io non capisco veramente.... di che cacchio vuoi vivere?!?
Caccia di selezione al cinghiale, come funziona?
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Se non abbiamo emozioni... tanto vale ordinare la cassa alle pompe funebri.
io non capisco veramente.... di che cacchio vuoi vivere?!?Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore
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Bravo, Triku! Pensa che io mi ricordo perfettamente il campetto in cui mio padre ha abbattuto la sua ultima lepre a caccia coi cani (poi ha finito carriera in capanno: aveva problemi alle gambe)! Aveva scelto lui di esplorare quel campo; era una stoppia di mais e disse : "Prendiamola di traverso"; la lepre partì e lui la fermò subito, sparando di stoccata. Poi si girò verso di me e disse, sorridendo, citando non so chi: "L'antico valor non è ancor spento!" Era felice. [brindisi]E come la mettiamo con me che vado a caccia di emozioni e di ricordi?
Ricalcare gli scenari frequentati con mio padre quando ero giovane, mi fa rivivere tutte le volte che ci sono stato a caccia ridesta assieme al ricordo le emozioni stesse che ho provato...
Risentire gli odori Delle varie stagioni di caccia ( si, gli odori, perché ogni stagione di caccia ha un odore suo proprio)
Risveglia ricordi accantonati in qualche piega dell'anima...
Stesso discorso potrei fare per i colori, per le intensità Delle luci...la luce del bosco autunnale ( tipica della caccia alla beccaccia) è totalmente differente da quella di fine estate di quando inseguivo i contorni...
Inutile proseguire tutti noi Cacciatori sappiamo di cosa sto parlando.
La caccia non è solo premere un grilletto e togliere una vita.
La caccia è un modo particolare di essere...ciascuno a modo proprio, profondo, viscerale condizionato da ciò che ciascuno di noi cela in fondo alla propria anima.
Vallo a spiegare agli "animalisti".Commenta
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Certo pointer!
C'è sempre una lepre tra i ricordi dei nostri padri...qualcosa di simile è successa al mio:
Tornavamo da una cacciata a conigli io e mio cugino stanchi scendevamo per un viottolo e mio padre avendo notato accanto un piccolo appezzamento a frasche decide di attraversarlo tenendosi pronto poiché esposto ad una gradevole brezza poteva anche ospitare qualche lepre...
Veniamo sorpresi dal suo sparo, "a chi hai tirato" chiede mio.cugino...
"Ad una cicchiteddra" (=una cinciarella) la sua risposta...
Lo guardiamo stupiti mettere il fucile in spalla ed avviarsi al recupero della preda, fatti circa 25 m si piega a raccogliere tra le frasche una splendida lepre di montagna.
Ci spiegò dopo che quel venticello leggero che agitava le frasche nella calura del giorno gli ha fatto sperare di poter scovare qualche preda in quel luogo ben esposto a tale combinazione.
Quanti di questi "segreti" mi ha trasmesso!".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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I ricordi belli aiutano a rilassare la mente e il corpo, aiutano a mantenere alto lo stato d'animo prima di un evento ritenuto importante che potrebbe creare forti emozioni da influenzare negativamente il comportamento e le azioni. Molto probabilmente non sono riuscito a spiegarmi, lo deduco leggendo cose come:"eliminare le emozioni per poter raggiungere il risultato non entra nelle mie corde." Quale sarebbe secondo voi il risultato da raggiungere in caccia di selezione?Commenta
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Sly, qualcuno lo ha già detto, e secondo me tutti, compreso te qua diciamo la stessa cosa, solo che a volte non ci si intende.
il carattere meno emotivo aiuta, ma tutti si prova emozione, altrimenti, come giustamente dicono alcuni meglio dedicarsi ad altro. ( io problemi non ne avrei, tutto ciò che faccio lo faccio con amore , dedizione massima, voglia di scoprire e tutta una serie di approcci che mi generano sempre emozioni positive).
Altro discorso è saper gestire le emozioni, lì io in passato ho dovuto lavorare tanto .... moltissimo mi ha aiutato la pescasub, a mare se non non sai gestire le emozioni a modo va a finire anche che rischi la pellaccia( già fatto per almeno un paio di volte), ma come detto dalla pesca in apnea ho ricevuto tanta disciplina in questo senso...
da superemotivo che ero adesso dicevo riesco a gestirmi meglio, ma preferisco farlo non troppo, non voglio annulare completamente le emozioni provate altrimenti andrei a finire per fare altro.
ultimamente per tutta una serie di motivi mi sto dedicando di più alla caccia al cinghiale proprio perché è quella che in questo senso mi dà più stimoli e mi propone più sfide con me stesso.
quindi per come dici Tu gestione delle emozioni si!
ma non tanto da annullarle completamente e definitivamente...
