Che tu non capisca nemmeno la portata di quello che scrivi, è veramente patetico.
Verrebbe voglia di mettersi li a riprendere e quotare, post dopo post, il tuo comportamento, con relativo commento.
Faccio prima a metterti in ignora e compatire (nello stretto senso etimologico) la tua triste situazione.
---------- Messaggio inserito alle 12:55 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:36 PM ----------
In verità a me sorgerebbero una marea di domande.
Ad esempio, nel caso di Vigevano che ho citato, mi verrebbe da chiedere:
"Come ha fatto la Cassazione ad assolvere il cacciatore di Vigevano che ha dato consapevolmente la sua arma ad una persona spovvista di licenza di caccia?"
Oppure:
"Se io presto la mia arma a caccia oppure al TSN oppure in una area di tiro al piattello, le cose legalmente cambiano? Se si, come e perchè?"
Oppure:
"Se io presto la mia arma e questa dovessere esplodere, quali sono le conseguenze potenziali?"
L'argomento è ben lungi dall'essere totalmente analizzato: ma forse hai ragione tu: va bene anche così e tanto vale fermarsi qui; io lo faccio di certo.
Circa quel che mi riguarda:
Non ho mai fatto l'avvocato ma ho anche una laurea in diritto.
Lavorano per me due avvocati, uno dei quali cacciatore.
Condivido inoltre la fondazione di una associazione a tutela dei cacciatori con un terzo avvocato cacciatore specializzato nei nostri temi (già avvocato di federcaccia lombardia).
Prima di scrivere faccio sempre un paio di telefonate, se non altro per evitare figuracce.
Credo -ma è opinabile- di essere sufficientemente qualificato per intervenire e di averlo fatto tentando non di difendere punti di vista ma volendo contribuire a palesare effetti secondari fisiologicamente reconditi.
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