Scuola caccia di selezione.
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Nord o sud che sia il Cacciatore deve rimanere tale, ovvero se viene in Toscana rispetterà tradizioni e modi locali, se va in Piemonte avrà altri modi da conoscere e rispettare, altrove altri ancora, lo scambio culturale può solamente arricchire il bagaglio del Cacciatore, di sicuro avrà modo di conoscere subito le peggiori abitudini dei vari luoghi, ma fortunatamente anche qualche bella e diversa maniera di cacciare... È il bello di avere diversi ambienti e diversi modi di cacciare gli stessi selvatici.... La passione di vivere la caccia è una delle poche cose che può unire un popolo come il nostro.... Poi io parlo così perché a me piace condividere la passione e le poche conoscenze, altri magari la penseranno ovviamente diversamente....
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Sicuramente un video è solo un video.Adesso si diplomano e laureano anche online. Occorrono i maestri in presenza. Con tutto il rispetto, sig. Frank, non escludendo a priori la validità di tali metodi di divulgazione, io ne rimango molto scettico. L'emergenza sanitaria è un problema grave, anzi gravissimo e direi contingente; la selezione un metodo gestionale che, se condotto seriamente e con professionalità, la dovrebbe contenere quando anche impedire.
A me interessava solo in aggiunta ai corsi che già possiedo..
inoltre si continua a confondere selezione e contenimento che è come la ferma su beccaccia vs lo spollo ai tordi: hanno in comune solo una munizione spezzata.«Contro di te sarei preda o predatore?»Commenta
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Ho letto questa discussione. Vedo che da un tema principale si è andati completamente fuori strada.
Vorrei fare una precisazione.. in Europa esistono diverse tradizioni che riguardano la caccia agli ungulati (che non è solo selezione ma anche caccia in battuta !).
evitiamo il cherry picking! Cioè raccogliere solo quello che più ci fa comodo riguardo un determinato argomento, in questo caso la cultura mitteleuropea che in comune tra i vari paesi ha poco (penso alle differenze tra Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Ungheria, Romania etc).
Poi aggiungo che visto da vicino, nessuno è normale.. chi è andato a caccia all’estero sicuramente avrà visto cose belle e cose meno belle..
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Si ma la mia era una critica perchè non si perde mai occasione di criticare la Toscana e i toscani, tralasciando il fatto che effettivamente è la meta principale come turismo venatorio per quanto riguarda gli ungulati.
Nord o sud che sia il Cacciatore deve rimanere tale, ovvero se viene in Toscana rispetterà tradizioni e modi locali, se va in Piemonte avrà altri modi da conoscere e rispettare, altrove altri ancora, lo scambio culturale può solamente arricchire il bagaglio del Cacciatore, di sicuro avrà modo di conoscere subito le peggiori abitudini dei vari luoghi, ma fortunatamente anche qualche bella e diversa maniera di cacciare... È il bello di avere diversi ambienti e diversi modi di cacciare gli stessi selvatici.... La passione di vivere la caccia è una delle poche cose che può unire un popolo come il nostro.... Poi io parlo così perché a me piace condividere la passione e le poche conoscenze, altri magari la penseranno ovviamente diversamente....
So che al nord ci sono delle riserve dove possono cacciare solo assegnatari che sono le persone che vivono e nascono li e credo che se si facesse anche noi toscani ci sarebbe da ridere per non piangere.
Per me resta chiaro che tutti sono i benvenuti ma ritengo che ci vorrebbe un minimo di riconoscenza.
per me finisce qui, torniamo a parlare del Brunch e del suo senso pratico
Ultima modifica Tom Sierra; 07-09-23, 08:29.Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore
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Io invece farei come loro. Riserve sociali alle quali accedi solo se iscritto. Si chiama reciprocità. Comunque, emulare il Nord Est, per me, sarebbe un incipit di sana gestione dei territori. Abbiamo molto da imparare da loro. Mi sto convincendo sempre di più, che assetti privatistici della caccia possano salvarla e creare molte opportunità anche di lavoro. Unitamente alla delegittimazione di tutte, ma proprio tutte, delle associazioni venatorie oggi operanti.
Si ma la mia era una critica perchè non si perde mai occasione di criticare la Toscana e i toscani, tralasciando il fatto che effettivamente è la meta principale come turismo venatorio per quanto riguarda gli ungulati.
So che al nord ci sono delle riserve dove possono cacciare solo assegnatari che sono le persone che vivono e sono nascono li e credo che se si facesse anche noi toscani ci sarebbe da ridere per non piangere.
Per me resta chiaro che sono tutti i benvenuti ma ritengo che ci vorrebbe un minimo di riconoscenza.
per me finisce qui, torniamo a parlare del Brunch e del suo senso pratico
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Beh Cioni....prenditi qualche quota in una delle numerose riserve che abbiamo anche qua e sei a posto. Ce ne sono di veramente molto molto valide.
Io invece farei come loro. Riserve sociali alle quali accedi solo se iscritto. Si chiama reciprocità. Comunque, emulare il Nord Est, per me, sarebbe un incipit di sana gestione dei territori. Abbiamo molto da imparare da loro. Mi sto convincendo sempre di più, che assetti privatistici della caccia possano salvarla e creare molte opportunità anche di lavoro. Unitamente alla delegittimazione di tutte, ma proprio tutte, delle associazioni venatorie oggi operanti.
