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Sig. Marzano, la mia cultura cinofila è sempre stata limitata, non so quasi nulla di bracchi italiani, spinoni, segugi ecc. mi sono sempre dedicato ad una sola razza: il setter inglese. Credo di conoscerla abbastanza bene, non solo per averla studiata e seguita nel tempo, ma anche per averli allevati da oltre 40 anni.
Detto questo, credo che affermare che siamo tutti figli di Adamo ed Eva dica ben poco di una razza.
Parlando di setter inglesi, chi ha avuto modo di approfondire la materia sa benissimo che fra migliaia di persone che hanno allevato questa razza, sono pochissimi coloro che hanno raggiunto risultati degni di nota. Quando dico "degni di nota" non intendo certo il campioncino con l'affisso che impiega 8 anni prima di ottenere l'ultimo cartellino utile, rilasciato per non averlo più tra i piedi e non per meriti. Mi riferisco a quegli allevatori che grazie alla loro competenza, dedizione e costanza, hanno svolto un'opera di selezione della quale ne hanno beneficiato tutti, utilizzando i loro prodotti in riproduzione, anche se mai presentati ad una manifestazione. Alcuni hanno creato un loro ceppo, con soggetti facilmente riconoscibili e distinguibili dagli altri. Quanti ne abbiamo oggi di questi allevatori? Ecco un'altra grande differenza fra la cinofilia di ieri e di oggi.
Il "cagnetto da circo" è una espressione che no va estrapolata e strumentalizzata, ma valutata nel contesto in cui la ho utilizzata. Se però vogliamo soffermarci su questo punto, facciamolo pure, prendiamo in esame la carovana dei dresseur. Ogni venti cani che troviamo su un furgone, quanti sono quelli rappresentativi e quanti servono solo per pagare le spese? Preferisce che li chiamiamo "cagnetti sponsor" della cinofilia moderna? E così sia! [;)]
Relativamente alla comunicazione, sappiamo tutti che ha avuto un ruolo determinante nell'orientare cinofili e cacciatori. E' anche per questo che alcuni cani hanno avuto 1.500 figli e qualche figlio campione, di cui nessuno menziona la madre. Che dire degli anonimi X e Y che da dietro le quinte hanno sfornato percentuali di figli e nipoti campioni 10-20-100 volte superiori al blasonato campione? X e Y li hanno utilizzati i Cinofili competenti, non gli altri assetati di notizie da riviste, questi ultimi hanno scoperto della loro esistenza solo dopo la morte.
Ecco un'altra differenza fra la cinofilia di ieri e di oggi, in passato c'era meno comunicazione ed i pochi veri appassionati i cani se li andavano a vedere sul campo e a caccia, oggi si guardano su YouTube.
Buona giornata a tutti [:D]
Io non la conosco e, inizialmente, non le nascondo mi abbia suscitato un pò di diffidenza....ma la stimo per ciò che ha scritto!!!
Quello che ha appena descritto, e non mi interessa neppure conoscere il nome e cognome di chi si cela dietro il Suo nick, è il meglio che un vero "cultore appassionato della Razza" avrebbe potuto esprimere in estrema sintesi!!!
La nostra attuale Cinofilia e il nostro setter inglese hanno bisogno di chi a chiare lettere ed evidente competenza indichi la giusta strada da percorrere...
E' tanto tempo che non leggevo qualcuno che dicesse pubblicamente queste semplici verità!!!
Grazie!!!
Sig. Marzano, la mia cultura cinofila è sempre stata limitata, non so quasi nulla di bracchi italiani, spinoni, segugi ecc. mi sono sempre dedicato ad una sola razza: il setter inglese. Credo di conoscerla abbastanza bene, non solo per averla studiata e seguita nel tempo, ma anche per averli allevati da oltre 40 anni.
Detto questo, credo che affermare che siamo tutti figli di Adamo ed Eva dica ben poco di una razza.
