Carenza di selvaggina e cuccioloni
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Carenza di selvaggina e cuccioloni
Buongiorno,volevo sapereccome vi comportate quando avete dei cuccioloni e di conseguenza non ce nulla o ben poco da fargli vedere e cacciare,con questi cuccioloni mi sono posto l'obbiettivo di limitare al mimino gli animali di voliera,giusto qualche quaglia gabbiarola iniziale,e zero fagiani lasciati andare al venerdi per il sabato ma qua la situazione e' triste,voi come vi comportate uscite pervdiverso tempo sperando nell'incontro a dire quasi miracoloso e se male che vada ripiegate ogni tanto sul selvatico diciamo artficiale?Tag: Nessuno -
Essendo di Roma ho lo stesso tuo problema. Ho risolto individuando una zona di allenamento vicino casa ( zona ibrida, in periferia, confinante con un parco naturale dove non è consentita la caccia e quindi senza sparo) e immettendo starne a coppie a fondo perduto. Il risultato è che ora ho una brigata di 6 esemplari su 10 immessi. Certo non è economico, la certezza di ritrovarle non c'è e la probabilità che chiunque ne può usufruire è elevata ma altre soluzioni non ne ho trovate .👍 2 -
Gli animali di voliera non sono, di per sé, il male supremo. Lo diventano a seconda di come vengono usati.
In ogni caso io ho avuto la fortuna, almeno per il primo anno, di avere una zona addestramento cani in cui venivano liberate e mantenute in libertà molte starne, che a lungo andare assumevano comportamenti in parte simili a quelle selvatiche. L’incontro c’era praticamente sempre, gli animali erano alquanto difficili soprattutto in alcuni periodi e, oltretutto, il fatto che ci fosse vicina una zona di ripopolamento e cattura permetteva di trovare anche alcuni fagiani selvatici che spesso sconfinavano.
Detto questo faccio una riflessione: sarebbe bello e importante che zone di questo tipo sorgessero un po’ dappertutto, quantomeno averne un paio per area geografica in modo da permettere a chiunque, limitando gli spostamenti ad un centinaio di km, di fruire di un terreno in cui gli animali ci sono e si può uscire serenamente senza rischiare di passare per “bracconieri della domenica”.
È pur vero che una gestione oculata di zone del genere richiede un grande impegno sia economico che di tempo: occorre scegliere bene il territorio e trovare accordi con i proprietari per l’accesso, inserire gli animali, garantire loro acqua e cibo in ogni periodo dell’anno, limitare gli accessi nei periodi riproduttivi ed in quelli in cui le colture presenti possono subire danni e non per ultimo essere categorici sugli orari di fine dell’attività di addestramento per permettere agli animali di rientrare ed evitarne un’eccessiva dispersione.
Queste cose nella zona che frequentavano erano svolte con criterio ed ottimi risultati, dopo il cambio gestione non l’ho più frequentata quindi non so se si sono mantenuti gli stessi standard.
In ogni caso questo potrebbe essere un bel progetto per coinvolgere le associazioni venatorie ed i cacciatori nella gestione attiva del territorio e, perché no, nel tentativo anche di reintrodurre alcune specie che, di fatto, sono scomparse. Penso ovviamente in primo luogo alla starna.
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Bravo Gabry,
Hai toccato più punti molto interessanti e potenzialmente utili per gli appassionati... in particolare la creazione e la corretta gestione di zone fisse per allenare).
Ti va se apriamo un post dedicato...(se vuoi farlo tu a me va benissimo).
Come sempre il vissuto di TUTTI può servire per capire meglio e imparare cose nuove.👍 1
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Ciao Beccofino...
Se vicino a te non hai una zona addestramento "furba" dove ci sia terreno e selvaggina sufficiente, non ti rimane che spostarti....
Su questo.... puoi chiedere info al tuo ATC o in provincia /regione, o alle varie associazioni venatorie, o ai vari club di razza (gruppo 7).
Come ultima "spiaggia ", anche gli allevatori o dressaur, sanno darti delle info (ovviamente da valutare)....
Un' alternativa come quella di Livia (che credo sia molto diffusa a chiunque sia appassionato di cani e non ha disponibilità di selvaggina su terreno demaniale)...
