Beretta A300/303 e variazioni
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Un ringraziamento a tutti per aver condiviso e apprezzato questo 300 ,che come ha fatto notare GG ,è stato restaurato con la brunitura della canna ,lasciando integro il castello , cosa che non è avvenuta in un secondo 300 sempre periodo (1968) originale in tutte le sue parti . Il fucile non è un " Monomatricola "ed è corredato di 2 canne senza bindella da 71 1* & una 67 3***.Un Saluto -
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In questa foto si nottano le differenze dell’Otturatore del 300 mat(106 ) ...con quelle postate da GG dove si notano evidenti differenze .Un Saluto
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Sembra questo modello che ha fotografato lei sembra diverso di quello publicato da Franco Mister può essere che di questi A 300 Con il portamolla di fuori quello è un monomatricola quello che ha postato dopo già ha una matricola come gli a 300 secondo tipo con il tasto tondo può essere che non mettevano l anno di bancatura perché e un monomatricola e la mettevano solo nella canna i pistoni comunque sono diversi del modello precedente comunque la mia domanda perché l hanno cambiato nel tipo precedente facendolo a fasce più sottili questo assomiglia molto a un pistone della serie 302 comunque questi A 300 non finiscono mai di farci incuriosire [emoji106]Commenta
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Sembra questo modello che ha fotografato lei sembra diverso di quello publicato da Franco Mister può essere che di questi A 300 Con il portamolla di fuori quello è un monomatricola quello che ha postato dopo già ha una matricola come gli a 300 secondo tipo con il tasto tondo può essere che non mettevano l anno di bancatura perché e un monomatricola e la mettevano solo nella canna i pistoni comunque sono diversi del modello precedente comunque la mia domanda perché l hanno cambiato nel tipo precedente facendolo a fasce più sottili questo assomiglia molto a un pistone della serie 302 comunque questi A 300 non finiscono mai di farci incuriosire [emoji106]
Cordialità
G.G.Some people hear their own inner voices with great
clearness and they live by what they hear.
Such people become crazy, or they become legends.
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Sono convinto sia uscito tardivamente magari in abbinamento a canne con fori alla gas port maggiorati, per sbossolare disinvoltamente con cariche leggere da trap ma funzionanti anche con le cartucce più spinte.
Se sugli A303, come sospetto, i fori fossero da 0,28 mm. per favorire il cinematismo con cartucce a bassa dose polvere, è razionale che abbiano preparato un pistone più rigido capace di compensare con cartucce a medio alta dose polvere la maggior quantità di gas spillato, Non a caso sull'A390 addirittura si è scelto lo sfiato anteriore al bicchierino tramite una valvola caricata da una molla tarata su una pressione di 700 bar (limite per molte cartucce standard da caccia) che apre e sfiata anteriormente a pressioni più elevate.
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Se ritorna al post 5475, vedrà dalla foto che si tratta di un normalissimo pistone Beretta con i primi segmenti apicali sottili. Il pistone con segmenti spessi, personalmente non l'ho mai visto su esemplari del primo periodo di automatici Beretta, diciamo fibo agli anni '84/85.
Sono convinto sia uscito tardivamente magari in abbinamento a canne con fori alla gas port maggiorati, per sbossolare disinvoltamente con cariche leggere da trap ma funzionanti anche con le cartucce più spinte.
Se sugli A303, come sospetto, i fori fossero da 0,28 mm. per favorire il cinematismo con cartucce a bassa dose polvere, è razionale che abbiano preparato un pistone più rigido capace di compensare con cartucce a medio alta dose polvere la maggior quantità di gas spillato, Non a caso sull'A390 addirittura si è scelto lo sfiato anteriore al bicchierino tramite una valvola caricata da una molla tarata su una pressione di 700 bar (limite per molte cartucce standard da caccia) che apre e sfiata anteriormente a pressioni più elevate.
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G.G.
Se è tarato su pressioni di 700 bar dovrebbe intervenire solo in caso di sovrapressione delle cartucce; o comunque mitiga il rinculo anche con cariche normali?
Grazie.
TommyCommenta
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Ma il sistema di riduzione pressione adottato sul 390 e poi perfezionato sul 391 è efficiente e valido in termini di riduzione del rinculo?
Se è tarato su pressioni di 700 bar dovrebbe intervenire solo in caso di sovrapressione delle cartucce; o comunque mitiga il rinculo anche con cariche normali?
Grazie.
Tommy
Il fatto è legato al cinematismo del fucile Beretta ed al suo funzionamento.
Dobbiamo pensare che nel 1968, le cartucce non avevano tenute in plastica, il bossolo era in cartone, l'innesco il comune 6,45 debole, borra feltro e orlo tondo quasi sempre. Mediamente una dose polvere era intorno a gr. 1,80/2,00 grammi.
Da circa gli anni 80 tutto era già diverso, plastica nel borraggio e bossoli, inneschi forti, stellare, ... dose media polvere 1,55/1,75.
Nel 1992 circa, arriva la cartuccia cal. 12 con 24 grammi e una dose polvere media di g. 1,15/1,25, una inutile "stranezza balistica" ma anche una montagna di problemi.
