Attualmente stai visualizzando le nostre bacheche come ospite, il che ti offre un accesso limitato per visualizzare la maggior parte delle discussioni e accedere alle nostre altre funzionalità. Unendoti alla nostra comunità gratuita avrai accesso a pubblicare argomenti, comunicare in privato con altri membri (PM), rispondere a sondaggi, caricare contenuti e accedere a molte altre funzionalità speciali. La registrazione è veloce, semplice e assolutamente gratuita, quindi unisciti alla nostra community oggi stesso!
In caso di problemi con il processo di registrazione o con l'accesso al tuo account : contattaci.
Non voglio difendere la categoria giudicante però devo ammettere che la mia piccola è sempre stata giudicata onestamente, forse tranne una volta che per l'appunto le hanno dato un MB perchè "galoppa troppo".
Tutte le altre volte ha sempre incontrato persone che hanno capito e l'hanno lasciata fare.
C'è da dire che lo standard dello Spinone è lievemente diverso da quello del BI e che il suo addestratore ci ha saputo davvero fare presentandola sempre "al naturale" anche perchè a metterle la braga ha provato una volta sola, la prima. E si è reso conto immediatamente che "non era cosa".
a cosa servirebbe inserirle nello standard se la maggior parte dei giudici non sarebbe poi in grado di carpirne le differenze? Basta vedere quanti bracchi trottano in modo naturale in prova!!! Di quelli condotti da professionisi, una percentuale prossima allo 0!
Possono sempre farsi dei corsi di aggiornamento a loro destinati a cura della società specializzata di razza con delle indicazioni in qualche modo vincolanti !
Non sono un frequentatore di prove in generale e in particolare dei Bracchi italiani, ma, da ciò che penso di aver capito dalle letture fatte e da queste discussioni del Forum, ci troviamo in una situazione per così dire pirandelliana.
C'è un'andatura di riferimento, ce n'è un'altra ammessa in alcune circostanze e nelle prove, grazie alla braga e al suo effetto,mi si passi l' aggettivo, mistificante, si premiano i Bracchi che non hanno, nel sangue o nella psiche,proprio l'andatura di trotto !
E le prove,sappiamo,servono per scegliere i riproduttori.
Possono sempre farsi dei corsi di aggiornamento a loro destinati a cura della società specializzata di razza con delle indicazioni in qualche modo vincolanti !
diciamo che parecchi ( tutti non sarebbe corretto dirlo) potrebbero farlo, ammesso che la SS li faccia e che loro fossero abbastanza modesti da frequentarli invece di rispondere (come ha fatto uno di loro con me) :" non ho bisogno di leggere gli standard perché conosco i cani........."
poi é molto piu' facile e comodo ridurre tutto a piccoli slogan tipo , il bracco deve trottare e piu' svelto trotta e piu' é bracco , inoltre questa situazione é stata adottatta (e volentieri) dai professionisti , che interpretano " piu' svelto trottano e piu' ottengono i cartellini " ormai il minimo comun denominatore (trotto o galoppo) é la velocità.
... ormai il minimo comun denominatore (trotto o galoppo) é la velocità.
Bhè, io dico, fortunatamente! LE prove sono la Formula 1 della caccia e si vanno a cercare i "tratti estremi", cioè quelle doti che sono presenti all'ennesima potenza, in modo tale da individuare soggetti che poi ne trasmettano almeno una piccola parte alle future generazioni , migliorando così la razza....
L'evoluzione dei terreni di caccia e la diminuzione della selvaggina è tale per cui, per garantirsi un incontro, oggi è meglio avere cani (collegati) che coprono più terreno possibile...e quindi un cane che allarga e che và veloce è sicuramente più efficace di uno lento e con cerca ristretta:nello stesso tempo coprirà molto più terreno aumentando così le possibilità di incontro e, quindi, di abbattimento... giusto dunque, a mio avviso, segnalare nelle prove quei soggetti che allargano e sono veloci... e questo vale per tutti i continentali.
Bhè, io dico, fortunatamente! LE prove sono la Formula 1 della caccia e si vanno a cercare i "tratti estremi", cioè quelle doti che sono presenti all'ennesima potenza, in modo tale da individuare soggetti che poi ne trasmettano almeno una piccola parte alle future generazioni , migliorando così la razza....
