ETICA COMPORTAMENTALE : commenti

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  • alpino

    #46
    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano

    Ho davanti agli occhi le statistiche del cantone dei Grigioni...
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    Non nego che conoscere queste statistiche mi farebbe grande piacere ... sapere come va oltre confine!
    Galli,pernici,coturnici (se le cacciano non altro)!
    Se non ti disturba(anche con messaggio privato)!

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    • ciromenotti

      #47
      Su questo mi trovi d'accordo,e' vero,anzi verissimo che in passato succedeva quello che hai descritto,perche' l'ho vissuto anche io avendo 25 anni di licenze,e andando per campi con mio Padre..Molto e' cambiato,molto si e' modificato,come si e' modificata la mentalita del cacciatore,siamo rimasti in pochi,si e' fatta una scrematura necessaria.E' rimasto il vero appassionato.Mio padre ha cacciato ai tempi che furuno delle grandi e ben gestite riserve,non si e' mai adattato alla caccia consumistica che ci ha portato verso un certo declino.Negli ultimi anni,anzi da quando e' entrata in vigore la 157 che ha protetto la risalita,ho constatato un notevole aumento di selvaggina migratrice,con passo autunnali pari a venti anni or sono...La stanziale purtroppo ha risentito moltissimo,oltre alla caccia,(1%) ma non e' stato determinate,all'abbandono delle campagne,ad una agricoltura intensiva,alle monoculture,alla pronta caccia di lancio,pesticidi,cementificazione,aumento dei nocivi,cambiamenti ambientali e quant'altro, ha reso difficile la reintroduzione di determinate specie stanziali.Dare tutta la colpa ai cacciatori mi sembra un po troppo.Vi sono posti in Italia adatti per ambienti e conformazione naturale ad ospitare piu' stanziale che migratoria,come esattamente il contrario.I piu' interessanti posti,sotto il profilo faunistico sono diventate zone a protezione integrale,paradossalmente queste zone, non modellate come in passato dall'uomo,non hanno una presenza significativa di fauna migratoria,cosa che invece molti atc hanno...Questo dimostra, come dimostra la Germania, ed altri paesi, che gestire venatorialmente e riproducendo ambienti adatti si puo' cacciare con soddisfazione anche nei parchi.Se pero' si vuole gestire un deserto ambientale, e' quello che e' rimasto in molti parti d'Italia, in termini di territorio,anche se vieti la caccia non troverai un bel niente.Non e' poi tanto questione di vietare ulteriormente, ma di saper far fruttare zone interessanti sotto il profilo ambientale,reintruducendo l'opera dell'uomo,avvero agricoltura diversificata con attenzione alle colture a perdere e ricreare quegli incolti ai margini delle culture che danno rifugio alla stanziale,di seguito la migratoria si fermera sempre con piu' frequenza in queste zone ricche di pappa....Non ha caso, se ci rifletti,nalla 157 si vieta ogni forma di modifica ambientale anche a livello di culture particolari(pasturazione naturale di alcune graminacee o fruggivore)lasciate o modificate per far fermare i migratori,so pure fessi,perche' determinate pratiche oltre alla caccia, lasciano la possibilita' agli animali di nutrirsi anche a caccia chiusa. Il vietare di piu' spessissimo non porta ai risultati sperati,credo invece che ricreare un ambiente idoneo in termini agricoli sia piu' adatto che vietare senza ricreare...Se poi vogliamo croggiolarsi sul dire;oggi non ho sparato, pur avendo trovato tre beccaccie.....Be su questo non mi trovi d'accordo,se vado a caccia e la legge mi indica 2 capi, e se sono bravi cane e cacciatore ne prelevo 2 la terza la vedo solo volare, e ho fatto divertire il mio cane in questo non vi e' nulla di male......Vedi la Svizzera non e' lItalia come l'Italia non e' Spagna sono territori completamente diversi,hanno peculiarita' ambientali diverse,come sono diverse le concentrazioni di una particolare specie piuttosto che un altra.Li magari hanno una massiccia presenza di ungulati e tetranoidi, cosa che in Puglia non c'e'sono paragoni troppo diversi per prenderli in considerazione in termini generali,possono esser osservati,ma non copiati.Alessandro.

