature? immagino due full ma forate larghe?

                        Grazie e a presto

                        Daniele
                        Hai ragione Daniele, mi sono dimenticato le misure; adesso ti faccio un servizio completo.

                        Il fucile pesa kg 3,350, il calcio sfacciatamente destro è lungo 370, misura 35 al nasello e 50 al tallone; le canne in acciaio Poldi anticorro sono lunghe 755 e pesano kg 1,480, sono forate 18,4 (18,45), strozzate la destra 4/10 e la sinistra 12/10.

                        Le canne aggiuntive in acciaio Phonix sono lunghe 653 e pesano kg 1,380, sono forate 18,5, strozzate la destra 2/10 e la sinistra 6/10.

                        Il fucile anche con le canne aggiuntive è perfettamente bilanciato, visto che l'astina a coda di castoro pesa circa 100 g. in più di quella normale; come vedi nulla era lasciato al caso.

                        Nando
                        ....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.

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                        • Quiete
                          ⭐⭐⭐
                          • May 2010
                          • 2312
                          • Milano
                          • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                          #27
                          Ottimo, il 4/10 in prima canna rende usabile anche il primo paio, certo 75 cm richiedono un po' di abitudine, ma è uno sforzo che farei senza dubbio per usare un'arma del genere!
                          Grazie Nando

                          Daniele

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                          • enrico toldo
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                            • Apr 2012
                            • 1360
                            • parma
                            • setter inglese

                            #28
                            Originariamente inviato da nando
                            Splendida doppietta Toschi da tiro al piccione con canne e astina di ricambio ad uso caccia e ..... non dico altro; la parola alle immagini e .....a chi vuole partecipare a questa condivisione.

                            Nando
                            Preg.mo Nando,

                            non pensare che io mi sia distratto un attimo, tanto da non notare anche questa splendida ( ma esiste un aggettivo superlativo migliore per definirla ? ) doppietta Toschi, realizzata, secondo la qualificata affermazione di Gaetano, nel 1930, epoca in cui la prestigiosa casa di San Martino di Lugo (Ravenna) realizzò ( 1931 ) anche un ( forse l'unico ? ) possente, quanto stupefacente, sovrapposto a cani esterni da tiro al piccione inciso da Hippolite COROMBELLE.

                            Mi sembra che in quegli anni erano attivi i Fratelli TOSCHI che, come sostiene Gaetano, firmavano ancora i loro fucili con il nome di Roberto TOSCHI, deceduto due o tre anni prima.

                            Mi piacerebbe sapere, se possibile, se Roberto era figlio di Alessandro ( Sandro ) TOSCHI, ovvero se, in alternativa, lo fossero i suoi due cugini soci.

                            Seguendo l'iter storico della famiglia TOSCHI, presumo che le due canne tipo caccia, realizzate a corredo della suddetta doppietta, siano state costruite quindi da Renzo TOSCHI, operativo negli anni '70.

                            Per il resto, a parte questa divagazione storica, cosa posso aggiungere agli apprezzamenti e alle considerazione di coloro che mi hanno preceduto: NULLA poichè sono rimasto senza parole, hanno già detto tutto gli altri.

                            No ! mi correggo, mi rimane da dirti che il tuo "fiuto" nel reperire simili capolavori non ha rivali.

                            Bravo Nando.

                            Alla prossima.

                            Commenta

                            • Giobica
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2013
                              • 2208
                              • Treviso
                              • kurzhaar

                              #29
                              Originariamente inviato da enrico toldo
                              Preg.mo Nando,

                              non pensare che io mi sia distratto un attimo, tanto da non notare anche questa splendida ( ma esiste un aggettivo superlativo migliore per definirla ? ) doppietta Toschi, realizzata, secondo la qualificata affermazione di Gaetano, nel 1930, epoca in cui la prestigiosa casa di San Martino di Lugo (Ravenna) realizzò ( 1931 ) anche un ( forse l'unico ? ) possente, quanto stupefacente, sovrapposto a cani esterni da tiro al piccione inciso da Hippolite COROMBELLE.

                              Mi sembra che in quegli anni erano attivi i Fratelli TOSCHI che, come sostiene Gaetano, firmavano ancora i loro fucili con il nome di Roberto TOSCHI, deceduto due o tre anni prima.

                              Mi piacerebbe sapere, se possibile, se Roberto era figlio di Alessandro ( Sandro ) TOSCHI, ovvero se, in alternativa, lo fossero i suoi due cugini soci.

                              Seguendo l'iter storico della famiglia TOSCHI, presumo che le due canne tipo caccia, realizzate a corredo della suddetta doppietta, siano state costruite quindi da Renzo TOSCHI, operativo negli anni '70.

                              Per il resto, a parte questa divagazione storica, cosa posso aggiungere agli apprezzamenti e alle considerazione di coloro che mi hanno preceduto: NULLA poichè sono rimasto senza parole, hanno già detto tutto gli altri.

                              No ! mi correggo, mi rimane da dirti che il tuo "fiuto" nel reperire simili capolavori non ha rivali.

                              Bravo Nando.

                              Alla prossima.
                              Concordo Enrico ...io Nando lo considero un grande maestro, un mostro sacro di conoscenza sull'archibugeria mondiale.Non possiamo che ringraziarlo per le sue condivisioni e per le nozioni tecniche e storiche sui migliori produttori di armi fini.Tu comunque Enrico ti difendi piu' che bene, credimi...un mille grazie a voi che accrescete la mia conoscenza e passione.

                              Giovanni

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                              • nando
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                                • Apr 2009
                                • 1951
                                • Lariano (roma)
                                • Kurzaar e Bracco D'auvergne

                                #30
                                Ciao Enrico, e grazie per le tue considerazioni;

                                Naturalmente Roberto era il figlio di Alessandro.

                                Negli anni 70 c'erano ancora sia Renzo che Carlo, Andrea che è figlio di Carlo era un ventenne; è del 51 come.... me.

                                Nando
                                ....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.

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