L'evoluzione dei terreni di caccia e la diminuzione della selvaggina è tale per cui, per garantirsi un incontro, oggi è meglio avere cani (collegati) che coprono più terreno possibile...e quindi un cane che allarga e che và veloce è sicuramente più efficace di uno lento e con cerca ristretta:nello stesso tempo coprirà molto più terreno aumentando così le possibilità di incontro e, quindi, di abbattimento... giusto dunque, a mio avviso, segnalare nelle prove quei soggetti che allargano e sono veloci... e questo vale per tutti i continentali.
io non sarei cosi' assolutista : la velocità e le aperture sono importanti, ma, a mio avviso, non tanto da arrivare a delle esagerazioni che non hanno senso se rapportate all'azione di caccia, ed a caccia si va per delle ore e non per venti minuti e certe andature che si vedono sui campi di prova, da parte di tutte le razze, inglesi compresi, sono assolutamente assurde e senza riscontro venatorio. Riguardo alle aperture anche qui bisogna pero' che il cane resti in mano e non perché gli hanno attaccato un beeper al collare e quindi lo si puo' rintracciare in ogni situazione. Tornando a noi, cioé al bracco italiano , va benissimo l 'andatura di trotto a lunghe e potenti sgambate inframezzata da tempi di galoppo, ma che resti bracco e cioé che il trotto sia naturale e quindi geneticamente trasmissibile e non imposto da un attrezzo solo per impressionare qualche giudice e che sia quell'andatura che potremo poi vedere e pretendere anche a caccia.
Quindi sarebbe assurdo condizionare tutto alla velocità, importante é anche lo stile di razza (per i cinofili almeno) ma soprattutto é importante l'efficacia , senza la quale tutto il resto sarebbe fumo.
Anche in formula uno se le auto andassero forte solo in rettilineo , non vincerebbero i gran premi, bisogna che vadano forte anche in cûrva in accellerata e che frenino nel minor spazio possibile, altrimenti se contasse solo la velocità i gran premi si correrebbero tutti a Salt Lake City.
Il galoppo e spesso prolungato è una andatura che si vede spesso,anzi quasi sempre e se è di qualità i giudici lo ammettono da tempo anche se poi lo sottolineano alle relazioni in modo non sempre positivo.L'importante è che il bracco dimostri di sapere cacciare ma soprattutto dopo una emanazione rientri nell'ortodossia.Il galoppo purtroppo porta a ripetuti errori e a ferme di scatto e ciò non è certo nè bello a vedersi nè tipico di un continentale.
Per reflession cito commenti di Manfroni e Bonasegale!
Manfroni:
"I nostri bracchi in azione devono quindi saper scalare le marce come una autovettura su un percorso misto.Nel giudizio di una prova anche questo è un segnale che il soggetto sta cercando la selvaggina e non sta esercitandosi in una corsa per scaricare le sue energie."
Bonasegale:
"Nel “trotto spinto” la velocità quindi non è frutto della rapidità delle battute, bensì di lunghe e potenti sgambate, ben spaziate. Ovviamente questo tipo di andatura non è la più veloce che il bracco può esprimere (che è il galoppo) ma è quella con cui il Bracco italiano meglio concilia la velocità con l’impegno olfattivo. Quindi il “trotto spinto” non è solo una questione di estetica o di stile, ma soprattutto funzionale e di espressione di cerca. Il galoppo ad inizio del turno è tollerato allo stesso modo con cui è tollerato lo sfrullo nel minuto. Ripeto: tollerato, non ammesso, perché è comun que preferibile che il cane sappia anteporre all’esuberanza l’impegno olfattivo, meglio esplicato col trotto insito nel suo DNA (sempre che sia un vero Bracco italiano e non un erede di antichi incroci col Pointer). O forse per galoppo lei intende il travalco che però è un’andatura non particolarmente veloce e che quindi non è l’espressione di incontrollata esuberanza: ma in tal caso, tanto vale che il Bracco italiano trotti (sempre che ne sia capace). Se invece lei intende vero galoppo – a suo dire motivato dalla forte passione – certamente non si esaurirebbe nel breve volgere di un quarto d’ora e di conseguenza il Bracco italiano galopperebbe dall’inizio alla fine del turno, senza più consentire la verifica della sua attitudine al trotto nelle prove. Comunque, coloro che preferiscono il bracco galoppatore, perché non si prendono un bel Kurzhaar?"
Benché il commento delle maestro Bonsegale si riferisce al anticuo standard - se poi anche trarre altre conclusioni illuminante su la velocità, stilo e funzionalitá - e soprattutto che ogni raza è diversa, indipendentemente dalla tendenza unidirezionale dei criteri di valutazione nelle prove di lavoro!
intanto oggi il galoppo non é piu' tollerato ma é AMMESSO e questo cambia parecchio le cose (fra l'altro a proporre questo nuovo standard é stato anche lo stesso Bonasegale) ed una cosa é parlare di prova (20 minuti al massimo) ed un'altra, ben diversa , é parlare di caccia dove i tempi sono alquanto piu' lunghi.
