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  • Donde
    • Sep 2013
    • 114
    • La Spezia
    • Kurzhaar

    #16
    Mah...Ti direi anche di vedere un attimo prima dove vai a caccia.
    Io ho preso un 30.06 per la selezione a capriolo e cinghiale, un'arma precisa e solida, ma anche pesante, ho pensato "con questa sono a posto per tutto"...poi per tutta una serie di eventi mi sono trovato solo zone dove si tira ai caprioli sotto i 100 metri e ai cinghiali sotto i 50 (o sotto i 30 anche), ed ho preso una seconda arma molto più leggera e maneggevole in 7.62x39 che entro i 150 metri lavora più che egregiamente, e per ora il 30.06 resta in rastrelliera.
    Marche di carabine con ottimi rapporti qualità prezzo ce ne sono a decine, hai solo l'imbarazzo della scelta.
    Come ti dicevano persone molto più esperte di me, lascia stare i calibri assurdi ed esasperati, con scelte di palle disponibili ristrettissime, approvvigionamenti di cartucce o componenti saltuarie. Sicuramente prendi un'ottica buona e luminosa, soprattutto per il cinghiale.
    E weidmannsheil!

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    • carpen
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2012
      • 3161
      • Lombardia

      #17
      Originariamente inviato da Tinx
      Intanto grazie a tutti!
      È un mondo molto affascinante ma anche molto vasto e complesso soprattutto nel primo approccio.
      Probabilmente mi orienterò su un usato.
      La mia caccia principale è e resterà quella col cane da ferma. Però mi piacerebbe approfondire e magari in primavera fare il primo prelievo




      Su armi, calibri e cartucce ti diranno altri meglio di me. Di mio devo dirti che mi lascia un po' perplesso quel: -La mia caccia principale è e resterà quella col cane da ferma- non so quanto tempo puoi disporre per la caccia, ne dove cacci, ne se la selezione sia per una botta ogni tanto, ma devo dirti che di per sé la caccia di selezione diventa generalmente caccia principale ed unica; ad esempio se la fai in zona alpi in Lombardia diventa come tutte le altre caccia di specializzazione, se fai la selezione non puoi fare altro salvo la migratoria senza cani ne richiami e giustamente resti vincolato al tuo sotto settore assegnato, non temere non é un danno ma un gran bene, magari lo capirai nel tempo. Come facciano altrove non so.

      La caccia di selezione se fatta come si deve, diventa coinvolgente e di fatto predominante rispetto ad altre cacce nel senso che non avrai il tempo ne la testa per cacciare altro, salvo che lo fai in riserva a pagamento.

      Anche se consentito dove cacci, abbinare la caccia di selezione ungulati a quella con cane da ferma, o hai gran tempo (e gambe) a disposizione o finirai per optare per l'una o per l'altra. Meglio farne bene una che farne male due.

      Comunque farai, in bocca al lupo.

      [old]

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      • SPRINGER TOSCANO
        ⭐⭐⭐
        • Sep 2013
        • 5682
        • VOLTERRA
        • Breton

        #18
        Io caccio in selezione.... quando le altre cacce sono chiuse!![:D]

        O meglio... da febbraio a Marzo capriolo è cinghiale .... Da marzo a tutto maggio solo cinghiale... Giugno luglio agosto e primi di settembre capriolo e cinghiale.
        Da settembre a gennaio.... sono sempre dietro ai cani, abbandono il rigato e imbraccio il liscio.
        The Rebel![;)]

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        • Er Mericano
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2022
          • 2024
          • Alabama
          • Labrador

          #19
          Originariamente inviato da carpen
          (omissis)

          la caccia di selezione diventa generalmente caccia principale ed unica; ad esempio se la fai in zona alpi in Lombardia diventa come tutte le altre caccia di specializzazione, se fai la selezione non puoi fare altro salvo la migratoria senza cani ne richiami e giustamente resti vincolato al tuo sotto settore assegnato,