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      • ciromenotti

        #48
        <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Mario Di Pinto

        Le foto dei tempi passati sono dei bellissimi ricordi e ognuno di noi penso ne possiede e le custodisce gelosamente facendole vedere a pochi intimi ,quello che PERSONALMENTE non condivido e'inserirle e renderle visibili a tutti ,il rispetto per un selvatico morto dovrebbe essere uno dei primi sentimenti di un vero cacciatore,non concepisco gloriarmi di aver abbattuto 3 beccacce la doppietta fra le mani l'avevo io,troncare una vita non e' mai bello ,l'unica giustificazione e' il lavoro del cane ,per questa ragione non sparo mai ad un animale che non sia stato lavorato bene o male dal cane,sono perfettamente d'accordo con lucio tra il cane ed il fucile butterei via quest'ultimo.
        </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2"> Sulle foto e' solo questione di gusti personali..Permettimi, in base alla tua affermazione che preferiresti gettare il fucile...Fallo!! Perche' invece di affermarlo non lo fai d'avvero?? SII forte, non rinnovare e' piu' onesto da parte Tua non credi? Ciao Alessandro

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        • alpino

          #49
          <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da ciromenotti

          Vedi la Svizzera non e' lItalia come l'Italia non e' Spagna sono territori completamente diversi,hanno peculiarita' ambientali diverse,come sono diverse le concentrazioni di una particolare specie piuttosto che un altra.Li magari hanno una massiccia presenza di ungulati e tetranoidi, cosa che in Puglia non c'e'sono paragoni troppo diversi per prenderli in considerazione in termini generali,possono esser osservati,ma non copiati.
          </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">Io vivo in Valtellina ... a 5km dalla Svizzera (anche meno) e ti posso dire che non sono gli habitat o gli animali migliori ma la testa !
          O più spesso le leggi ! O chi deve farle rispettare !
          Ben inteso preferisco stare di quà ma gli italiani hanno l'istinto di fare i furbi sempre e questo anche dal punto di vista venatorio poi si paga!
          Saluti!

          P.s. non credo abbiano una massiccia presenza di tetraonidi![:-bunny]

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          • alpino

            #50
            Mannaggia mi sono intrufolato in un dibattito privato [:-golf]!
            Volevo aggiungere un qualcosa sulla 157 e sulle colture a perdere ecc. ecc. ma lo farò più tardi![ciao]

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            • ciromenotti

              #51
              Ma guarda sulla testa ho i miei forti dubbi,preferisco sempre l'Italia con tutte le sue stranezze, che esser inquadrato come un soldatino di cera! Non conosco la fauna vostra,non so' cosa c'e' in Valtellina..so solo che e' montagna con tipica fauna locale che e' ben diversa da quella dell'agro pontino.

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              • Mario Di Pinto

                #52
                Il giorno in cui non ce la faro' a stare dietro ad un cane da ferma certamente abbandonero' il fucile,
                ma dovrai pazientare ancora qualche anno,evitero'come ho sempre fatto di darmi arie di grande sterminatore .

