morfologia e funzionalità

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  • Giampaoletti
    ⭐⭐⭐
    • Aug 2008
    • 1863
    • Ascoli Piceno

    #616
    Molto interessante il tuo parere, Gianluca33, corroborato dalla tua esperienza decisamente positiva.
    Il tuo Bracco ha tutti i requisiti per essere inserito nella iniziativa del forum volta a creare un archivio di Bracchi ausiliari venatori. La trovi, se vuoi, in altra discussione.
    Ecco il link:

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #617
      Le testimonianze sono sempre interessanti, pero' poi di fronte ad un parere e ad un'esperienza troviamo le statistiche che sono sconsolanti e ci dicono chiaramente quale sia la strada scelta dalla stragrande maggioranza dei cacciatori.
      Riguardo ai setter, razza che ho utilizzato per alcuni decenni, non credo cha l'aver ridotto la taglia sia stata una scorciatoia, bensi' la risultanza delle esperienze dei cacciatori. Devo rammentare che lo standard ufficiale l'unico riconosciuto internazionalmente, riporta altezze minime che sono superiori ai massimi citati nei commenti allo standard del Cajelli , ai quali fa riferimento l'allevamento italiano (e non solo) del setter inglese e quindi il 99 per cento dei setter italici , stando allo standard in vigore, dovrebbe essere squalificato ma é preferito da piu' del 50 per cento dei cacciatori italiani, in Inghilterra, patria del setter , rispettando e non modificando lo standard, sono arrivati ad iscriverne 200 (duecento) all'anno e la razza puo' considerarsi vicina all'estinzione e questi non sono "pareri" ma fatti !!
      Io sono per un concetto di FUNZIONALITA' al quale dovrebbero attenersi TUTTE le razze, perché altrimenti si finisce, come stanno finendo bracchi e spinoni, lodati da molti ed utilizzati da pochissimi, con una alta percentuale di cani allevati a fini compagnia e ring con ampie concessioni all'ipertipo.
      lucio

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      • lupo grigio
        ⭐⭐
        • Feb 2010
        • 612
        • palagianello
        • setter inglese Fox; setter inglese Argo; setter inglese Boris;

        #618
        Originariamente inviato da gianluca33
        salve, sono neo iscritto ed inizio col porgere i miei saluti.
        Morfologia e funzionalità......bel dilemma..ma siamo sicuri che lo sia? io vengo da altre razze, ho avuto sempre inglesi e riconosco a questi ausiliari(omissis) .......L'esistenza di allevamenti, seppur mosche bianche, capaci di produrre soggetti eccellenti sia sul ring che nelle prove di lavoro è la prova che spesso dietro la necessità di allontanarsi dallo standard per produrre cani di qualità vi sia semplicemente una scorciatoia. Nulla è immodificabile, figuriamoci uno standard ma che non diventi una scorciatoia e soprattutto fin quando c'è e non si modifica....far passare il concetto che pur non rispettandolo....si intraprende una strada pericolosa per la razza. Io qualche anno fa ho acquistato un setter, seppur sconsigliato da amici cacciatori ecc, da un allevamento che fa del bello e bravo una bandiera.....oggi è campione italiano di lavoro e riproduttore e tutti gli amici che mi sconsigliavano....sono alla porta per chiedere monte.
        Credo di aver intuito l'allevamento a cui ti riferisci,anch'io ho molto di quel sangue nei miei cani e ne sono soddisfatto...Detto questo,vorrei ricordarti che la ''scorciatoia'',come tu l'hai definita,è stata presa anche in questo caso.Infatti,tale scorciatoia altro non è che il commento del Cajelli,che oramai per noi rappresenta da anni lo standard a cui fare riferimento(56-62cmX20-30kg).Ti ricordo però che il vero standard,prevede un'altezza da 65 a 68 per i maschi e da 61 a 65 per le femmine e non cita limiti di peso.Per cui,anche gli allevatori che ambiscono in allevamento al ''bello e bravo'',hanno da tempo sconsacrato lo standard originale,pur non scadendo nella mania del ''mini-setter''.Oggi non esiste un allevamento di Setter da caccia che sforni maschi di 65-68cm o femmine di 61-65cm.Io ho sempre preferito Setter in taglia,oggi possiedo un maschio di 62,5cmX26-27kg che è instancabile,ma ho avuto suo nonno che misurava 61cmX31-33kg che,pur essendo un valido cane da caccia e con grande animus,non aveva minimamente le doti di fondo e dinamicità del nipote.Questi setteroni,in realtà non rientrerebbero nemmeno nel minimo dello standard ufficiale,forse nemmeno nelle misure previste per le femmine,eppure sono ai limiti massimi del Cajelli,e sono sicuro che anche per il tuo setter è così...Tornando al discorso''morfologia e funzionalità'',io credo che un cane da caccia,a prescindere dalla razza,debba restare orientativamente in certe misure e debba essere privo di orpelli inutili,come un centometrista debba avere un certo fisico, un maratoneta un altro,un saltatore un altro,un lanciatore del peso un altro ancora,pena la perdita di ''funzionalità'' relativa all'attività svolta.Per i Bracchi sono previsti ancora 67cm(più tolleranze) e 40kg e non c'è nessun Cajelli...