è una buona opzione, tenendo conto che ci sono dei "compromessi" da lei già descritti che devi tenere presente.
Conta che se hai la fortuna di poterla fare abbastanza vicino a casa (quindi evitare di fare 200/300 km. ogni volta, dopo spiegherò il perché ) , ciò che risparmi di benzina lo puoi investire in selvaggina....
Tieni presente che non servono centinaia di animali...
Ma solo un minimo sindacale per poter garantire ai cani degli incontri.
Quindi vedi che alla fine non è poi quel grande investimento...
Le uscite "a caso" su terreno libero, a parte il discorso "rischio verbali"...
Ma poi se se non sai dove andare, e se ci sono animali.... rischi solo di fare delle belle passeggiate.... (il rischio non vale la candela)....
Inoltre se imbatti in terreni pieno di animali NON idonei al cane da ferma (soprattutto per i cuccioli), rischi solo di far prendere ai cani degli atteggiamenti indesiderati, complicando senza volerlo ancora di più la situazione.
Tieni presente che se decidi di optare per questa soluzione...
I selvatici che immetti, dovranno avere un periodo di tempo (minimo 20/30 giorni se di più è meglio ), che non devono essere disturbati in modo da potersi ambientare e un minimo inselvatichirsi.
Se gli vai " sopra " subito non avrebbe un senso logico (sarebbe come andare in riserva con roba appena messa).
Conta che ai cuccioli non serve stare in giro per 8 ore.....
basta un giretto da un'oretta anche meno, ma fatto bene...
La cosa importante è poter ripetere spesso le uscite (per quello che prima ti ho segnalato il discorso dei costi benzina).
Esiste una ulteriore strada......
che non giudico perché giustamente ogni uno è libero di fare ciò che vuole e l'importante è raggiungere il risultato....
C'è chi per "scuola di pensiero", opta per evitare 100 uscite da noi, per fare 2 uscite oltre frontiera nei vari paradisi..... (Spagna, Croazia, Republic Ceca, Slovenia, ecc... ecc..).
Se ci si pensa bene contando veramente TUTTO, i costi finali sono molto simili...
ovviamente cambiano i modi, ci si gioca tutto in un tempo molto più ristretto, quindi opzione da tenere presente se si ha un minimo di esperienza su come lavorare.
Non posso andare in Slovenia o altrove...
e poi quando sono sul posto vago per la campagna non sapendo cosa e come devo lavorare...
Vorrebbe dire buttare tutto al vento..
Tieni presente che molti fattori possono far variare la tua decisione, anche in base agli obiettivi che tu vuoi raggiungere...
Spero di esserti stato di aiuto.
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ma non c'è proprio niente di selvatico o di inselvatichito, tipo beccaccini, quaglie, lepri, minilepri, pernici, folaghe, fagiani, beccacce, porciglioni, frullini, gallinelle d'acqua. comunque, io ho sempre usato le quaglie delle varie Z.A.C. per abituarli a trovare e puntare e poi li porto a caccia, in questo caso sempre che abbiano almeno 11 mesi. ti sconsiglio vivamente di mettere troppi animali nelle Z.A.C., limitandoti massimo a due quaglie per uscita, meglio se ben distanziate, perchè se gliene metti troppe, il rischio che non si abitui a cercarle c'è, perchè trovandone molte, sarà poco propenso ad usare il fiuto per cercarle. per lo stesso motivo escluderei uscite all'estero, sennò con cani esperti, che sappiano ben gestire una mole elevata di incontri con la selvaggina.Buongiorno,volevo sapereccome vi comportate quando avete dei cuccioloni e di conseguenza non ce nulla o ben poco da fargli vedere e cacciare,con questi cuccioloni mi sono posto l'obbiettivo di limitare al mimino gli animali di voliera,giusto qualche quaglia gabbiarola iniziale,e zero fagiani lasciati andare al venerdi per il sabato ma qua la situazione e' triste,voi come vi comportate uscite pervdiverso tempo sperando nell'incontro a dire quasi miracoloso e se male che vada ripiegate ogni tanto sul selvatico diciamo artficiale?Commenta
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Porgo una domanda: "ma è proprio necessario far vedere decine di animali ai cuccioli"?
