la cinofilia di una volta era di tutti o no ?

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  • Paolo Cioli

    #76
    Ametto che ho sempre preso la cinofilia venatoria estremamente sul serio. Forse anche per ragioni professionali, avendo rappresentato assieme alla zootecnia, zooiatria giornalismo,le uniche cose che mi sono riuscite abbastanza bene nella vita. Per cui l'invito ad abbassarne il livello , a goliardizzarla non posso accettarlo. Perfino l'erotismo ( altro tema che, come molti credo, mi coinvolge molt) messo sottoforma barzelletta mi urta. Insomma i miti sono miti, e chi ne ha troppi e tutti allo stesso livello di mero passatempo, non ne ha nessuno.
    Questo è, ovviamente, solo il modestissimo, contestabilissimo, pensiero di chi non è "professorone" nè "professorino" ma solo veterinario di campagna con la passione per il suo lavoro, per i cani da caccia, la letteratura classica, il melodramma ; oltre all'altra già accennata, comune passione. Tutte cose, per me terribilmente serie per essere ridotte a vino e tarallucciin.
    Il suo paragonare la passione , la cultura cinofilo - venatoria, a qualsiasi altro sport, lo rispetto come parere, ma lo rifiuto integralmente.

    Cordialmente
    Paolo Cioli
    Ultima modifica Ospite; 25-06-12, 14:36.

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    • ginger
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2011
      • 5173
      • calabria
      • SETTER INGLESE

      #77
      Originariamente inviato da fabio nuargus
      Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone, forse quella che sola ti puo dare una lezione ! ahahahahah non ci resta che cantare! non credo che con le distanze tra chi si crede , chi è e chi vorrebbe diventare, la vostra cinofilia potra' diventare uno "sport" alla portata di molti! La caccia caro Sig.Cioli è sicuramente un'altra cosa ed io sono un cacciatore, non troppo preso dalla cinofilia, anche perche' ho sempre trovato persone con la puzza sotto il naso e la materia non è consona con questo modus vivendi , la cinofilia dovrebbe esser un puro divertimento e chi lo considera un lavoro soprattutto ai tempi correnti secondo me sbaglia. Comunque volevo dire che non penso che lei Sig Cioli non condivide il pensiero altrui, ma altresi che non accetta le critiche nei suoi confronti. La seconda persona singolare dalle parti mie si da solo agli amici e in situazioni in cui ci si ritrova tutti insieme per festeggiare o gareggiare, tipo una squadra di calcio , o nel mio caso tra canoisti, pescatori e giocatori di golf , ci diamo tutti del tu, puo' allora essere che ad un giudice colto o ignorante che sia , non si possa fare altrettanto se lo si conosce di persona? ma che è sta cinofilia!
      [occhi]
      Quella che di giorno chiami con disprezzo publica moglie,quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie!!

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #78
        sul diritto all'anonimato avrei parecchie riserve.
        lucio

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        • eolo
          • Feb 2008
          • 58
          • chiavari, Genova, Liguria.
          • SEGUGI ITALIANI SETTER INGLESI

          #79
          [:-bunny]Le sarei grato se volesse darmi una definizione precisa di ...cagnetto da circo nel bosco e se altrettanto gentilmente volesse darmi la Sua definizione di stile...forse il modo con cui portano la palla sul naso?
          Buona serata
          Fabio
          Originariamente inviato da Sino
          Fabryboc, a bordo campo o nel bosco certi personaggi rimangono tali.
          Il bosco forse gli sbatte in faccia quella verità che loro evitano accuratamente, ovvero che la cinofilia non è fatta di sole letture, serve esperienza di allevamento, addestramento e pratica venatoria. Nel bosco il cagnetto da circo non serve, si perde. Lo stile se disgiunto dal rendimento non serve a nulla.

          Noi stiamo parlando/scrivendo, sui forum chi tace non passa per intelligente, è semplicemente assente. Tramite la scrittura, anche se sbrigativa come nei forum, si esprime comunque il proprio pensiero.
          fabio

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          • roberto renzi
            • May 2010
            • 142
            • tarquinia vt
            • bracco francese

            #80
            Originariamente inviato da ginger
            Dove sono andati i tempi d'una volta per giunone,quando ci voleva per fare il mestiere(oltre a molti quattrini)anche un po di vocazione?al giorno d'oggi spesso bastano solo i quattrini!
            per vocazione intendi fortuna vero?perchè spesso non bastano nemmeno i quattrini..