---------- Messaggio inserito alle 06:08 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:34 AM ----------
Il risultato è lo stesso di quello di altre cacce: la preda.
potrei ottenerla il giorno dopo perché impacciata e magari dopo aver rischiato di fare aggredire me o i miei cani.
in tal senso sarebbe un insuccesso su tutta la linea nonostante lo stesso risultato.
per evitare questo devo mettermi in condizioni di fermarla definitivamente ed in maniera fulminea con un sol colpo piazzato nel punto giusto.
per raggiungere questo risultato posso e devo mettere in campo tutti gli accorgimenti in mio possesso.
se non sarò bravo a colpire da lontano devo essere bravo ad avvicinarmi,
se non sarò bravo a colpire precisissimo potrei (e sottolineo potrei) farmi aiutare da un calibro più sostanzioso( ma potrei andare da un insegnante di tiro e poi fare tanto allenamento e così via di questo passo.
se pretendo di ammazzare un grosso animale ad una forte distanza con un calibro inadeguato non sarò più ganzo degli altri, ma di certo più biasimabile fino all'ostracismo dalla categoria.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Sly, una comunicazione più diretta forse non guasterebbe...I ricordi belli aiutano a rilassare la mente e il corpo, aiutano a mantenere alto lo stato d'animo prima di un evento ritenuto importante che potrebbe creare forti emozioni da influenzare negativamente il comportamento e le azioni. Molto probabilmente non sono riuscito a spiegarmi, lo deduco leggendo cose come:"eliminare le emozioni per poter raggiungere il risultato non entra nelle mie corde." Quale sarebbe secondo voi il risultato da raggiungere in caccia di selezione?
Io deduco leggendo....mamma mia[:-glass]
Magari a te sembra strano, ma a caccia non punto a nessun risultato, punto ad altro.
Prima cosa, trascorrere un giorno nella natura.
Secondariamente vado a caccia per divertirmi, che spesso è indirettamente proporzionale alla velocità con cui si concretizza l'azione.
Terza cosa, da quando mi accompagno con un amico, condividere con lui qualche ora in tranquillità.
Quarta cosa, camminare, fa bene alla salute.
Quinta cosa, camminare, oltre a fare bene, mi aiuta a liberare la mente, trovo sia un attività che aiuta la riflessione introspettiva.
Sesta, cacciare con un cane mi diverte, adoro come si instaura la comunicazione tra due specie diverse grazie ad un attività così primordiale.
A me interessa relativamente prendere la preda, piuttosto la inseguo tutto il giorno divertendomi...sì...sono matto così.
A me non interessa, parlare di numeri o fare belle figure con altra gente...come deduco leggendo in altre discussioni.
Con pazienza e pazienza e un tocco di sarcasmo.
Tuo sempre
EdoardoEdoCommenta
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Personalmente alcuni, in ordine di priorità:
1. rispettare l'animale
2. emozionarmi: dalla preparazione dell'attrezzatura (addirittura dall'acquisto diversi mesi prima, anche se solo per un coltello o un cappello) all'addormentarmi la sera prima, all'inserire il colpo in canna, ecc ecc in un crescendo che ben mi rivede nel post di Paoloh qualche pagina prima.
3. non correre (avere il giusto tempo per gestire il recupero, la preparazione della spoglia, fare un paio di foto, rimanere seduto in contemplazione il tempo necessario non necessariamente dopo il prelievo ma anche senza aver sparato)
4. prelevare
Questi sono i miei obiettivi nella caccia di selezione. Se in un'uscita riscontrassi i primi tre, sarebbe da voto 8. Se un'uscita mi garantisse il quarto senza gli altri, sarebbe da voto 2.
