trialer : angelo o demone ?

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Paolo Cioli
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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #226
    Trialer erano , tanto per rimanere in un passato remoto che possa collocarmi al riparo delle suscettibilità di proprietari, Or del Cecina ( il mito di Lucio Marzano) , GWang de Valesia, Floraent D'arlay o Ardito del Vento ,e lo erano anche Lucaniae Luky ( campione di tutto) , Jannette del Vincio e Kae del Vincio
    G.Wang l'ho conosciuto bene, l'ho visto fin da quando era in preparazione , un soggetto di grandissimi mezzi fisici, ma uno zuccone, solo il grande Mario ha potuto con un lavoro lunghissimo e indefesso mettergli le briglie. Ecco l'importanza anche del manico, ma Mario era un grande ; 4 coppe europa in singolo :GWang, Falstaff, CrismaniDick e Bouvard (solo il grande Gino Botto come lui) e ben 6 vittorie a squadre e.....non era un professionista (nel senso che non allenava per terzi)

    Nessuno saprà mai quanti soggetti di valore sono stati semplicemente catalogati come "non adatti alle prove" solo perché il dresseur non li ha capiti o non aveva il tempo di seguirli come sarebbe stato necessario fare.
    lucio

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    • Massimiliano Cervosi
      • Jun 2010
      • 87
      • Cascia
      • Pointer

      #227
      [QUOTE=Lucio Marzano;636829]G.Wang l'ho conosciuto bene, l'ho visto fin da quando era in preparazione , un soggetto di grandissimi mezzi fisici, ma uno zuccone.[QUOTE]

      Sono un grande fan di G.Wang e a lei che l'ha visto fin da giovane, le chiedo gentilmente di spiegare meglio il perchè dello ''zuccone''. Lo era nel cercare le starne, nel recepire l'addestramento o in che altro?

      Cordialmente,
      Massimiliano Cervosi.

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #228
        era un soggetto di grandissimi mezzi fisici e di enorme passione sul terreno era scatenato e non si lasciava guidare sembrava invasato, andava fuori mano,
        recepiva o meglio non recepiva gli insegnamenti, marchesi lo ha "lavorato" per piu' di un anno tutti i giorni con pazienza infinita finché pian piano lo ha ridotto alla ragione, ma non fu mai un cane "facile" era il soggetto che un giorno faceva morabilie ed il giorno dopo....pazzie
        lucio

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        • francesco barbaro
          • May 2011
          • 146
          • lucera
          • setter inglesi

          #229
          Originariamente inviato da maxmurelli
          Renato sta volta sono d'accordo con te!
          E poi vorrei ricordare a qualcuno che il Trialer (TEMA DI QUESTA DISCUSSIONE), così come lo specialista, NON E' SOLO ED ESCLUSIVAMENTE il cane da beccacce!
          Molte volte denoto che tantissime persone osannano solo ed esclusivamente questo selvatico e denigrano tutti gli altri come se fosse una banalità cacciarli!
          Un cane specialista sulle beccacce è un gran cane, e non l'ho mai messo in dubbio, ma il Beccaccinista o lo Starnista (meglio Perniciaio... rosse e barbare) non lo sono altrettanto?
          E i cani da montagna che vanno a Bianche o Cotorne... quelli dove li lasciamo?

          Ah già è vero, scusate, tutti i selvatici che ho appena menzionato non fanno testo perché non sono la beccaccia!
          Salve, concordo al 1000x1000.

