Questi dipartimenti, finanziati bene dai governi statali e federale grazie ai soldi delle licenze e delle accise su armi, munizioni, ed altri oggetti di consumo connessi alla caccia, hanno a disposizione aerei, elicotteri, fuoristrada, motoslitte, mezzi anfibi, barche a motore, tecnici, biologhi, laboratori, ecc. per censimenti, prelievo di campioni di sangue da animali narcotizzati, ecc.Inoltre il numero, sesso, ecc. degli animali abbattuti (in Alabama soltanto cervi e tacchini--la migratoria e' appannaggio dei federales) e' considerato ogni anno, zona per zona, stato per stato, [er determinare la lunghezza (o cancellazione) delle stagioni, il numero, localita' d'abbattimento, eta' e sesso (tacchini maschi abbattibili, femmine no) degli animali abbattuti, ecc.
Tutto il lavoro affidato allo stato e al governo federale rimuove fino ad un certo punto l'onere della gestione dalle mani del cacciatore,che pratica la gestione soltanto obbedendo alle regole emanate ogni anno a seconda della situazione. Quindi la "selezione" come la intendete voi non esiste, se non in parte. Se le regole per Coffee County (dove vivo) mi dicono che posso prendere soltanto tre cervi maschi, uno dei quali deve avere almeno quattro punte su uno o ambedue dei due palchi, ed un certo numero di femmine, io mi atterro' a queste regole.
Ma c'e' anche un altro fattore: a differenza del Bel Paese, qui sulla proprieta' privata cacciano solo il proprietario, la sua fammiglia, o amici invitati. Oppure chi paga bei soldoni per comprare il diritto di cacciare. Ci sono anche i cosiddetti "hunting clubs," praticamente una riserva di caccia il cui territorio e' affittato e curato con puliizia, creazione di campetti con raccolti a perdere, mangiatoie, altane, ecc. La "selezione" sulla proprieta' privata e negli hunting clubs e' regolata autonomamente (ma sempre in osservanza delle leggi e regole applicabili in qualla contea e stato, e quelle federali). Il proprietario puo' decidere che bisogna incrementare o diminuire la popolazione di questa o quella specie, e amici e parenti che cacciano li, se non obbediscono non ci cacciano piu'. Il singolo che affitta un terreno di caccia ed e' interessato al trofeo piu' che alla ciccia puo' fare in modo che su quel terreno la caccia favorisca la sopravvivenza per almeno quattro o cinque anni dei maschi piu' prometenti e si limitera' ad eliminare maschi difettivi, fusoni adulti, e femmine in soprannumero, piazzando poi in posti deerminati blocchi di minerali che favoriscono la crescita di palchi notevoli.
Negli hunting clubs le regole sono spesso ferree, ed uccidere un bel maschio promettente quando ha soltanto sei punte puo' comportare una multa di un migliaio di dollari. Perseverare nell'ignorare le regole comportera' l'espulsione dal club. Prima del principio della stagione i soci eletti per governare il club, promulgano le regole dettate da cio' che e' stato constatato nel territoro del club per quanto riguarda le popolazioni, lo stato della loro salute, nascite, predazione, ratio dei sessi, ecc. Un mio amico (ricco) che e' socio di uno di questi clubs, l'anno scorso ha dovuto, come gli altri soci, per poter abbattere un cervo da trofeo, abbattere prima quattro femmine. C'era una sovrapopolazione di femmine, e con troppi cervi sul territorio del club c'era meno cibo naturale per tutti, e la possibilita' di malattie (grazie a Dio qui il CWD ancora non e' arrivato!
L'hunting club e' probabilmente il piu' vicino alla vostra caccia di selezione. Ma i proletari come me? Siamo un po' ridotti ad essere sparatori. Io non sono un trofeista ma un cicciaiolo. Peso e mole mi interessano piu' dei palchi e del sesso. Rispamio sempre e comunque i piccoli, perche' spegnere la vita di un animale nato da un anno o meno non mi piace affatto, anche se e' svezzato e comletamente autonomo e preferisco abbattere femmine e fusoni grossi (indeboliscono la specie perche' maschi scadenti ma capaci di accoppiarsi) perche' dal punto di vista della ciccia sono migliori di qualche vecchio becco imbottito di testosterone. Ma mi rifiuto di abbattere femmine accompagnate da uno o due giovani, anche se svezzati da tanto e compleatmente autonomi perche' la mamma continua ad insegnare loro a sfuggire a predatori bipedi e quadrupedi. Ogni anno "grazio" almeno una decina di animali perche' non soddisfano i miei criteri. Ma di certo non lascio andare un maschio con palchi a tre punte o anche a due perche' poi tre anni dopo diventi un grande animale da trofeo. Perche' dove vivo io, e data la ristrettezza della mia proprieta', se non me lo mangio io se lo mangia il vicino...
Balistica? Gestione? Boh!? Quanti angeli possono danzare sulla capocchia di uno spillo? Chi se ne frega? La balistica che interessa a me e' un calibro un po' piu' che semplicemente adeguato, una palla che fa il dovere suo, ed un abbattimento pulito ottenuto in modo di poter trovare e recuperare facilmente l'animale. Percio 'il tiro al blatt sono vent'anni che non lo pratico piu'. L'animale deve cadere sulla sua ombra, o e' molto probabile che lo perda.
Sparatore e cicciaiolo. Ma non me ne vergogno. Anzi. La caccia e' nata come procacciamento di proteine nobili invece di dover mangiare gli avanzi lasciati dai grossi carnivori dopo averne grattato via le larve di mosca e le formiche. Tutti gli orpelli e le fisime di trofei, bruch, weimannsheil, e le varie cerimonie paganeggianti teutonico/slovene, ecc. sono nati molto dopo, e non mi interessano. Se c'e' una persona che odio e' qualla che dice: "No, la selvaggina a me non piace. Io caccio solo per divertimento e la regalo ad altri." Quest'atteggiamento lo considero una perversione della vera natura della caccia. IMHO, naturalmente.
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