[brindisi]Commenta
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A qualcuno potrebbe non piacere la comunicazione diretta, per questo devo prendere tutto con le "pinze" questa volta sarò più diretto. La caccia di selezione è diversa dalla tradizionale, però in entrambi i casi bisogna stare sempre attenti a valutare. L'emozione potrebbe turbare, potrebbe far fare cose, che in altre circostanze sarebbe difficile fare. Provare non costa niente, sforzarsi di restare più distaccati da quello che si facendo, potrebbe far gustare l'azione molto di più di quando ci emozionavamo. Da questa discussione, non ho ancora capito se la normalità è emozionarsi o non emozionarsi. Quelli che cercano in tutti modi di non emozionarsi sbagliano? o dopo aver raggiunto l'obiettivo di non emozionarsi non si divertono più? Basta una piccola modifica del pensiero per far restare a casa il cacciatore? Non ho capito questo spirito di contraddizione, dove si vuole far passare qualcosa di negativo per positivo. La passione non è sinonimo di emozione, la caccia si abbandona per diversi motivi, che non centrano niente con l'emozione. Ognuno di noi ha un carattere diverso, l'emozione dipende anche dal carattere. Chi ha un carattere poco emotivo ha meno passione per la caccia di chi si emoziona? Arrivederci alla prossima discussione.Sly, una comunicazione più diretta forse non guasterebbe...
Io deduco leggendo....mamma mia[:-glass]
Magari a te sembra strano, ma a caccia non punto a nessun risultato, punto ad altro.
Prima cosa, trascorrere un giorno nella natura.
Secondariamente vado a caccia per divertirmi, che spesso è indirettamente proporzionale alla velocità con cui si concretizza l'azione.
Terza cosa, da quando mi accompagno con un amico, condividere con lui qualche ora in tranquillità.
Quarta cosa, camminare, fa bene alla salute.
Quinta cosa, camminare, oltre a fare bene, mi aiuta a liberare la mente, trovo sia un attività che aiuta la riflessione introspettiva.
Sesta, cacciare con un cane mi diverte, adoro come si instaura la comunicazione tra due specie diverse grazie ad un attività così primordiale.
A me interessa relativamente prendere la preda, piuttosto la inseguo tutto il giorno divertendomi...sì...sono matto così.
A me non interessa, parlare di numeri o fare belle figure con altra gente...come deduco leggendo in altre discussioni.
Con pazienza e pazienza e un tocco di sarcasmo.
Tuo sempre
EdoardoCommenta
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Purtroppo a me succede che il punto 4...cancella il punto 3....di sera soprattutto.Personalmente alcuni, in ordine di priorità:
1. rispettare l'animale
2. emozionarmi: dalla preparazione dell'attrezzatura (addirittura dall'acquisto diversi mesi prima, anche se solo per un coltello o un cappello) all'addormentarmi la sera prima, all'inserire il colpo in canna, ecc ecc in un crescendo che ben mi rivede nel post di Paoloh qualche pagina prima.
3. non correre (avere il giusto tempo per gestire il recupero, la preparazione della spoglia, fare un paio di foto, rimanere seduto in contemplazione il tempo necessario non necessariamente dopo il prelievo ma anche senza aver sparato)
4. prelevare
Questi sono i miei obiettivi nella caccia di selezione. Se in un'uscita riscontrassi i primi tre, sarebbe da voto 8. Se un'uscita mi garantisse il quarto senza gli altri, sarebbe da voto 2.
[brindisi]
Peccato...The Rebel![;)]Commenta
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Spero e auspico che questo questo modo di cacciare e vivere Questa caccia, assaporando ogni attimo dalla preparazione dei giorni prima fino al gustare in giusta compagnia il frutto della fatica , Avendo ben presente che ciò che conta è la qualità e non tanto la quantità,arrivi a far parte del bagaglio culturale della mia terra , ma la strada è lungaCommenta
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Capisco ... di sera io non vado quasi mai proprio per questo.