          (omissis)

          [old]
          Con tutto il dovuto rispetto, mi sembra una cosa assurda ed ingiusta. Se fai la caccia di selezione non puoi fare la migratoria col cane e con i richiami? E perche'? E niente lepre con i segugi, niente caccia a gallinacei o trampolieri vari, beccaccia inclusa, col cane da ferma? Bah! Sono contento di non abitare nella zona Alpi della Lombardia, almeno per quanto riguarda la caccia. La caccia e' prima di tutto liberta', e con troppe restrizioni poi si capisce perche' tanti l'abbiano abbandonata e perche' non ci siano abbastanza nuove leve, anche se altri fattori contribuiscono pure loro al lento dissanguamento di questa splendida attivita'.
          Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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          • Luca1990
            ⭐⭐⭐
            • Mar 2020
            • 1911
            • Provincia di Venezia
            • Mambo - vizsla

            #20
            Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
            Io caccio in selezione.... quando le altre cacce sono chiuse!![:D]

            O meglio... da febbraio a Marzo capriolo è cinghiale .... Da marzo a tutto maggio solo cinghiale... Giugno luglio agosto e primi di settembre capriolo e cinghiale.
            Da settembre a gennaio.... sono sempre dietro ai cani, abbandono il rigato e imbraccio il liscio.
            Tu vivi in un paradiso Teddy!!

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            • Tinx
              ⭐⭐
              • Dec 2012
              • 363
              • Milano

              #21
              Grazie per ulteriori riflessioni e consigli. Lo so che è una cosa molto impegnativa e non la sottovaluto.
              Amo le sfide e la crescita personale. E non ho nessuna fretta.

              Sicuramente non caccerò in zona Alpi.

              Frequenterò col nuovo anno il corso (sono già iscritto), anche per piacere di cultura (e crescita) personale.

              Se dico che la mia caccia principale resterà quella col cane da ferma è perché non vi è ombra di dubbio.

              Farò un prelievo all’anno? Sicuramente (non mi interesserebbe diversamente)
              Magari all’inizio solo in riserva? Può darsi. C’è chi mi ha già suggerito modi e tempi per farlo in un posto che non ne svilirebbe il senso.
              Voglio ampliare la mia cultura venatoria e questo già di per sé mi appaga







              Originariamente inviato da carpen
              Su armi, calibri e cartucce ti diranno altri meglio di me. Di mio devo dirti che mi lascia un po' perplesso quel: -La mia caccia principale è e resterà quella col cane da ferma- non so quanto tempo puoi disporre per la caccia, ne dove cacci, ne se la selezione sia per una botta ogni tanto, ma devo dirti che di per sé la caccia di selezione diventa generalmente caccia principale ed unica; ad esempio se la fai in zona alpi in Lombardia diventa come tutte le altre caccia di specializzazione, se fai la selezione non puoi fare altro salvo la migratoria senza cani ne richiami e giustamente resti vincolato al tuo sotto settore assegnato, non temere non é un danno ma un gran bene, magari lo capirai nel tempo. Come facciano altrove non so.

              La caccia di selezione se fatta come si deve, diventa coinvolgente e di fatto predominante rispetto ad altre cacce nel senso che non avrai il tempo ne la testa per cacciare altro, salvo che lo fai in riserva a pagamento.

              Anche se consentito dove cacci, abbinare la caccia di selezione ungulati a quella con cane da ferma, o hai gran tempo (e gambe) a disposizione o finirai per optare per l'una o per l'altra. Meglio farne bene una che farne male due.

              Comunque farai, in bocca al lupo.

              [old]
              Non ereditiamo la terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli.