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #81
              Credo che "cagnetto da circo" sia la definizione data ai cani da field trial immediatamente dopo che si è disputata la prima manifestazione del genere, or sono
              150 anni circa , da coloro che preferivano autocelebrare i loro soggetti senza metterli a confronto con altri. In 150 anni sono cambiate molte cose , ma non il preconcetto che il cane da prove sia un pessimo cane da caccia. Per contro la gran maggioranza dei progenitori di TUTTI i cani da caccia proviene dall'ambito agonisto.
              Quindi la realtà è che si denigra il vino dell'osteria della cinofilia agonistica, ma poi li ritroviamo li dentro tutti insieme a bere , sostenitori e detrattori.
              Io conservo l'illusione che se vincessero all'enalotto i vari dresseur, farebbero poi ancora cinofilia attiva perché non c'é solo l'interesse che li spinge, che poi ci sia passione da parte dei proprietari è una cosa indiscutibile e non inficiabile dal fatto che possa unirsi alla personale ambizione.
              E la cinofilia non è mai stata (come non lo é nemmeno oggi), un'attività "di tutti" , in passato lo era ancor meno perché le disponibilità finanziare erano mediamente inferiori, le comunicazione piu' difficili (comprese quelle stradali) e i cinofili senz'altro gentili nel dare suggerimenti e consigli, ma certamente molto restii a portarsi dietro degli estranei che potessero "rubar loro" il mestiere e il "mestiere" non lo si impara né sui libri né a chiacchiere , ma sul terreno dietro il c...o dei cani e di qualcuno che li sa trattare.
              lucio

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              • giovannirusso

                #82
                Originariamente inviato da Paolo Cioli
                ... i miti sono miti, e chi ne ha troppi e tutti allo stesso livello di mero passatempo, non ne ha nessuno.

                Paolo Cioli
                Ciao Dottore, è sempre un piacere.

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                • Paolo Cioli

                  #83
                  Secondo me la caccia con il cane e la cinofilia corrono su linee parallele, che con l'avanzare dei tempi tenderanno a diventare divergenti. Quindi tentare la sintesi benpensantista in cui spera l'amico Lucio rimarrà una pia illusione.
                  Molti cacciatori tenderanno a deridere la cinofilia solo per aver visto qualche attitudinale su quaglie e molti cinofili storceranno il naso vedendo al lavoro il "provetto beccacciaio" che colora la vita e inorgoglisce il cacciatore "concreto ", "rude" e "non scolarizzato" ( come dice natella che invece scolarizzato lo è. E anche molto! ).
                  Lo si capisce da quel che dice ginger:" oggi bastano i quattrini per fare il mestiere del cinofilo...".
                  E tutti i torti sembrerebbe non averli, visto che ogni tanto appare una meteora, un impaccato di soldi e d'ambizione che per cifre iperboliche, si compra un trailer di grandi promesse ( spesso già, in parte onorate), ma anche tre , quattro o cinque, per farne una furgonata intera: driver privato, furgone privato, dresseur gran frusta privato. Tutto a suo esclusivo servizio, perchè lui può! E come dicono a Perugia: " C'è chi pole e chi n' pole!".
                  "Servono anche quelli .."dice giustamente Adolfo! Ma quelli non sono mai stati i nostri miti, e non lo sarebbero nemmeno se fossimo ricchi sfondati.
                  A noi piace il cinofilo artigiano, o coltivatore diretto. Quello che studia, lavora, alleva ( seppure in piccoli numeri), seleziona a caccia con fatica, ruba il mestiere con gli occhi a chi è più bravo, fa esercizio d'umiltà a petto della grandezza altrui, ammira la superiorità del vero trialer, del vero setter o pointer, fino a cadere nello sconforto se sovrastano di molto il suo. Poi si riprende, torna a sperare, si rimbocca le maniche, coglie la sostanza ma anche le sfumature del lavoro dei cani altrui ( "GUAI A CHI VEDE SOLO I CANI PROPRI, A CHI SI CHIUDE NEL SANCTA SANCTORUM DELL'AUTOCOMPIACIMENTO" diceva un Magnate della cinofilia) e forse un giorno, anche per lui, ci sarà il lauro, e sarà meritato e appagante come la messe di giugno o il vitello grasso per il coltivatore diretto.

                  Paolo Cioli
                  Ultima modifica Ospite; 26-06-12, 09:07.

