Pre ambientamento fagiani
				
					Comprimi
				
			
		
	X
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Esatro! Ma almeno li possiamo giocare all'attacco noi... Anche se sono avversari mai domi
 
 ---------- Messaggio inserito alle 11:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:10 PM ----------
 
 Ovviamente non esatro ma esatto! ScusaDrool]Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Nei corsi di gestione della piccola fauna stanziale lo esplicito sempreMi riferivo ai vari interventi in cui si dice che non si può fare perché l'ambiente, i cacciatori, il mondo agricolo... Tutte cose vere, ma bisogna provare a fare qualcosa per aiutare anche il nostro mondo a essere credibile di fronte ai vari attacchi che riceviamo, e eliminare o diminuire il pronta caccia sarebbe a mio modo di vedere un buon auspicio in tal senso... Per quel che mi riguarda il mio è un proposito per cui mi sto informando e interessando, so molto bene che sarà molto difficile e magari utopistico come ho scritto in precedenza...
 Io vivo la caccia anche pensando a come si potrebbe migliorare, ovviamente sentendo le varie campane che suonano... Come anticipato da Luca, molte volte la gestione ordinaria di vari ATC e riserve non ha lungimiranza... E questo alla lunga non pagherà....
 
 ---------- Messaggio inserito alle 12:29 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:21 PM ----------
 
 Per aver un futuro dobbiamo pensare che la caccia c'era, c'è e deve esserci in futuro....
 
   Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 LiviaOriginariamente inviato da Livia1968Se non avessi stima e rispetto di te, ti consiglierei di pensare ad un percorso in politica.
 Ma credo che puoi fare molto e bene standone fuori.
 
 Ps. L'impegno? È tanto più ammirevole quello che ci si mette nonostante le condizioni in cui ci si trova.
 
 Aver intuito quale sia la strada corretta senza averlo letto sulle dispense di un corso, difendere la propria idea di caccia nonostante tutti facciano in altro modo, studiare, selezionare chi può insegnarti è un impegno a fronte del quale la ricompensa è quella di essere rimasta fedele alla propria idea. E non perché l'ho letto su un libro, il cui unico merito è quello di aver confermato quello che già pensavo ed avermi aperto gli occhi su quanto ignorante sono.
 
 Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
 purtroppo in troppi l'impegno lo mettono solo quando è ora di andare a sparare alla selvaggina....
 Per fare altri lavori o mettrci impegno ; stai frescaaaaaaa[:-bunny][:142]Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Specialmente nei contesti tipo il vostro del Friuli se manca manodopera volontaria non si fa molto.
 
 Prendo come esempio la riserva di Matteo: 40 cacciatori su circa 2000 ha.
 Zona di pianura con coltivazioni intensive (cereali), vigne e qualche zona boscata a macchia di leopardo. Ambiente non così male per il fagiano. Almeno da quello che ho visto quest anno quando siamo andati a caccia assieme.
 
 Laddove le risorse economiche sono limitate.. se non si punta alla collaborazione tra soci non si fa molto.
 In questo caso risulta difficile pensare a progetti di ambientamento per i fagianotti senza aumentare le quote in modo rilevante. Occorre ripensare i capisaldi della gestione così come si è fatta finora.Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Sei venuta in Nord Est senza avvisare ???Specialmente nei contesti tipo il vostro del Friuli se manca manodopera volontaria non si fa molto.
 
 Prendo come esempio la riserva di Matteo: 40 cacciatori su circa 2000 ha.
 Zona di pianura con coltivazioni intensive (cereali), vigne e qualche zona boscata a macchia di leopardo. Ambiente non così male per il fagiano. Almeno da quello che ho visto quest anno quando siamo andati a caccia assieme.
 
