per l'acqua calda grazie per le indicazioni e congratulazioni per la scoperta sensazionale.
trialer : angelo o demone ?
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si ma la SUA DEFINIZIONE di abbattimento qual'é ???
per l'acqua calda grazie per le indicazioni e congratulazioni per la scoperta sensazionale.lucio -
Vi lascio soli e siete già passati dal trialer agli special...cof ...cof (quanto non mi piace 'sta definizione)?
Scusate, ma dopo lettura mi sovviene una domanda:
"Ma siamo sicuri che per fare un cane che cerchi e trovi proficuamente una determinata specie di selvatico servano un centinaio di uccelli per anno per alcuni anni? Forse non ho capito bene perché si intrecciano vari post e discussioni, ma non è che si stia parlando di zucconi?".Commenta
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Per abbattimento,si intende un operazione che è mirata a rimuovere da una formazione rocciosa,sotterranea,o, a cielo aperto,una,o più porzioni che debbono poi essere lavorate per essere rese trasportabili,e quindi rimosse dal luogo di abbattimento.Commenta
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abbattimento secondo i dizionari ha molti significati anche quello di riduzione drastica per esempio delle tariffe o delle scorte ma fra i tanti significati c'é :
abbattimento : 3 Uccisione, spec. riferito ad animale
dizionario Sabatini Coletti
certo se per lei vuol dire solo abbattimento di formazioni rocciose , lo credo che non sia in sintonia con me, come in cinofilia e arte venatica d'altra parte.lucioCommenta
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.Ai margini di tutte le discussioni di questo ed altri forum c'è una costante azione di demonizzazione della caccia all'estero. Io non credo che la caccia all'estero possa sostituire la caccia che si faceva in Italia negli anni 60-80. Si cacciava dietro casa e gli incontri erano numerosi. Ora non è più possibile, per fare incontrare i cani bisogna spostarsi e molto. Parliamo sempre di cani beccacciai,ma per far diventare un cane specialista di tale caccia dobbiamo far incontrare,al nostro amici, un centinaio di b. l'anno. Io fino agli anni 80 non avevo problema facevo quel numero di incontri,in terreno libero, nel raggio di 50 - 80 Km. da Roma. Ma già facevo qualche viaggetto in Lucania, Calabria e sardegna. Poi le cose si facevano sempre più difficili per le cause che tutti conoscono. Insieme a quattro o cinque amici prendemmo una riserva nel Viterbese e continuammo a trovare molte b.. Ma nei periodi di ottobre,primi di novembre già facevamo dei viaggi all'estero. Poi arrivò un nababbo romano versò una somma elevatissima al concessionario della riserva e prese l'esclusiva,lasciando me ed i miei amici con un pugno di mosche. Questa è la mia storia di beccacciaio che per i propri cani ha voluto sempre un numero d'incontri sufficenti. Ora,per allenare d'estate faccio viaggi di due o trecento Km. per fare incontrare molte quaglie ai miei ausiliari,d'inverno raggiungo gli stessi posti per le beccacce e faccio un paio di puntate settimanale all'estero. A mio avviso, questo è quello che volenti o nolenti occorre fare per formare,a patto di essere un soggeetto dotato,,un cane specialista. Altro che quattro beccacce dietro casa. adolfo
......i miei cani.....cercano beccacce da ottobre a marzo e posso assicurare che è un selvatico che conoscono ...moooolto bene....poi non deve certo essere "demonizzata" la caccia all' estero....è la sostanza e non la forma....che và ragionata e sopratutto regolata.....
che senso ha uccidere in una mattinata le beccacce che in italia si catturano in una stagione..Commenta
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---------- Messaggio inserito alle 12:37 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:36 AM ----------
rispondendo...
entrati che fummo in un ginepraio fu un momento
che io e lo mio maestro ragionammo
di ciò chè prelievo e di ciò chè abbattimento.
lo dicer nostro parea esser sì gaio
ma l'altri lo preser per gran scoglionamento
e per ciò, prendendo atto, demmo un taio.
Così m'è venuta di getto e così l'ho buttata qui.
Con l'affetto di sempre, Giovanni.Commenta
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Certo dopo certi interventi comincio a pensare che i cani che ho avuto e che ho,nonostante la seleziono che compio, sono degli incapaci anzi dei "zucconi"se per diventare specialisti debbono vedere tante beccacce.
Basta mettersi d'accordo su cosa s'intanda per cane specialista. Veramente mi sorge un dubbio, forse parliamo di due attività diverse: caccia reale e caccia virtuale. Debbo aggiungere una postilla: per me la caccia è anche allenamento senza fucile ed andare col fucile e sparare poco (anche all'estero). Per quanto riguarda la beccaccia sono d'accordo,al90%, con il cartello Celano.adolfoCommenta
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Ma Adolfo...tutti vivono le proprie passioni come più li aggrada e hanno opinioni diverse su di esse...non è mica un problema ma è un valore aggiunto.Certo dopo certi interventi comincio a pensare che i cani che ho avuto e che ho,nonostante la seleziono che compio, sono degli incapaci anzi dei "zucconi"se per diventare specialisti debbono vedere tante beccacce.