Poi si fa di necessità virtù eh ... perché ci sono impegni familiari, lavorativi, esigenze di terzi, ecc ecc [:142]
[brindisi]Commenta
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Premetto che avevo scritto e dopo non so come si è tutto cancellato, cercherò di essere più conciso. Sul primo punto sono d'accordissimo. Non racconto il luogo e la circostanza che mi portarono a scusarmi. Dopo un lavoro non andato bene, mi scusai con il mio maestro, dissi: "mi deve scusare mi sono emozionato" mi rispose in modo calmo e gentile: "con la tua emozione non puoi giocare con il c.lo degli altri" nel nostro caso il "c.lo degli altri sono i selvatici. Sul secondo punto, non ho tempo di emozionarmi, al massimo mi posso incazzare perché devo fare tutto in fretta, quasi ogni volta che devo uscire a caccia esce sempre qualche imprevisto. Ogni volta che devo comprare qualcosa di necessario per la caccia, non mi emoziono neanche un poco, al massimo mi girano le 00 perché devo spendere dei soldi che fare volentieri a meno di spendere. La mia attrezzatura è sempre pronta, basta metterla in auto, al massimo qualche indecisione per la scelta della carabina da portare a caccia. Quando inserisco il colpo in canna sto attento a fare il meno rumore possibile, specialmente quando arrivo in ritardo. Proprio ieri dopo questa discussione ho fatto mente locale, e fino a questo punto non ho percepito nessuna emozione. Alcune volte devo sforzarmi di non addormentarmi sulla scala. Arrivo alla cosa emozionante, più o meno alle 20,00 e qualche minuto vedo una macchia rossa nelle cannelle, lascio passare qualche minuto e con molta calma e con movimenti molto lenti cerco di valutare il sesso e l'età, è una femmina adulta, quindi non abbattibile, neanche in questo caso nessuna emozione, vi farò sapere cosa proverò quando mi capiterà un maschio giovane di cl 1 abbattibile, l'adulto l'ho già prelevato, e sinceramente non ricordo l'emozione che ho provato. Molto probabilmente non ricordo perché non mi concentro sulle emozioni. Mentre stavo per andare via ho visto nelle cannette quasi nello stesso punto del capriolo, una macchia nera, valutata una femmina giovane senza piccoli, però anche nelle cannette basse la sicurezza matematica che era senza piccoli non potevo averla. La mia attenzione era rivolta a valutare il cinghiale, molto probabilmente non avevo pensieri tali da farmi emozionare. L'ho vista nelle cannette alle 21,45 è stata a pascolare fino alle 22,00 l'ho tenuta sotto tiro per più volte a una distanza di 60/70 m. pero avevo deciso di non tirare, pervia delle cannette che coprivano interamente la testa del cinghiale quando mangiava. Quando il cinghiale e uscito nel campo di orzo tagliato, era a una distanza di 110/120 m. a questo punto ero sicuro che non aveva i piccoli, tolgo la sicura e metto lo stecher, nessuna emozione, non vedo perché mi sarei dovuto emozionare mettendo lo stecher. Avevo un Meopta Artemis 2-8x42, ottimo per il capriolo, ma poco adatto ai tiri con poco visibilità, lo stecher l'ho inserito alla 22,05 vedevo la siluette del cinghiale, e vedevo anche il crocicchio ma quando salivo dal basso verso l'alto per metterlo sulla testa del cinghiale spariva il contrasto e spariva il reticolo. Tiro fattibilissimo, ma non su di un punto preciso, potevo tirare approssimativamente sulla macchia nera dietro la spalla. Alla fine ho deciso di rinunciare, in tutto questo baillame, non ho avuto tempo di emozionarmi, al massimo un poco di incazzatura, che una volta rinunciato fa male a chi si incazza ma non al selvatico. Questa mattina sono andato a preparare il terreno, fra poco ritorno con il 223, con un ottica in 3-12 per 56 con il punto illuminato, domani vi farò sapere se mi sorò emozionato.Personalmente alcuni, in ordine di priorità:
1. rispettare l'animale
2. emozionarmi: dalla preparazione dell'attrezzatura (addirittura dall'acquisto diversi mesi prima, anche se solo per un coltello o un cappello) all'addormentarmi la sera prima, all'inserire il colpo in canna, ecc ecc in un crescendo che ben mi rivede nel post di Paoloh qualche pagina prima.
3. non correre (avere il giusto tempo per gestire il recupero, la preparazione della spoglia, fare un paio di foto, rimanere seduto in contemplazione il tempo necessario non necessariamente dopo il prelievo ma anche senza aver sparato)
4. prelevare
Questi sono i miei obiettivi nella caccia di selezione. Se in un'uscita riscontrassi i primi tre, sarebbe da voto 8. Se un'uscita mi garantisse il quarto senza gli altri, sarebbe da voto 2.
[brindisi]Ultima modifica sly8489; 20-07-20, 00:24.Commenta
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Io non mi incavolo quando rinuncio al tiro, anzi molte volte son pure contento...