        Riguardo al fatto che il bracco sia un cane di nicchia....è indubbiamente vero ma credo che ciò non sia sotto tutti i punti di vista negativo, penso che sia la sua diversità che vada protetta. Io dopo molti inglesi dieci anni fa feci la "pazzia" di acquistare un bracco italiano pensando che al massimo me lo sarei godo stando seduto al camino....le cose sono andate diversamente ci vado ancora a caccia .....è un cane che a caccia non molla mai , che apre fin dove arriva il limite del campo senza necessità di portarmi il fischietto. Mi ha dato (seppur con i suoi difetti ) grandi soddisfazioni e le mattine che decido di sciogliere lui al posto di un setter lo faccio proprio per la sua grande diversità. Fosse piu leggero, piu veloce, meno grande, meno riflessivo, meno bracco....finirei per sciogliere un setter.,,,,forse mi sono dilungato un filo troppo....
        Un saluto a tutti gli amanti di questo splendido animale....senza retorica monumento della cinofilia Italiana
        Detto questo,vorrei porti una domanda per curiosità personale:in quali situazioni decidi di sciogliere il Setter invece del Bracco e viceversa? E perchè? Ti chiedo questo perchè anch'io caccio con un Setter ed un continentale(Korthals) ma non sciolgo l'uno anzichè l'altro,preferisco godermeli insieme.Se avessi constatato che il continentale fosse meno ''funzionale'' in certi ambienti e situazioni,lo avrei accantanonato,perchè da semplice cacciatore,ritengo che la bellezza morfologica debba essere prima di tutto funzionale e i monumenti preferisco godermeli nei musei.Con rispetto.
        Saluti.

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #619
          lupo grigio Per i Bracchi sono previsti ancora 67cm(più tolleranze) e 40kg e non c'è nessun Cajelli...

          concordo competamente con lo scritto di lupo grigio, i bracchi non hanno avuto un Cajelli, ma lo standard prevede oltre ai mostruosi 40 kg , anche un minimo di 25 kg. riguardo alla taglia il massimo é di 67 cm (senza tolleranze , 67 bastano ed avanzano) mentre per lo spinone sono previsti 70 cm e dato che a qualcuno sembravano pochi, hanno pensato bene di aggiungere anche la "tolleranza"

          lucio

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          • gianluca33
            • Aug 2015
            • 56
            • bonifati
            • setter e bracco italiano

