Sicuro come poche cose.
Circa lo stare dalla nostra parte...come fanno a stare dalla nostra parte?
Si schiera dalla tua chi ha convenienza politica a farlo e oggi chi ci appoggia apertamente viene danneggiato.
O ti metti nell'ottica di essere appetibile, oppure ti stanno alla larga.
Insomma, se uno va a ballare con una tuta da meccanico unta che la strizzi, che ha su da un mese, con la barba lunga e il fiato un po' pesantuccio.....io dico che la morosa non la trova.[:D]
Dobbiamo evolverci mantenendo i valori, ma interpretati nel presente: non possiamo essere scollati dalla società.
Il cacciatore deve essere percepito come il primo custode della fauna: perchè ciò avvenga abbiamo bisogno di investire e ricostruire quello che ci siamo lasciati distruggere.
Quando qualcuno ci aggredisce, dovrebbe essere la gente che indignata chiede l'intervento dei CC: la gente lo fa se la nostra presenza per loro è protezione delle strade, dei raccolti, della difesa della fauna.
Avremo tutto il sostegno politico quando, davanti a un casino la gente si metterà a dire: "Ma per forza che succede: i cacciatori già sono pochi poi li mettono anche in croce....e allora lo dicano che vogliono 'ste cose, delinquenti!!!"
Dobbiamo evolverci.
Se plaudiamo al giapponese che incolla gli occhi al cinghiale e al capriolo con la carta adesiva e lo ammazza dopo una notte di terrore, la gente pensa che facciamo schifo.
Se chi fa contenimeno lo facesse con una divisa ed un nome che richiami i cacciatori, (come fanno i cc in congedo) sarebbe una bella cosa: la gente inizierebbe a pensarci quasi come a istituzione.
Poi, con QUELLA uniforme, dovremmo avere delegazioni in mezzo alla protezione civile, per esempio.
Con quella uniforme dovremmo andare nelle scuole e li, prima di parlare di caccia, dovremmo parlare di fauna, di parchi, di luoghi abbandonati dall'uomo.
Insomma, se vogliamo il sostegno politico, dobbiamo avere il sostegno della gente: come lo abbiamo avuto negli ultimi 2500 anni.
Per tornare ad avere il sostegno della gente, è ora di darsi da fare.
Poi, quando avremo di nuovo quello che è nostro, le leggi sulla caccia le scriveremo noi, altro che coldiretti e i pareri dell'ispra.
Fino ad allora, più si sta schisci, ma tanto tanto schisci, meglio è.
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