Calibri medi vs selvaggina italica
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Calibro bilanciato (non ha molto volume di bossolo, a dispetto del suffisso "magnum"), adatto a molti contesti venatori. Il mio caro amico e mentore l'ha usato un po' dappertutto (alci, maral, orsi e non so che altro) sempre con le Winchester Fail Safe da 225 grani. Da vicino forse un po' sotto il 9,3x62, ma comunque una spanna sopra i vari 0,308" anche ipertrofici (.300 Weatherby compreso). Sulla reperibilità delle munizioni non ti so aiutare, non avendo mai comprato nulla che si possa ricaricare (fanno eccezione solo i .22 LR). -
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bello il 9,3x64, il colletto in particolare. Ho avuto ed usato abbastanza intensamente per qualche una europa66 in questo bel calibro e ne serbo ottimi ricordi. Ma ho finito col preferirgli il 375 hh per la maggior semplicità nel reperire munizioni o componentistica (leggi bossoli) in ogni angolo del pianeta.
oggi mi incuriosirebbe caricarlo con la oryx da 325 gr e sono pressoché certo che ne resterei stupito.
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Con un po' di lavoro è possibile ricavare i bossoli del 9,3x64 da quelli del .338 Win. Mag., se ricordo bene RCBS ha un apposito set di dies da formatura per quest'operazione. Come giustamente scritto sopra è molto più pratico utilizzare il .375 H&H, soprattutto se si è in Africa e si è rimasti a corto di munizioni.Commenta
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Invece di semplificarsi la faccenda, andiamo pure verso il doversi fabbricare i bossoli...
Ognuno sceglie di sviluppare delle competenze nella vita, le cose o si fanno bene o si fanno bene; non credo che mettere della polvere e una ogiva siano tutto ció che serve ;)
In fondo pure la F1 è "solo" guidare un'auto il più veloce possibile cercando di non schiantarsi....
«Contro di te sarei preda o predatore?»Commenta
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Non confondiamo la ricarica di chi fa gare o vuole tirare ad un km con una onesta ricarica ad uso venatorio. Una volta trovata la polvere e la dose giusta basta solo usare bossoli nuovi e non confondere le lattine della polvere. Nella ricarica a palla ci sono molto meno variabili che nella ricarica di una cartuccia a pallini.
Con calibri di questo tipo si tratta solo di replicare le munizioni di serie per sopperire alla scarsa distribuzione e popolarità del calibro.
Spesso i tiratori di bencrest usano dosatori volumetrici per assemblare le loro munizioni da gara. Usando bossoli nuovi si evita la parte più rognosa e più complessa della ricarica, la preparazione di un bossolo perfetto che eguagli o sia migliore dei bossoli di serie di primo sparo. La cosa non è per nulla semplice o scontata.
Se si tira nell’ordine dei 300 metri si possono caricare cartucce con un misurino volumetrico tipo un bossolo tagliato. A quella distanza leggere variazioni di velocità portano a differenze di punto d’impatto non percepibili con armi da caccia.
Che poi chi ricarica per passione spenda decine di migliaia di euro per attrezzatura varia è più che vero 💸💸💸, ma è più un gioco che una necessità.
Credo si debba coniare un termine per la ricarica di questo tipo: “ricarica di sopravvivenza” potrebbe essere appropriato?👍 1 -
ma scusate...si cerca il pelo nell'uovo se una sst superformance rende più o meno di una fiocchi epn, differenze fra lotti di polveri o ogive, medie di pressioni e temperature...e poi per cambiare calibro in favore di uno desueto, da cartucce super controllate e rodate finirei a usare misurini volumetrici che abbandonai anche per il cal.8c.f. liscio?
Non so nulla di ricarica rigata, ma le brutte esperienze a inseguire mi sono di monito -
Confermo che nel bench rest molti usano un dosatore volumetrico.
I guai normalmente succedono per l’utilizzo di un tipo diverso di polvere, di proiettili di diametro diverso o altri fattori che non sono certamente 1 o 2 grains di polvere in più.
Chi caccia tantissimo in modo normale non si fa menate. Se poi vogliamo fare le gare a 1.000 yarde allora è un altro discorso.
Una volta trovata la dose ti confermo che nel mio 9,3X62 andrei tranquillamente a caccia ricaricando con un dosatore volumetrico o con un misurino.