            #620
            salve,
            Riguardo la domanda di lupo grigio.....quello che mi fa decidere se sciogliere il setter o il bracco non è la situazione. Entrambi svolgono egregiamente il proprio lavoro sulla selvaggina che caccio abitualmente, prevalentemente quaglie e beccacce. Quello che mi fa decidere se sciogliere l'uno o l'altro è semplicemente il mio gradimento in quella giornata. Insieme non li sciolgo perché il mio setter apre tanto, anche troppo per la caccia pratica e per servirlo devi mettere cuore a gambe al sue servizio, paradossalmente quelle rare volte che ho liberato entrambi è stato il setter ad essere un filo trascurato. Per quanto riguarda il fatto che non è la singola esperienza positiva a fare la statistica è certamente vero ed ovviamente non era questo lo scopo della mia riflessione, ciò non toglie che le esperienze positive ( non ostane vivo in calabria dove il bracco e a dir poco raro su tre proprietari...sono tutti felici della loro scelta ), pur essendo poco rilevanti rispetto ai grandi numeri, dimostrano che all'interno della razza ci sono allevatori, linee, soggetti meritevoli di nota ed in salute a 360 gradi, soggetti dai quali si puo' ripartire senza troppe manipolazioni . Per quanto riguarda la funzionalità.....intendiamoci, forse mi ero spiegato male, anche io sono un fautore della stessa. Pensando alla cinofilia in senso generale penso a come hanno ridotto boxer, mastini napoletani, cani corso sia a livello fisico che caratteriale ,,,, in nome di un ipertipo che va anche ben oltre lo standar e non curandosi minimamente della funzionalità che anche queste razze hanno o meglio, ormai, dovrebbero avere, per non parlare dell'aspetto commerciale ....un mastino davvero tosto a chi lo vendi? meglio un pupazzone che giochi con i bambini del vicino (la diffusione di una razza non è sempre e comunque qualità della stessa). Ripeto, funzionalità si e che sia la stella polare nella selezione di una cane che è e deve essere prima di tutto cacciatore ma che non diventi una scorciatoia. Tornando sempre ai setter....le piccole taglie possono anche piacere di piu,possono essere piu comode, possono aver avuto la meglio per svariati motivi,,,,,ma vogliamo dire che nella riduzione della taglia non ha influito il fatto che nelle prove un setter nano non dia sempre e comunque l'idea di essere radente ? tagliargli un po' le gambe non è forse la strada piu corta ( scorciatoia ) per renderli piu radenti ? Perdonatemi l'ironia ma da senso a quello che volevo dire.
            come sempre....a mio modesto parere,
            un saluto a tutti

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            • lupo grigio
              ⭐⭐
              • Feb 2010
              • 612
              • palagianello
              • setter inglese Fox; setter inglese Argo; setter inglese Boris;

              #621
              Originariamente inviato da Lucio Marzano


              concordo competamente con lo scritto di lupo grigio, i bracchi non hanno avuto un Cajelli, ma lo standard prevede oltre ai mostruosi 40 kg , anche un minimo di 25 kg. riguardo alla taglia il massimo é di 67 cm (senza tolleranze , 67 bastano ed avanzano) mentre per lo spinone sono previsti 70 cm e dato che a qualcuno sembravano pochi, hanno pensato bene di aggiungere anche la "tolleranza"

              Sì Lucio,hai ragione,ricordavo male,la tolleranza c'è nello Spinone(ahimè).

              ---------- Messaggio inserito alle 02:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:43 PM ----------