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                  • ginger
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2011
                    • 5173
                    • calabria
                    • SETTER INGLESE

                    #84
                    Originariamente inviato da Paolo Cioli
                    Secondo me la caccia con il cane e la cinofilia corrono su linee parallele, che con l'avanzare dei tempi tenderanno a diventare divergenti. Quindi tentare la sintesi benpensantista in cui spera l'amico Lucio rimarrà una pia illusione.
                    Molti cacciatori tenderanno a deridere la cinofilia solo per aver visto qualche attitudinale su quaglie e molti cinofili storceranno il naso vedendo al lavoro il "provetto beccacciaio" che colora la vita e inorgoglisce il cacciatore "concreto ", "rude" e "non scolarizzato" ( come dice natella che invece scolarizzato lo è. E anche molto! ).
                    Lo si capisce da quel che dice ginger:" oggi bastano i quattrini per fare il mestiere del cinofilo...".
                    E tutti i , torti sembrerebbe non averli, visto che ogni tanto appare una meteora, un impaccato di soldi e d'ambizione che per cifre iperboliche, si compra un trailer di grandi promesse ( spesso già, in parte onorate), ma anche tre , quattro o cinque, per farne una furgonata intera: driver privato, furgone privato, dresseur gran frusta privato. Tutto a suo esclusivo servizio, perchè lui può! E come dicono a Perugia: " C'è chi pole e chi n' pole!".
                    Servono anche quelli dice giustamente Adolfo! Ma quelli non sono mai stati i nostri miti, e non lo sarebbero nemmeno se fossimo ricchi sfondati.
                    A noi piace il cinofilo artigiano, o coltivatore diretto. Quello che studia, lavora, alleva ( seppure in piccoli numeri), seleziona a caccia con fatica, ruba il mestiere con gli occhi a chi è più bravo, fa esercizio d'umiltà a petto della grandezza altrui, ammira la superiorità del vero trialer, del vero setter o pointer, fino a cadere nello sconforto se sovrastano di molto il suo. Poi si riprende, torna a sperare, si rimbocca le maniche, coglie la sostanza ma anche le sfumature del lavoro dei cani altrui ( "GUAI A CHI VEDE SOLO I CANI PROPRI, A CHI SI CHIUDE NEL SANCTA SANCTORUM DELL'AUTOCOMPIACIMENTO" diceva un Magnate della cinofilia) e forse un giorno, anche per lui, ci sarà il lauro, e sarà meritato e appagante come la messe di giugno o il vitello grasso per il coltivatore diretto.

                    Paolo Cioli
                    Molti cacciatori,tartari e non,deridono la cinofilia non per aver solo visto qualche attitudinale,bensì perchè molte volte si chiedono come è possibile che i giudici siano propietari dei cani che molte volte vanno per la maggiore,come mai le riviste del settre non publicizzano con la stessa enfasi le prove a selvaggina naturale,ma si fa eco quasi esclusivamente ad altro,per queste e molte altre cose spesso i tartarini ed i loro parenti del nord,stanno rintanati nei boschi e non escono che a sera quando ormai le tenebre ne confondono le sagome tanto da confonderli con gente per bene.con la stima di sempre.

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                    • sly8489
                      ⭐⭐⭐⭐
                      • Mar 2009
                      • 11961
                      • Trieste
                      • spring spaniel

                      #85
                      Io sono d'accordo con Lucio quando dice: " la cinofilia non è mai stata (come non lo é nemmeno oggi), un'attività "di tutti" , in passato lo era ancor meno perché le disponibilità finanziare erano mediamente inferiori,"Quindi la risposta alla domanda "la cinofilia di una volta era di tutti o no?" è no e non è di tutti neanche la cinofilia attuale. Non credo che tutto quello che è stato scritto in questa discussione rispecchi la realtà della caccia attuale. La mia impressione è che in quasi tutti i campi ognuno si arrangia come meglio può, questo vale sia per la caccia al sud che per quella al nord. Secondo la mia opinione la cinofilia e la caccia erano molto più divergenti prima, in questo periodo sono parallele, ma sono due cinofilie diverse una è quella povera e l'altra è quella ricca, ma non per questo è la migliore. E' difficile che le due cinofilie possono convergere, qualcono ci prova ma la maggior parte delle volte è costretto ad abbandonare.

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                      • Volterrani

                        #86
                        Vi cito una frase del mio amico Giorgio Guberti che all'epoca fece scandalo:"la cinofilia agonistica è uno sport da ricchi".Saluti

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                        • Paolo Cioli

                          #87
                          Originariamente inviato da ginger
                          Molti cacciatori,tartari e non,deridono la cinofilia non per aver solo visto qualche attitudinale,bensì perchè molte volte si chiedono come è possibile che i giudici siano propietari dei cani che molte volte vanno per la maggiore,come mai le riviste del settre non publicizzano con la stessa enfasi le prove a selvaggina naturale,ma si fa eco quasi esclusivamente ad altro,per queste e molte altre cose spesso i tartarini ed i loro parenti del nord,stanno rintanati nei boschi e non escono che a sera quando ormai le tenebre ne confondono le sagome tanto da confonderli con gente per bene.con la stima di sempre.
                          Evviva i "Tartarini" che escono allo scoperto e che si confrontano!
                          E non mi si dica che se non lo fanno è perché il loro gran cane da caccia non è corretto al frullo, non imbastisce una cerca geometrica o fa ( qualche )rientro a cattivo vento!
                          Non credo vi siano veri giudici, veri esperti di cani e di caccia, che umilierebbero un cane per questi motivi. Sempre che sia un vero gran cane venatorio e con buoni connotati di razza: sia ne soma che, soprattutto, nel lavoro.
                          Ma con ginger c'è un'uscita allo scoperto; un invinto a confrontarsi ! E lo accetterò volentieri , anche se il gioco sarà campos sui.
                          Paolo Cioli