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              • carpen
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2012
                • 3161
                • Lombardia

                #22
                Originariamente inviato da Er Mericano
                Con tutto il dovuto rispetto, mi sembra una cosa assurda ed ingiusta. Se fai la caccia di selezione non puoi fare la migratoria col cane e con i richiami? E perche'? E niente lepre con i segugi, niente caccia a gallinacei o trampolieri vari, beccaccia inclusa, col cane da ferma? Bah! Sono contento di non abitare nella zona Alpi della Lombardia, almeno per quanto riguarda la caccia. La caccia e' prima di tutto liberta', e con troppe restrizioni poi si capisce perche' tanti l'abbiano abbandonata e perche' non ci siano abbastanza nuove leve, anche se altri fattori contribuiscono pure loro al lento dissanguamento di questa splendida attivita'.



                E' che non conosci la Lombardia, una terra meravigliosa, ma con più di 10 milioni di abitanti, a parte i lombardi autoctoni vengono persone da ogni parte del mondo e qui arrivati difficilmente se ne vanno, Milano di per se é una città media se presa come comune di Milano, se presa come conglomerato abitativo e produttivo é una megalopoli, la Lombardia salvo la parte bassa agricola e la parte nord montana, per altro ben abitate, ha il resto tutto urbanizzato, nulla a che vedere con gli spazi americani. La conseguenza é che posti per cacciare ce ne sono pochi, pochissimi rispetto alla popolazione venatoria, da tener conto che spesso i pochi polmoni verdi rimasti li hanno fatti diventare parchi, vedi i parchi fluviali del Ticino e dell'Adda.

                La conseguenza di tutto ciò è che mancano spazi per i cacciatori, leggi folli li concentrano tutti assieme nei pochi spazi rimasti disponibili, costringendoli a cacciare su poche specie animali avendo vietato quasi tutto, la conseguenza logica è quasi ovunque la tabula rasa praticamente dopo una o due giornate di caccia, é caccia questa?

                La parte nord della Lombardia, la sud non la conosco, mi piace cacciare dove abito o lì vicino, ha ancora una buona dotazione ambientale sana e naturalmente abbastanza integra, il fatto é che comunque lo spazio é poco e queste zone montane sono comunque ben abitate, spesso manca la superficie minima per a cacciare anche per i locali.
                I regolatori della caccia si sono trovati di fronte alla scelta di sbarrare l'ingresso ai non residenti, di fatto costringendoli a rinunciare alla caccia o spingerli forzatamente sul pronta caccia, vedi fagiani liberati la sera prima o direttamente di primo mattino [:-clown]

                Anche senza far entrare in zona alpi i forestieri, la selvaggina pregiata vedi l'avifauna alpina e gli ungulati non era comunque abbastanza per i soli locali, manca territorio e relativa selvaggina naturale per tutti, semplicemente o tutti non possono cacciare, o se la torta é piccola se ne fanno fette piccole in modo che molti, purtroppo non tutti, ne abbiano un poco.

                Il legislatore regionale, a mio parere molto saggiamente, si é inventato la caccia di specializzazione, cioè ha detto ai cacciatori: sentite non posso, lasciarvi cacciare tutto il consentito, comunque poco, non é accettabile la tabula rasa delle nostre preziose specie alpine, invece di fare tutti i tipi di caccia fatene uno solo, quello che vi va di più, fate quello e solo quello lasciando agli altri di fare la loro caccia. A mio parere hanno fatto la scelta giusta l'unica ragionevolmente possibile ed accettabile, fai una sola forma di caccia, la fai bene con meno concorrenza degli altri che rinunciano alla caccia che fai tu per fare la loro che preferiscono, avessimo l'Alaska a disposizione a nessuno sarebbe passato per la mente una restrizione simile.