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #53
                  Riguardo alle cifre vdrò di rintracciarle sperando che mia moglie non abbia buttato via gli ultimi arrivati.
                  comunque confermo nei grigioni, numeri enormi di ungulati, specie di cervi,camosci e caprioli cinghiali praticamente assenti dal territorio.
                  I tetraonidi (galli e bianche) ci sono, non in numero esagerato,
                  ma i pochi cacciatori che praticano questa caccia, non rientrano mai col cappotto, il problema è l'eccesso di gente che se ne va sui monti a vario titolo e che rende inabitati dalla selvaggina i luoghi più facilmente raggiungibili , d'altra parte è un'area turistica e col turismo ci campano(ed anche bene) ed è un'area famosa per i funghi (hanno multato gente che ne aveva 30/50 kg.
                  cofani di auto stracolmi) per non parlare di parapendio, deltaplani. mountain bike e semplici passeggiatori.
                  E' anche un luogo benedetto per la pesca, ma con regole ferree e controlli costanti, per esempio amo senza contropunta, due camole,
                  ancorette a amo fisso ,divieto di entrare in acqua ecc.
                  Io sto con Mario, finchè riuscirò a stare dietro al cane, ci andrò
                  con e senza il fucile, quando non ce la farò più....vorrà dire che se non sono ancora morto poco ci mancherà. Se bene mi ricordo Mario era sempre quello che chiedeva : ma si può fare un giro con i cani ?? la fucilata ? se si può bene ma altrimenti la cosa importante per lui (come per me) è sempre stata quella di andare con i cani, lo prova il fatto che si è messo a giudicare e, statene certi, lo fa solo per passione.
                  lucio

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                  • Mauro Nerviani
                    Pierino la peste
                    • Apr 2005
                    • 4969
                    • Cardano al Campo, Varese, Lombardia.
                    • Bracco Italiano B.A. e R.M. 20 Bracchi in totale

                    #54
                    Quoto e riquoto quanto detto da Mario e da Lucio, anche io preferisco il cane, il fucile non mi è più indispensabile come anni fa, anzi, molte volte mi infastidisce. Mi è già successo di non sparare su qualche animale dopo aver visto una splendida azione del mio ausiliare. Forse invecchiando si diventa più cinofili che cacciatori, ma per me posso dire: W la cinofilia, in quanto oggi la antepongo alla caccia.
                    Naturalmente ogniuno la pensi come meglio crede.
                    Pierino la peste

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                    • Zù Manuele
                      ⭐⭐⭐
                      • Dec 2005
                      • 2033
                      • Martina Franca, Taranto, Puglia.
                      • -Spinoni -Bracco italiano -Segugi cinghiali

                      #55
                      <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da pennino

                      Personalmente non ho gradito le foto della beccaccia viva sulla tavola, io l'avrei uccisa immediatamente con le mani, (scusami Emanuele)
                      </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
                      Casualmente leggendo trovo il post e ci tengo a rispondere per chiarezza.
                      Rodolfo mi dispiace involontariamente aver turbato le tue aspettative venatorie del sito con quelle foto,ed anche perché sapendo che sei un "beccacciaio d'Italia" condivido con te la passione per la scolopax e tutto ciò che ne segue vivendo nel suo regno tra i boschi.Rispetto la regina più di ogni altro selvatico al mondo e l'averla "pizzicata" in punta d'ala e che uno dei miei cani me l'abbia nella rimessa rifermata ed immediatamente riportata al primo svolazzo non avrei mai e poi mai avuto il coraggio di sbatterla come abitualmente si fà per evitare l'agonia visto che era solo terribilmente spaventata.La giovanissima "regina" S.Lucia o Luciana come le chiamo io ,nelle foto é tra le mani di mia sorella,animalista sfegatata che dopo esser stata cresciuta con "omogeneizzati" di petti di selvatico sin da piccola ad oggi combatte contro di me per la caccia.Dopo 15 giorni trascorsi all'interno di un grande recinto sotto una pineta con sottobosco,la "signora dei boschi"dopo essere stata medicata e guarita é ripartita in volo sotto lo sguardo di tanti appassionati increduli.Dobbiamo essere Cacciatori con i Cani con la doppia "C" amanti degli animali e della natura non assassini.
                      Le foto di Lara con il leprotto mi hanno ricordato una lepre "Ninù" cresciuta in casa quando ero piccolo dai miei genitori col biberon trovata tra la neve a Camigliatello e vissuta per nove anni e poi seppellita in giardino,e ti potrei raccontare di famiglie di "capoverdi e rogiche" trovate piccoline tra le canne che cresciute in casa venivano a "rubare" gli spaghetti dal tavolo al pranzo e seguivano il nonno da casa al giornalaio in volo e ritorno per il centro di Taranto mentre la notte cantavano alle foci tra gli stampi,potrei andare ancora avanti con molte altre esperienze e racconti,ma per chi non ha mai vissuto direttamente a contatto con la natura a volte possono essere truci o poco piacevoli o sembrerebbe ostentare racconti fiabeschi.....vivo nel cuore di un Oasi di protezione e combatto il bracconaggio con il CFdS e sai quanta selvaggina ritrovo ferita e l'accolgo in casa ritrovandomela sul tavolo come hai visto la beccaccia e li guarisco tutti?...meno male che non li fotografo ogni volta altrimenti ne sentirei tante....[sdeng]