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          • adolfo rosetti
            ⭐⭐
            • Mar 2010
            • 506
            • roma
            • setter inglesi

            #230
            Caro Lucio, li specialisti sono stati tanti. Cambierei solo due nomi invece di Arno(grandissimo riproduttore) a starne metterei il figlio Fiero,più stile del padre e nato per la pernice grigia. Per le beccacce metterei una cagna degli anni 80, di proprietà di Fanti che fu ,purtroppo, gran cinofilo e gran beccacciaio e compagno di caccia di Bravaccini. La cagna in questione si chiamava Zara ,buon stile e sopratutto "radar da beccacce". Vinse molte gare a B. ed ebbe vari CAC (allora non li regalavano). Se non l'hai conosciuta chiedi a "U Professore". Un abbraccio a te ed al Salento( che vini quelli di De Castris). adolfo

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            • Paolo Cioli

              #231
              In fondo ci stiamo addentrando in ragionamenti da teologi di Bisanzio,; il ragionamento sul nulla. Io per primo !
              Quindi credo che il tanto e il che è stato detto su coms'è un trialer e sul suo ruolo nella selezione del cane da ferma è sintetizzabile in massimo due visioni, neppure diversissime fra loro.
              Una visione è improntata alla caccia cacciata, e tende a prediligere il trialer eclettico, adattabile, versatile, pieghevole al mutare dei terreni, del selvatico, della mano del conduttore in una paroa di gran cervello. L'altra visione è più (se non esclusivamente) finalizzata allo spettacolo delle prove, dove a farla da padrona è la cosiddetta "PRESTAZIONE", per dire potenziale atletico e nervoso, come se nella "prestazione" non dovesse essere compresa anche la cerca razionale e finalizzata all'incontro, ancorchè veloce o velocissima. Insomma c'è chi è per l'alteta superlativo a quattro zampe e chi per il grande starnista, ben nei canoni della razza di appartenenza. La giusta via intermedia è ovviamente la più desiderabile ma di difficile riscontro nella pratica.Quindi bisogna scegliere fra le due tipologie.
              Chi scrive, per quel che può interessare, tifa per la tipologia che "'n sìè scurdata a caccia" .
              Paolo Cioli
              Ultima modifica Ospite; 06-08-11, 08:51.

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              • ginger
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2011
                • 5173
                • calabria
                • SETTER INGLESE

                #232
                Originariamente inviato da Paolo Cioli
                In fondo ci stiamo addentrando in ragionamenti da teologi di Bisanzio,; il ragionamento sul nulla. Io per primo !
                Quindi credo che il tanto e il che è stato detto su coms'è un trialer e sul suo ruolo nella selezione del cane da ferma è sintetizzabile in massimo due visioni, neppure diversissime fra loro.
                Una visione è improntata alla caccia cacciata, e tende a prediligere il trialer eclettico, adattabile, versatile, pieghevole al mutare dei terreni, del selvatico, della mano del conduttore in una paroa di gran cervello. L'altra visione è più (se non esclusivamente) finalizzata allo spettacolo delle prove, dove a farla da padrona è la cosiddetta "PRESTAZIONE", per dire potenziale atletico e nervoso, come se nella "prestazione" non dovesse essere compresa anche la cerca razionale e finalizzata all'incontro, ancorchè veloce o velocissima. Insomma c'è chi è per l'alteta superlativo a quattro zampe e chi per il grande starnista, ben nei canoni della razza di appartenenza. La giusta via intermedia è ovviamente la più desiderabile ma di difficile riscontro nella pratica.Quindi bisogna scegliere fra le due tipologie.
                Chi scrive, per quel che può interessare, tifa per la tipologia che "'n sìè scurdata a caccia" .
                Paolo Cioli
                perdoni se faccio trope domande,ma ho fame di sapere e il mio cibo ora è rappresentato dalle sue risposte:le prove sono nate per?ovvero quale è lo scopo?so già che tra un po mi ciberò di nuovo sapere.

