trialer : angelo o demone ?
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Compare,in cambio ti racconto velocemente l'ultima di Abbondanza, la Tata di cui sopra, che come ti ho detto non sa leggere:
Esce di casa al mattino e scopre che il muro di cinta dell'orto di fronte ( sempre di proprietà del mio amico Tommaso), era stato coperto da scritte con spray.
Comincia a urlare sino a che, esce Tommaso e per calmarla le dice mentendo:
Guarda che ho scritto io che il primo che tocca le cicorie gli faccio un c...o così.Commenta
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[:D]caro Enrico, e io che t'ho detto!?
Pensa che avevo semplicemente invitato tutti gli amici Forumisti che ne avessero visto uno all'opera sulle starne di indicarcelo.
Salvo i NOTI, risposte ZERO.
Come Abbondanza, la Tata del mio amico Tommaso che ha settantacinque anni e non sa leggere. Da sempre però compra settimanalmente due o tre riviste di gossip. Attraverso le figure, che memorizza perfettamente, Abbondanza ricostruisce le storie delle corna d'Italia, semplicemente...immaginandosele.
E te dovresti sentire i commenti che fa.
Ciao, Giovanni.Commenta
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Salve a tutti.
Da un po' di giorni che questo argomento è stato un poco abbandonato.. Voglio dire alcune cose per cercare di rianimare il discorso visto che l'argomento trattato in un modo o un altro interessa tutti.
I grandi allevatori e cacciatori hanno sempre affermato che il vero trialer era da tenere come punto di riferimento, non perchè vogliamo andare a caccia col trialer, ma vogliamo partire da un cane che abbia mentalità trialer per specializzarlo in quel tipo di caccia che a ognuno piace. Spiegandomi meglio ,un cane con grandi mezzi e che non si arrende davanti a ostacoli con un senso venatorio superiore a cani comuni portato a caccia non solo avrà una maggiore resistenza,ma battendo più terreno avrà più possibilità di incontrare selvaggina. Vi voglio raccontare una esperienza personale . Mi è capitato di regalare un cucciolo di setter a un mio amico cacciatore che ha sempre cacciato con kurzhaar. Dopo circa 6 mesi, mi chiama e mi dice che il cucciolone allargava troppo..E così gli risposi che appena possibile sarei andato con lui in campagna per vederlo. Passarono altri 2 mesi, un giorno ci organizzammo per una cacciata a beccacce. Arrivati in montagna,appena sceso il cucciolone con altri cani questo incomincia a correre scavalcando intere montagne fin quando sparì completamente . Incominciammo a chiamarlo col fischietto, ma il cane non rientrava.. Questo fino al momento in cui arrivammo verso la cima della montagna dove si vedeva una grande valle,allorchè il mio amico mi disse :"Ma vedi anche tu quella macchia arancione a 3 km che corre come una palla di fucile?".. Io risposi: "Caspita ,quello è il tuo cane".. E lui: "Fammi capire, ma io come ci vado a caccia con un cane così?" ..E io gli dissi :"devi avere pazienza!Lo devi portare in posti dove c'è abbondanza di selvaggina per cercare di frenare i suoi bollori e vedrai che una volta messo sul selvatico quando gli altri cani dopo alcune ore di caccia saranno sfiniti, lui continuerà a cacciare". Morale della favola , oggi si ritrova un cane che caccia ad intere giornate e trova beccacce impossibili.. Personalmente anch'io ho visto questo cane che dopo 3 ore di caccia su una montagna senza incontro ci siamo spostati in un'altra zona dove il cane è sceso e ripartito come appena slegato,cacciando fino al tramonto.
Voi cosa ne pensate?
Ultimo Francini'sCommenta
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....in posti dove c'è abbondanza di selvaggina... già, dove?
Comunque, non confondiamo esuberanza e immaturità giovanile (emendabile) con testardaggine, inaddestrabilità e cronico rifiuto al collegamento, questi sì peccati capitali per fare di un presunto trialer un cane da caccia.
Bernardo MontiCommenta
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Sul trialer con il cervello, non si discute: è il punto di arrivo, la meta a cui tende ogni cacciatore cinofilo e allevatore.
Personalmente essendo cacciatore d'alto Appenninico , terreni in cui la selvaggina è ,spesso, rari nantes in gurgite vasto, non ho mai concepito un cane che non abbia una cerca estesisissima , una passione indomita e un fondo a tuuta prova. Nel mio territorio un cane che non sia così sarebbe un inutile fardello.
Che il cane di grande azione, da giovane e in terreni poco popolati, tenda ad andarsene in "fuori mano", spesso non è grave, col tempo, con la selvaggina, con un conduttore che sappia fargli capire ciò che vuole da lui, guarirà e diventerà, a beccacce, come a cotorne e perfino a quaglie, il cane con la marcia in più che tutti desideriamo. Ci sono però casi limite in cui la cerca autonoma scollegata risulta inguaribile. A volte sembrerebbe per colpa del cane che non sopporta la collaborazione del padrone, ma che a ben guardare, più spesso, è per colpa del padroni che non ha alcun ascendente sul cane.
Questo è il trialer con il cervello, Dei trialer pazzi , dei corridori preoccupati solo di correre, non voglio nemmeno parlare, ono una iattura, e non sono affatto rari.