              Originariamente inviato da gianluca33
              salve,
              Riguardo la domanda di lupo grigio.....quello che mi fa decidere se sciogliere il setter o il bracco non è la situazione. Entrambi svolgono egregiamente il proprio lavoro sulla selvaggina che caccio abitualmente, prevalentemente quaglie e beccacce. Quello che mi fa decidere se sciogliere l'uno o l'altro è semplicemente il mio gradimento in quella giornata. Insieme non li sciolgo perché il mio setter apre tanto, anche troppo per la caccia pratica e per servirlo devi mettere cuore a gambe al sue servizio, paradossalmente quelle rare volte che ho liberato entrambi è stato il setter ad essere un filo trascurato. Per quanto riguarda il fatto che non è la singola esperienza positiva a fare la statistica è certamente vero ed ovviamente non era questo lo scopo della mia riflessione, ciò non toglie che le esperienze positive ( non ostane vivo in calabria dove il bracco e a dir poco raro su tre proprietari...sono tutti felici della loro scelta ), pur essendo poco rilevanti rispetto ai grandi numeri, dimostrano che all'interno della razza ci sono allevatori, linee, soggetti meritevoli di nota ed in salute a 360 gradi, soggetti dai quali si puo' ripartire senza troppe manipolazioni . Per quanto riguarda la funzionalità.....intendiamoci, forse mi ero spiegato male, anche io sono un fautore della stessa. Pensando alla cinofilia in senso generale penso a come hanno ridotto boxer, mastini napoletani, cani corso sia a livello fisico che caratteriale ,,,, in nome di un ipertipo che va anche ben oltre lo standar e non curandosi minimamente della funzionalità che anche queste razze hanno o meglio, ormai, dovrebbero avere, per non parlare dell'aspetto commerciale ....un mastino davvero tosto a chi lo vendi? meglio un pupazzone che giochi con i bambini del vicino (la diffusione di una razza non è sempre e comunque qualità della stessa). Ripeto, funzionalità si e che sia la stella polare nella selezione di una cane che è e deve essere prima di tutto cacciatore ma che non diventi una scorciatoia. Tornando sempre ai setter....le piccole taglie possono anche piacere di piu,possono essere piu comode, possono aver avuto la meglio per svariati motivi,,,,,ma vogliamo dire che nella riduzione della taglia non ha influito il fatto che nelle prove un setter nano non dia sempre e comunque l'idea di essere radente ? tagliargli un po' le gambe non è forse la strada piu corta ( scorciatoia ) per renderli piu radenti ? Perdonatemi l'ironia ma da senso a quello che volevo dire.
              come sempre....a mio modesto parere,
              un saluto a tutti
              Mi dispiace che in molte discussioni sui continentali si finisca prima o poi a parlar di Setter...Ma ripeto,io non sono favorevole ai ''nani'',ritengo invece lo standard originale obsoleto e contro-funzionale all'attività venatoria e ritengo che le misure indicate dal Cajelli siano ragionevolmente adatte alle esigenze dei cacciatori attuali.Che poi si sia andato ''oltre'' in molti casi,non lo nego ma non credo che la causa dei ''micro-Setter'' sia da individuare nella ricerca della radenza.Io invece ho notato spesso groppe corte(nel quadrato),assi cranio facciali convergenti,musi a punta,occhi spiritati,pelo scarso,galoppo rabbioso e isterico,ferme di scatto e guidate a strappi e costrette dai conduttori,nella ricerca della velocità fine a sè stessa.Ma questa è un'altra storia...
              In questa discussione invece si parlava di tutt'altro.Si discuteva di Bracchi Italiani selezionati e premiati ma in ipertipo.Si valutava in che maniera delle taglie e dei pesi eccessivi,delle ossature pesanti,delle giogaie bovine,delle orecchie sproporzionate,dei labbroni esagerati,delle grasselle abbondanti,delle palpebre scollate potessero influire negativamente sul lavoro del cane,e si valutava l'utilità o meno di perpetuare queste caratteristiche in allevamento.Si constatava inoltre che lo stato attuale della razza(secondo i numeri) non è ottimale e si osservava come molti soggetti di questa nostra razza non siano utilizzati e selezionati in funzione dell'attività venatoria.Si notava infine che persino uno standard ''permissivo'' come quello del Bracco,venga spesso scavalcato ed ignorato dagli addetti ai lavori in nome di un concetto di bellezza del tutto soggettivo ma che in realtà si chiama''ipertipo''.Tu hai citato l'esempio del Mastino,del Corso,del Boxer,e ce ne sarebbero tanti altri,ma a me sembra che con le nostre razze da ferma nazionali si sia sulla stessa strada.
              Saluti.

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              • Capitano
                Ho rotto il silenzio
                • Nov 2010
                • 3
                • Ovada
                • breton [url=https://postimg.org/image/ifmj17mrz/][img]https://s11.postimg.org/dgz0moiz7/2013_10_31_