Parlando di setter inglesi, chi ha avuto modo di approfondire la materia sa benissimo che fra migliaia di persone che hanno allevato questa razza, sono pochissimi coloro che hanno raggiunto risultati degni di nota. Quando dico "degni di nota" non intendo certo il campioncino con l'affisso che impiega 8 anni prima di ottenere l'ultimo cartellino utile, rilasciato per non averlo più tra i piedi e non per meriti. Mi riferisco a quegli allevatori che grazie alla loro competenza, dedizione e costanza, hanno svolto un'opera di selezione della quale ne hanno beneficiato tutti, utilizzando i loro prodotti in riproduzione, anche se mai presentati ad una manifestazione. Alcuni hanno creato un loro ceppo, con soggetti facilmente riconoscibili e distinguibili dagli altri. Quanti ne abbiamo oggi di questi allevatori? Ecco un'altra grande differenza fra la cinofilia di ieri e di oggi.
Il "cagnetto da circo" è una espressione che no va estrapolata e strumentalizzata, ma valutata nel contesto in cui la ho utilizzata. Se però vogliamo soffermarci su questo punto, facciamolo pure, prendiamo in esame la carovana dei dresseur. Ogni venti cani che troviamo su un furgone, quanti sono quelli rappresentativi e quanti servono solo per pagare le spese? Preferisce che li chiamiamo "cagnetti sponsor" della cinofilia moderna? E così sia! [;)]
Relativamente alla comunicazione, sappiamo tutti che ha avuto un ruolo determinante nell'orientare cinofili e cacciatori. E' anche per questo che alcuni cani hanno avuto 1.500 figli e qualche figlio campione, di cui nessuno menziona la madre. Che dire degli anonimi X e Y che da dietro le quinte hanno sfornato percentuali di figli e nipoti campioni 10-20-100 volte superiori al blasonato campione? X e Y li hanno utilizzati i Cinofili competenti, non gli altri assetati di notizie da riviste, questi ultimi hanno scoperto della loro esistenza solo dopo la morte.
Ecco un'altra differenza fra la cinofilia di ieri e di oggi, in passato c'era meno comunicazione ed i pochi veri appassionati i cani se li andavano a vedere sul campo e a caccia, oggi si guardano su YouTube.
Buona giornata a tutti [:D]
ho una militanza setteristica di un quarto di secolo, qualcosina sui setter la so anche io.
I cani dietro le quinte li conoscono il proprietario ed i suoi amici e non possono far testo, anche se sicuramente ce ne sono di validissimi.
Riguardo alla secolare polemica fra field-trials e cani caccia, io ho solo parafrasato William Arkwright, tanto nomine nullum par elogium, che ha scritto che la diatriba è iniziata la sera stessa del giorno in cui si è corso il primo concorso, poi i termini utilizzati hanno poca importanza ma ne ha tanta il concetto.
Da quanto scrive sembra che un tempo fossero tutti santi ed oggi tutti quaracquaqua, io ho avuto altre
esperienze e se ho convissuto con fruste del calibro di Mario Marchesi , Gustavo Anderbegani , Angelo Semino
e ho direttamente conosciuto Colombo e Oltolina , mi ricordo anche che non mancavano anche allora le mezze calze ed i cani che erano messi sul terreno piu' per onor di firma che per dimostrare qualcosa di valido sul
piano cinofilo ed aggiungero' che quasi tutti i campioni di un tempo, oggi non sarebbero nella nota dei concorsi, dunque qualcosa nel frattempo si è fatto e la cinofilia di oggi non è tutta da buttare.
Personaggi come Giacomo Giorgi, Orlando Fabbri o Giancarlo Bravaccini , "non sono degni di nota" ??
[QUOTE=Aldo;778912][QUOTE=Sino;
Ecco un'altra differenza fra la cinofilia di ieri e di oggi, in passato c'era meno comunicazione ed i pochi veri appassionati i cani se li andavano a vedere sul campo e a caccia, oggi si guardano su YouTube.
E cosi ci va...