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                • 48ful
                  ⭐⭐⭐
                  • May 2011
                  • 1069
                  • provincia di roma
                  • setter

                  #233
                  Originariamente inviato da adolfo rosetti
                  Caro Lucio, li specialisti sono stati tanti. Cambierei solo due nomi invece di Arno(grandissimo riproduttore) a starne metterei il figlio Fiero,più stile del padre e nato per la pernice grigia. Per le beccacce metterei una cagna degli anni 80, di proprietà di Fanti che fu ,purtroppo, gran cinofilo e gran beccacciaio e compagno di caccia di Bravaccini. La cagna in questione si chiamava Zara ,buon stile e sopratutto "radar da beccacce". Vinse molte gare a B. ed ebbe vari CAC (allora non li regalavano). Se non l'hai conosciuta chiedi a "U Professore". Un abbraccio a te ed al Salento( che vini quelli di De Castris). adolfo
                  Zara fu una grande campionessa, come beccacciaio ricorderei Rimmel del Beccolungo , e Laser del Beccolungo insieme ad Opale del Beccolungo.
                  IN ITALIA ,NULLA E' STABILE FUORCHE' IL PROVVISORIO

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                  • peppedm

                    #234
                    meno male che la caccia, fatta di fatti e non di chiacchiere e ricordi, tra pochissimo riapre!!!!!tante chiacchiere allo stato libero finiscono, m,.allo stesso tempo mi chiedo: ma il trialer di cui si parla e si pontifica serve anche alle nostre cacce italiche in terreni liberi e italici? scusatemi,chiedo questo perche' se al sud non abbiamo terreni liberi dove vedere esprimere in 1 giornata di caccia un "ipotetico" trialer,non vedo come al centro o al nord ci siano questi ipotetici territori e si badi bene,non sono quelli degli uccelli immessi!!!!!!!!!!!!!!! quelli sono solo farsa....da circo "togni"
                    forse sarebbe meglio specificare che le eclatanti performans(spero sia corretto lo scritto)di questi super cani,censiti tra migiaia di cani,siano solo un'estratto di buone qualita' di un cane da caccia,verificati in un secondo momento in terreni italici ,su selvaggina di passo italica.Ho specificato italica,all'estero anche i brocchi sono validi e campioni,soggetti di amici che qui,non trovano 1 quaglia.....all'estero nell'abbondanza diventano fuoriclasse,per poi ,al rientro,ritornare ad essere quelli di partenza: dei brocchi.
                    permettetemi.... e' la penuria che "forgia" il fuoriclasse,non l'abbondanza e con essa la facilita' d'incontro.
                    saluti peppe

                    ---------- Messaggio inserito alle 01:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:22 PM ----------

                    dimentico 1 cosa importante,io sono cacciatore in campania-basilicata,quindi parlo da sempliciotto di cacciatore,non pontifico come assertori di super cani,mA VADO CON GODURIA A CACCIA E MI GODO I MIEI CANI,,ma quanti super professori di trialer e di "nomi" di grandi del passato di caccia ne sanno solo il ricordo di come era e pontificano solo su quei ricordi e su quei cani da (farsa) di caccia'

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                    • Lume
                      ⭐⭐⭐
                      • Oct 2009
                      • 4497
                      • Valtrompia
                      • Setter redo

                      #235
                      e

                      Carissimo Giuseppe, un anno fa quando ti chiamavi cosi e non peppe ti scrissi più volte che il mondo è tanto grande.
                      In Italia ci sono ancora terreni da Trailer...se per trailer intendiamo grande cacciatore e non solo starnista.

                      Abbiamo ancora le alpi e le alte cime degli appenini abruzzesi....quelli sono ancora terreni in cui cacciare con un trialer è possibile e godibile.

                      Nelle grandi alpi i terreni da cotorne sono ancora molti e li un trialer con le contro palle è quello che oltre a farsi ammirare ti porta anche a "sparare" e quindi li il grande trailer per come lo concepisco io si fonde in un tutt'uno con il grande cane cacciatore.

                      Questi cani in molte parti d'italia non sono utilizzabili...a meno che uno non abbia un intero monte da battere per i fatti suoi ogni giorno...questi cani vanno portati su terreni idonei per goderli.

                      E' come se tu portassi i tuoi setter beccacciai in spazi immensi... probabilmente ti sembrerebbero dei cocker a confronto di cani dalle grandi aperture....stessa cosa se cerchi di infilare un trialer in un ginepraio e spinaio...