Se qualcuno ha dei dubbi basta che mi metta dei capi a disposizione, al limite può andar bene anche l’Africa, possibilmente con un campo con tutti i confort possibili 😉👍 2
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Il dosatore volumetrico si usa in tutti i tipi di ricariche (pistola, arma lunga, ecc..), quelli da BR hanno normalmente degli scatti predeterminati in modo da poter adeguare la carica alle condizioni di gara (nel BR in genere si carica tra un match e l'altro), ovviamente per funzionare bene le polveri devono essere a granitura fine, altrimenti non scorreranno bene e le dosi non saranno costanti. Chi ricarica decentemente eroga dosi appena inferiori a quella prevista nel piatto della bilancina, portandola al peso corretto con il centellinatore (per questo basta anche un bossolo di pistola pulito e con innesco spento). Ci sono abbastanza variabili già solo con i componenti, i vari lotti di polvere ed inneschi per doversi preoccupare anche delle possibili variazioni di dose dovute al misurino (che sconsiglio) o al dosatore.👍 1Commenta
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Io ricarico per rigati lunghi e corti dal 1980 e al dosatore volumetrico RCBS abbino sempre il bilancino per controllare che la polvere erogata sia esattamente della dose desiderata, specialmente se la polvere e' del tipo a bastoncelli. Inoltre il dosatore volumetrico deve essere manovrato in maniera consistente per ottenere precisione. Naturalmente con una press progressiva che io usavo esclusivamente per cartucce da pistola (9mm e .45 ACP) non c'era la possibilta' di verificare ogni carica col bilancino. Se si adoperano polveri vivaci come la Bullseye (che usavo per la .45 per cartucce da tiro a segno) se per caso si fa un errore e si carica una doppia dose i risultati possono essere infausti. Percio' con la supercolla incollai uno specchietto alla press in modo da poter controllare visualmente il livello della polvere nel bossolo. Un altro pericolo e' quello di non versare affatto la dose di polvere nel bossolo. Le progressive presses devono essere operate con molta attenzione, e una distrazione puo' essere la causa di una doppia dose o di un bossolo vuoto. Quando si spara in gare di azione una cartuccia senza polvere o con poca e' una disgrazia in attesa di succedere. L'innesco e/o una dose insufficiente spinge la palla che si incastra a meta' canna, e se si spara per battere il cronometro non si fa caso al "dud" (cartuccia insufficiente o che fa cilecca), ed il colpo successivo al minimo ti scassa la pistola. Un mio amico--anziano ed espertissimo di armi e d tiro ebbe tale problema. La pistola da buttare, ed il bossolo, spaccato appena sopra il fondello, gli sputo' in faccia una miriade di granelli di polvere incombusta e particelle di ottone. Se non avesse indossato occhiali di protezione, addio occhi! Se la cavo' con un bel tatuaggio sulla faccia, che sembrava colpita da una variante del morbillo che lascia puntini neri invece che rossi.
Per le carabine, per me esiste soltanto il dosatore volumetrico accompagnato per ogni singola cartuccia dalla verificazioe con la bilancia. Forse un grano in piu' o uno in meno non farebbe troppa differenza, ma... chi lo sa? E se uno carica gia' al massimo della pressione e ci mette un grano o due di piu'?