Saluti cordiali[/QUOTE]
Ora ci sono senz'altro molti benefici con tutte queste informazioni in un Click , anche e' utile ed educativo che tutti possano dire la loro sulle varie pagine di Internet ... Ma e' altrettanto indubbio che molte informazioni vengano date in modo contorto e poco competente , creando cosi' confusione e liti ...
Vi cito una frase del mio amico Giorgio Guberti che all'epoca fece scandalo:"la cinofilia agonistica è uno sport da ricchi".Saluti
La ringrazio per la citazione Volterrani, non fosse altro perchè mi aiuta a dire che, pur se non proprio da ricchi, è una passione che ha indubbiamente i suoi costi. Ma costa anche lo sci, la vela, l'alpinismo, la pesca d'altura, il motocross, le cene fuori, le vacanze al mare, anche la caccia, oggi come oggi, credo. Quello che non mi spiego è perchè lo si continui a ribadire, visto che mi sembra lapalissiano. Ovviamente costa più del footing ma molto meno che avere un cavallo che salta o addirittura una scuderia in formula uno o nel motociclismo. Ha riposto in sè però che, da SPETTATORE NON PAGANTE, posso andare a godermi gratis i trialer sugli altopiani ( ove mi piaccia il trialer ), ovvero i bravissimi campioni delle prove di caccia. O no? personalmente l'ho fatto per anni. Mi rendo conto che parlar di spese superflue in questo momento è come sparare sulla croce rossa, e le passioni, la nostra inclusa lo sono indubbiamente. Per questo, credetemi, nel momento che stiamo attraversando, anche la cinofilia agonistica ha subito e continua a subire flessioni notevoli. Anch'io, per una volta, ho affidato un mio cane ad un dresseur per una tournè in G.C. . Peraltro andata benissimo. Ciò nonostante non mi ripeterei, e non solo per una questione economica, ma perchè la cinofilia al telefono non è la mia passione. A conti fatti, calcolatrice alla mano, con l'equivalente di quello che costerebbe avere un cane su un furgone per le prove classiche e a G.C. ( per quelle di caccia non sono informato), me ne permetto otto di cani ( ad averli), e mi diverto io. Anche se mi rendo perfettamente conto che anche questa è una condizione derivante dall'incastro di altre cento...condizioni. Ciao ragazzi.
vedi lucio in brianza si dice "chi vusa pusee la vaca le sua " E' chiaro che chi si mette in vetrina puo' essere o non essere ogggetto di discussione. Pero' quando sento 40 anni di caccia 40 di allevamento e non ho riscontro anche per complimentarmi ... resto li cul nas in mez alla facia.
hahaha Angelo, i proverbi la saggezza dei popoli.
Il fatto è che del passato si ricordano solo i campionissimi, tutte le mezze calze sono dimenticate e ti assicuro che non mancavano.
Si é vero si faceva tanta strada per vedere il "campione" ma spesso prima di ammirare il crack dovevamo sorbirci una sequela di turni di "brutte bestie" .
Bene caro Russo!
Quando mio padre era giovane spesso mi ripeteva che all'università potevano andare poche persone non certo lui, non se lo poteva permettere, anche se riusciva a cavarsela abbastanza bene.
Oggi molti poveri cristi già sbarcano il lunario, hanno la passione della cinofilia, e cercano di portare avanti un piccolo allevamento amatoriale.
Già ad allevare costa,e costi e passione a volte si cerca anche di nasconderlo in famiglia.
Mettiamoci i nostri amati figli che devono e frequentano l'Università, perchè è giusto che sia così.
Se ti scappa un trialer in questo allevamento artigianale e sopratutto passionale chi lo porta io o il dresser?
Invertendo i fattori il prodotto non cambia.....
Per concludere quindi, in cinofilia non dico che corrono solo i cani di chi se lo può permettere ma non certo quelli di persone come noialtri.