                #622
                -Morfologia e funzionalità-

                Condivido e vorrei che non restasse lettera morta."Morfologia e funzionalità" : partendo da questa posizione pare chiaro l'intento di voler migliorare la funzionalità osservando la morfologia che la consente. Dovrebbe esser corretto ritenere che questa sia stata la base dei criteri di selezione di razze di utilità . Di fatto si è attuata la selezione anche solo in funzione estetica. Si è andati alla ricerca del bello fine a se stesso ( valutazione affatto personale che a volte trova diffusi riscontri. Si parla allora di successo di una razza che è di moda, piace .....); od alla ricerca dell'inconsueto (cani bassi e lunghi, cani con manti di colore particolare, con orecchie a farfalla, nudi ovvero quasi senza peli, cani miniatura di taglie maggiori, toy dogs e quant'altro l'umanità abbia ritenuto o ritenga di trovare nel cane). Alla morfologia comunque ma anche al carattere è d'obbligo rifarsi se si vuole selezionare per la funzionalità ( cani da pastore, cani da traino, cani da guardia e da difesa, cani da caccia nelle loro specializzazioni ...). E' giusto dunque ritenere che la funzionalità possa essere migliorata apportando modifiche alla morfologia, e quindi agli standards, selezionando di conseguenza in tal senso. Gli standards sono variati nel tempo (fotografie d'epoca disponibili lo confermano a colpo d'occhio). E, si osservi, non solo per le razze da lavoro ma anche per quelle da compagnia (dove peraltro il carattere gioca sempre la sua parte). L'uomo è in perenne ricerca di miglioramento o divertimento e ciò vale anche nei confronti del suo amico cane. Ci si domanda,però, come individualmente si possa influire per arrivare alla modifica di uno standard. Qui il ragionamento si amplia indefinitamente dovendo tener conto di una situazione generale in cui interagiscono pressioni economiche, sociali,culturali. Difficile ! Molto difficile! Quando vedo un bel cane ( bello per me ovviamente !) di qualsiasi razza o non razza, che fa bene il suo mestiere di cane (da compagnia simpatico e ubbidiente, giocherellone e birbante; da caccia atletico ed efficiente, astuto e ben collegato o quant'altro; ecco che allora posso dire che quel cane tende a ciò che mi aspetto da un cane e lo addito, lo presento, ne evidenzio le doti, lo promuovo presso i conoscenti. Sarebbe interessante che i giudizi ufficiali sui cani (in esposizione ed in lavoro, che sono poi quelli che mandano in riproduzione i soggetti che rispettano lo standard) tenessero sempre in considerazione l'inarrestabile evoluzione che contraddistingue l'uomo come il suo amico cane. "Ma così si richiederebbe ai giudici di tradire il loro compito", si può obiettare. Una risposta corretta per me è che un tradimento per amor della virtù è sempre meglio di un tradimento per amor di regola.

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #623
                  resto dell'opinione che il concetto base che dovrebbe condizionare l'allevatore é quello che la morfologia del cane debbe favorire la salute , il benessere del cane e l'attività per la quale la razza é stata concepita (frase che i veterinari inglesi hanno vouto fosse aggiunta a tutti gli standard di razza) . Quando dei giudici premiano dei soggetti con particolari in ipertipo si dimostrano o ignoranti (cioé non al corrente dello standard di razza) o sommamente presuntuosi.
                  lucio

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                  • gianluca33
                    • Aug 2015
                    • 56
                    • bonifati
                    • setter e bracco italiano

                    #624
                    un diverso punto punto di vista

                    Che questa dovrebbe essere la strada maestra della zootecnica in generale e dell'allevamento del Bracco nello specifico penso penso non ci siano dubbi ma la domanda che vorrei farvi, non in modo provocatorio ma speranzoso che in questo forum vi siano persone con maggiore esperienza rispetto alla mia riguardo a questa comunque splendida razza, è un altra. Per far si che l'allevamento possa migliorare salute, benessere ed attitudine venatoria è davvero necessario modificare lo standard? o lo si puo' fare anche lasciando le cose come stanno?.Comunque, al di là di questo, ho iniziato a scrivere per vedere la cosa anche sotto un punto di vista un po' diverso. Rispetto a questo, "classico ed inesauribile", argomento vorrei spostare l'attenzione e conoscere il vostro parere su un aspetto a questo argomento sicuramente collegato e cioè, al di là del fatto che un determinato tipo morfologico sia più o meno funzionale; non viviamo in un mondo dove il moderno allevamento intende troppo lo standard come un concetto da verificare con il righello in mano? E siamo davvero sicuri che qualunque sia lo standard, la morfologia e la funzionalità , sia sempre e comunque sintomo di qualità e benessere di una razza avere soggetti estremamente uniformi ? un fenotipo con una CERTA forbice di difformità non sarebbe anche indice di un patrimonio genetico vasto, diversificato e salutare? Non guardare con troppa diffidenza un soggetto non troppo tipico potrebbe essere la giusta strada per evitare molti problemi, facendo convivere lo stesso all'interno della razza con soggetti più tipici e perché no anche con qualche l'ipertipo
                    che seppur non desiderabile in senso assoluto torna sempre utilissimo nella conservazione genetica di alcune caratteristiche che di sicuro esalta. So che questo oggi è utopistico nella misura in cui le prove cinofile, le esposizioni.......sono sempre più esibizioni fini a se stesse ed hanno sempre meno a che fare con lo scopo selettivo per cui erano state create. Per non parlare di un allevamento che oggi. per forza di cose, è diventato sempre piu commercio e che come tutti i commerci ha bisogno della pubblicità ....del campione, del giudice,,,,e su questo mi fermo altrimenti.........
                    cordiali saluti
                    Ultima modifica gianluca33; 21-08-15, 14:00.