Intendo dire, nella mia piccolissima esperienza io porto i miei cagnacci in risaia appena possibile, che non ci sia nulla non m'importa. Il cane deve dimostrarmi passione, venaticità, voglia sfrenata di cacciare utilizzando il naso e il cervello.
Cerco di insegnargli, ripeto cerco, di essere collegati a me, se alzo la mano sx e mi sposto a sx voglio che lui vada in quella direzione. Se fischio in un certo modo vuol dire "gioco finito vieni qui" ecc ecc.
La selvaggina poi verrà quando ci sarà.
Sarà che caccio solo beccaccini ma io non ho mai messo una quaglia o una starna a nessuno dei miei cani, secondo voi di quanti incontri ha bisogno un cane per capire il gioco?“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”(E. Barisoni, anno 1932)👍 2Commenta
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Dipende Michele, secondo me dipende.Porgo una domanda: "ma è proprio necessario far vedere decine di animali ai cuccioli"?
Intendo dire, nella mia piccolissima esperienza io porto i miei cagnacci in risaia appena possibile, che non ci sia nulla non m'importa. Il cane deve dimostrarmi passione, venaticità, voglia sfrenata di cacciare utilizzando il naso e il cervello.
Cerco di insegnargli, ripeto cerco, di essere collegati a me, se alzo la mano sx e mi sposto a sx voglio che lui vada in quella direzione. Se fischio in un certo modo vuol dire "gioco finito vieni qui" ecc ecc.
La selvaggina poi verrà quando ci sarà.
Sarà che caccio solo beccaccini ma io non ho mai messo una quaglia o una starna a nessuno dei miei cani, secondo voi di quanti incontri ha bisogno un cane per capire il gioco?
Io come racconto spesso ho due cani, un weimaraner ed un setter inglese.
Il weimaraner ha scarsa passione, in certi ambienti si può dire che proprio non caccia, ha visto pochissimi animali. Quando aveva 15 mesi non fermava, iniziai a portarlo in palude dove c’erano diversi beccaccini, due giorni interi a far volare beccaccini ma al pomeriggio del secondo giorno ha iniziato a fermarli e, tutt’ora, se lo porto in palude e ci sono beccaccini caccia bene, cerca con passione e li tratta con i guanti bianchi dimostrando, fra l’altro, una finezza olfattiva fuori dal comune.
Il setter di passione ne ha fin troppa, animali da piccolino non gliene ho messi, quelli che ha trovato fino ai 10 mesi li ha trattati bene, fermati, poi è iniziato l’incubo. Trova animali dappertutto, fermicchia ma poi deve per forza provare a fare tutto da solo.
La cura, a detta di chi ha più esperienza di me, è farlo incontrare, possibilmente animali selvatici. Il problema è che lui avrà visto fra lo scorso anno e questo circa 20 fagiani ed un numero imprecisato di beccacce, superiore comunque a 30, oltre alle starne della ZAC di cui parlavo, ed ha iniziato a fare qualcosa di decente adesso.
Quindi c’è una vera risposta alla domanda “quanti incontri servono al cane”? Ma soprattutto in quanti vogliono o possono aspettare anni per far sì che il cane impari a fare le cose perbene?
È pur vero che alcune cose costruite non insegnano nulla al cane e rischiano addirittura di fargli prendere vizi. E a questo punto mi sorge un’altra domanda: se il cane dimostra di essere tardivo a maturare, di girare col cervello spento e le gambe che portano a spasso il naso anziché, come dovrebbe, viceversa, serve a qualcosa aspettare la sua maturazione a casa o è comunque meglio permettergli di continuare a sbagliare sul terreno finché non scatta la fatidica molla?Commenta
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Complimenti per il Weimaraner, cane più unico che raro a beccaccini.
Dipende Michele, secondo me dipende.
Io come racconto spesso ho due cani, un weimaraner ed un setter inglese
... be, viceversa, serve a qualcosa aspettare la sua maturazione a casa o è comunque meglio permettergli di continuare a sbagliare sul terreno finché non scatta la fatidica molla?