                C'é la caccia con i cane da ferma in zona B (bassa) alla avifauna stanziale non alpina + la migratoria con il cane.
                C'è la caccia alla avifauna stanziale non alpina e tipica alpina (i permessi sono pochi) in zona A (alta) e B + la migratoria con il cane
                C'é la caccia alla lepre con i segugi ora cacciano anche il cinghiale in braccata o con il limiere + la migratoria senza cane ne richiami.
                C'é la caccia al capanno con i richiami.
                C'é la caccia di selezione agli ungulati, + la migratoria senza cane ne richiami, la migratoria é data per garantire un minimo di possibilità venatoria se in base ai censimenti non si potessero cacciare ungulati, lepri e tipica alpina.

                Pesa sta faccenda della specializzazione? Molto poco, qui in genere il cacciatore faceva già di suo una sola caccia, il lepraiolo andava con segugi e basta, il capannista uguale, il codaiolo deve rinuciare alla lepre, ma sa che altri non cacceranno i suoi fagiani o starne o beccacce.
                Gli ungulatisti prima non cacciavano ora si, sono soggetti ad una ferrea disciplina organizzativa e comportamentale, pochi prelievi ben definiti in base a censimenti (vale anche per le lepri e la tipica alpina), hanno pochi o pochissimi capi ma tempo ragionevole in genere 3 mesi per specie e in questo tempo il piano di prelievo lo si fa, Da dire che qui da noi in inverno non si é mai cacciato, al 31 dicembre la caccia si chiudeva, ora per il cinghiale cacciano anche dopo e pe ril capriolo anticipano rispetto alla apertura generale, ognuno caccia solo nel suo settore alpino, gli ungulatisti sono vincolati a sotto settori che parcellizzano il territorio, in pratica 3/4/5 cacciatori per sotto settore, in genere dai 400 agli 800 ettari in modo da distribuire il prelievo su tutto il territorio.

                Mala gestione venatoria? Col cazz che é male, hanno fatto la cosa migliore possibile, rinunci a quello che ti interessa poco e fai "bene" quello che ti interessa di più, penso che meglio non potessero fare, hanno accolto un po' di forestieri, purtroppo non tutti e con una caccia oculata hanno, io dico abbiamo, riempito le montagne di preziosi ungulati.

                Penalizzante? Chiedilo agli ungulatisti con vincolo ferreo di territorio che hanno in 3 o 4 6/700 ettari a disposizione, senza possedere un metro quadro di terra, chiedilo ai pochi che possono cacciare galli e cotorne, pochissime certamente ma lo sappiamo che qui il numero conta poco o pochissimo, un capo pregiato ti da soddisfazione e se lasci il resto per l'anno successivo lo fai più che volentieri.

                Da notare che c'è la fila per entrare in zona alpi e purtroppo a molti non é concesso, spazio non ce n'é.

                Sul fare una sola caccia devo dire che qui in auto non ci vai tanto vicino a dove cacci, se va bene sono ore di cammino, credimi ne fai una di caccia, che poi devi riposarti.

                Qui funziona così, non é assurdo ne ingiusto, é il meglio possibile e funziona.

                [:-golf]
                Ultima modifica carpen; 30-10-22, 22:47.

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                • Argentina hunting
                  ⭐⭐
                  • Jul 2022
                  • 981
                  • Umbria
                  • Setter

                  #23
                  Vorrei che la specializzazione fosse applicata in Umbria.
                  Se dici la verità non dovrai mai inventarti nulla

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                  • Er Mericano
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2022
                    • 2024
                    • Alabama
                    • Labrador

                    #24
                    Capisco le ragioni. Ma con poche centinaia di migliaia di cacciatori in Italia, come e' possibile che ce ne siano cosi' tanti concentrati in Lombardia, che non credo sia una regione cosi' piccola? Quanti ce ne sono?
                    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                    • Tinx
                      ⭐⭐
                      • Dec 2012
                      • 363
                      • Milano

                      #25
                      Credo che il discorso che faccia sia per la zona Alpi.