Ma ti ricordo che sia incavolatura che contentezza sono emozioni.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Mi dispiace che tu non ti sia emozionato per quanto hai scritto. Sembra che tu lo viva più come un lavoro sgradito che come una passione (io se "devo" acquistare un'ottica o uno zaino dedicato è come se dovesse arrivare Babbo Natale per un bambino, altro che inca..atura per spendere i soldi! I soldi spesi malvolentieri sono la quasi totalità di quelli tolti alla caccia [:D] - esagero -).Premetto che avevo scritto e dopo non so come si è tutto cancellato, cercherò di essere più conciso. Sul primo punto sono d'accordissimo. Non racconto il luogo e la circostanza che mi portarono a scusarmi. Dopo un lavoro non andato bene, mi scusai con il mio maestro, dissi: "mi deve scusare mi sono emozionato" mi rispose in modo calmo e gentile: "con la tua emozione non puoi giocare con il c.lo degli altri" nel nostro caso il "c.lo degli altri sono i selvatici. Sul secondo punto, non ho tempo di emozionarmi, al massimo mi posso incazzare perché devo fare tutto in fretta, quasi ogni volta che devo uscire a caccia esce sempre qualche imprevisto. Ogni volta che devo comprare qualcosa di necessario per la caccia, non mi emoziono neanche un poco, al massimo mi girano le 00 perché devo spendere dei soldi che fare volentieri a meno di spendere. La mia attrezzatura è sempre pronta, basta metterla in auto, al massimo qualche indecisione per la scelta della carabina da portare a caccia. Quando inserisco il colpo in canna sto attento a fare il meno rumore possibile, specialmente quando arrivo in ritardo. Proprio ieri dopo questa discussione ho fatto mente locale, e fino a questo punto non ho percepito nessuna emozione. Alcune volte devo sforzarmi di non addormentarmi sulla scala. Arrivo alla cosa emozionante, più o meno alle 20,00 e qualche minuto vedo una macchia rossa nelle cannelle, lascio passare qualche minuto e con molta calma e con movimenti molto lenti cerco di valutare il sesso e l'età, è una femmina adulta, quindi non abbattibile, neanche in questo caso nessuna emozione, vi farò sapere cosa proverò quando mi capiterà un maschio giovane di cl 1 abbattibile, l'adulto l'ho già prelevato, e sinceramente non ricordo l'emozione che ho provato. Molto probabilmente non ricordo perché non mi concentro sulle emozioni. Mentre stavo per andare via ho visto nelle cannette quasi nello stesso punto del capriolo, una macchia nera, valutata una femmina giovane senza piccoli, però anche nelle cannette basse la sicurezza matematica che era senza piccoli non potevo averla. La mia attenzione era rivolta a valutare il cinghiale, molto probabilmente non avevo pensieri tali da farmi emozionare. L'ho vista nelle cannette alle 21,45 è stata a pascolare fino alle 22,00 l'ho tenuta sotto tiro per più volte a una distanza di 60/70 m. pero avevo deciso di non tirare, pervia delle cannette che coprivano interamente la testa del cinghiale quando mangiava. Quando il cinghiale e uscito nel campo di orzo tagliato, era a una distanza di 110/120 m. a questo punto ero sicuro che non aveva i piccoli, tolgo la sicura e metto lo stecher, nessuna emozione, non vedo perché mi sarei dovuto emozionare mettendo lo stecher. Avevo un Meopta Artemis 2-8x42, ottimo per il capriolo, ma poco adatto ai tiri con poco visibilità, lo stecher l'ho inserito alla 21,05 vedevo la siluette del cinghiale, e vedevo anche il crocicchio ma quando salivo dal basso verso l'alto per metterlo sulla testa del cinghiale spariva il contrasto e spariva il reticolo. Tiro fattibilissimo, ma non su di un punto preciso, potevo tirare approssimativamente sulla macchia nera dietro la spalla. Alla fine ho deciso di rinunciare, in tutto questo baillame, non ho avuto tempo di emozionarmi, al massimo un poco di incazzatura, che una volta rinunciato fa male a chi si incazza ma non al selvatico. Questa mattina sono andato a preparare il terreno, fra poco ritorno con il 223, con un ottica in 3-12 per 56 con il punto illuminato, domani vi farò sapere se mi sorò emozionato.
Quando preparo il palco per i colombi ad agosto per ottobre, già me li immagino credere al gioco, avvicinarsi dal centro valle e spianare le ali per planare sopra di noi .... mi viene la pelle d'oca! Pur sudando e scancherando per il caldo, la ricrescita delle piante, l'irraggiungibilità di quel maledetto ciuffo di castagno senza il quale avremmo la visuale anche su quella fetta di cielo che ...
