Taratura 50/200 o point blank ?
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Tornando in topic ieri ho finito di fare esperimenti con le tarature e con le ricariche, al poligono dopo quasi tre ore mi hanno fatto sloggiare [:142]
Ricapitolando…. Con la Benelli in 30.06 e ottica da battuta la taratura 50/200 si è rivelata perfetta. Certo un pelo basso a 200 metri, ma di sicuro non una distanza da battuta, quindi perfettamente +5 a 100 metri. La .270 vorrebbe una taratura più alta per i miei gusti. Quindi nella mouche a 200 metri e circa +4 a 100 metri. Invece la 6.5x57r dato il suo utilizzo prettamente per capriolo e a tiri per lo più sotto i 100 metri sono arrivato alla conclusione di centrarla a 100 metri e bon. Tanto oltre quella distanza non ho poste….
Quindi ho deciso per tarature dedicate al calibro, e purtroppo invece cercavo qualcosa che andasse bene per tutto.
Amen farò come al solito qualche giro in più al poligono [menaie]
Quello che hai fatto tu è sostanzialmente il +5 cm a 100 metri, che secondo me puoi estendere anche al 270. Personalmente verificare una taratura a 50 metri non mi darebbe molta sicurezza perché demoltiplica lo scostamento ... preferisco i 100 metri ed il +5cm mi consente di avere un riferimento fisso a prescindere dall'arma.
[brindisi]Commenta
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Io taro +5cm a 100 metri. Tutte. Poi ovviamente devo gestire i cali perché un 9.3 da 225 gr non ha la stessa parabola di un 7 da 140 ... ma nei calibri medi sono sempre attorno a 0/-5 cm a 200 metri e quindi fino a lì posso stare tranquillo! Oltre va gestito.
Quello che hai fatto tu è sostanzialmente il +5 cm a 100 metri, che secondo me puoi estendere anche al 270. Personalmente verificare una taratura a 50 metri non mi darebbe molta sicurezza perché demoltiplica lo scostamento ... preferisco i 100 metri ed il +5cm mi consente di avere un riferimento fisso a prescindere dall'arma.
[brindisi]
Volevo capire se la cosa fosse ripetibile con altri calibri.
Domani ho un piano di abbattimento cinghiali vicino e vedrò come si comporta la cosa.
Con ottica da battuta non ho mai cacciato, e con le mire metalliche mi sono sempre difeso bene….. ma oltre una certa distanza bisogna avere qualche ausilio, considerando che i 54 anni cominciano a farsi sentire sugli occhi. Vedo ancora bene, ma mettere a fuoco mirino e setolone diventa sempre peggio Drool]Commenta
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Capisco, ma calcola che ho provato questo proprio per la Benelli che userei comunque sempre e solo in battuta. Quindi i 50 metri hanno il loro perché.
Volevo capire se la cosa fosse ripetibile con altri calibri.
Domani ho un piano di abbattimento cinghiali vicino e vedrò come si comporta la cosa.
Con ottica da battuta non ho mai cacciato, e con le mire metalliche mi sono sempre difeso bene….. ma oltre una certa distanza bisogna avere qualche ausilio, considerando che i 54 anni cominciano a farsi sentire sugli occhi. Vedo ancora bene, ma mettere a fuoco mirino e setolone diventa sempre peggio Drool]
Il passaggio dal punto rosso all’ottica necessario per l’astigmatismo che con l’età influenza alle lunghe distanze , l’assenza di padelle negli ultimi tre anni mi ha fatto guadagnare le poste più rognose che in fin dei conti la difficoltà rende più interessante il conteso [:D]
Per cui vai tranquillo per la cronaca tiro con gli occhi aperti .
Per springer sul 308 poi metto il resoconto sul post della ba13.
Paolooo DK per me è religione continuo a fare adepti [:D]Commenta
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Tornando in topic ieri ho finito di fare esperimenti con le tarature e con le ricariche, al poligono dopo quasi tre ore mi hanno fatto sloggiare [:142]
Ricapitolando…. Con la Benelli in 30.06 e ottica da battuta la taratura 50/200 si è rivelata perfetta. Certo un pelo basso a 200 metri, ma di sicuro non una distanza da battuta, quindi perfettamente +5 a 100 metri. La .270 vorrebbe una taratura più alta per i miei gusti. Quindi nella mouche a 200 metri e circa +4 a 100 metri. Invece la 6.5x57r dato il suo utilizzo prettamente per capriolo e a tiri per lo più sotto i 100 metri sono arrivato alla conclusione di centrarla a 100 metri e bon. Tanto oltre quella distanza non ho poste….
Quindi ho deciso per tarature dedicate al calibro, e purtroppo invece cercavo qualcosa che andasse bene per tutto.
Amen farò come al solito qualche giro in più al poligono [menaie]
Riguardo il 270.....non so che palle tiri ma ipotizzando un sst da 130 grs a 915 ms se stai + 5 cm a 100 mt come ti ha suggerito anche Enrico sei a + 1 a 200 ....-7 a 250 e -19 a 300.... credo sia la taratura migliore.
Per il 6,5 x 57 anche se spari sempre nei 100....io starei comunque 4/5 cm alto a quella distanza.
CThe Rebel![;)]Commenta
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Dimenticavo , Filippo hai tarato in appoggio giusto , ma dovendo tirare in battuta e quindi in piedi hai verificato in questa condizione, generalmente molti tendono a tirare basso per cui sul campo il risultato non è quello che hai provato in poligonoCommenta
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Risultato perfetto, 5 colpi nel nero. Il primo centrato, gli altri sparati “di corsa” e comunque soddisfacenti.
