8x68S chi lo conosce?
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Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
Quadri di passione, inni alla Natura, agli animali e agli uccelli: un mondo libero nella palestra in cui si svolge l’attività venatoria, fatiche e riposi, delusioni e gioie, visioni irripetibili. -
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Grazie TYPHOON, intuisco quindi che il passo di rigatura va rapportato al
range dei pesi palla di ciascun calibro....( se parlassimo del .223, ammesso che per questo calibro esista un tale passo,avremmo altri pesi)
Questo di cui stiamo,parlando corrisponde ad 1/11" giusto?".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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[vinci] Hai deciso di suicidarti.......
o serviva un volontario per metterti in croce per la via crucis......??
i romani per una dichiarazione cosi'..... minimo ti avrebbero dato una ..
dammnazio memorie sempriternum....!
ciaoCommenta
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Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
Quadri di passione, inni alla Natura, agli animali e agli uccelli: un mondo libero nella palestra in cui si svolge l’attività venatoria, fatiche e riposi, delusioni e gioie, visioni irripetibili.Commenta
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Non lo conosco, non lo uso, non lo useró mai...però mi pare di capire che ci sono ambiti in cui é indicato.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Certamente, è utile come qualsiasi altro calibro impiegato in relazione alle condizioni ambientali. L'anno scorso in una riserva non lontano dalla la mia hanno abbattuto 2 cervi con il 308. Sicuramente l'8x68 è indicato per tirare cervi di 300 kg a 300 m. Tirare a 300 m. con un calibro che ha molto rinculo, non è facile concentrarsi sul tiro senza contrastare il rinculo, specialmente quando l'appoggio dell'arma non si trova in condizione perfetta. Il 308 potrebbe fare quello che fa l'8x68 basterebbe accorciare la distanza di tiro. Un cervo, tirato con precisione col 308 a una distanza di 120/130 m. non fa molta strada.Commenta
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Non ne dubito che possiamo abbattere un grosso animale con un calibro piccolo, ma anche in questo caso da te citato occorrono condizioni particolari ( per avere più possibilità d i abbattimento deve essere vicino)Certamente, è utile come qualsiasi altro calibro impiegato in relazione alle condizioni ambientali. L'anno scorso in una riserva non lontano dalla la mia hanno abbattuto 2 cervi con il 308. Sicuramente l'8x68 è indicato per tirare cervi di 300 kg a 300 m. Tirare a 300 m. con un calibro che ha molto rinculo, non è facile concentrarsi sul tiro senza contrastare il rinculo, specialmente quando l'appoggio dell'arma non si trova in condizione perfetta. Il 308 potrebbe fare quello che fa l'8x68 basterebbe accorciare la distanza di tiro. Un cervo, tirato con precisione col 308 a una distanza di 120/130 m. non fa molta strada.
Ed anche tu confermi l'aspetto specialistico del calibro/animale/zona di caccia.
se il terreno non ti permette avvicinamento sotto i 300m e l'animale è in grosso cervo o anche un grosso cinghiale ( da me sono ibridi e sono stati abbattuti soggetti mostruosi)
In quei casi serve il calibro come 8x68s capace di portare molta energia molto lontano con buona pace di tutti i "calibri normali" a scendere...".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Su questo hai ragione, se i cervi fossero sempre belli grossi e le distanza sempre molto lunghe, si sceglie il calibro e l'arma adatta allo scopo, fra questi calibri c'è anche l'8x68. Hai visto la foto e il foro di entrata del cinghiale tirato a 200 m.? Se invece di un colpo gli tirava due se lo portava già sezionato.[:D]Il 7,62 è un calibro medio. Un tiro fatto a 120/130 non è poi così vicino. I tiri ravvicinati li fanno quelli che cacciano il cervo con l'arco.Ed anche tu confermi l'aspetto specialistico del calibro/animale/zona di caccia.
se il terreno non ti permette avvicinamento sotto i 300m e l'animale è in grosso cervo o anche un grosso cinghiale ( da me sono ibridi e sono stati abbattuti soggetti mostruosi)
In quei casi serve il calibro come 8x68s capace di portare molta energia molto lontano con buona pace di tutti i "calibri normali" a scendere...Commenta
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Sly..continuiamo a concordare....ci sono dei motivi per i quali ho deciso di passare al rigato.
se fossi stato costretto dalla quasi totale insufficienza dei miei mezzi non avrei continuato di certo a cacciare il cinghiale con il cal.12...
li ho sempre presi anche a distanze ridottissime fino ad oggi.
Non ne avrei di fatto la necessità...ma voglio passare ad altro, voglio nuovi stimoli, nuovi interessi, nuove sfide con cui confrontarmi.
un giorno forse tornerò a cacciarli col cal.12
Brigante ha un progetto, e sceglie questo calibro in base a quello....
io al posto suo non potrei
prima perché fisicamente non credo di farcela a gestire una roba del genere(io sono un peso piuma)
Le mie zone alcune in particolare non consentono mai tiri oltre i 200m...oddio se voglio le zone aperte ci sono, ma fino ad ora cacciando col 12 ho preferito altro...
non ho grossi cervi da abbattere....
cerco preferibilmente cinghialetti piccoli..visto che caccio da solo.
quest'anno ho avuto la sfortuna di abbattere solo grossi esemplari maschi e solitari( la maledizione dei rossi mi ha peseguitato)
ed ogni volta sono state rogne.