 Laddove le risorse economiche sono limitate.. se non si punta alla collaborazione tra soci non si fa molto.
 In questo caso risulta difficile pensare a progetti di ambientamento per i fagianotti senza aumentare le quote in modo rilevante. Occorre ripensare i capisaldi della gestione così come si è fatta finora.
 Vergogna...[menaie]Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Salve a tutti, sembrerÃ* fuori luogo, essendo Siciliano, intromettermi in questa interessante discussione, ma essendo stato in passato socio collaboratore, di due grandi Aziende faunistico venatorie di Avola e Noto, le più grandi della Sicilia, un allevamento di selvaggina, un recinto di ambientamento di 30 ettari, vissuto tre anni in Toscana precisamente in provincia di Livorno, dove i fagiani selvatici esistono ancora, e un anno in provincia di Verona, ho deciso di intervenire ma senza pretese di avere la veritÃ* assoluta in questo campo, perchè con gli animali c'è sempre da imparare. Secondo il mio modesto parere, bisogna lanciare fagiani sempre, ogni anno, e rinsanguare costantemente cercando genetiche sempre più selvatiche per migliorare il ceppo esistente non per cancellarlo sia chiaro. Io ero uno di quelli che credeva che una volta trovato il ceppo selvatico che covava alla grande e portato in allevamento non bisognava ibridarlo per salvaguardare la purezza e la selvaticitÃ*. Risultato? allevando fagiani consanguinei ho provato sulla mia pelle ed anche mie spese si perchè allevare costa parecchio se si vuole allevare bene, che la progenie era alquanto indebolita e si ammalava facilmente per un non nulla, con conseguente mortalitÃ*, cosa molto più difficile con gli ibridi. Il mio consiglio è quello di cercare i migliori allevamenti, spostarsi anche centinaia e centinaia di km per trovarli e visitarli di persona. So che non è facile ma se uno è motivato e ha il portafoglio ben fornito non c'è distanza che tenga. Come diceva Maxpointer scusatemi non ricordo bene il nome, bisogna liberare i fagiani leggeri, di taglia piccola, americanini, tenebrosi sempre di taglia piccola, anche incrociati, e il manciuria puro o incrociato con l'americanino. Tutte le altre razze il mongolia e il colchico di taglia grande che troviamo in molti allevamenti, hanno la tendenza ad essere più stanziali, sono facili da cacciare perchè sono più domestici e facili da avvistare, possono dare anche qualche risultato nella riproduzione naturale una volta immessi, ma dipende da allevamento ad allevamento, ma non daranno mai i risultati che danno in natura le razze leggere. Per quanto riguarda l'americanino che dire, questo fagiano essendo più selvatico rispetto al mongolia riesce a superare una stagione di caccia e superare anche i due anni di vita in natura, stessa identica cosa il tenebroso di taglia piccola. Per quanto riguarda il manciuria sono pochi gli allevamenti che selezionano una taglia piccola tutti gli altri lo incrociano con il mongolia ottenendo un fagiano medio grande. Ps scusate gli errori ma scrivo di fretta.Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Ciao Cinofilo75.
 Vedo che di fagiani te ne intendi. Il fatto che sei Siciliano non è assolutamente contrario alla gestione del fagiano che, se è veramente rustico sopporta bene pure la siccità. Prova ne è la popolazione di fagiani che ho visto a Pianosa, uno dei posti in Italia dove piove meno.
 
 Personalmente ritengo che gestire il fagiano oggi sia molto più difficile rispetto anche a solo 10/15 anni fa per varie ragioni, dall’aumento dei predatori al cambiamento dell’agricoltura soprattutto in pianura (mi verrebbe da dire anche cambiamento climatico ma forse andrei un po’ troppo oltre).
 
 In linea di principio secondo me ci sarebbe da fare una distinzione tra gestione nelle afv e gestione negli atc (quest ultimi inoltre molto diversi da provincia a provincia, sia per ambiente che dimensione, usi e costumi locali) ma magari se ne riparla più specificatamente in seguito.
 
 Sul discorso risanguamento teoricamente (da quello che ho studiato) andrebbe limitato sopratutto se si parla di soggetti di allevamento perché oltre a portare variabilità genetica, gli animali di allevamento portano con se tutta una serie di problemi sanitari legati appunto alle modalità di allevamento spesso troppo intensive.
 Diversa cosa per gli animali di cattura che risentono molto meno di questi problemi. Questa è la teoria. In pratica se parliamo di micro popolazioni isolate potrebbe anche non essere vero in quanto ci potrebbe essere il rischio di ridurre la fitness riproduttiva nel giro di qualche generazione se gli accoppiamenti avvengono tra cosanguinei (ovvero se non c’è apporto esterno di soggetti che concorrono alla riproduzione). Le mie sono supposizioni.
 