Basta mettersi d'accordo su cosa s'intanda per cane specialista. Veramente mi sorge un dubbio, forse parliamo di due attività diverse: caccia reale e caccia virtuale. Debbo aggiungere una postilla: per me la caccia è anche allenamento senza fucile ed andare col fucile e sparare poco (anche all'estero). Per quanto riguarda la beccaccia sono d'accordo,al90%, con il cartello Celano.adolfo
Io dico solo che una volta che il beccacciaio è fatto...è fatto punto.
Possono servire per farlo 20 come 1000 cioè fino a quando non trova quella che lo fa incazzare prepotentemente e da quel momento diventa la sua unica passione di vita.
Tutte le altre affinano e completano un 80/90% di un bagaglio assodato.
Qui da me Adolfo chi vuole avere un cane esce tutti i giorni da settembre a aprile cercando quella assatanata che ribalta totalmente l'atteggiamento del cane come in ogni posto del mondo...ma sono sempre bastati anche i 40 incontri per fare un gran cane....serve solo il gran cane.
Io invece essendo prima di tutto cacciatore e poi cacciatore di beccacce il Cartello celano lo trovo una stronzata pazzesca e anche e proprio per quelli che qui non si divertono più e fuori da qui ci vanno e ci sono andati per fare 100 150 beccacce l'anno e ora mi vengono a dire nel paese delle limitazioni assurde di limitarmi ancora un po....e questo senza un motivo...la salvaguardia della beccaccia parte da un ragionamento europeo e non da una limitazione solo Italiana...aumentano solo i sig.ri che escono e fanno la quello che qui non si puo più fare.Commenta
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Io credo che un cane da usarsi a caccia dovrebbe, almeno, uscire tre volte a settimana per circa tre/quattro ore, facendo in media almeno un incontro pre uscita. Per cui 3 selvatici a settimana X 4 = 12 selvatici al mese. 12 selv. X 6 mesi= 72 selvatici. Per questo sono daccordo con chi sostiene un minimo di 100 selvatici a stagione per iniziare a parlare di un cane che verso i 4 o 5 anni forse potremo definire specialista.
Non si tratta di avere "zucconi" ma cani che debbono avere la possibilità di fare un minimo di pratica, altrimenti di che specialisti vogliamo parlare?
Scusate se sono andato probabilmente un poco fuori tema.
P.S. Non sono d'accordo con Celano. Purtroppo ognuno ha il suo tempo.Commenta
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lo specialista,per me come credo per lei è quel cane che trova beccacce dove tanti passano dritti ,e che indomito le cerca prima col cervello e poi con le gambe.Celano al cartello doveva pensarci quando era giovane,ma penso che era ammaliato dal fucile,ci vuole etica e non cartelli(che già avanzano)Certo dopo certi interventi comincio a pensare che i cani che ho avuto e che ho,nonostante la seleziono che compio, sono degli incapaci anzi dei "zucconi"se per diventare specialisti debbono vedere tante beccacce.
Basta mettersi d'accordo su cosa s'intanda per cane specialista. Veramente mi sorge un dubbio, forse parliamo di due attività diverse: caccia reale e caccia virtuale. Debbo aggiungere una postilla: per me la caccia è anche allenamento senza fucile ed andare col fucile e sparare poco (anche all'estero). Per quanto riguarda la beccaccia sono d'accordo,al90%, con il cartello Celano.adolfoCommenta
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Non spostiamo l'argomento sullo special...cof...cof. Per me, ginger, tu hai definito il cane di naso: esistono pure soggetti con una cerca impegnatissima, che conoscono la beccaccia, però, haimé, hanno poca sensibilità olfattiva. Se io facessi vedere 1 beccaccia ad uscita, ai miei cani adulti (seconda stagione di caccia) calerebbe la voglia di cercarla. Ben inteso, io, come cacciatore e cinofilo, ci meterei la firma. Che volete farci: sono cani che si spaccherebbero le ossa per trovarla, ma se la cosa diventa quasi semplice, non cacciano più con quel mordente che dico io. E poi ho sempre pensato che pochi selvatici fatti bene sono sempre il meglio per il cane, alternando con uscite a vuoto che qui non mancano di certo (e qui andiamo sull'addestramento...OT).lo specialista,per me come credo per lei è quel cane che trova beccacce dove tanti passano dritti ,e che indomito le cerca prima col cervello e poi con le gambe.Celano al cartello doveva pensarci quando era giovane,ma penso che era ammaliato dal fucile,ci vuole etica e non cartelli(che già avanzano)Commenta
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Paolo, mi sono lanciato in una discussione senza costrutto e tra l'altro fuori tema, abbandonando il filo del tuo interessante quesito iniziale. Hai ancora una volta ragione,il distacco,il fastidio del mondo venatorio verso la cinofilia è dovuto dal fatto che le prove sono corse per la maggior parte su selvaggina d'allevamento. Aggiungo io che il fastidio cresce,fino a diventare quasi disgusto dalla percezione di come viene gestita la cinofilia. Ed ecco allora che il Trialer proclamato dall'autorità viene rifiutatato e diventa demone. adolfoCommenta