                      Tu vai a le mans con il terrano o prendi la ferrari?

                      Se devi fare la traversata di un passo alpino prendi la ferrari o il Terrano?


                      Ogni cosa che piace fare ha i suoi mezzi idonei...non sono meglio di altri ma sono adatti a quello scopo.

                      Ok Peppe?

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                      • NICK
                        ⭐⭐
                        • Nov 2007
                        • 320
                        • Pavullo nel frignano, Modena, Emilia Romagna.
                        • Setter Inglese, Setter Gordon

                        #236
                        Originariamente inviato da adolfo rosetti
                        Caro Lucio, li specialisti sono stati tanti. Cambierei solo due nomi invece di Arno(grandissimo riproduttore) a starne metterei il figlio Fiero,più stile del padre e nato per la pernice grigia. Per le beccacce metterei una cagna degli anni 80, di proprietà di Fanti che fu ,purtroppo, gran cinofilo e gran beccacciaio e compagno di caccia di Bravaccini. La cagna in questione si chiamava Zara ,buon stile e sopratutto "radar da beccacce". Vinse molte gare a B. ed ebbe vari CAC (allora non li regalavano). Se non l'hai conosciuta chiedi a "U Professore". Un abbraccio a te ed al Salento( che vini quelli di De Castris). adolfo
                        Gent.mo Sig. Rosetti mi ha fatto molto piacere che qualcuno abbia finalmente citato Fiero, questo setter e' stato certamente Trialer ed un grande riproduttore; non sono d'accordo solo sul fatto che sia stato piu' stilista di Arno. Di certo possedeva grande mentalita' e una venaticita' fuori dal comune(tradotta in facilita' d'incontro), oltre ad una tipicissima presa di punto; il movimento non era sopraffino. E' stato anche un grandissimo razzatore, nonostante sia morto a poco piu' di 6 anni d'eta'; allego qualche foto (inedite) scattate durante una Gara Classica svoltasi la primavera precedente la scomparsa per avvelenamento. Saluti NICK
                        File allegati
                        I momenti felici non sono eterni, restano solo nella nostra memoria Norman McLean

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                        • Ospite

                          #237
                          Originariamente inviato da peppedm
                          meno male che la caccia, fatta di fatti e non di chiacchiere e ricordi, tra pochissimo riapre!!!!!
                          Meno male che sul forum ci sei tu che scrivi... non sai che palle leggere i soliti discorsi?
                          Quando una discussione diventa più noiosa di una tributa elettorale, intervieni te con una delle tue tante perle di saggezza e fai ridere un po' tutti! Te ne siamo e saremo sempre grati!!

                          Originariamente inviato da peppedm
                          scusatemi,chiedo questo perche' se al sud non abbiamo terreni liberi dove vedere esprimere in 1 giornata di caccia un "ipotetico" trialer,non vedo come al centro o al nord ci siano questi ipotetici territori
                          Eggià...la tua è una ipotesi o una certezza?
                          Sei uno che conosci bene le altre realtà vero?

                          Originariamente inviato da peppedm
                          forse sarebbe meglio specificare che le eclatanti performans(spero sia corretto lo scritto)di questi super cani,censiti tra migiaia di cani,siano solo un'estratto di buone qualita' di un cane da caccia,verificati in un secondo momento in terreni italici ,su selvaggina di passo italica.
                          Siccome sei uno che appunto le altre realtà le conosce molto bene, hai precisato che la selvaggina vera è solo quella di passo... d'altronde se a casa tua non avete una bega di niente se non qualche quaglia e beccaccia, come può il resto del suolo italico avere altro tipo di selvaggina?
                          Stesso discorso che hai fatto prima sui terreni, stesso spessore!