 Ti chiedo se conosci qualche allevamento di qualità in zona nord-est Italia che proponga gli americanini o un qualche altro ceppo di Torquati con soggetti più piccoli.Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Salve a tutti, sembrerÃ* fuori luogo, essendo Siciliano, intromettermi in questa interessante discussione, ma essendo stato in passato socio collaboratore, di due grandi Aziende faunistico venatorie di Avola e Noto, le più grandi della Sicilia, un allevamento di selvaggina, un recinto di ambientamento di 30 ettari, vissuto tre anni in Toscana precisamente in provincia di Livorno, dove i fagiani selvatici esistono ancora, e un anno in provincia di Verona, ho deciso di intervenire ma senza pretese di avere la veritÃ* assoluta in questo campo, perchè con gli animali c'è sempre da imparare. Secondo il mio modesto parere, bisogna lanciare fagiani sempre, ogni anno, e rinsanguare costantemente cercando genetiche sempre più selvatiche per migliorare il ceppo esistente non per cancellarlo sia chiaro. Io ero uno di quelli che credeva che una volta trovato il ceppo selvatico che covava alla grande e portato in allevamento non bisognava ibridarlo per salvaguardare la purezza e la selvaticitÃ*. Risultato? allevando fagiani consanguinei ho provato sulla mia pelle ed anche mie spese si perchè allevare costa parecchio se si vuole allevare bene, che la progenie era alquanto indebolita e si ammalava facilmente per un non nulla, con conseguente mortalitÃ*, cosa molto più difficile con gli ibridi. Il mio consiglio è quello di cercare i migliori allevamenti, spostarsi anche centinaia e centinaia di km per trovarli e visitarli di persona. So che non è facile ma se uno è motivato e ha il portafoglio ben fornito non c'è distanza che tenga. Come diceva Maxpointer scusatemi non ricordo bene il nome, bisogna liberare i fagiani leggeri, di taglia piccola, americanini, tenebrosi sempre di taglia piccola, anche incrociati, e il manciuria puro o incrociato con l'americanino. Tutte le altre razze il mongolia e il colchico di taglia grande che troviamo in molti allevamenti, hanno la tendenza ad essere più stanziali, sono facili da cacciare perchè sono più domestici e facili da avvistare, possono dare anche qualche risultato nella riproduzione naturale una volta immessi, ma dipende da allevamento ad allevamento, ma non daranno mai i risultati che danno in natura le razze leggere. Per quanto riguarda l'americanino che dire, questo fagiano essendo più selvatico rispetto al mongolia riesce a superare una stagione di caccia e superare anche i due anni di vita in natura, stessa identica cosa il tenebroso di taglia piccola. Per quanto riguarda il manciuria sono pochi gli allevamenti che selezionano una taglia piccola tutti gli altri lo incrociano con il mongolia ottenendo un fagiano medio grande. Ps scusate gli errori ma scrivo di fretta.
 
 
 
 
 
 Ciao Mario,
 Ciò che ho descritto in precedenza è il frutto di collaborazione di alcuni progetti di ripopolamento in varie zone.
 Ovviamente per svariati motivi, alcuni andati a buon fine, altri purtroppo no.
 
 Sbagliando si impara.....
 
 La tipologia dei terreni rimane per me sempre la cosa più importante... è la base di partenza.
 
 Con un terreno adatto i problemi si semplificano di molto, in questo caso se si scelgono i soggetti giusti (tenebrosi e americanini come descritto anche da te), gli accorgimenti da fare si riducono al minimo..... quasi zero...
 
 Se invece l'ambiente non è tanto predisposto ad ospitare questa tipologia di animale, in più si immettono fagiani da 1,5 Kg. magari reperiti in allevamenti scadenti... la situazione si complica molto e i risultati... "perché ci ho sbattuto la faccia" , sono pochi e comunque ottenuti con tempistiche decisamente troppo lunghe....
 Praticamente un fallimento che deperisce piano piano......
 