                      Io da cacciatore con il setter, negli ultimi anni, accedo in Lombardia ad ambiti che sono sempre stati off limits (fino a pachi anni fa) perché ambìti per il tipo di territorio e per la presenza e quantità di determinati selvatici. Ora gli atc sono ben contenti di accettare la domanda (i cacciatori diminuiscono ogni anno)

                      I territori venabili in Lombardia, poi, non sono così pochi.
                      Dalla stanziale (fagiani, starne, lepri). Migratoria (colombacci, tordi e tantissimi anatidi essendo un territorio ricco d’acqua. E poi ancora beccaccini e frullini)
                      Zone anche vocate per la beccaccia.

                      Ci sono parchi e zone rosse, certo e meno male.
                      Ma gli ambiti si affacciano anche sull’Adda, sul Po, passano dalla pianura alla collina.

                      Presenza di ungulati (cinghiale e capriolo) ormai in espansione costante anche in pianura.


                      Chi caccia deve fare una scelta per legge : comprensorio Alpino, oppure restante territorio.
                      Io sono favorevolissimo, la caccia per me è soprattutto legame col territorio.

                      Io sono legato alla pianura e innamorato delle distese di risi, delle geometria delle rete di fossi, scolmatori e canali che danno acqua alle colture. Del fascino delle faggete. Delle placite anse dei grandi fiumi. Dei romantici cascinali, delle trattorie fuori dal tempo. Dei campanili che spuntano dalla nebbia che sono lì a ricordarci dove finisce la terra ed inizia il cielo







                      Originariamente inviato da Er Mericano
                      Capisco le ragioni. Ma con poche centinaia di migliaia di cacciatori in Italia, come e' possibile che ce ne siano cosi' tanti concentrati in Lombardia, che non credo sia una regione cosi' piccola? Quanti ce ne sono?
                      Ultima modifica Tinx; 31-10-22, 08:19.
                      Non ereditiamo la terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli.

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                      • Luca1990
                        ⭐⭐⭐
                        • Mar 2020
                        • 1911
                        • Provincia di Venezia
                        • Mambo - vizsla

                        #26
                        Originariamente inviato da Argentina hunting
                        Vorrei che la specializzazione fosse applicata in Umbria.
                        Io invece vorrei che un cacciatore fosse libero di cacciare tutto ciò che il territorio gli offre

                        Avendo praticato per 5/6 anni una forma di caccia specialistica mi accorgo che è una forte limitazione

                        Ora che caccio in modo più generalista mi accorgo di quanto sia molto più soddisfacente poter praticare, durante il corso dell’anno, diverse forme di caccia

                        Scusate l’OT
                        Ultima modifica Luca1990; 31-10-22, 14:36.

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                        • carpen
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2012
                          • 3161
                          • Lombardia

                          #27
                          Originariamente inviato da Er Mericano
                          Capisco le ragioni. Ma con poche centinaia di migliaia di cacciatori in Italia, come e' possibile che ce ne siano cosi' tanti concentrati in Lombardia, che non credo sia una regione cosi' piccola? Quanti ce ne sono?


                          Alcuni dati:

                          Regione Lombardia n° 92.743 cacciatori, densità per kmq 3,89

                          Mia provincia di residenza, densità per 100 ettari di territorio agro silvo pastorale, da 5 a 15 circa, densità cacciatori "residenti" nel comprensorio alpino 5.

                          Se prendiamo il mio ex comprensorio alpino, ci sono 5 cacciatori residenti ogni 100 ettari, quasi altrettanti sono non residenti ammessi, mi pare e vado a memoria che ci siano circa 12 ettari per cacciatore, se si tiene conto che ci sono zone vietate, parchi foreste demaniali ecc. che le oasi di protezione e rifugio sono ampie (giustamente), che ci sono parecchi capanni con area da rispettare, che i valichi sono interdetti per la migratoria (segando le gambe ai migratoristi che non hanno capanno proprio) che molto territorio non é agibile per sua natura, rocce principalmente o zone impraticabili fuori sentiero (vai di sotto in un amen), viene fuori che in realta a spanne restano 5 ettari per cacciatore, ora se a detto cacciatore gli si lascia cacciare tutto il consentito, cosa cavolo rimane?
                          Per questo anche in comprensorio alpino zona B si fa ripopolamento pronta caccia, é per dare un minimo di prelievo a chi non potrebbe prendere altro.