alle mie distanze di tiro, vessi avuto quel calibro e mi sarei di certo dovuto trascinare meno peso considerando quanta roba porta via...".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Il passo di rigatura varia in base alla lunghezza della palla, ovviamente palle più lunghe sono più pesanti, ma una monolitica sarà più leggera rispetto ad una normale palla con nucleo in piombo. Il .223, così come la maggior parte dei 0,308", ha un vasto range di passi, che vanno dall'1:12" per le palle da 50 - 55 grani all'1:7" per le armi militari, tralasciando i custom. Il passo dell'8x68 (di circa 11 pollici) è più lungo di quello degli altri 8 mm (8x57, 8x60, 8x64, 8x75, tutti con passo di 240 mm, circa 9,5 pollici) poiché ha velocità più elevate degli altri calibri, oltre che pesi palla in genere maggiori (200 - 224 grani, pesi con cui gli altri vanno più facilmente in "affanno"). Il problema del rinculo che rende più precisi i calibri minori nella mia esperienza non è vero: se ho un appoggio precario la precisione sarà pessima pure con il .22 LR, in poligono mi è capitato con il mio .308 da tiro di non riuscire a stare nel foglio di A4 a 200 metri, poiché stavo in una posizione instabile (la linea a 200 metri era rivolta in basso, il che mi costringeva ad una posizione innaturale della spalla, con il calcio rivolto in alto). Con la stessa arma al doppio della distanza (400 metri) tirando in piano (niente angolo di sito) in posizione prona spesso le rosate erano sui 10 cm. Con il .308 sui cervi (come sui cinghiali) non ci si possono aspettare le stesse prestazioni di 8x68 e .338 vari. L'affiatamento con l'arma è una condizione imprescindibile, qualunque calibro stiamo usando. Se in poligono è accettabile (per quanto seccante) uno strappo che rovina la rosata, a caccia non è pensabile accettare la stessa cosa. A proposito di danni, questo è l'effetto di una Partition da 200 grani a 125 metri di distanza. Mi scuso per la pessima qualità dell'immagine, ma il foro d'ingresso era netto come se fosse stato fatto con il trapano.Grazie TYPHOON, intuisco quindi che il passo di rigatura va rapportato al
range dei pesi palla di ciascun calibro....( se parlassimo del .223, ammesso che per questo calibro esista un tale passo, avremmo altri pesi)
Questo di cui stiamo, parlando corrisponde ad 1/11" giusto?
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Waidmannnnnnsheil ! [brindisi]Il passo di rigatura varia in base alla lunghezza della palla, ovviamente palle più lunghe sono più pesanti, ma una monolitica sarà più leggera rispetto ad una normale palla con nucleo in piombo. Il .223, così come la maggior parte dei 0,308", ha un vasto range di passi, che vanno dall'1:12" per le palle da 50 - 55 grani all'1:7" per le armi militari, tralasciando i custom. Il passo dell'8x68 (di circa 11 pollici) è più lungo di quello degli altri 8 mm (8x57, 8x60, 8x64, 8x75, tutti con passo di 240 mm, circa 9,5 pollici) poiché ha velocità più elevate degli altri calibri, oltre che pesi palla in genere maggiori (200 - 224 grani, pesi con cui gli altri vanno più facilmente in "affanno"). Il problema del rinculo che rende più precisi i calibri minori nella mia esperienza non è vero: se ho un appoggio precario la precisione sarà pessima pure con il .22 LR, in poligono mi è capitato con il mio .308 da tiro di non riuscire a stare nel foglio di A4 a 200 metri, poiché stavo in una posizione instabile (la linea a 200 metri era rivolta in basso, il che mi costringeva ad una posizione innaturale della spalla, con il calcio rivolto in alto). Con la stessa arma al doppio della distanza (400 metri) tirando in piano (niente angolo di sito) in posizione prona spesso le rosate erano sui 10 cm. Con il .308 sui cervi (come sui cinghiali) non ci si possono aspettare le stesse prestazioni di 8x68 e .338 vari. L'affiatamento con l'arma è una condizione imprescindibile, qualunque calibro stiamo usando. Se in poligono è accettabile (per quanto seccante) uno strappo che rovina la rosata, a caccia non è pensabile accettare la stessa cosa. A proposito di danni, questo è l'effetto di una Partition da 200 grani a 125 metri di distanza. Mi scuso per la pessima qualità dell'immagine, ma il foro d'ingresso era netto come se fosse stato fatto con il trapano.

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E' uguale al foro del 223 con RWS TM da 55 gr. tirata a 35/40 m. da una altana di 6 m. Preferisco l'orecchio, il tiro all'occhio, può rovinare la mascella all'uscita. In quel punto e a quella distanza, qualsiasi calibro consentito, riesce a fare quello che ha fatto l'8x68. Però ammetto che farlo con l'8x68 c'è più soddisfazione.Commenta
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Difatti, in quell'occasione il tiro avrebbe avuto lo stesso esito anche con la .223, ma non potevo certo sapere prima come si sarebbe presentato...
Nel caso specifico ho mirato al centro del testone, conoscendo l'azzeramento di +5 cm a 100 metri sapevo di mandarlo giù. Per la cronaca in uscita la palla ha tranciato di netto le vertebre cervicali, poiché l'animale era leggermente angolato.Commenta
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