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lo special cofano come lo chiami tu,non so che cosa sia e sinceramente mi interessa niente,lo specialista(ripeto)per me non è ne di naso ne di gambe,ma colui che ha la beccaccia nel cervello(come un tarlo)ed è capace di trovarla in ogni dove,e,non di meno fa sempre la differenza.Non spostiamo l'argomento sullo special...cof...cof. Per me, ginger, tu hai definito il cane di naso: esistono pure soggetti con una cerca impegnatissima, che conoscono la beccaccia, però, haimé, hanno poca sensibilità olfattiva. Se io facessi vedere 1 beccaccia ad uscita, ai miei cani adulti (seconda stagione di caccia) calerebbe la voglia di cercarla. Ben inteso, io, come cacciatore e cinofilo, ci meterei la firma. Che volete farci: sono cani che si spaccherebbero le ossa per trovarla, ma se la cosa diventa quasi semplice, non cacciano più con quel mordente che dico io. E poi ho sempre pensato che pochi selvatici fatti bene sono sempre il meglio per il cane, alternando con uscite a vuoto che qui non mancano di certo (e qui andiamo sull'addestramento...OT).Commenta
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Scusa Giovanni, ma non capisco cosa serva 'sto specialista quando si va sempre nel "pollaio delle beccacce". Forse abbiamo 2 concetti diversi d'uso di questo soggetto. Facio un esempio. Noi prepariamo i giovani su beccaccia in Sardegna. Tale preparazione serve ad affrontare zone ove la beccaccia è più rarefatta. Zone in cui difficilemente riesci a preparare un giovane per difficoltà d'incontro. Le zone da 100 becche annue incarnierate ci sono, ma mica le si fa incontrare ad un giovane solo! Tale soggeto provalo a spostare in un'altra zona ove ne incontri 1 (forse) ogni 3-4 uscite e vediamo la resa e l'impegno. "Se il cane si fa nel pollaio, se non caccia nel pollaio poi son guai". E non ditemi che l'allevaggina è differente dalla selvaggina, perché per il cane non vi è differenza durante la predazione: insidia ciò a cui è stato preparato e ciò che conosce.Io credo che un cane da usarsi a caccia dovrebbe, almeno, uscire tre volte a settimana per circa tre/quattro ore, facendo in media almeno un incontro pre uscita. Per cui 3 selvatici a settimana X 4 = 12 selvatici al mese. 12 selv. X 6 mesi= 72 selvatici. Per questo sono daccordo con chi sostiene un minimo di 100 selvatici a stagione per iniziare a parlare di un cane che verso i 4 o 5 anni forse potremo definire specialista.
Non si tratta di avere "zucconi" ma cani che debbono avere la possibilità di fare un minimo di pratica, altrimenti di che specialisti vogliamo parlare?
Scusate se sono andato probabilmente un poco fuori tema.
P.S. Non sono d'accordo con Celano. Purtroppo ognuno ha il suo tempo.
---------- Messaggio inserito alle 09:16 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:09 AM ----------
"cof cof" è la tosse che mi viene a pronunciare tal parola per me inesistente: un cane da caccia deve saper trattare tutta la selvaggina e basta. Ovviamente dopo esserne entrato in contatto qualche volta per smaliziarsi. Io la penso così, o forse sono stato fino ad adesso fortunato. Se vado a beccacce e trovo il fagiano, il cane me lo deve lavorare. Se vado a fagiani e trovo le starne, il cane deve fare altrettanto. Se vado a starne e trovo il beccaccino o la quaglia... E non deve sfrullare nulla, deve essere pronto a cambiare registro nell'eventualità di. Da noi non si addestrano i cani a compartimenti stagni. Non fanno altretanto a scuola i bambini nell'ora di matematica e in quella successiva di scienze o geografia? Stiamo andando OT.lo special cofano come lo chiami tu,non so che cosa sia e sinceramente mi interessa niente,lo specialista(ripeto)per me non è ne di naso ne di gambe,ma colui che ha la beccaccia nel cervello(come un tarlo)ed è capace di trovarla in ogni dove,e,non di meno fa sempre la differenza.
---------- Messaggio inserito alle 09:23 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:16 AM ----------
Secondo tale definizione non si quantifica né la capacità, né la resa venatoria del soggetto, ma solo di aver rintonato il cane a tentare di cercare un unico selvatico...Come non ce ne fossero altri sulla faccia della terra. Una specie di elettrshock a base di beccacce. Averla nel cervello non vuol dire essere capace di: il pensiero non fa l'azione. Anche a me piacerebbe accompagnarmi con miss mondo, ma è solo un pensiero.lo special cofano come lo chiami tu,non so che cosa sia e sinceramente mi interessa niente,lo specialista(ripeto)per me non è ne di naso ne di gambe,ma colui che ha la beccaccia nel cervello(come un tarlo)ed è capace di trovarla in ogni dove,e,non di meno fa sempre la differenza.Commenta
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