                          Originariamente inviato da peppedm
                          dimentico 1 cosa importante,io sono cacciatore in campania-basilicata,quindi parlo da sempliciotto di cacciatore,non pontifico come assertori di super cani,mA VADO CON GODURIA A CACCIA E MI GODO I MIEI CANI,,ma quanti super professori di trialer e di "nomi" di grandi del passato di caccia ne sanno solo il ricordo di come era e pontificano solo su quei ricordi e su quei cani da (farsa) di caccia'
                          Anche altri vanno volentieri a caccia e si godono i loro cani, però a differenza tua non prendono in giro la gente.
                          Prima che tu fossi bannato con l'altro nome io t'avevo fatto una domanda a cui non ho ancora avuto una risposta, ricordi o fai le orecchie da mercante?

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                          • jagonball

                            #238
                            per me il trailer è un soggetto bello da vedere ma fino a se stesso!
                            io preferisco dare ad una fattrice un cane non esasperato,collegato,stilista e pensatore....un cane che insomma ha una gran passione che però non trascura la riflessione!è bello vedere un setter che fa 600 metri da una parte e 600 dall'altra....ma preferisco un cane con delle aperture di 200 metri che si volta poi verso il conduttore per attendere istruzioni!
                            questi per me sono i cardini della riproduzione,premettendo che è solo la mia opinione,l'opinione di chi va a caccia e che le gare preferisce solo guardarle!
                            oltretutto preferisco il cane che centellini le energie per cacciare con costanza per 4-5 ore senza andare sottotono anche se questa è una dote che matura con l'esperienza del soggetto,ma ci sono comunque delle predisposizioni!

                            ---------- Messaggio inserito alle 02:17 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:05 PM ----------

                            infine penso che il cane con cervello si adatta a qualsiasi tipo di terreno e di caccia,non esiste un cane per ogni tipo di selvaggina e di terreno,un gran cane e un gran fermatore è polivalente,conosco cani che sono dei maghi a pernici in sicilia e anche dei professori a beccacce nei boschi impenetrabili,lo specialista PER ME non esiste è solo l'ultima moda,a tutti piace dire:vendo specialisti da beccacce,perchè fa poesia,oppure perchè ha fatto solo quello!
                            il cane non è una macchina,ma il buon cane da caccia salvo qualche rara eccezzione è assolutamente polivalente e con ragionamento si adatta sia alla lunga pedonata sia alla ferma statica,con equilibrio e sicurezza!

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                            • nico
                              ⭐⭐⭐
                              • Nov 2007
                              • 5166
                              • Città d.Pieve-Atc PG1-SienaSud
                              • Setter inglese: Framada's Ariel

                              #239
                              Peppe, il Trialer come lo apprezza Cioli,se Razzatore appurato, serve ai cacciatori dal palato fine e dal grilletto lento, anche in zone non proprio aperte si renderà utile al fucile e in zone aperte riempirà anche i nostri occhi. Chi quarda solo a riempire il carniere non ha bisogno del trialer con tutte le sue peculiarità, ma solo di un cane di qualsiasi razza concreto...che faccia sparare e raccogliere. I cani si portano all'estero per fare esperienza, e trovare tanti selvatici perchè (almeno per me) è difficilissimo trovarli. Poi quando si trovano molti selvatici e anche vicini, per il cane non è semplice venirne a capo ci vuole un buon uso della materia grigia,concordo che qui in italia in molte zone fare un incontro con la Selvaggina si tribola anche per settimane,specialmente in stagione avanzata, quando la si trova il nostro fido non dovrebbe sbagliare. Ma se lo fa, e sappiamo che da cucciolone ha avuto un addestramento scarno di incontri con selvaggina d.o.c. come possiamo incolparlo?
                              sigpicMeglio un giorno da lupo che 100 da percora.[;)]

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                              • Paolo Cioli

