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Avendolo inserito io la prima volta nel forum ho conservato il link dal quale è possibile scaricare il documento PDF.
Yed , il tuo link non funziona, è quello locale del tuo PC.
Avevo suggerito anche io la lettura proprio perchè c'erano cose interessanti, alcune riguardavano proprio la posizione dell'animale. Mi è sato risposto che si trattava di roba trita e ritrita ......
Rispetto alla descrizione il "mio" blatt l'ho sempre tenuto qualche centimetro più su e un pelino più all'interno del corpo, di pochissimo, avevo sempre la paura di avere un margine d'errore personale che mi portasse a toccare il rumine, cosa questa che è avvenuta molto di rado.
Ovvio che ha ragione il manuale.
Rispetto alla descrizione il "mio" blatt l'ho sempre tenuto qualche centimetro più su e un pelino più all'interno del corpo, di pochissimo, avevo sempre la paura di avere un margine d'errore personale che mi portasse a toccare il rumine, cosa questa che è avvenuta molto di rado.
Ovvio che ha ragione il manuale.
Non credo che abbia ragione in assoluto il manuale. È un disegno e serve per far comprendere l'area a cui ci si riferisce con varie angolazioni in 3d, tanto per far capire che una volta individuata ( l 'individuazione varia da animale ad animale, da specie a specie) oltre alle coordinate è necessario tener conto che il blatt non è sulla superficie, bensì nel nucleo a cui si arriva passando dalla superficie. Ma come si può vedere è fondamentale il percorso del proiettile in questa area, quindi la posizione dell animale ed il calcolo della traiettoria. Il manuale serve per far capire un concetto, non è una formula magica, quella la si trova applicando il concetto. Evidentemente tu il concetto l 'hai capito ed hai trovato il punto.
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Il manuale è molto valido, il fatto è che certi concetti riportati in esso occorre comprenderli e interiorizzarli, calarsi nella situazione teorica descritta e applicarla dal vivo , in sostanza riflettere , immaginare, riflettere.
Semplificando, comprendere che il proiettile deve passare per quel punto interno non tanto per bucare ma perché la sua energia sia scaricata all’altezza e profondità idonea, ne troppo prima ne troppo dopo veggasi l’esempio in figura 1.5 .
Esattamente. E' allora che piano piano si riesce a capire che il Blatt più che ad indicare un punto preciso, indica una condizione, che affinché si verifichi e determini così l'efficacia del tiro, devono ricorrere una serie di circostanze, queste si, precise.
Prima del manuale si tirava al blatt e si imparava osservando chi lo praticava.
Il merito del manuale è quello di fungere da guida a chi non ne conosce l'esistenza.
Giuseppe Maran dedica le pagine che ha scritto a tutti gli animali che ha abbattuto e purtroppo anche ferito.
Chi non lo ritiene efficace è perché pensa che basti mirare ad un punto, come se fosse la sola abilità al tiro a decretare il successo di un tiro. Chi ritiene queste pagine la solita solfa culturale che può essere di gran lunga sostituita dalla pratica è meglio che se ne tenga lontano poiché affermano esattamente il contrario.
La cultura e la volontà di imparare, non è per chi si oppone all'idea di essere ignorante, non accetta che ci sia la possibilità di migliorare e si compiace di non averne bisogno.
A caccia è importante non improvvisare. La parola "provo" non dovrebbe esistere nel vocabolario del cacciatore di selezione. A caccia non esiste questo non si fai mai, e questo si fa sempre. Oltre al blatt esistono altri punti da colpire, efficienti come il blatt, forse anche di più, non rovinano la carne e lasciano il selvatico sul punto dello sparo. "Questo non si fa" lo deve dire chi non lo sa fare. Il blatt. lo cerco quando ho convenienza, allo stesso modo cerco il collo e la testa.
il blatt perciò, a mio avviso, non corrisponde a nessuna struttura anatomica, tantomeno al vago.
Almeno guardando le tavole anatomiche zoo-veterinarie.
Piuttosto è una regione più o meno precisamente individuabile (in medicina persino sui punti di repere dell'appendice c'è poca concordanza, difatti solo l'imaging o meglio ancora la laparotomia danno risposte) a seconda della specie, colpendo la quale si dovrebbe, tramite canale di ferita, shock idrostatico, schegge, etc colpire l'animale in modo sicuramente letale, più o meno celermente.
E ci siamo, è suggestivo, è cultura necessaria.
ma gli animali non lo sanno che è chic e l'ottica non fa radiografie...
pertanto soprattutto in specie coriacee e sovrappeso, calibri scacatizzi e ambienti impenetrabili, mi pare più ragionevole sparare al basicranio e rachide cervicale appena possibile.