                      Delegato C.I.Sp. Puglia
                      (Club italiano Spinoni)

                      sigpic

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                      • duedentoni_old

                        #56
                        anche mio babbo aveva un leprotto simile al tuo abituato a biscotti sul bancone del bar........ altri tempi...io ho sempre portato a casa tutto, merli, passerotti tolti dalla bocca di gatti...conigli, piccioni...addirittura una quaglia che è rimasta viva in una giornata di luglio in riserva..... fa un uovo al giorno!
                        gattini.... girini... tartarughe , cornacchie pappagalli, porcospini, pesci, granchi ...[ciao] tutto cio che trovavo fuori ferito o abbandonato........... due anni fa in terra in pineta cera una gazza di nido.... sono rimasta un ora li a gurdarla indecisa se prenderla o no... poi l'ho lasciata li... [ciao]

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                        • pennino
                          ⭐⭐⭐
                          • Jul 2005
                          • 2286
                          • Rocca Priora, Roma, Lazio.

                          #57
                          sai Emanuele, quello che è riuscito a di fare a Te, è abbastanza raro, in natura, nove volte su dieci la beccaccia sarebbe poi morta, e avrebbe vissuto il suo ultimo periodo di vita, in situazione di stress....
                          io l'avrei uccisa subito per rispetto...sai c'è chi non vuol vedere animali nei circhi, negli zoo.....o semplicemente il bastardino che commuove vicino al mendicante, ognuno di noi ha un suo modo di vedere il mondo, credo che io e te lo abbiamo abbastanza simile, con qualche lieve sfumatura tutto qui...
                          sigpic
                          pennino

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                          • ciromenotti

                            #58
                            Resto incredulo da tanta ostilita' nei confronti della caccia e del fucile,sicuramente ad un certo punto della vita si entra in una altra fase. Affermare che il fucile e' d'impiccio, pero' poi lo si porta,e come quello che tradito dalla moglie per farle dispetto, si taglia il grillo! Se reputate che e' meglio cosi' senza arma,fatelo, altrimenti non fate affermazioni da finti ecocacciatori. Vi sono altre realta' Italiane dove la fauna e' ricca e regala belle emozioni di caccia vissuta, con il cane e non.Se per vostra sfortuna le vostre terre sono poco interessanti sotto il profilo venatorio,provate a chiedere altri atc,esempio di buona caccia e' l'Emilia,la Toscana ecc,sono terre ospitali faunisticamente parlando.Nessuno parla di stragi,che vuol dire uno che caccia 10 piccioni legalmente e' un'assassino e non e' un cacciatore, a differenza di uno che ne prende uno.Lucio il troppo stroppia in tutte le vicende umane. La Svizzera converrai con me, ha un'altro territorio un'altra fauna, la sua superficie e' come due regioni Italiane ed e' scontato che hanno un'altro tipo di visione faunistica,e' scontato anche per loro cultura venatoria abbiano adottato un regime legislativo piu' rigido,visto anche il disturbo turistico e quant'altro possa arrecare danno alle loro piccole foreste e alla loro fauna.Non capisco pero' il vostro astio che si riversa al mondo venatorio Italiano,puntate il dito sul fucile e il cacciatore,ritenete che il male delle fauna sia la caccia,pregate perche' vorreste smettere di abbattere ma non lo fate,vorreste leggi ancor piu' cattive, nella speranza di trovare piu' selvatici,vi battette il petto e vegliate l'animale morto,cercate consensi ambientalisti che mai verranno,criticate l'Italia venatoria e inneggiate paesi che per tener fermi i loro indigeni hanno creato quasi un regime,e' scontato che poi sgarrano, il troppo rigore stroppia come in tutte le situazioni.Se avete di questi forti dubbi sulle reale necessita' di praticare ancora la caccia, che per voi mi sembra ormai superata,con molta onesta intelletuale,riponete lo scioppo nel fodero,e uscite solo con il cane. Vi sono tanti bravi e onesti cacciatori che vogliono ancora vivere l'emozione della caccia pura e schietta,ma si trovano a combattere, oltre all'ostilita' faziosa ambientalista,anche cacciatori che per i piu' svariati motivi intelletuali vorrebbero ulteriori limiti e cercano di osteggiare una sana applicazione della 157,che nonostante tutto ti fa' andare fuori quasi tutto l'anno diversificando il prelievo. Tutti abbiamo avuto animali per casa sia domestici che selvatici curati e rimessi in liberta' e' cosa comune dare mangime ai merli del giardino,fovorire la nidificazione dell'uccellino nel giardino,portare cibo ai randaggi,e poi prendere lo scioppo e il cane e andare a caccia,sono controsensi che ognuno di noi ha,fanno parte dell'esser cacciatori.Alessandro