                                #240
                                Originariamente inviato da jagonball
                                per me il trailer è un soggetto bello da vedere ma fino a se stesso!
                                io preferisco dare ad una fattrice un cane non esasperato,collegato,stilista e pensatore....un cane che insomma ha una gran passione che però non trascura la riflessione!è bello vedere un setter che fa 600 metri da una parte e 600 dall'altra....ma preferisco un cane con delle aperture di 200 metri che si volta poi verso il conduttore per attendere istruzioni!
                                questi per me sono i cardini della riproduzione,premettendo che è solo la mia opinione,l'opinione di chi va a caccia e che le gare preferisce solo guardarle!
                                oltretutto preferisco il cane che centellini le energie per cacciare con costanza per 4-5 ore senza andare sottotono anche se questa è una dote che matura con l'esperienza del soggetto,ma ci sono comunque delle predisposizioni!

                                ---------- Messaggio inserito alle 02:17 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:05 PM ----------

                                infine penso che il cane con cervello si adatta a qualsiasi tipo di terreno e di caccia,non esiste un cane per ogni tipo di selvaggina e di terreno,un gran cane e un gran fermatore è polivalente,conosco cani che sono dei maghi a pernici in sicilia e anche dei professori a beccacce nei boschi impenetrabili,lo specialista PER ME non esiste è solo l'ultima moda,a tutti piace dire:vendo specialisti da beccacce,perchè fa poesia,oppure perchè ha fatto solo quello!
                                il cane non è una macchina,ma il buon cane da caccia salvo qualche rara eccezzione è assolutamente polivalente e con ragionamento si adatta sia alla lunga pedonata sia alla ferma statica,con equilibrio e sicurezza!
                                Quando indichiamo un cane con il cervello e il senso del selvatico, oltre che dotato di stile, velocità di cerca (ragionevole) e continuità d'azione, quindi, non dovremmo chiamarlo TRIALER ? Per qualcuno convenzionalmente va bene così:, per qualcuno il trialer è il puro folle avulso dalla logica venatoria. Per me no! Per me è l'esatto contrario. Certo non sarà il massimo per cacciare i rallidi o la quaglia nell'intrigo vegetativo! Certo non sarà il rabdomante che "scrive con il tartufo, e falcia con la'erba con la coda!
                                Paolo Cioli

                                ---------- Post added at 02:49 PM ---------- Previous post was at 02:29 PM ----------

                                Originariamente inviato da ginger
                                perdoni se faccio trope domande,ma ho fame di sapere e il mio cibo ora è rappresentato dalle sue risposte:le prove sono nate per?ovvero quale è lo scopo?so già che tra un po mi ciberò di nuovo sapere.

                                La sua reverenzialità mi lusinga e un po' mi imbarazza. Fortuna che ci sono anche quelli come il simpatico peppedn, cacciatore pauperista e trappista, che la pensano in modo opposto!
                                Le prove nacquero per volontà Lords inglesi per confrontare, in periodo di caccia chiua, i loro cani da ferma, setter e pointer, e prendere spunti per gli accoppiamenti.
                                Poi si italianizzarono, prima rimanendo appannaggio di gentleman farmer e poi pian piano si trasformarono in sport di massa, e la finalità zootecnica sfumò in puro agonismo e tifoseria, che toccano le loro punte estreme nei quagliodromi.
                                Tuttavia se non vi fossero le prove serie a selvaggina e quelle a starne autentiche ( classiche o a grande cerca) il cane da ferma, nelle sue varie razze, sarebbe morto.
                                Paolo Cioli
                                Ultima modifica Ospite; 06-08-11, 13:36.

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                                  da Livia1968
                                  Carissimi tutti, è sempre un piacere quando il forum ha l'occasione di offrire un contributo culturale.

                                  Questa opportunità , oggi, ce la da l'autore di un libro che ci riguarda in maniera particolare perchè , oltre a raccontare la storia di un Campione del Tiro italiano di cui pochi conoscono e ne ricordano le imprese, ci regala la visione di uomo che con le armi viveva , sia come sportivo sia nei momenti di libertà dai suoi impegni agonistici , cioè a caccia.

                                  Lascio
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