 Fare sopravvivere qualche fagiano su un territorio non è difficile, formare una colonia di fagiani selvatici, capace di riprodursi e tutt'altra cosa.
 
 Mi ripeto.....
 
 Molti cacciatori denigrano certe razze di fagiano perché. "dicono che rendono poco.... e soprattutto sono difficili da cacciare"....
 Bene!!!!! Dico io!!!!!! ......
 se sono difficili un motivo ci sarà!!!
 
 Quindi perché non sfruttare le capacità naturali di queste razze per raggiungere l'obbiettivo????
 
 Infatti, posso confermare che più del 50% dei progetti che sono stati iniziati con l'immissione di queste razze con un numero limitato di sette femmine tutte tenebrose e tre maschi "normali" di americanino, liberati tra maggio e giugno (vegetazione già abbondantemente sviluppata e insetti ben presenti) , la primavera successiva ha riprodotto dando i primi minimi risultati.
 Nel secondo anno il numero delle nidiate andate a buon fine è più che triplicato....
 
 Rimane comunque da tenere presente che una buona parte dei pulcini va persa per i più svariati motivi che tutti conosciamo.....
 
 Comunque nel "mini censimento" effettuato in agosto della terza stagione , si è contato una trentina di fagiani, che rispetto ai 10 immessi credo siano realmente un buon risultato...
 Non tanto per il numero, ma per qualità.
 
 Quei fagiani è vero che arrivano a 8/9 etti al massimo..... ma sono fagiani che partono a 70 80 metri dal cane, capaci di seminare di pedina anche i cani più smaliziati che non rimangono imbambolati in ferma...
 Fagiani che partono a volo con una velocità non indifferente, e tengono il volo fino a portarsi fuori pericolo....
 Fagiani che hanno imparato a dormire in pianta, che vanno a sgattate nei formicai per cercare le uova, fagiani a cui la pioggia e neve fa ridere perché sanno vivere e non sopravvivere...
 
 Fagiani selvatici veri, quelli che ogni cacciatore dovrebbe sperare di poter cacciare, perché mettono a dura prova i cani e anche chi tiene il fucile in mano.
 
 Ribadisco che non ovunque si riesce ad ottenere dei buoni risultati...
 Purtroppo ci sono zone dove già solo mantenere in vita quelli immessi per tre mesi è già una impresa....
 Di farli riprodurre non se ne parla neanche...Commenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Ciao Luca, nella mia ex storica riserva ormai dismessa, riuscimmo ad introdurre i fagiani di varie razze e provenienze, alcuni allevati in proprio, e i risultati furono sorprendenti con moltissime covate andate a buon fine. Attualmente nelle riserve siciliane è consentito solo l'immissione di fagiani pronta-caccia, con l'obbligo di recuperare tutti i capi immessi pena pesantissime sanzioni e ritiro della concessione. Io lo trovo assurdo a tal proposito vorrei far presente che i dati storici dell'ornitologia siciliana citano, nell'epoca medievale la presenza diffusa nell'isola dei fagiani selvatici, che venivano cacciati dai nobili tra cui Federico di Svevia appassionato falconiere. Secondo gli animalisti e di chi amministra la caccia e bene non far sapere ai cacciatori siciliani ignoranti che il fagiano viveva allo stato selvatico altrimenti salverebbe la caccia in Sicilia
 
 ---------- Messaggio inserito alle 10:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:22 PM ----------
 
 Luca, per quanto riguarda i migliori allevamenti, che dire, purtroppo con la scusa dell'aviaria han fatto chiudere tantissimi allevamenti validi nel nord e centro Italia, e a tutt'oggi vanno sempre a diminuire, nonostante ciò non ho alcun problema nel consigliarti i migliori attualmente sul mercato. Non so se si possono citare pubblicamente attendo risposte dai moderatoriCommenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 A dirla tutta il fagiano (come il daino) sarebbe una specie parautoctona ovvero portata dall’uomo prima del 1500 d.c.
 Lo status giuridico quindi non è lo stesso delle specie alloctone. Vaglielo a spiegare..
 