Detto ciò.....io farei atc di estensione comunale
The Rebel![;)]👍 1Commenta
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[QUOTE=SPRINGER TOSCANO;n2397569]
Beh Cioni....prenditi qualche quota in una delle numerose riserve che abbiamo anche qua e sei a posto. Ce ne sono di veramente molto molto valide.
Detto ciò.....io farei atc di estensione comunale
[/QUOTE
No, Springer, non ne ho bisogno. Né per la caccia alle becche né per gli ungulati. Per ora personalmente sono soddisfatto. I più che sento si lamentano, per non parlare di chi frequenta i social dedicati. Vedi il carattere dipende in gran parte dal DNA; la mentalità, le idee politiche, ecc...dipendono dalla storia che gli uomini hanno vissuto e vivono. Qui da me, la Storia, è quella che è stato depauperato tutto il capitale faunistico nobile e stanziale irrimediabilmente. Occorrerebbero investimenti che solo i privati potrebbero far confluire in strutture alla bisogna. E poi...l'occhio del padrone ingrassa la vacca.
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Ragionando per assurdo un eventuale privatizzazione può avere dei vantaggi del tipo che sarebbe interesse dei vari soci mantenere tutto al meglio e eventualmente migliorare la propria riserva, e darebbe credo la possibilità di creare posti di lavoro, poi mi rendo conto che in Italia questi ragionamenti sono assurdi.... Come farebbero le varie associazioni a vivere e continuare a andare avanti senza ATC enormi e grandi disponibilità di pecunia... Che a parte poche eccezioni viene scialacquata in nome di fantomatici ripopolamenti che servono solo come zuccherino per i cacciatori....
Io invece farei come loro. Riserve sociali alle quali accedi solo se iscritto. Si chiama reciprocità. Comunque, emulare il Nord Est, per me, sarebbe un incipit di sana gestione dei territori. Abbiamo molto da imparare da loro. Mi sto convincendo sempre di più, che assetti privatistici della caccia possano salvarla e creare molte opportunità anche di lavoro. Unitamente alla delegittimazione di tutte, ma proprio tutte, delle associazioni venatorie oggi operanti.Commenta
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Le piccole realtà a mio avviso hanno molti pregi... Forse uno dei pochi difetti è una certa fossilizzazione del Cacciatore nello stesso pezzo di terra.... Ovvero sarebbe sempre opportuno scambiarsi idee e progetti e magari anche qualche cacciata tra varie riserve o piccoli ATC. Aiuterebbe alla crescita delle idee e delle conoscenze.... Per tutto questo bisogna essere pronti e aperti per prima noi cacciatori....Commenta
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Matteo, il suo proposito sarebbe giusto se vivessimo in una realtà dove gli egoismi, le rivalità, ecc...fossero ai minimi termini. Qui da me, al centro della Toscana, ad eccetto di qualche paradiso dichiarato da qualcuno, hanno distrutto tutto il capitale che produceva interessi cospicui da dividere tra noi tutti cacciatori. Cominciarono con i "corridoi" nelle riserve, cartellamento di zone di ripopolamento così estese e così improduttive da togliere terreno ai cacciatori, approfittazione della scarsa vigilanza con balzelli alla lepre nottetempo, abbattimenti di fagiani, sempre di notte, appollaiati sugli alberi. E mi fermo qui.Commenta
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[QUOTE=cioni iliano;n2397570]Cioni....quindi te ritieni che il capitale faunistico nelle tue zone sia stato depauperato o no?
Beh Cioni....prenditi qualche quota in una delle numerose riserve che abbiamo anche qua e sei a posto. Ce ne sono di veramente molto molto valide.
Detto ciò.....io farei atc di estensione comunale
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No, Springer, non ne ho bisogno. Né per la caccia alle becche né per gli ungulati. Per ora personalmente sono soddisfatto. I più che sento si lamentano, per non parlare di chi frequenta i social dedicati. Vedi il carattere dipende in gran parte dal DNA; la mentalità, le idee politiche, ecc...dipendono dalla storia che gli uomini hanno vissuto e vivono. Qui da me, la Storia, è quella che è stato depauperato tutto il capitale faunistico nobile e stanziale irrimediabilmente. Occorrerebbero investimenti che solo i privati potrebbero far confluire in strutture alla bisogna. E poi...l'occhio del padrone ingrassa la vacca.
Io ho visto che spesso (non sempre ma spesso) almeno da me, chi si lamenta è la volpe che non arriva più all' uva.

Ripeto che comunque ci sono eccellenti riserve nelle nostre zone.The Rebel![;)]Commenta
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Questi sono discorsi triti e ritriti che sento fare anche qua e che.....non corrispondono al vero. O meglio non è assolutamente la regola.Matteo, il suo proposito sarebbe giusto se vivessimo in una realtà dove gli egoismi, le rivalità, ecc...fossero ai minimi termini. Qui da me, al centro della Toscana, ad eccetto di qualche paradiso dichiarato da qualcuno, hanno distrutto tutto il capitale che produceva interessi cospicui da dividere tra noi tutti cacciatori. Cominciarono con i "corridoi" nelle riserve, cartellamento di zone di ripopolamento così estese e così improduttive da togliere terreno ai cacciatori, approfittazione della scarsa vigilanza con balzelli alla lepre nottetempo, abbattimenti di fagiani, sempre di notte, appollaiati sugli alberi. E mi fermo qui.
Spesso si sentono nella sede dell' associazione di turno che parla male di una data zrc che ha come presidente un tesserato dell' associazione rivale.....
The Rebel![;)]Commenta
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