                          Se si pensa che cacciare in zona alpi è un sogno per tanti e molti sono esclusi si può immaginare il resto del territorio lombardo, capisco che nella parte bassa della regione ci possa essere più spazio, ma nella mia provincia la metà del territorio ha oltre 15 cacciatori per 100 ettari di territorio agro silvo pastorale, di cui la metà presumibilmente non é utilizzabile alla caccia per zone di divieto, per distanza da abitazioni e strade, é territorio urbanizzatissimo, nel mio comune di residenza di fatto non esiste più territorio dove poter cacciare salvo pochissimi scampoli di terreno dove devi muoverti con il telemetro per valutare le distanza e quasi sempre sei fuori norma.

                          Da dire che la gestione venatoria é giustamente subordinata, per lepri, avifauna tipica alpina e ungulati, a censimenti e relativi piani di prelievo, si vuole salvare le specie e cacciare il surplus rinnovabile, quindi e ripeto giustissimo, mettere limiti ferrei ai prelievi e regolare la gestione, o sparisce tutto e caccia più nessuno.

                          La fortuna/sfortuna é che comunque gran parte del territorio é scarsamente frequentabile anche ai cacciatori per la natura propria del terreno quasi tutto in forte o fortissima pendenza e questo concede spazio relativamente sicuro agli animali selvatici.

                          Questo é.
                          Ultima modifica carpen; 31-10-22, 10:08.

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                          • Tinx
                            ⭐⭐
                            • Dec 2012
                            • 363
                            • Milano

                            #28
                            Lo sai che il dato che citi sul numero dei cacciatori lombardi è di 20 anni fa?


                            Originariamente inviato da carpen
                            Alcuni dati:

                            Regione Lombardia n° 92.743 cacciatori, densità per kmq 3,89

                            Mia provincia di residenza, densità per 100 ettari di territorio agro silvo pastorale, da 5 a 15 circa, densità cacciatori "residenti" nel comprensorio alpino 5.

                            Se prendiamo il mio ex comprensorio alpino, ci sono 5 cacciatori residenti ogni 100 ettari, quasi altrettanti sono non residenti ammessi, mi pare e vado a memoria che ci siano circa 12 ettari per cacciatore, se si tiene conto che ci sono zone vietate, parchi foreste demaniali ecc. che le oasi di protezione e rifugio sono ampie (giustamente), che ci sono parecchi capanni con area da rispettare, che i valichi sono interdetti per la migratoria (segando le gambe ai migratoristi che non hanno capanno proprio) che molto territorio non é agibile per sua natura, rocce principalmente o zone impraticabili fuori sentiero (vai di sotto in un amen), viene fuori che in realta a spanne restano 5 ettari per cacciatore, ora se a detto cacciatore gli si lascia cacciare tutto il consentito, cosa cavolo rimane?
                            Per questo anche in comprensorio alpino zona B si fa ripopolamento pronta caccia, é per dare un minimo di prelievo a chi non potrebbe prendere altro.

                            Se si pensa che cacciare in zona alpi è un sogno per tanti e molti sono esclusi si può immaginare il resto del territorio lombardo, capisco che nella parte bassa della regione ci possa essere più spazio, ma nella mia provincia la metà del territorio ha oltre 15 cacciatori per 100 ettari di territorio agro silvo pastorale, di cui la metà presumibilmente non é utilizzabile alla caccia per zone di divieto, per distanza da abitazioni e strade, é territorio urbanizzatissimo, nel mio comune di residenza di fatto non esiste più territorio dove poter cacciare salvo pochissimi scampoli di terreno dove devi muoverti con il telemetro per valutare le distanza e quasi sempre sei fuori norma.