Si possono anche trarre altre conclusioni, poco illuminanti, e cioé che si possa preferire e soprattutto premiare un'andatura innaturale e coercita con attrezzi ad una naturale e trasmissibile geneticamente, in sostanza se lo vogliamo possiamo benissimo continuare a prenderci in giro fra di noi premiando andature che nulla hanno da spartire con la caccia perche ,dispendiose energeticamente, non possono durare piu' di 30/40 minuti e per di piu' NON sono trasmissibili geneticamente perché coercite con attrezzi, oppure possiamo prendere atto della realtà che é quella che un cane sano e pieno di passione appena sciolto non si metterà al trotto ma sfogherà la sua esuberanza con un bel galoppone.
Dipende da noi, dalla SS e dai giudici stabilire se vanno indicati per la riproduzione soggetti costruiti o naturali.
E vorrei anche ricordare che il trotto lo trasmettono i cani che l'hanno naturalmente non quelli che senza la braga galopperebbero sempre. C'é anche l'alternativa di obbligare a corredare ogni bracco di una bella braga, cosi' trotteranno tutti.................
---------- Messaggio inserito alle 08:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:26 PM ----------
Originariamente inviato da Bellodi Mauro
Il galoppo e spesso prolungato è una andatura che si vede spesso,anzi quasi sempre e se è di qualità i giudici lo ammettono da tempo anche se poi lo sottolineano alle relazioni in modo non sempre positivo.L'importante è che il bracco dimostri di sapere cacciare ma soprattutto dopo una emanazione rientri nell'ortodossia.Il galoppo purtroppo porta a ripetuti errori e a ferme di scatto e ciò non è certo nè bello a vedersi nè tipico di un continentale.
Scusa Mauro, probabilmente volevi dire non tipico di un continentale italiano, perché quasi tutti i continentali NON italiani hanno come andatura principale e quasi sempre esclusiva , il galoppo e non mi pare che un Kurzhaar , che é galoppatore, fermi di scatto né che faccia ripetuti errori perché la sua andatura é il galoppo.
Per il resto concordo totalmente sul fatto che l'importante é che il bracco dimostri anzitutto di saper cacciare ed anche in modo efficace ed , a mio modestissimo avviso,é bracco a pieno titolo anche se nei 15/20 minuti della prova si mette al trotto solo nelle fasi di entrata in emanazione o di accertamento , perché quando trottano dal primo all'ultimo minuto, io qualche perplessità l'avrei .
.................................................. ........
Si possono anche trarre altre conclusioni, poco illuminanti, e cioé che si possa preferire e soprattutto premiare un'andatura innaturale e coercita con attrezzi ad una naturale e trasmissibile geneticamente,..........................
Dipende da noi, dalla SS e dai giudici stabilire se vanno indicati per la riproduzione soggetti costruiti o naturali.
E vorrei anche ricordare che il trotto lo trasmettono i cani che l'hanno naturalmente non quelli che senza la braga galopperebbero sempre.[COLOR=Silver]
E' talmente chiaro quello che scrivi, Lucio,( anche Bonasegale mi sembra la pensi precisamente come te ) che si stenta a credere che avvenga il contrario di ciò che si dovrebbe fare. Che vengano, cioè, preferiti bracchi privi della peculiarità della razza costituita dal trotto naturale.E si scelgano, invece, i galoppatori naturali che trasmetteranno geneticamente quest'ultima andatura come prevalente.E che trottano solo in virtù della braga.
Mi piacerebbe tanto, a confronto, sentire l'opinione e le argomentazioni di qualche giudice che confuti la tua posizione.
E' talmente chiaro quello che scrivi, Lucio,( anche Bonasegale mi sembra la pensi precisamente come te ) che si stenta a credere che avvenga il contrario di ciò che si dovrebbe fare. Che vengano, cioè, preferiti bracchi privi della peculiarità della razza costituita dal trotto naturale.E si scelgano, invece, i galoppatori naturali che trasmetteranno geneticamente quest'ultima andatura come prevalente.E che trottano solo in virtù della braga.
Mi piacerebbe tanto, a confronto, sentire l'opinione e le argomentazioni di qualche giudice che confuti la tua posizione.
Non mi sembra che Bonasegale la pensi come Lucio, almeno da quello che ho postato Miguel.