Mi avevano messo pulci nell’orecchio riguardo l’affidabilità della Benelli…. Ma sembra che con le mie ricariche strane funzioni bene. ( 54 gn di N160 su palla interlok 180gn)Commenta
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In un posto simile per il cinghiale andrei direttamente sui vari 0,338", dal .338 Win. Mag. in su, ovviamente senza eccedere con la distanza, ma solo per avere un certo margine di sicurezza, impossibile da avere con i vari "calibrini".Commenta
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Lontano dal 223 ma non dal 243w!
Cero... il tuo pensiero lo condivido a metà.. il cinghio non ha fissa dimora.. puo arrivarti ovunque. Comunque quell'appostamento lo "uso" solo per il cap... comunque in inverno credo che dovro' rivedere gli appostamenti... non so che abitudini hanno i caprioli in inverno.
Quindi perché mettersi ad un km per vedere tutto il resto? Vero che possono passarne altri in altri posti e rimarrebbero non visti ma...è come non andare a parlare con una bella fanciulla perché mentre parli con lei te ne potrebbe passare una più bella dietro le spalle.Commenta
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La caccia all' aspetto ai cinghiali (ma un pò a tutti gli ungulati) è, per la Toscana, un tipo di caccia relativamente nuovo.....o meglio è sempre esistito ma era sotto forma di caccia notturna, illegale, "al balzello".
"Il balzello" al cinghiale si svolgeva un pò come ha detto Cero....imparavi dove passava il cinghiale, LO FIDELIZZAVI con pastura, e poi lo aspettavi, magari da sopra una pianta e....da 15/20 mt gli piazzavi un colpo a munizione spezzata.
La selezione "alla Toscana maniera" non la puoi praticare allo stesso modo....primo perchè è consentita solo fino ad un' ora dopo il tramonto (o prima dell' alba).....secondo perché è vietato pasturare.....terzo perchè se è vero che di cinghiali ce ne sono moltissimi non è assolutamente vero che, siccome sono tanti siano improvvisamente diventati "facili".
La caccia si svolge o al rientro mattutino....o all' uscita serale....o (più redditizia) quella alle pasture. Pasture che sono i campi seminati e quindi è una caccia che si svolge quando in questi campi c è il raccolto e quando le giornate sono sufficientemente lunghe ( o meglio le notti sono sufficientemente corte).
I campi seminati possono essere grandi e anche se le tracce che lasciano i cinghiali ti danno un' ottima indicazione delle porzioni di campo frequentate, non è per niente detto che la sera che ti apposti abbiano deciso di frequentare proprio quella.......molto spesso in periodi in cui il mangiare abbonda (tarda primavera) una sera sono quà.....una sera sono là.....la sera dopo magari sono di nuovo quà.....magari poi nella notte frequentano e girano tutti i campi del circondario ma....te puoi sparare solo fino ad un' ora dopo il tramonto quindi è fondamentale indovinare la pastura più vicina alla rimessa.
Rimessa che spesso....varia tutte le notti!!!
Ecco che in una situazione del genere l' appostarsi in cima ad una collina dominate, oltre ad agevolare la "gestione" del vento (F O N D A M E N T A L E) ti consente di controllare magari 2 / 3 o 4 pasture.....aumentando di molto le possibilità di poter sparare in orario legale.
Ho iniziato ad appostarmi al cinghiale da quando abbiamo iniziato i primi interventi in art. 37.......credetemi che all' inizio sparare ad uno era un chimera!
Ascoltando i più anziani mi dicevano.....è come il barsello (i toscano) vai li e stai buono.....e magari mi mandavano a presidiare un lembo di campo dove avevo una visuale di 50 mt......per poi scoprire che i cinghiali erano usciti a 150 mt da me ma alle spalle.
Oppure.." metti li in cima e ti usciranno di certo li sotto!" E i cinghiali uscivano davvero magari anche a breve distanza ma....non li vedevi perché l' erba era troppo alta, ma se dicevi mi apposto nella collina di fronte..."e come fai a tirargli a quella distanza??!! Il cinghiale va aspettato vicino!!"
E cinghiali non ne tiravi e ti dicevano che all' aspetto così il cinghiale non si ammazza! Ci vogliono i cani! Ora però.......
Insomma.....ogni caccia ha le sue problematiche che variano tantissimo a seconda del territorio.........e per scoprirle e imparare a gestirle o hai chi ti insegna (ma non essendo una caccia tradizionale.....) o ti arrangi....io son 20 anni che mi arrangio.The Rebel![;)]Commenta
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Da noi la situazione è per molti versi simile: pur essendoci molti cinghiali, la posizione assegnata è una, a cui si aggiunge che in questa parte della regione le aree con buona visibilità non sono di grandi dimensioni, intorno ci sono boschi o comunque vegetazione fitta. Anche le zone coltivate, oggetto di incursioni notturne da parte di branchi, ben difficilmente si prestano alla caccia, poiché gli animali girano a notte fonda e comunque non sono certo lì ogni giorno. I tiri entro i 100 metri sono la maggioranza, quindi non serve chissà quale tensione di traiettoria, molto più utile evitare che l'animale colpito faccia anche pochi metri e si diriga nel folto.Commenta
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La caccia si svolge o al rientro mattutino....o all' uscita serale....o (più redditizia) quella alle pasture. Pasture che sono i campi seminati e quindi è una caccia che si svolge quando in questi campi c è il raccolto e quando le giornate sono sufficientemente lunghe ( o meglio le notti sono sufficientemente corte).Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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