Per la tua ultima domanda, visto che il cane passione ne ha io opterei per continuare a farlo sbagliare sul terreno.
Coi cani ci vuole pazienza.
Nella mia piccola esperienza ho sempre avuto cani che sin da piccolini mi dimostravano tanto. Parlo di passione, voglia, conoscenza del selvatico ma poi per maturare i loro 4, 5 anni se li sono presi tutti.
“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”(E. Barisoni, anno 1932)👍 2Commenta
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Grazie per il Weim, mi dà tante soddisfazioni anche se nel bosco purtroppo è inutilizzabile ed io, avendo molto bosco e pochi posti dove cacciare beccaccini, avevo necessità di un cane che spingeva di più.
Per il setter mi trovi d’accordo, è quello che faccio e continuo a fare, anche se da piccolino anche lui mi ha fatto vedere tanto, si è solo un po’ perso nel crescere 😂
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Sono molto più utili parecchie uscite!
Questo per poter lavorare anche su tutto il resto (non esiste solo l'incontro con il selvatico).
Non c'è assolutamente bisogno di chissà quanti animali...
Anzi !!!
Il cucciolo deve fare anche uscite a vuoto e continuare a dimostrare voglia di cercare (mica è sempre domenica!!!).
Sulla quantità non penso sia quantificabile per più motivi :
Precocita del soggetto nell'apprendere...
Azioni avvenute in modo corretto...
Presenza di difetti acquisiti per colpa della fretta del proprietario...
Ecc..... Ecc...
Da qui, si può dedurre che ad alcuni soggetti possono bastare due animali e il gioco entra nella zucca...
Per altri possono servire molti più incontri...
Poi attenzione!!!
Ogni cane ha un po' i sui tempi che vuoi o no devono essere rispettati.
Anche perché se no i risultati non arrivano, o peggio si rischia di fare prendere più difetti che pregi...
Per il discorso beccaccini,
Michele!!! lo sai.... chi meglio di te può saperlo.....
nel tuo /nostro caso , sai che fa un po' storia a sé....(cacciarli in vasca è una cosa, cacciarli altrove è differente).
Lì la musica è diversa, ci sono soggetti che manco se li picchetti in vasca non fermeranno mai nulla o ben poco..., altri che alla prima uscita si piantano come statue.
Diciamo comunque che se si ha la fortuna di portare il cane su animali veramente selvatici, è vero che inizialmente ci sarà qualche sfrullo in più....
Ma il risultato finale è decisamente molto più interessante, neanche lontanamente da paragonare a bestie di allevamento.Commenta
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E a questo punto mi sorge un’altra domanda: se il cane dimostra di essere tardivo a maturare, di girare col cervello spento e le gambe che portano a spasso il naso anziché, come dovrebbe, viceversa, serve a qualcosa aspettare la sua maturazione a casa o è comunque meglio permettergli di continuare a sbagliare sul terreno finché non scatta la fatidica molla?
Ciao Gabry
Il cane finché sta a casa fa solo 5 cose :
Invecchia, mangia, caga, piscia, abbaia....