Il giorno che mi inca..erò per tutto questo (acquisti, preparazione, attrezzatura, tiro mancato) invece che alimentare il fuoco della passione, sono sicuro che per me sarà già venuta l'ora di dedicarmi ad altro. Da un pezzo.
Ad ogni modo ognuno vive le sue passioni al meglio di quel che può, o almeno dovrebbe spendersi per farlo: il tempo andato non ritornaCommenta
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Ci viene anche una rima... Sly, che tristezza mi fai!!!Premetto che avevo scritto e dopo non so come si è tutto cancellato, cercherò di essere più conciso. Sul primo punto sono d'accordissimo. Non racconto il luogo e la circostanza che mi portarono a scusarmi. Dopo un lavoro non andato bene, mi scusai con il mio maestro, dissi: "mi deve scusare mi sono emozionato" mi rispose in modo calmo e gentile: "con la tua emozione non puoi giocare con il c.lo degli altri" nel nostro caso il "c.lo degli altri sono i selvatici. Sul secondo punto, non ho tempo di emozionarmi, al massimo mi posso incazzare perché devo fare tutto in fretta, quasi ogni volta che devo uscire a caccia esce sempre qualche imprevisto. Ogni volta che devo comprare qualcosa di necessario per la caccia, non mi emoziono neanche un poco, al massimo mi girano le 00 perché devo spendere dei soldi che fare volentieri a meno di spendere. La mia attrezzatura è sempre pronta, basta metterla in auto, al massimo qualche indecisione per la scelta della carabina da portare a caccia. Quando inserisco il colpo in canna sto attento a fare il meno rumore possibile, specialmente quando arrivo in ritardo. Proprio ieri dopo questa discussione ho fatto mente locale, e fino a questo punto non ho percepito nessuna emozione. Alcune volte devo sforzarmi di non addormentarmi sulla scala. Arrivo alla cosa emozionante, più o meno alle 20,00 e qualche minuto vedo una macchia rossa nelle cannelle, lascio passare qualche minuto e con molta calma e con movimenti molto lenti cerco di valutare il sesso e l'età, è una femmina adulta, quindi non abbattibile, neanche in questo caso nessuna emozione, vi farò sapere cosa proverò quando mi capiterà un maschio giovane di cl 1 abbattibile, l'adulto l'ho già prelevato, e sinceramente non ricordo l'emozione che ho provato. Molto probabilmente non ricordo perché non mi concentro sulle emozioni. Mentre stavo per andare via ho visto nelle cannette quasi nello stesso punto del capriolo, una macchia nera, valutata una femmina giovane senza piccoli, però anche nelle cannette basse la sicurezza matematica che era senza piccoli non potevo averla. La mia attenzione era rivolta a valutare il cinghiale, molto probabilmente non avevo pensieri tali da farmi emozionare. L'ho vista nelle cannette alle 21,45 è stata a pascolare fino alle 22,00 l'ho tenuta sotto tiro per più volte a una distanza di 60/70 m. pero avevo deciso di non tirare, pervia delle cannette che coprivano interamente la testa del cinghiale quando mangiava. Quando il cinghiale e uscito nel campo di orzo tagliato, era a una distanza di 110/120 m. a questo punto ero sicuro che non aveva i piccoli, tolgo la sicura e metto lo stecher, nessuna emozione, non vedo perché mi sarei dovuto emozionare mettendo lo stecher. Avevo un Meopta Artemis 2-8x42, ottimo per il capriolo, ma poco adatto ai tiri con poco visibilità, lo stecher l'ho inserito alla 21,05 vedevo la siluette del cinghiale, e vedevo anche il crocicchio ma quando salivo dal basso verso l'alto per metterlo sulla testa del cinghiale spariva il contrasto e spariva il reticolo. Tiro fattibilissimo, ma non su di un punto preciso, potevo tirare approssimativamente sulla macchia nera dietro la spalla. Alla fine ho deciso di rinunciare, in tutto questo baillame, non ho avuto tempo di emozionarmi, al massimo un poco di incazzatura, che una volta rinunciato fa male a chi si incazza ma non al selvatico. Questa mattina sono andato a preparare il terreno, fra poco ritorno con il 223, con un ottica in 3-12 per 56 con il punto illuminato, domani vi farò sapere se mi sorò emozionato.
Non me ne volere ma se dovessi andare a caccia con codesto spirito e in codeste condizioni....penserei seriamente alle bocce, brisca, scopa, scala 40 e ramino.
Sly pensaci... nessuno ti costrinfe ad andare a caccia.The Rebel![;)]Commenta
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