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #625
                      il ricorso all'ipertipo, al solo scopo di ottenere cartellini alle expo e successivamente vendere a prezzi piu' alti i figli del "campione" hanno portato ad aberrazioni nocive alla salute stessa dell'animale. Alcune razze (i carlini per esempio) hanno grossi problemi di respirazione, i mastini napoetani, che erano potenti cani da difesa, sono diventati pietosi ammassi di pelle e hanno perfino problemi di deambulazione e potrei continuare. Constatando queste aberrazioni l'associazione veterinari inglesi ha ottenuto che il CRUFT (la massima manifestazione espositiva cinofila) non fosse trasmessa per televisione.
                      lucio

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                      • gianluca33
                        • Aug 2015
                        • 56
                        • bonifati
                        • setter e bracco italiano

                        #626
                        questo è fuori dubbio

                        Commenta

                        • Arha
                          ⭐⭐⭐
                          • Dec 2014
                          • 1094
                          • Lumezzane
                          • Setter inglese

                          #627
                          Originariamente inviato da Lucio Marzano
                          dobbiamo selezionare in funzione della morfologia ufficiale anche quando questa é controproducente o dobbiamo pensare maggiormente alla funzionalità e da questa far dipendere il tipo ? é giusto esasperare o enfatizzare i particolari morfologici al solo scopo di ottenere cartellini sui ring delle expo ?
                          Quando ho letto questo passo dal libro "e l'uomo incontrò il cane" di k. Lorenz mi sono venuti in mente i tanti discorsi fatti sul forum su come l'Expo (ma anche la moda in generale e la tendenza di assecondarla con la modifica degli standard) possa compromettere la funzionalità dei nostri ausigliari.
                          Ecco il passo:

                          "È triste ma innegabile che una accurata selezione di caratteri fisici non è conciliabile con una selezione di caratteri psichici. Gli esemplari che rispondono a tutte le esigenze in entrambi i campi sono troppo rari per poter fondare solo su di loro la continuazione di una razza. Come io non conosco un solo scienziato veramente di genio che sia anche un Apollo, o una donna che incarni la bellezza ideale e sia dotata di un'intelligenza più che mediocre, così non conosco alcun campione di una qualsiasi razza canina che vorrei avere come mio cane. Con ciò non voglio dire che questi due diversi ideali si escludano necessariamente a vicenda: non si vede perché un cane di razza eccezionalmente bello non potrebbe essere dotato anche di eccezionali qualità psichiche; ma ciascuno di questi ideali è già di per sé abbastanza raro perché non sia estremamente improbabile trovarli riuniti in un unico soggetto. Anche se un allevatore si pone come compito una severissima selezione da entrambi i punti di vista, in pratica non potrà fare a meno di scendere a dei compromessi. Così, si cominciò a separare quella che è l'estetica dell'animale dalle sue prestazioni, esattamente come si fa per i piccioni viaggiatori, coi quali si arrivò veramente a creare due razze diverse. Nell'allevamento del cane da pastore tedesco mi pare si sia già sulla buona strada per giungere a una separazione dello stesso genere. Nei tempi andati, quando il cane era ancora prevalentemente un animale utile e la moda non aveva l'importanza che ha assunto oggigiorno, non esisteva il pericolo che nella scelta degli animali d'allevamento le qualità psichiche venissero trascurate. D'altra parte, anche in una selezione il cui criterio esclusivo sia l'utilità, possono sempre affiorare difetti psichici. Ad esempio un grande conoscitore di cani, che stimo molto, ritiene che la mancanza di fedeltà di certi segugi sia proprio da far risalire a questo. Indubbiamente tali razze vengono in primo luogo selezionate in base alla particolare finezza dell'olfatto; però è perfino possibile che si sia operata una selezione sulla base della mancanza di fedeltà al padrone: oggi, si sa, vi sono cacciatori privi di senso sportivo, talvolta anche guardie forestali, che spesso preferiscono lasciare la ricerca della selvaggina colpita a un qualsiasi subalterno; fa quindi parte dell'utilità di un buon segugio esser capace di lavorare con chiunque altrettanto bene che col proprio padrone. La cosa però diventa veramente grave quando l'onnipotente tirannia della moda, la più sciocca fra le femmine sciocche, si arroga di prescrivere ai poveri cani quale deve essere il loro aspetto. Non esiste una sola razza canina le cui eccellenti qualità psichiche originarie non siano andate totalmente distrutte non appena la razza è diventata di gran moda. Soltanto se in un angolo sperduto del globo i cani in questione hanno potuto continuare ad essere allevati come animali normali, al riparo dalla moda, questo deterioramento ha potuto essere evitato. Così nel loro paese vi sono ceppi di cani da pastore scozzesi in cui vivono ancora tutte quelle magnifiche qualità di carattere tipiche di questa razza, mentre i nobili collies, allevati nell'Europa centrale come cani di moda agli inizi del secolo, hanno subito un incredibile processo di peggioramento sia nel carattere che nell'intelligenza. Se per una razza che diventa di moda non c'è un allevamento che sappia dare il necessario sostegno alle qualità psichiche degli animali, la sua sorte è segnata. Persino allevatori indubbiamente onesti, che preferirebbero morire piuttosto che permettere l'incrocio di un animale che non sia di razza purissima fino al più lontano antenato, non trovano nulla di immorale nell'allevare esemplari fisicamente splendidi che recano però tare psichiche.
                          Lettori cinofili, per i quali scrivo questo libro, credetemi: la gioia di possedere un cane che rappresenti quasi la perfezione della sua razza si spegne pian piano nei lunghi anni di intimità, ma non si spegne il disagio che creano certe carenze psichiche come l'eccessivo nervosismo, l'ombrosità, l'esagerata pusillanimità. Il tempo non immunizza contro tali logoranti difetti, anzi rende ad essi più sensibili. Un bastardo intelligente, fedele, animoso e con i nervi a posto, dà alla lunga assai più soddisfazioni che non un campione purissimo costato un patrimonio".
                          Edo

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #628
                            oggi piu' che mai, scorrendo le fotografie di molte razze , da un secolo a questa parte, si nota come ci sia stato un fortissimo aumento dell'ipertipo, cioé di caratteristiche morfologiche non funzionali portate all'eccesso fino a nuocere alla salute ed al benessere del cane per non parlare del fatto che spesso invece di favorire l'attività per la quale é stata creata la razza, la penalizzano. Premiare un cane con particolari morfologici esagerati ritenedolo piu' tipico di un'altro che li presenta in misura corretta é normale ed é il difetto fondamentale che notiamo CONTINUAMENTE nelle esposizioni, che invece di verifiche morfologiche , sono diventate la gara a chi é riuscito ad "esagerare" di piu'.
                            lucio

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                            • ginger
                              ⭐⭐⭐
                              • Feb 2011
                              • 5173
                              • calabria
                              • SETTER INGLESE

                              #629
                              Il problema nn è a mio aprere l'ipertipo,quello credo interessi a pochi e perdipiù non legati al mondo venatorio,il serio problema è il tipo,cioè premiare sempre il tipo,non voglio credere che i signori giudici non sappiano che quei cagnoni grossi flaccidi e linfatici non potranno mai esprimersi in un campo,allo stesso modo però premiano con l'eccellente 2 cagne così............

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                              • ginger
                                ⭐⭐⭐
                                • Feb 2011
                                • 5173
                                • calabria
                                • SETTER INGLESE

                                #630
                                eccole 2 cagne che prendono allo stesso modo l'eccellente...............
                                Ultima modifica ginger; 19-08-16, 17:41.

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