Tutto tempo sprecato

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Di questo lo sai, ne abbiamo parlato. La domanda era retorica ed un po’ provocatoria. Però sai, c’è sempre quel fondo di verità nel dire: il cane al momento non ragiona e non inizierà sicuramente a ragionare da oggi a domani, quindi cosa è meglio fare? Sulla risposta concordo con te, ma immaginando il dubbio che si insinua nei “principianti” come me a primo impatto non è così scontata.👍 1
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Il cane che cerca ed è in atteggiamento di caccia va portato a caccia, la molla gli è scattata, a prescindere dall'utilizzo del naso. Quando questo non avviene è meglio lasciarlo a casa che portarlo a caccia. Se il cane fosse tardivo per la poca passione, portarlo a caccia per diverse ore potrebbe fargli perdere anche quella poca passione. Sono dell'opinione, che in questi casi è meglio fare uscite brevi, se il cucciolone non dovesse assume l'atteggiamento di caccia, si lega e si porta in macchina, è sempre meglio di farlo andare a mettere il naso sulle chiazza odorose di altri cani o comunque su qualsiasi schifezza che trova sul terreno.E a questo punto mi sorge un’altra domanda: se il cane dimostra di essere tardivo a maturare, di girare col cervello spento e le gambe che portano a spasso il naso anziché, come dovrebbe, viceversa, serve a qualcosa aspettare la sua maturazione a casa o è comunque meglio permettergli di continuare a sbagliare sul terreno finché non scatta la fatidica molla?Commenta
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Premettendo che temo ci sia il rischio di andare off-topic, c’è da fare un distinguo:
Il cane che cerca ed è in atteggiamento di caccia va portato a caccia, la molla gli è scattata, a prescindere dall'utilizzo del naso. Quando questo non avviene è meglio lasciarlo a casa che portarlo a caccia. Se il cane fosse tardivo per la poca passione, portarlo a caccia per diverse ore potrebbe fargli perdere anche quella poca passione. Sono dell'opinione, che in questi casi è meglio fare uscite brevi, se il cucciolone non dovesse assume l'atteggiamento di caccia, si lega e si porta in macchina, è sempre meglio di farlo andare a mettere il naso sulle chiazza odorose di altri cani o comunque su qualsiasi schifezza che trova sul terreno.
- c’è il cane che, portato sul terreno, non parte; può essere la scarsa passione, può essere molto giovane e immaturo e non sapere cosa fare; c’è sicuramente da valutare il caso ed agire di conseguenza, dosando anche le uscite per evitare, se di scarsa passione si tratta, di soffocare anche quella (è un errore che ho fatto).
- c’è il cane che appena messo sul terreno parte come un dannato ma sta solo correndo, magari si dimostra interessato agli animali ma solo a vista, il naso ce l’ha spento.
- infine c’è il cane che parte sul terreno cacciando ma, un po’ per inesperienza un po’ per bramosia, quando incontra fa una cavolata dietro l’altra rendendosi comunque inservibile.
Penso di poter dire, senza troppa paura di essere smentito, che tre casistiche diverse meritano tre trattamenti diversi sia in termini di terreno che di incontri.👍 1Commenta
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Il mio cane a dicembre 2019 aveva 9 mesi. Vista la penuria di animali l’ho portato sulle gallinelle d’acqua e sui porciglioni. Personalmente li preferisco alle quaglie di gabbia.Buongiorno,volevo sapereccome vi comportate quando avete dei cuccioloni e di conseguenza non ce nulla o ben poco da fargli vedere e cacciare,con questi cuccioloni mi sono posto l'obbiettivo di limitare al mimino gli animali di voliera,giusto qualche quaglia gabbiarola iniziale,e zero fagiani lasciati andare al venerdi per il sabato ma qua la situazione e' triste,voi come vi comportate uscite pervdiverso tempo sperando nell'incontro a dire quasi miracoloso e se male che vada ripiegate ogni tanto sul selvatico diciamo artficiale?
non è sicuramente la strada migliore ma in mancanza di selvaggina tocca trovare un ripiego . Nel complesso cacciando questi rallidi ha sviluppato un buon riporto e recupero sull’acqua (per me fondamentale). Unico neo è la sua passione per l’acqua che a volte lo distrae indirizzandolo verso canali o fiumiCommenta
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Sono d'accordo, in questi casi ci vuole intuito e un poco di esperienza per capire cosa è meglio fare.Premettendo che temo ci sia il rischio di andare off-topic, c’è da fare un distinguo:
- c’è il cane che, portato sul terreno, non parte; può essere la scarsa passione, può essere molto giovane e immaturo e non sapere cosa fare; c’è sicuramente da valutare il caso ed agire di conseguenza, dosando anche le uscite per evitare, se di scarsa passione si tratta, di soffocare anche quella (è un errore che ho fatto).
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Questo va portato a caccia, se non ci sono state cattive esperienze fatte fare al cane dal padrone, e non ci sono problemi a livello fisico, al 99% il cane capirà la convenienza di utilizzare anche il naso e non solo il naso. Una cane da caccia deve fare la caccia a 360° oltre al naso e agli occhi deve imparare ad usare anche le orecchie.Commenta
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