                            Da dire che la gestione venatoria é giustamente subordinata, per lepri, avifauna tipica alpina e ungulati, a censimenti e relativi piani di prelievo, si vuole salvare le specie e cacciare il surplus rinnovabile, quindi e ripeto giustissimo, mettere limiti ferrei ai prelievi e regolare la gestione, o sparisce tutto e caccia più nessuno.

                            La fortuna/sfortuna é che comunque gran parte del territorio é scarsamente frequentabile anche ai cacciatori per la natura propria del terreno quasi tutto in forte o fortissima pendenza e questo concede spazio relativamente sicuro agli animali selvatici.

                            Questo é.
                            Non ereditiamo la terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli.

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                            • carpen
                              ⭐⭐⭐
                              • Feb 2012
                              • 3161
                              • Lombardia

                              #29
                              Originariamente inviato da Tinx
                              Lo sai che il dato che citi sul numero dei cacciatori lombardi è di 20 anni fa?


                              No non lo so, l'ho trovato su internet.

                              Vero ho controllato adesso i dati sono del 2002, ora quanti cacciatori ci sono? Di sicuro uno di meno sono io.
                              Ultima modifica carpen; 31-10-22, 11:07.

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                              • paolohunter
                                ⭐⭐⭐
                                • Apr 2011
                                • 9468
                                • Romagna

                                #30
                                Er mericano. Qui da noi è impensabile mettere qualcosa per passare la notte fuori e rimanere a caccia più giorni. Oltretutto (almeno da me) sono pochissimi i posti dove avrebbe senso farlo tanto la "parchite cronica" ha colpito.

                                Ne parlavo con un carabiniere ex forestale simpaticissimo ai censimenti al bramito cervo. Se vuoi dormire "fuori" ci sono 5 o 6 casette ristrutturate con spreco di denaro dove, pagando una cifra neppure tanto simbolica, puoi pernottare uno o forse addirittura due giorni (poi... fura di ball) con il tuo sacco a pelo. Se pensi di farlo "liberamente" altrettanto liberamente ti possono appioppare qualche carta da 100 di multa...... vietato OVUNQUE.

                                Anzi... c'è una di queste casette in un punto del Parco comodo da raggiungere e panoramicissimo, ci si potrebbe organizzare un mini raduno del forum. Ci si porta carne da fare alla brace, qualcosa da bere, un sacco a pelo, binocolo, lungo ..... e via così. Garantisco la presenza di daini in oro subito fuori dalla porta (pregasi NON portare la carabina)

                                Addirittura, nel modulo di uscita, esiste la casella (da barrare sempre, anche se non ne hai nessuna intenzione) "pensi che potresti trattenerti fuori oltre le 13,00 ?"

                                Sabato notte, con un amico, abbiamo caricato nel cassone un cervo adulto..... ma diventa ogni anno sempre più difficile anche per uno come me che, oramai, i posti validi li conosce praticamente tutti.

                                Quando arriva gennaio (e con esso la possibilità di cacciare anche femmine e piccoli) si riversa nelle zone di caccia una fiumana di gente (almeno un terzo non ha assolutamente idea di cosa sta facendo, che sia caccia od altro) che rende..... conflittuale, poco divertente e pochissimo efficace andare a caccia.

                                A queste condizioni non mi diverto più. Alzarsi alle 4 per dover litigare con un incapace irascibile.... anche no.

                                Prima o poi andrà ripensato il numero degli ammessi ad una caccia bellissima che non merita la ressa.

                                Allo stesso modo andrà, prima o poi, rivista la presenza contemporanea di più forme di caccia. Non so se vietando (come spesso fa il legislatore) o magari con una qualche forma di accordo fra persone intelligenti (che è la forma che preferirei)

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