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Anch'io uso il dosatore RCBS Uniflow (ormai d'epoca, visto che ha superato i 25 anni di età...) a cui ho aggiunto il pistone graduato con il nonio (stile Bench Rest), visti i quantitativi di munizioni per arma lunga (una decina di colpi alla volta o poco più) non ha nessun senso andare di fretta, come hai scritto usando polveri estruse in grandi quantità (almeno se rapportate ai dosaggi da pistola) la verifica sulla bilancina (RCBS 10-10 by Ohaus) è d'obbligo. Con i calibri da pistola, non avendo mai usato presse progressive, verifico sempre il livello della polvere nella palmella di caricamento (loading block), gli scarti con polveri a granitura fine da pistola (es. Vihtavuori N-340 e 3N37) sono di 0,1 grani o anche meno, per cui di nessuna importanza pratica, a differenza di quello che avviene con le polveri estruse a grana grossa (molto progressive) da arma lunga, che in base a come si compattano nella cavità del dosatore, possono portare ad importanti variazioni della dose.Commenta
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Quando leggo certi interventi mi vengono in mente due cose: o che sono parecchio vecchio o che ho incominciato con la ricarica che ero parecchio giovane. Non sono più un ragazzino ma per fortuna prevale la prima, ho iniziato più o meno che avevo 14-15 anni. Quando negli anni 80 (e sono passati circa quarant’anni 😳) sparavo parecchio con la pistola avevo l’abitudine di controllare la dose di polvere impostata nel dosatore pesando 10 dosi. Poi per evitare le doppie dosi prendevo il classico portabossoli RCBS (che se ricordo bene ne tiene 80) e lo inclinavo in controluce controllando che il livello della polvere in ogni bossolo arrivasse allo stesso livello. Con il volumetrico e polveri da carabina classiche (non ball power) ho notato che la migliore costanza la ottenevo mantenendo nel serbatoio del dosatore sempre un buon livello di polvere, e sempre abbastanza costante. Una volta versata la polvere nel serbatoio facevo parecchie dosi a perdere in modo da far compattare la polvere sempre nella stessa maniera. Chiaramente anch’io poi rifinivo e rifinisco su bilancino, quasi sempre di tipo meccanico. Non ricordo se uso anche quella specie di paratia da inserire nel serbatoio del dosatore e che serve appunto per rendere più costante l’erogazione rendendo più uniforme il compattamento della polvere.
Mi fondevo pure le palle fondendo caratteri da stampa e stagno. Ho ancora alcune palle del 38 e parecchie del 45, quelle le sparavo in una Sig Sauer P220 in 45HP, gran pistola, in buone mani aveva una precisione da carabina.
Questo non vuol dire che su di un calibro tipo 9,3X64 non rimanga dell’idea che si possa fare una ricarica che soddisfi le esigenze venatorie (entro i 300 metri) usando un dosatore volumetrico. Il mio era un ragionamento del tipo: ma per ricaricare una cartuccia a palla bisogna per forza avere 10.000 Euro di attrezzatura? A parte battute del genere: magari 10.000 non sono sufficienti 😂😂, chi ha sufficiente esperienza di ricarica converrà che non è necessario arrivare a certi livelli, si fa per puro divertimento, non per necessità.
Magari potrei pure fare una prova, sacrificare una decina di palle Speer da 270gr e relativi bossoli di 9,3X64 per vedere cosa ne esce come precisione e costanza di velocità ricaricando con un dosatore volumetrico. Chi conosce bene la costanza delle palle del 9,3 e la facilità con cui il 9,3X62 digerisce un ampia gamma di polveri dira che mi piace vincere facile provando anche il fratello maggiore 😉.
Di sicuro ricordo che quando sparavo con lo Steyr AUG in 222 rem. le cartucce le ricaricavo usando il volumetrico.Ultima modifica mountain; 11-05-24, 01:04.Commenta
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In mancanza di dosatore si può versare sul piatto della bilancina una dose di poco inferiore tramite un misurino (autocostruito oppure acquistando quelli in plastica della Lee disponibili in molte misure) e poi raggiungere sempre la dose precisa tramite il centellinatore .Commenta
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Ciao, personalmente se devo caricare poche cartucce uso una RCBS 10 10.
Quando sono tante uso un caricatore automatico con bilancina elettronica.
Un solo problema.
Con polveri con granelli piccolini ( fino alla 140 o simili ) lo uso normalmente programmando il peso giusto.
Il centellinatore automatico raramente mi mette qualche granello in più e devo rifare la carica.
Con polveri progressive e granelli molto grandi metto un peso inferiore e poi vado col centellinatore manuale aggiungendo sullo stesso bilancino elettronico gli ultimi granelloni.
Pur programmandolo con centellinatore più lento se imposto il peso corretto con polveri progressive a volte mi va oltre il peso.
Anche se di pochissimo, essendo un maniaco
, finisco gli ultimi granelli con il centellinatore a mano, il tutto è abbastanza veloce.