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                            • Mario Di Pinto

                              #59
                              A Napoli diciamo che il peggiore sordo e' quello che non vuole sentire,nei nostri scritti io e se permette anche lucio non abbiamo mai ripudiato il mondo della caccia,abbiamo asserito di essere e con orgoglio dei cacciatori cinofili che antepongono il lavoro del cane alla fucilata,quest'ultima dovrebbe essere il premio per il cane che si e' guadagnato il selvatico,tieni presente che hai a che fare con due persone che immodestamente il fucile in mano lo sanno tenere ed anche bene.Riguardo alle zone di caccia il sottoscritto abita in una zona dove ha possibilita' di cacciare palustri da appostamento,allodole ,storni e tordi in grande copia in posti riservati ,ebbene non ci sono mai andato semplicemente perche' sono cacce che non prevedono l'uso del cane da ferma ed a me non interessano,tutto questo senza nulla toglire a chi pratica onestamente queste cacce,in Emilia ed in Toscana sono circa 20 anni che caccio diverse volte alla'anno e conosco molti di quei territori come le mie tasche,e cosi'per la calabria ,la puglia ,la basilicata,l'abruzzo ed il molise,ho cacciato per anni sulle alpi e le coturnici in sicilia,non confondere mai specialmente quando non sai con chi hai a che fare la passione per la caccia con il cane che ci ha modificato l'esistenza alla sola passione per il tiro.

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                              • pacigianni

                                #60
                                Ciao Ciromenotti, converrai con me comunque che la caccia deve essere riportata su certi binari.
                                Io assisto tutti giorni a cacciatori che interpretano questa attività in modo improprio e mi fanno vergognare di avere questa passione.
                                Io credo che se condotta con rispetto, in modo intelligente e sereno, la caccia sia una attività che non solo è bella, ma che abbia dei valori naturalistici intrinsechi.
                                Il rispetto verso l'animale ci deve essere, come l'amore per il cane come amico di avventure o il godere di un tramonto, solo così non usciamo dalla fabbrica per entrare in un'altra.
                                Poi naturalmente c'è anche la bella cacciata ai tordi al sud o l'invito nelle paludi di Comacchio con relativo bel carniere, giornate felici da raccontare agli amici e ci sta bene anche una bella foto da mostrare.
                                Qui da me la caccia viene fatta intorno alle riserve per cercare il fagiano-pollo da incarnierare; io mi eternizzo nel cacciare quel fagiano che è già diverso tempo che mi ha gabbato, una volta ci ho messo due anni, questa è poesia, è la vera caccia che tutti gli amici del forum hanno indicato come strada da seguire, solo così salveremo questa magnifica passione dallo stress del mondo moderno che ci ha infettato.
                                Ciao Gianni

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