 Sarebbe interessante sapere quali sono i migliori allevamenti presenti in Italia.. più di qualche utente in questo forum fa parte di comitati direttivi degli atc o comunque ha interesse alla tematica. Se per i moderatori non è pubblicità ok sennò ci si scrive in privato
 
 Intanto grazieCommenta
- 
	
	
	
	
		
	
	
	
		
	
		
			
				
	
	
	
	
	
	
	
	
	
 Ciao Maxpointer, condivido al 100% tutto quello che hai detto. La scelta dell'ambiente è importante. Io personalmente ho sperimentato, infatti sbagliando si impara, che liberare fagiani nei posti urbanizzati equivale a buttare soldi, infatti i fagiani sono durati due giorni, e non sono morti per predazione ma per bracconaggio. Dopo il lancio il giorno stesso ho sentito gli spari. Le fucilate dalle mie partisi possono sentire in qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi periodo dell'anno e le vittime spesso sono colombacci e tortore dal collare. Ai giorni nostri ormai le campagne sono cambiate ed anche il paesaggio, ovunque ci sono ville e villette abitate da cacciatori e bracconieri. Anche chi non è cacciatore se ha la fortuna di avvistare un fagiano mentre è alla guida di un auto, accelera con l'intento di uccidere il fagiano, questo l'ho visto con i miei occhi! quindi e bene non liberare i fagiani vicino le strade asfaltate e non asfaltate che qui nella mia isola si chiamano trazzere, in quanto ai fagiani piace stare ai bordi o nel bel mezzo della strada. Ma non solo anche le coturnici e le pernici rosse amano stare ai bordi delle strade. Questi madornali errori li ho visti fare persino nei video di youtube dove fanno vedere il ripopolamento dei fagiani.
 
 ---------- Messaggio inserito alle 11:04 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:54 PM ----------
 
 Luca, parlando dell'isola di Pianosa, sapevo che era ricchissima di fagiani, e pernici rosse, ma sono stati eradicati. A Lampedusa erano riusciti ad introdurre le pernici rosse con eccellenti risultati, ma la Regione li ha fatti eradicare spendendo milioni, che potevano essere spesi per rimboschire e per ripopolare.Commenta
Argomenti correlati
				
					Comprimi
				
			
		
	- 
	
	
		
	
	
	
	
	
		
			da wolmerFAGIANI DI ALLEVAMENTO: PROBLEMA SOPRAVVIVENZA
 
 13 Marzo 2024
 11
 È esperienza comune che i ripopolamenti con selvaggina allevata...- 
							Canale: Il ritrovo del cacciatore
 
- 
							
- 
	
	
		
	
	
	
	
	
		
			da l'ingleseDiario di Bordo
 Mezzano Mista Inglesi Martedì 19 Agosto
 VISTA UNA COVATA DI STARNE
 Credo che oggi ci siamo divertiti tutti al Mezzano,...- 
							Canale: Prove, Raduni, Eventi
 19-08-25, 22:44
- 
							
- 
	
	
		
	
	
	
	
	
		
			da ALESSANDROcontento del cagnino nuovo che promette bene... alle 7.00 ero in luogo... che solitamente non e' frequentato... c'erano gia' 5 macchine.... dopo...- 
							Canale: Chiacchierando
 
- 
							
- 
	
	
		
	
	
	
	
	
		
			da Matteo87Buongiorno, esiste qualche allevamento o istituto in Italia che propone fagiani di cattura/fagiani di prima scelta se così si può dire con cui provare...- 
							Canale: Il ritrovo del cacciatore
 
- 
							
- 
	
	
		
	
	
	
	
	
		
			da l'ingleseStavolta Adriano Botto, Selezionatore e Pointerman di Fama, pur mantenendo la sua proverbiale eleganza e buona educazione, era stato alquanto incisivo:...- 
							Canale: Setter & Pointer
 
- 
							
- Caricamento in corso ...
- Nessun altro evento.

Commenta