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                          • ginger
                            ⭐⭐⭐
                            • Feb 2011
                            • 5173
                            • calabria
                            • SETTER INGLESE

                            #88
                            Originariamente inviato da Paolo Cioli
                            Evviva i "Tartarini" che escono allo scoperto e che si confrontano!
                            E non mi si dica che se non lo fanno è perché il loro gran cane da caccia non è corretto al frullo, non imbastisce una cerca geometrica o fa ( qualche )rientro a cattivo vento!
                            Non credo vi siano veri giudici, veri esperti di cani e di caccia, che umilierebbero un cane per questi motivi. Sempre che sia un vero gran cane venatorio e con buoni connotati di razza: sia ne soma che, soprattutto, nel lavoro.
                            Ma con ginger c'è un'uscita allo scoperto; un invinto a confrontarsi ! E lo accetterò volentieri , anche se il gioco sarà campos sui.
                            Paolo Cioli
                            Gentile dott.con me sfonda una porta aperta,non mi sono mai nascosto,ed i miei cani sono perennemente sottoposti a giudizio,tartaro si ma alla luce del sole!ma mi creda,sbaglia quando afferma che i tartarini non fanno le prove per nascondersi,mi creda,le faranno quando molte farse del regolamento verranno tolte,e,quando davvero si vorrà premiare il gran cane da beccaccia,e,quando davvero ci saranno i giudici per stare dietro a quei cani ai quali non gli si deve dare la sciolta obligata,ma solo scioglierli e sapere andargli dietro aspettando gli eventi,le faranno quando si capirà che il fermo al frullo a beccacce è totalmente inutile ecc..Le ho messo un video a beccacce,è l'ho fatto quasi esclusivamente per lei dott.mi aspettavo almeno un commento,ma niente da fare,la prossima volta,lo faccia ,nel bene e nel male i tartari l'hanno eletta a gran maestro ed io certo non faccio eccezzione.cordialità sempre

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                            • Aldo
                              ⭐⭐⭐
                              • Oct 2007
                              • 1238
                              • Bernal - Buenos Aires - Argentina, , .
                              • Pointer e Setter Inglese

                              #89
                              [QUOTE=Sino;
                              Ecco un'altra differenza fra la cinofilia di ieri e di oggi, in passato c'era meno comunicazione ed i pochi veri appassionati i cani se li andavano a vedere sul campo e a caccia, oggi si guardano su YouTube.



                              E cosi ci va...


                              Saluti cordiali
                              Aldo Rappan x

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                              • l'inglese
                                Moderatore Setter & Pointer
                                • Mar 2008
                                • 4245
                                • Arzignano, Vicenza

                                #90
                                Originariamente inviato da Volterrani
                                Vi cito una frase del mio amico Giorgio Guberti che all'epoca fece scandalo:"la cinofilia agonistica è uno sport da ricchi".Saluti
                                Grande , pur rimanendo nella sua semplicita' !

                                Un giorno , un mio conoscente , rimprovero' affettuosamente Guberti , per aver ancora dato dei cani a un signore che non si era comportato bene con lui , iniziando la frase con un : " Mi stupisco che Lei dottore abbia ancora dato i cani a ......... " Lui , sorridendo con quella sua smorfia caratteristica , rispose : Quello altro non e' che un cinofilo fallito , tanto quanto lo sei tu ! E non ti stupisci che io sia qui' a tavola anche con te ! Quando uno torna scusandosi , si deve dare un' altra possibilita' e anche un' altra ancora se c' e' l' occasione , anche se chi nasce perdente , mai potra' vincere , per quanta fortuna possa avere . " .
                                Chi lo ha conosciuto , non puo' non amarlo !

                                Si parla di Cinofilia e di chi ha insegnato , senza mai salire in cattedra , ne' chiedere mai che si faccia silenzio , quando parlava , tanto tutti ascoltavano in religioso silenzio , anche i suoi detrattori , quando parlava e parla Guberti .
                                Roberto

                                Con affetto e simpatia [:-golf]

                                un saluto

                                l' inglese

                                Commenta

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