Domenico Pace
Vedi lucio il livello e' sicuramente aumentato anche grazie alla tecnologia , solo un esempio i furgoni attrezzati che permettono spostamenti sicuramente meno difficili rispetto all 1100 o alla bianchina. La conferma la si e' avuta a roccaraso turni interrotti solo per errori che possono succedere. Non una esclusione x la nota e questo e' segno positivo. Gli uomini cerano allora come adesso cosi' come x gli imbecilli . Oggi la telefonia il web scatena teorie fantastiche . Ma chissa come mai ce' una prova a 10 km da casa e quardacaso ce' un matrimonio. Sono anni che giro le facce sono sempre le stesse quelle degli appassionati puri. Ti faccio un esempio nelle classiche del 2012 ci sono due soggetti che quando corrono SILENZIO TOMBALE Rapace del Sole e Foan Jose ti posso assicurare che piu' di una volta ho sentito concorrenti lodare le gesta anche se non sono loro. E questo non e poco almeno x me sche sono un Pascoliano.
[slurp] il vino dell'osteria...mi ricorda tanto la favola della volpe e dell'uva...salta, salta, risalta e poi il definitivo abbandono...tanto l'uva è acerba. Esiste una qualifica che si chiama cqn che il giudice rilascia a cane con doti naturali ma grezzo non rifinito...quanti di questi campioni da bar lo meritano...eppure la solfa è sempre la stessa: a me il cagnetto da circo non interessa io bado al sodo ma poi con fare furtivo ti chiedono quando fai una cucciolata...oppure tentano andando dal compare di avere una monta a tua insaputa, sperando invano che tu affidi a loro le tue fatiche. Già amici le tue fatiche, perchè la tua passione è fatica, rinuncia, la mattina sei in canile, nell'intervallo corri a casa e sei in canile la sera mangiano prima loro di te e la moglie aspetta con il piatto che si fredda sul tavolo. E poi l'ansia per un calore che tarda, per un malanno sempre in agguato, le levatacce, l'acqua,il freddo l'andare sempre perchè loro devono uscire anche se non incontri. Riconosciamo quanto dovuto a chi fa sacrifici per presentare e far presentare quei cani la cui stirpe va poi a caccia, a guadagnarsi la pagnotta ma con stile quello stile che è come giustamente disse qualcuno quel baluardo contro cui si infrange la babele delle razze. Cinofilia antica o moderna: se cinofilia da prove di lavoro e non da belli di mamma sempre una cosa è MERAVIGLIOSA.
Buon pomeriggio
Fabio[:D]
Originariamente inviato da Lucio Marzano
Credo che "cagnetto da circo" sia la definizione data ai cani da field trial immediatamente dopo che si è disputata la prima manifestazione del genere, or sono
150 anni circa , da coloro che preferivano autocelebrare i loro soggetti senza metterli a confronto con altri. In 150 anni sono cambiate molte cose , ma non il preconcetto che il cane da prove sia un pessimo cane da caccia. Per contro la gran maggioranza dei progenitori di TUTTI i cani da caccia proviene dall'ambito agonisto.
Quindi la realtà è che si denigra il vino dell'osteria della cinofilia agonistica, ma poi li ritroviamo li dentro tutti insieme a bere , sostenitori e detrattori.
Io conservo l'illusione che se vincessero all'enalotto i vari dresseur, farebbero poi ancora cinofilia attiva perché non c'é solo l'interesse che li spinge, che poi ci sia passione da parte dei proprietari è una cosa indiscutibile e non inficiabile dal fatto che possa unirsi alla personale ambizione.
E la cinofilia non è mai stata (come non lo é nemmeno oggi), un'attività "di tutti" , in passato lo era ancor meno perché le disponibilità finanziare erano mediamente inferiori, le comunicazione piu' difficili (comprese quelle stradali) e i cinofili senz'altro gentili nel dare suggerimenti e consigli, ma certamente molto restii a portarsi dietro degli estranei che potessero "rubar loro" il mestiere e il "mestiere" non lo si impara né sui libri né a chiacchiere , ma sul terreno dietro il c...o dei cani e di qualcuno che li sa trattare.