Il trotto costante ce l'avevano i cani simil molossi, linfatici e poco volenterosi a caccia, ossia i pochi bracchi da cui si ricominciò a selezionare quando il bracco era praticamente estinto e si è voluto imporlo anche a quelli che, selezionati via via più leggeri, cominciavano a galoppare.
Oggi ci sono bracchi italiani tonici e leggeri che di naturale hanno il galoppo, non certamente il trotto se non a fine giornata. Si è solo preso atto di una realtà già nei fatti.
Il prossimo passo sarà togliere l'assurdità del peso ammesso "fino a 40 chili" che già nella realtà non esiste più.
Non mi sembra che Bonasegale la pensi come Lucio, almeno da quello che ho postato Miguel.
Non è facile ora sintetizzare. Ma se leggi il capitolo sul trotto e quello sulla braga di "bravo bracco" di Bonasegale, a mio avviso, trovi le analogie di pensiero.
Se mi sbaglio, Lucio mi correggerà !
Il trotto costante ce l'avevano i cani simil molossi, linfatici e poco volenterosi a caccia, ossia i pochi bracchi da cui si ricominciò a selezionare quando il bracco era praticamente estinto e si è voluto imporlo anche a quelli che, selezionati via via più leggeri, cominciavano a galoppare.
Oggi ci sono bracchi italiani tonici e leggeri che di naturale hanno il galoppo, non certamente il trotto se non a fine giornata. Si è solo preso atto di una realtà già nei fatti.
Il prossimo passo sarà togliere l'assurdità del peso ammesso "fino a 40 chili" che già nella realtà non esiste più.
Il trotto costante ce l'avevano i cani simil molossi, linfatici e poco volenterosi a caccia, ossia i pochi bracchi da cui si ricominciò a selezionare quando il bracco era praticamente estinto e si è voluto imporlo anche a quelli che, selezionati via via più leggeri, cominciavano a galoppare.
Oggi ci sono bracchi italiani tonici e leggeri che di naturale hanno il galoppo, non certamente il trotto se non a fine giornata. Si è solo preso atto di una realtà già nei fatti.
Il prossimo passo sarà togliere l'assurdità del peso ammesso "fino a 40 chili" che già nella realtà non esiste più.
Va bene togliere i 40 kg, ma anche un bracco di 25 kg puo' trottare. Magari passera' più tempo al galoppo, ma un bracco italiano che riporti al galoppo non ce lo vedo proprio. E questo lo dico da proprietario di una bracca che a 25 kg non ci arriva
Riguardo ai vari autori , dopo aver già riportato in merito alle andature di trotto e galoppo il pensiero di Amaldi, Ciceri e Scheggi (tutti totalmente favorevoli al fatto che l’andatura naturale del bracco sia un misto di trotto e galoppo lasciando sempre il trotto come andatura principale) citero’ alcuni altri autori
Ad iniziare dal Bonasegale , che , lo devo rammentare, era presidente della SABi quando fu cambiato lo standard accettando il suggerimento di Anna Maria Scotto che proponeva che il galoppo non fosse piu’ tollerato ma ammesso e non solo in particolari circostanze e (allora ero anche io consigliere) nessuno del consiglio ebbe a ridire e l’emendamento fu accettato all’unanimità .
ma torniamo ai testi, Bravo Bracco pagina 25/26 : “…non possiamo escludere che se qualcuno, con una costanza degna di miglior causa, insistesse con la braga per chissà quanto, riuscirebbe a far trottare anche un cane che trottatore non è; ma, ammesso e non concesso che ci riesca , otterrà solo un trotto monotono , meccanico, artificioso buono per ingannare i gonzi (ahimè ce ne sono tanti) e che all’occhio esperto apparirà per quello che é. Quindi un sacco di lavoro e di tempo per ottenere , nella migliore delle ipotesi, un risultato scadente”
E veniamo al Benasso e al suo Continentali da ferma Italiani pag. 139 e seguenti
Si cerchi di evidenziare i cani stilisti, dal trotto radente e veloce, con forte spinta del posteriore ed ampia sgambata : soggetti di grande potenza e di classe. La giuria sappia comprendere e valutare correttamente la fasi di galoppo nei soggetti giovani e di grande temperamento. E’ preferibile un giovane che galoppi avido e con grande presa di terreno per buona parte del turno ad un soggetto dal trotto , continuo ma monotono compassato, tiepido nei confronti del compito che è chiamato a svolgere . Agli occhi di un profano il vero continentale italiano potrebbe apparire il secondo ma, riflettendo bene sugli attuali indirizzi della selezione, il cane in linea è il primo , anche se manifesta ampie fasi di galoppo.. I giudici non si nascondano dietro aforismi del tipo “ se galoppa non è un continentalr italiano oppure su ha un galoppo facile e sciolto “ non è un bracco” ecc