Paolo CioliUltima modifica Ospite; 08-09-11, 07:47.Commenta
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io penso che 3km sono 3000 metri.:"Ma vedi anche tu quella macchia arancione a 3 km che corre come una palla di fucile?".. Io risposi: "Caspita ,quello è il tuo cane".. E lui: "Fammi capire, ma io come ci vado a caccia con un cane così?" ..E io gli dissi :"devi avere pazienza!Lo devi portare in posti dove c'è abbondanza di selvaggina per cercare di frenare i suoi bollori e vedrai che una volta messo sul selvatico quando gli altri cani dopo alcune ore di caccia saranno sfiniti, lui continuerà a cacciare". Morale della favola , oggi si ritrova un cane che caccia ad intere giornate e trova beccacce impossibili.. Personalmente anch'io ho visto questo cane che dopo 3 ore di caccia su una montagna senza incontro ci siamo spostati in un'altra zona dove il cane è sceso e ripartito come appena slegato,cacciando fino al tramonto.
Voi cosa ne pensate?
Ultimo Francini'sCommenta
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concordo facendo rilevare che 3km equivalgono a 30 (trenta) campi di calcio.........
In terreno piano 3km equivale ad un altro pianeta, cane invisibile e quindi assolutamente
fuori mano. In montagna poi dover fare 3km per servire l'ausiliare è praticamente impossibile , vuol dire che il cane non caccia per o in funzione del conduttore e quindi è ancora assolutamente fuori mano.
Il cane deve senz'altro prendere terreno ed aprire molto sui lati, ma deve
preoccuparsi del suo conduttore e fare riferimento a lui in termini di ragionevolezza "venatoria" .
Bisogna evitare di finire nell' "ipertipo da lavoro" , cosa che invece si osserva spesso,
anzi troppo spesso.
E vorrei precisare : l'ipertipo consueto cioé morfologico porta ad accentuare dei particolari anatomici non funzionali tanto da arrivare a farli diventare penalizzanti per
la salute , il benessere o l'attività tradizionale del cane. Così anche in lavoro, se si accentuano delle caratteristiche senza alcun riferimento pratico (la caccia) si arriva
a farle diventare da qualità positive a negative ed il piu' classico degli esempi è proprio quello delle "aperture" in grande cerca.lucioCommenta
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Dott. Cioli,
nello scegliere di classificarlo se Angelo o Demone, pensavo solo di quello si discutesse.
Non esiste un trialer senza cervello. Scherziamo? Di cosa staremmo parlando. Sarebbe come una Ferrari senza centralina o una bellissima donna che non la dà a nessuno: INSERVIBILE.
Saluti, Giovanni.Commenta
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Be le ultime starne vere che ho alzato nemmeno me le ricordo più, visto gli anni che sò passati, pensa se ho potuto vedere il Trialer![:-cry]caro Enrico, e io che t'ho detto!?
Pensa che avevo semplicemente invitato tutti gli amici Forumisti che ne avessero visto uno all'opera sulle starne di indicarcelo.
Salvo i NOTI, risposte ZERO.
Come Abbondanza, la Tata del mio amico Tommaso che ha settantacinque anni e non sa leggere. Da sempre però compra settimanalmente due o tre riviste di gossip. Attraverso le figure, che memorizza perfettamente, Abbondanza ricostruisce le storie delle corna d'Italia, semplicemente...immaginandosele.
E te dovresti sentire i commenti che fa.
Ciao, Giovanni.sigpicMeglio un giorno da lupo che 100 da percora.[;)]Commenta
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Ciao Nico,
se parli di starne italiane beato te che ne hai seppur un debole ricordo.
Io non le vidi mai in vita mia, per vederle dovetti fare il passaporto.
Un abbraccione, Giovanni.Commenta
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Non so se erano state lanciate ma erano 14-15 le trovai vicino il lago trasimeno prima dell'apertura, partirono tutte insieme, fu un esplosione che meravigliò sia me che il cane, difficile da dimenticare.Le ritrovammo anche nei giorni di caccia aperta ma erano innavicinabili.[:-golf]sigpicMeglio un giorno da lupo che 100 da percora.[;)]Commenta
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Simpatico e iconoclasta, come al solito, Russo. Già ! Il trialer senza cervello non è un trialer, ergo il trialer è solo uno, l'angelo, anzi l'Arcangelo. Oziosa, quindi, la mia domanda, se sia angelo o demone? Per Giovanni Russo , momentaneamente affetto da "trialerite" peracuta, sistemica, e forse maniacale e irreversibile, il trialer è un'intera Volta affrescata da pittori rinascimentali.. Ma sa, caro Russo quante "bellissime donne" ci sono che, "non la danno a nessuno" solo perchè non ce l'hanno, perchè sono dei viados, dei travestiti? Fatta la debita traslazione: sa quanti cani che corrono la GC , solo con le zampe, sono solo dei sublimi-orrendi bluff ? Almeno un 40%.E se consideriamo che solo un 10% dei circa 300 cani, che frequentano la GC, sono trialers nella piena nota, si deduce che i veri trialers "angeli", non sono più di una dozzina, ma se ne leggiamo i nomi sulla "Gazzetta" o ne ammiriamo le foto (spesso bruttissime) sembrerebbero qualche centinaio !Dott. Cioli,
nello scegliere di classificarlo se Angelo o Demone, pensavo solo di quello si discutesse.
Non esiste un trialer senza cervello. Scherziamo? Di cosa staremmo parlando. Sarebbe come una Ferrari senza centralina o una bellissima donna che non la dà a nessuno: INSERVIBILE.
Saluti, Giovanni.
Paolo CioliUltima modifica Ospite; 08-09-11, 12:37.Commenta
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