[slurp] ....Riconosciamo quanto dovuto a chi fa sacrifici per presentare e far presentare quei cani la cui stirpe va poi a caccia, a guadagnarsi la pagnotta ma con stile quello stile che è come giustamente disse qualcuno quel baluardo contro cui si infrange la babele delle razze.
Fabio[:D]
Senza far nomi nella fattispecie, si discute di aria senza concretezza.
Io sono convinto , ed ho fatto alcuni nomi, ma ne potrei fare parecchi altri, che ci sono
ancora in Italia parecchi cultori del setter degni di rispetto che non hanno un'industria ma che sono equiparabili ad ottimi artigiani quasi artisti,che sfornano soggetti che si distinguono sia in prove (serie) che in caccia (su selvaggina di tutto rispetto) che cosa dovrebbero fare di piu' ??
Certo una razza che iscrive 14.000 cuccioli all'anno, non può annoverare solo allevatori di grido e cani campioni, è un mondo dove si trova di tutto un po'.
Direi che in Italia è stato selezionato un setter diverso dagli stucchevoli quanto inetti
prototipi di razza conformi ad uno standard obsoleto e lontanissimo dalla funzione venatoria e questo è il modello che ha avuto il successo che è sotto gli occhi di tutta la cinofilia europea.
Concentriamo le nostre attenzioni su quelli validi, che costituiscono , a mio modesto avviso , un grosso patrimonio, d'altra parte oltre alle linee di sangue italiane,
che altro c'é di valido ,venatoriamente e agonisticamente, nel mondo ??
Ma la cinofilia per chi ne fa parte è un Mito, un hobby, un mestiere, un passatempo, potreste spiegarlo anche a me ,che non faccio parte di questo mondo? Dare a Cesare quel che è di Cesare non è fare di tutto un mito e cosi sminuire il tutto, ma è appunto dare il peso giusto alle cose, forse mi sbaglio sul conto della cinofilia per cui ecco la domanda , docetemi!!!!!!!!!!
[slurp] il vino dell'osteria...mi ricorda tanto la favola della volpe e dell'uva...salta, salta, risalta e poi il definitivo abbandono...tanto l'uva è acerba. Esiste una qualifica che si chiama cqn che il giudice rilascia a cane con doti naturali ma grezzo non rifinito...quanti di questi campioni da bar lo meritano...eppure la solfa è sempre la stessa: a me il cagnetto da circo non interessa io bado al sodo ma poi con fare furtivo ti chiedono quando fai una cucciolata...oppure tentano andando dal compare di avere una monta a tua insaputa, sperando invano che tu affidi a loro le tue fatiche. Già amici le tue fatiche, perchè la tua passione è fatica, rinuncia, la mattina sei in canile, nell'intervallo corri a casa e sei in canile la sera mangiano prima loro di te e la moglie aspetta con il piatto che si fredda sul tavolo. E poi l'ansia per un calore che tarda, per un malanno sempre in agguato, le levatacce, l'acqua,il freddo l'andare sempre perchè loro devono uscire anche se non incontri. Riconosciamo quanto dovuto a chi fa sacrifici per presentare e far presentare quei cani la cui stirpe va poi a caccia, a guadagnarsi la pagnotta ma con stile quello stile che è come giustamente disse qualcuno quel baluardo contro cui si infrange la babele delle razze. Cinofilia antica o moderna: se cinofilia da prove di lavoro e non da belli di mamma sempre una cosa è MERAVIGLIOSA.
Buon pomeriggio
Fabio[:D]
Grazie Eolo. In quello che hai scritto è contenuta, oltre a tante altre, la verità inconfutabile che l'unico attrezzo che ho dovuto imparare ad usare in cucina è il micro-onde. Io mi ero rotto di mangiare freddo e la moglie si era rotta di riscaldare la zuppa, magari due volte.
---------- Messaggio inserito alle 09:05 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:50 AM ----------
Originariamente inviato da pacedomenico
Per concludere quindi, in cinofilia non dico che corrono solo i cani di chi se lo può permettere ma non certo quelli di persone come noialtri.