E arriviamo al Manfroni Il Bracco Italiano pag.147 e seguenti :
abbiamo assistito al suo miglioramento durante la seconda metà del nostro secolo e, come il lettore avrà già inteso, siamo impegnati a far progredire quanto piu’ è possibile la razza e ad individuare quelle caratteristiche che anche in futuro , la possano, senza stravolgerne il tipo, proiettare verso una posizione di primissimo piano nell’ambito delle razze da ferma. Poiché nel mondo tutto si evolve, con una velocità vorticosa, non dobbiamo escludere a priori la possibilità di modificare anche lo standard della nostra razza………………….omissis…………….Seppure senza avene la certezza assoluta, attraverso le testimonianze storiche e riportando il pensiero di molti Autori , possiamo affermare che prima della decadenza ottocentesca , il bracco non aveva andatura dissimile di quella delle altre razze. che, utilizzando anche il suo sangue, si erano appena formate.: il bracco era quindi un galoppatore. Subentrando il linfatismo e la cattiva alimentazione e con la selezione “alla rovescia” che venne fatto allorché si preferivano i soggetti , di poco sangue, che cacciavano a tiro di fucile, il bracco …divenne pigro, sicuramente trottatore ma anche “passeggiatore”. ……………………………nelle prove vennero banditi gli spuri galoppatori ad oltranza, ma talvolta a sproposito, vennero penalizzati i soggetti tipici che solo per esuberanza od “estranee eccitazioni” erano portati a galoppare. Non sempre fu usata invece la scure con la dovuta energia nei confronti dei cani molli o apatici "
Trotto si , naturalmente. perché é una caratteristica distintiva di razza, ma che sia NATURALE, con sgambate lunghe e potenti e con marcato tempo di sospensione e che sia geneticamente trasmissibile, altrimenti a che scopo selezionare ? quindi certi trotti chiaramente imposti , coerciti a sgambate freqentissime e tempo di sospensione poco evidente sono da penalizzre perché non geneticamente trasmissibili, provenienti da galoppatori puri ed eccessivamente dispendiosi energeticamente e quindi tenibili solo per il limitato tempo di una prova ma non per la durata di una normale cacciata.
Il nuovo standard eliminando quel "tollerato" favorisce i cani di fisicità, passione ed iniziativa e vivaddio vediamo di presentare dei cani come mamma li ha fatti e non soggetti che mostrano piu' la bravura del dresseur che la propria e ricordiamo che il bracco non é un metronomo, ma un cane che ha fantasia , iniziativa e che deve avere passione e fisicità che deve potersi esprimere in piena libertà . Che sia bracco lo si potrà vedere anche nel breve spazio temporale di un turno di prova a condizione che chi li valuta li conosca ed anche molto bene.
Un saluto a tutti, io e il mio Bracco Italiano siamo ormai pronti per il lavoro con la braga ma mi sono scontrato con un paio di opinioni discordanti...
Lo standard attuale prevede per i maschi 60/70 cm peso 32/37kg mentre per le femmine 58/65 cm peso 28/30 kg. Per me bisognerebbe tornare allo standard...
Salve, visto che anche la Winchester Standard dovrebbe essere caricata con polvere MBx32, chiedevo a chi le ha provate, quali sono le migliori per il...
Ciao a tutti, ho notato che i giudici nelle prove e expo non seguono in certe occasioni gli standard ma li interpretano nelle expo premiando sia soggetti...
18-01-22, 20:47
Caricamento in corso ...
Nessun altro evento.
Attendere..
👍
😀
😂
🥰
😘
😎
🤢
😞
😡
👎
Elaboriamo i dati personali degli utenti del nostro sito, attraverso l'uso di cookie e altre tecnologie, per fornire i nostri servizi, personalizzare la pubblicità e analizzare l'attività del sito. Potremmo condividere determinate informazioni sui nostri utenti con i nostri partner pubblicitari e di analisi. Per ulteriori dettagli, fai riferimento alla nostra Informativa sulla privacy.
Facendo clic su "ACCONSENTO" di seguito, accetti i nostri Informativa sulla privacy e le nostre pratiche relative al trattamento dei dati personali e ai cookie come ivi descritte. Riconosci inoltre che questo forum potrebbe essere ospitato al di fuori del tuo Paese e acconsenti alla raccolta, archiviazione ed elaborazione dei tuoi dati nel Paese in cui è ospitato questo forum.
Commenta