Testa dell'omero (o poco più giù) pure interessante perché l'ogiva si sfracchia e spara schegge un po' dappertutto, midollo cuore aorta lobi inferiori polmonari vena cava.
MA i miei cinghiali mannari di stasera, a cuore smarmellato e cassa toracica in gelatina - altro che coratella nel torace non c'era più nulla, credo lo shock sblatt e schiatt ci fossero tutti nella lista dello sfacelo anatomico - hanno fatto 200m negli sterpi.
200. arrancando e sbuffando per 15-20sec interminabili.
Equipaggiamento:
.300wm, winchester powermax 180gr, 190m telemetrati, angolo di sito e vento trascurabili, 12x, treppiede, ottima visibilità.
Scusate il linguaggio volutamente dialettale e tamarro, ma il messaggio è molteplice:
- la reazione immediata al tiro non è una scienza esatta
- sparate calibri sanguigni, a breve penso di aggiungere alla collezione una 9.3x62
- se non volete perdere il suino, con tutto il dispiacere da cacciatore con un'etica, la paura che l'animale dissemini patogeni...usate la testa. e soprattutto sparatela.
reitero la domanda: quali testi di questo Boddington?
pdf? link acquisto?
Voglio leggere il più possibile... proprio per capacitarmi del fatto che i suini fanno storia a sé nella caccia grossa.
qui il link all'acquisto del libro del colonnello Boddington di cui basta digitare il titolo su qualsiasi motore di ricerca e, subito, appare: chi l'avrebbe mai detto?
MA i miei cinghiali mannari di stasera, a cuore smarmellato e cassa toracica in gelatina - altro che coratella nel torace non c'era più nulla, credo lo shock sblatt e schiatt ci fossero tutti nella lista dello sfacelo anatomico - hanno fatto 200m negli sterpi.
200. arrancando e sbuffando per 15-20sec interminabili.
Di nuovo!??!??!
Mai visto cacciatore sfortunato come te....
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
Franco, ho trovato la soluzione, prova con questo... ...
è in 338 lapua mag. Dovrebbe bastare..
Scherzi a parte lo aveva oggi un cinghialaro "investito" a selettore, tra ottica e fucile è stato di poco sotto ai 10k € se ci mettiamo la marea di colpi sparati per regolarlo li avrà anche superati.
L'ottica era perfetta non riuscivamo a trovare la rotella per regolare la gestione/paura del rinculo
Comunque bella arma gajarda e robusta, pensa che il proprietario, non ancora contento, mi diceva che avrebbe ovviato alle pessime rosate corredandola di un bipiede originale...credo altri (soli) 700€ di spesa, per, temo , continuare a ottenere le stesse rosate.
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
A parte il lato goliardico..le rosate sono buone, gli animali cadono...ma sempre, sempre nel punto più sbagliato possibile.
Semplicemente tocca andare in pianura e nei campi, così possono farsi la loro ultima corsetta senza centrare canaloni e spineti di 4m su un ettaro.
Purtroppo, serve avere distanze minori o a 200m non posso tirargli alla testa con confidenza. tutto qui penso.
D'ora in poi il tiro si ferma ai 100m, 60-70 se visibilità fiacca...e solo piercing.
In effetti una bella .338 Lapua in preparazione all'invasione russa e in onore ai finlandesi, potrebbe starci...come DMR
Franco, ho trovato la soluzione, prova con questo... ...
è in 338 lapua mag. Dovrebbe bastare..
Scherzi a parte lo aveva oggi un cinghialaro "investito" a selettore, tra ottica e fucile è stato di poco sotto ai 10k € se ci mettiamo la marea di colpi sparati per regolarlo li avrà anche superati.
L'ottica era perfetta non riuscivamo a trovare la rotella per regolare la gestione/paura del rinculo
Comunque bella arma gajarda e robusta, pensa che il proprietario, non ancora contento, mi diceva che avrebbe ovviato alle pessime rosate corredandola di un bipiede originale...credo altri (soli) 700€ di spesa, per, temo , continuare a ottenere le stesse rosate.
Ciao a tutti, secondo voi da cosa può essere dato il buco nella rosata (parte bassa del cerchio centrale) nella prova fatta con la MBx36? me lo ha fatto...
C'è stata una richiesta fra utenti di confronto fra Barnes e Hasler. Ho pensato di aprire una discussione nuova dove, chi vuole, può portare il suo...
16-01-20, 11:18
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