Un automatico nato nel 1968, pur validissimo ha dovuto fare negli anni, prima, piccole variazioni al suo sistema di sottrazione gas, poi mutazioni vere e proprie.
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stimolato da quest'ultimo argomento , volevo condividere con voi questo pistone ( qui' affiancato ad uno dei miei )acquistato alcuni anni fa da un armiere che chiudeva pensandolo della serie a 300/1/2/3. ebbene, il pistone è più corto e con un numero inferiore di rilievi, è possibile, come sostiene un amico, appartenga alla serie 390 primo tipo ?
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No, il rinculo non c'entra proprio e nessuno ne ha parlato.
Il fatto è legato al cinematismo del fucile Beretta ed al suo funzionamento.
Dobbiamo pensare che nel 1968, le cartucce non avevano tenute in plastica, il bossolo era in cartone, l'innesco il comune 6,45 debole, borra feltro e orlo tondo quasi sempre. Mediamente una dose polvere era intorno a gr. 1,80/2,00 grammi.
Da circa gli anni 80 tutto era già diverso, plastica nel borraggio e bossoli, inneschi forti, stellare, ... dose media polvere 1,55/1,75.
Nel 1992 circa, arriva la cartuccia cal. 12 con 24 grammi e una dose polvere media di g. 1,15/1,25, una inutile "stranezza balistica" ma anche una montagna di problemi.
Un automatico nato nel 1968, pur validissimo ha dovuto fare negli anni, prima, piccole variazioni al suo sistema di sottrazione gas, poi mutazioni vere e proprie.
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G.G.
La mia era una nuova domanda che prendeva spunto dalla disamina dell'evoluzione dei sistemi presa gas nei beretta.
Semplicemente volevo capire se i nuovi sistemi adottati a partire dal 390 influivano anche sul rinculo o sulla stabilità allo sparo e in che misura.
Niente più e niente meno.
Thanks.
TommyCommenta
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Se ritorna al post 5475, vedrà dalla foto che si tratta di un normalissimo pistone Beretta con i primi segmenti apicali sottili. Il pistone con segmenti spessi, personalmente non l'ho mai visto su esemplari del primo periodo di automatici Beretta, diciamo fibo agli anni '84/85.
Sono convinto sia uscito tardivamente magari in abbinamento a canne con fori alla gas port maggiorati, per sbossolare disinvoltamente con cariche leggere da trap ma funzionanti anche con le cartucce più spinte.
Se sugli A303, come sospetto, i fori fossero da 0,28 mm. per favorire il cinematismo con cartucce a bassa dose polvere, è razionale che abbiano preparato un pistone più rigido capace di compensare con cartucce a medio alta dose polvere la maggior quantità di gas spillato, Non a caso sull'A390 addirittura si è scelto lo sfiato anteriore al bicchierino tramite una valvola caricata da una molla tarata su una pressione di 700 bar (limite per molte cartucce standard da caccia) che apre e sfiata anteriormente a pressioni più elevate.
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G.G.Commenta
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@ Salvuccio : sparo le cheddite aquila da 24 grammi 9.5 e nobel 24 7.5 in un A302 canna 66*** senza problemi.
Stesso discorso usando la medesima canna su un A300.
Ne ho parlato qui:
https://www.ilbraccoitaliano.net/for...ad.php?t=74272
---------- Messaggio inserito alle 09:44 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:25 AM ----------
Leggero fuori tema, ma comunque utile.
Per chi come me ha l'asta ballerina sulla serie A300, può agevolmente risolvere questo inconveniente usando il Polymorph.
Qui lo vedete nero da rifinire, ma in origine è bianco, si colora per mezzo di coloranti dedicati.
Facilissimo da modellare e sopratutto da rimodellare permette infinite applicazioni; sempre nel contesto A300 l'ho usato per togliere il gioco che il gruppo di scatto aveva preso nella cassa, trovate il post sempre in questo 3d.
Su youtube ci sono molti video sul suo utilizzo.
Ultima modifica urika; 19-06-20, 08:50.Che la passione non prenda mai il posto della ragioneCommenta
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Grazie mille Urika comunque bisogna vedere anche se la cartuccia in questione è uguale alla mia che comprai allora comunque erano buone per i tordi comunque erano bianche tipo 4 fondellino grigio comunque la provai con l a301 e andava benino con il Breda Altair Special non andavano beneCommenta
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Salve a tutti...tanto per stare in argomento....oggi me la sono spassata spolverando un 301 matricola CxxxxxE del '76 con il bicchierino a tre anelli sottili in cima al barilotto...
Ci ho messo su una canna 67cm strozzata (?) C****....la sua originale è una sbindellata 67** ...
Ho fatto diversi giri allo skeet con cartucce Fiocchi TTwo 24gr e il fucile ha lavorato egregiamente...
Mai un impuntamento...mai un mancato aggancio dell'otturatore in apertura...
Sono rimasto molto contento della canna recuperata la settimana scorsa anno AP con bindella ponticelli larghi (1986)...
Chissà a capanno come sarà???Ultima modifica cedric; 21-06-20, 23:05.Commenta
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