Intanto di riflettori non ce ne erano era un mondo molto ristretto , le qualifiche rispettavano il significato letterale della parola : buono era un buon cane (non un'offesa) molto buono era una qualifica di cui andar fieri,
eccellente era il massimo riservato alle poche prestazioni veramente
superiori ed il cartellino era un'avvenimento dove tutto doveva essere
assolutamente perfetto, non bastava che fermasse, si esigeva la risalita d'emanazione , la prea di punto ed eventuale guidata in perfetto stile di razza ed era quindi necessario perfino il comportamento adeguato della selvaggina.
Ecco che il trialer era tale rispettando il significato vero della parola : soggetto superiore per qualità atletiche, stilistiche e realizzative ed era logico ed evidente che fosse lui il piu' richiesto per migliorare la razza.
Chiaro che erano "angeli" anzi "arcangeli" e per dirla tutta, alcuni di loro
erano per contro molto carenti nei riflessi dello standard in fatto di morfologia presentando anche difetti senza alcun dubbio da squalifica.
Nella domanda iniziale : trialer angelo o demone c'è già la risposta :
se è trialer davvero è un angelo, se è invece solo un corsiere che ogni tanto (non spesso) si ferma davanti alla selvaggina é senza dubbio un demone da evitare come la peste in riproduzione.

Commenta