Domenico Pace
Ciao Domenico. Posso risponderti semplicemente che se dovesse scapparti il cagnetto giusto nessuno può metterlo a posto meglio di te, credimi. Se poi dovesse scapparti proprio il supercrak, bhè, forse solo in quel caso varrebbe la pena di cederlo a qualcuno che può, come si suol dire, fargli fare la carriera che merita. Ma parlo del super crak però, perchè fino al buon soggetto, conviene senza dubbio che ti ci diverta tu, come puoi ovviamente. Comunque hai ragione, i tempi sono difficili per chiunque, e spesso, anche dove sembra che sia semplice, i sacrifici per affrontare le spese necessarie comportano tripli salti mortali. Non solo chi va un pò in giro a presentare i propri cani, ma anche chi nel proprio piccolo alleva, esce coi giovani, paga una monta, spesso si sottopone a sacrifici economici che i tempi che corrono amplificano nella portata. Proprio per questo, almeno tra appassionati , non dovrebbe accadere di darsi "fregature" che, per chi le prende, spesso bruciano il doppio proprio perchè pagate con sacrifici incredibili. E, anzi, sarebbero tempi in cui il mutuo soccorso dovrebbe funzionare in favore di tutti, perchè, se è vero che costa andare in giro per far risultati con un buon cane, altrettanto vero è che, le monte di quel cane dovrebbero essere cedute a prezzi accessibilissimi, giusto un rimborso per le spese di cui sopra. E questa sarebbe la cinofilia dei gentleman. Un abbraccione caro.
P.S.: Comunque sono del personalissimo parere che , oltre a quelli economici, ci siano altri e non meno grandi sacrifici per arrivare sino... in fondo! Quale che il...fondo...sia.
Ma la cinofilia per chi ne fa parte è un Mito, un hobby, un mestiere, un passatempo, potreste spiegarlo anche a me ,che non faccio parte di questo mondo? Dare a Cesare quel che è di Cesare non è fare di tutto un mito e cosi sminuire il tutto, ma è appunto dare il peso giusto alle cose, forse mi sbaglio sul conto della cinofilia per cui ecco la domanda , docetemi!!!!!!!!!!
Senza voler "docere" nulla a nessuno, secondo la mia modesta opinione la cinofilia non é concepita da tutti allo stesso modo, è un mondo dove ci sono gli appassionati veri ma anche quelli che la vivono in funzione economica ed anche coloro che vedono in essa una via per soddisfare personali ambizioni di protagonismo così come ci sono quelli che la vivono tiepidamente, occasionalmente e con scarso entusiasmo e poi i numerosissimi detrattori, piu' o meno diversamente motivati.
Quindi mito soprattutto per gli appassionati che non la vivono direttamente, hobby per chi la pratica da appassionato spendendovi tempo e soldi , mestiere per chi ne trae benefici economici, passatempo per chi ci si diverte saltuariamente e occasionalmente e circo dove
tutto è possibile indipendentemente dal valore dei cani , per i detrattori.
Dare a Cesare ...... certamente , ma chi é Cesare ? in cinofilia ci sono tanti Cesari che assumono importanza variabile dal protagonista al comprimario , talvolta pero' , piu' o meno volutamente, condizionante ,
: il cane, il dresseur , il proprietario, l'allevatore, la società specializzata, l'ENCI , il giudice, gli organizzatori, i GC.
L' occasione di vedere Hendrix in Classica a Starne mi ha dato la gradita opportunità di tornare in quel di Fubine, nella bella Riserva La Tollara,vera...
Buona serata a tutti, chiedo aiuto per caricare delle cartucce per il tiro alla bottiglia, in occasione della festa del cacciatore, fatta da Federcaccia...
Buona serata a tutti
Oggi sono andato in un Poligono privato per provare delle ricariche
Il TSN a cui sono iscritto( quello di Pavia) è chiuso...
05-03-25, 21:24
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