Ciao
Guli51Commenta
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Anche per la pistola non ho mai ricaricato quantitativi da tiro dinamico, quindi i normali attrezzi manuali mi sono sempre bastati. Ho sempre detestato l'elettronica sul banco da ricarica, mi lascia sempre apprensione a differenza di dosatore e bilancina meccanici. Tutta l'attrezzatura base (pressa, dies, bilancina, dosatore e case trimmer) non costa cifre esorbitanti e permette di ottenere risultati egregi se usata con attenzione.Commenta
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Devo ammettere che le presse progressive che ad ogni tiro della leva ti sfornano una cartuccia completa mi hanno sempre intimorito un po'. Ma mia moglie ed io non ci saremmo potuto permettere di comprare cartucce centerfire da pistola. Ogni Venerdi' sera andavamo al poligono di Kodiak (bellissimo, come quelli delle grosse centrali di polizia, con dieci posizioni separate da pannelli a prova di proiettile e controllo elettronico dei bersagli, che potevano essere mandati da un metro a venticinque metri premendo un bottone,e che si potevano far presentare per qualsiasi numero di secondi prima di girarsi di taglio) e sparavamo centinaia di colpi di .45, .38 special, 9mm, ecc. ecc. Ricaricare era l'unica soluzione. Le uniche cartucce che non ricaricavo, ovviamente, erano quelle della .22 LR, e di queste ne sparavamo pure tante. Poi ogni tanto c'era qualche gara. Mia moglie preferiva quelle di Bullseye del tipo NRA, con arma in una sola mano, e tre tipi di arma: 22. automatica, .38 a tamburo, e .45 automatica. Io preferivo il tiro dinamico ai birilli del bowling e ai piatti d'acciaio.
Le presse progressive sono prima di tutto una rottura per cambiare calibro. Per evitare tale rottura (a volte ci vuole un'ora o piu' per cambiare le dies, l'innescatore, e rgolare il dosatore) quando caricavo per le nostre .45 ACP passavo diverse ore a caricarne un migliaio. Poi facevo lo stesso per le 9mm.
Un'altra cosa che non mi piace delle progressive e' che se c'e' un qualsiasi problema con un particolare bossolo o innesco, o se il dosatore s'e' svuotato, o gli inneschi nel tubo sono finiti, o tante altre cose, bisogna fermarsi e togliere tutti i bossoli dalla piastra girevole e ricominciare da capo con solo un bossolo vuoto nella prima stazione. Bisogna stare attentissimi, perche' se non lo si e' ci scappa la doppia dose, il bossolo vuoto o il bossolosenza innesco che "piscia" polvere dal foro nel meccanismo della pressa. Bisogna farci la mano e non cercare di battere nessun record di velocita'. In Italia, con i limiti arbitrariamente imposti ai tiratori sul numero di cartucce detenibili, francamente non vedo l'utilita' dela pressa progressiva. Magari per la cartucce da liscio, delle quali se ne puo' avere un buon numero la pressa progressiva andra'bene, ma per le pistole? E se uno ne ha di diversi calibri, a che giova cambiare le dies e tutto il resto per caricare venti cartucce per un calibro, cinquanta per un altro, e cosi' via fino al imite legale, cartuccce che si potrebbero facilmente caricare sulla pressa singola?
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Assolutamente d'accordo, premesso che un poligono come quello descritto dalle mie parti neanche ce lo sognamo, così diventa decisamente divertente sparare con la pistola. Non ho mai preso una progressiva proprio per le ragioni sopra descritte: avendo molti calibri tra corte e lunghe mi ci vorrebbe più tempo per attrezzare tutto che per ricaricare.Commenta
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Er Mericano, chiama qualcuno al di là dell’oceano e facci mandare qualche decina di libbre di H4350 e H4831…
A noi servono..Commenta
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Io uso IMR 4350 per il .338WM, ed usavo l'IMR 4831 per il .243.
Mi sa che mandare polvere da sparo all'estero sarebbe leggermente vietato... -
Io conservo religiosamente quantitativi spesso modestissimi di molte polveri oramai introvabili. I limiti di detenzione sono fin troppo stretti quando hai molti calibri, io ho il vantaggio di poter contare sull'aiuto di alcuni amici.
Se capita la ricarica dove serve per forza quella tal polvere, in genere la ho...... ma magari finisce dopo una ventina di cartucce
Comunque non sono rose e fiori (al di là dell'attuale situazione di reperibilità e prezzi) neppure per me.
Una quindicina di anni fa avevo finito la N150, faccio un controllo in casa, spazio non ne avevo (avevo dovuto comprare un barattolo di N120 per delle prove.... poi andate male per cui, con 950 grammi inutilizzabili, era un macigno). Comincio a cercare fra gli amici qualcuno che volesse smezzare, mezzo chilo potevo ancora tenerlo ma non un chilo.................. quella polvere non sono mai più riuscito a comprarla. La N150 è evidentemente poco popolare
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