Sul punto ideale dove colpire, blatt, spalla, cassa, etc

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  • paolohunter
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2011
    • 9468
    • Romagna

    #601
    Originariamente inviato da danguerriero
    Simone......
    non ti pare di avere certezze incrollabili e di lasciarti andare ad affermazioni apodittiche?

    30 abbattimenti totali .... contro una esperienza di Toperone di due ordini di grandezza superiori.

    Anche altri, te lo hanno riferito e confermano:
    Caprioli con cuore ablato fanno corse impressionanti.

    Ci sono anche video su Youtube.



    Aggiungo un mio piccolo contributo alla discussione "i caprioli cadono subito".... la foto l'ho messa minimo 37 volte, se quei caprioli fossero ancora vivi oramai andrebbero (madre e figlia) per i 20 anni.... subito non ho capito che cosa fosse successo, a distanza di mesi non l'ho capito..... e non l'ho capito anche oggi, ripensandoci. Perlomeno sono coerente [:D][:D]

    Abbrevio la storia..... quell'inverno ho 2 fascette in tutto: F2 e F0. E' una delle prime uscite, sono li da 5 minuti e mi escono 7/8 animali in fondo, a spanna sui 350 metri da me. Sono alcune femmine con i piccoli e vengono verso di me....... aspetto.

    Arrivati sui 150 metri vedo che piegano per uscire dal campo sul fianco. Mi metto giù e decido di tirare una femmina con un solo piccolo (le altre mi sembra ne abbiano tutte due). Con due fascette e ancora 2 mesi pieni di caccia, vorrei tenermi una fascetta un poco più a lungo per poter fare altre uscite.

    Ho con me una carabina molto precisa in 7x64 (a volte siamo totalmente irrazionali..... non è certo stata colpa loro ma è stata l'ultima volta per me a caccia sia di quell'arma che addirittura di quel calibro, da allora fra quelli che non amo). Tiro la femmina adulta.... e giù.

    Dopo lo sparo, gli altri animali scappano nella direzione che già avevano preso. Prendo le mie cose e le rimetto nello zaino, tiro fuori la fascetta... le solite incombenze. Fatti tre passi verso l'animale vedo che, il piccolo, è tornato. Non voglio tirare, poi sono disoccupato [:D], prendo decisamente per il campo, convinto che se ne andrà..... e invece va vicino alla madre (sono quelle situazioni che, a me, fanno sempre venire un groppo in gola.... ma succede), mi avvicino ancora, faccio rumore e muovo le braccia.... nulla.

    Va be, è una femmina giusta per l'altra fascetta, se insiste....... mi metto giù e tiro anche lei..... e non succede assolutamente nulla [occhi]

    Non ho mai sbagliato un tiro...... non so cosa fare. Rimango li imbambolato mentre, la piccola, comincia uno strano tragitto "sicurezza-madre a terra". Sono sotto schock ma giurerei che è andata avanti e indietro, per 50 metri, almeno 3 o 4 volte. "Saro' stato emozionato"..... mi convinco. Mi rimetto giù e tiro nuovamente...... e non succede nulla. L'animale era di ritorno da uno di questi giri, non perfettamente a cartolina. Ho tirato un poco dietro per arrivare al cuore e fare uscire la palla in avanti, sulla spalla. Dopo avermi guardato diversi secondi (ma parevano anni) riparte con il giro avanti e indietro.

    Vado per buttar su la quarta munizione e non la ho. Avevo portato il caricatore....e ce ne stanno tre, finite. Comincia una cosa tragica per me, comica per chi magari guardava..... dopo aver tastato inutilmente all'interno, rovescio il contenuto dello zaino sul prato nella speranza che, per sbaglio, da qualche parte ci fosse una quarta munizione..... nulla.

    Passa non so quanto, alzo la testa e l'animale è li che mi guarda...... ed io sono seduto li e non ho proprio idea di cosa fare, riparte con il suo giro ma, nel girarsi, noto "qualcosa" sul fianco...... ha un organo risucchiato fuori nello sparo (mi è successo un'altra volta alcuni anni fa ed anche in quel caso, il capriolo non cadeva più)......

    Quindi l'ho colpita Drool]

    Rimango li ....... e dopo un'altro giro o due..... perde l'equilibrio e cade

    Ho messo un "promemoria" nei fori del proiettile (una partition da 160 grani se non ricordo male) e fatto la foto......

    Nel pulirle...... F2 aveva il cuore staccato, nessun segno/danno esterno ne in entrata ne in uscita ma parecchi ematomi e "sacche" di gelatina all'interno.

    F0 aveva il cuore di fuori [occhi][occhi]Drool] ma, anche lei, nessun segno ne in entrata ne in uscita (foro in uscita forse 15mm, evidentemente pelle molto elastica). Il cuore aveva due fori molto netti, gli altri organi abbastanza devastati, con il secondo tiro la palla era entrata dal fegato e uscita demolendo la spalla..... eppure sono certo di non averla vista zoppicare [occhi]

    Quando qualcuno scrive "i caprioli cadono con niente"..... a me torna in mente tutto il film e, assicuro, non è fra i ricordi piacevoli della mia vita [:-clown]


    Se poi qualcuno è in grado di spiegarmi........ Drool]Drool]

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    • paolohunter
      ⭐⭐⭐
      • Apr 2011
      • 9468
      • Romagna

      #602
      ps un poco dalla foto si vede. La piccola ha la posizione della zampa destra molto alta e innaturale...... perché era rotta e sostanzialmente staccata dal resto, unita per la pelle (questa quasi senza un graffio)

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      • trikuspide
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2019
        • 5795
        • Sicilia

        #603
        Originariamente inviato da simo92
        Comunque questo è un argomento molto interessante.se ti va condividi qualche altro aneddoto!
        simo, che ti posso dire?
        Della mia limitata esperienza a suidi...li cacciavo col cal. 12 ...palla asciutta in genere gualandi da 32,qualcosa g.
        Oppure con la brenneke originale che preferivo.
        Nella mia ignoranza li tiravo volutamente al cuore ( tiri tutti corti ed animali fermi...riuscivo spesso a coglierlo)
        Ma lì cominciavano i dolori a tanti cuori infranti sono seguiti altrettanti recuperi inenarrabili, mai che io ricordi me ne è rimasto uno lì.
        Poi se va bene i luoghi dove li caccio hanno macchia già a 50 m dal luogo dove li tiro, ma molto spesso anche molto più vicina.
        Va da sé che al cuore era un calvario morivano ma non in posti facili per il recupero gli bastava fare una ventina di metri ed ero nei guai.

        Solo più in là capii che collo-testa mi evitavano tutti quei patemi di recupero.
        Tutti quelli che avvistavo sopra i 60-70 metri mi limitavo a guardarli...

        Poi conobbi il forum e tante persone generose e prodighe di consigli , tante altre esperte che al solo leggere ciò che scrivevano ci si poteva fare una cultura su argomenti mai conosciuti prima...

        Tutto ciò unitamente ad un nuovo modo di vedere l'universo caccia ed un bisogno di nuovi stimoli mi ha portato verso il mondo della caccia ai suidi con l'arma rigata...

        E di nuovo lì mille discussioni, pareri confronti per i quali son debitore verso una miriade di utenti...fino ad attrezzarmi ed a fare le mie esperienze di tiro in poligono prima e caccia poi.

        Beh passare dal cal. 12 e palla asciutta al 30.06 con una np da 165 oppure da 180 gr è stato un bel salto...dovermi limitare a tiri sotto i 50 m ( col cal.12)
        Ed invece poi avere la possibilità di sparare fino a 200 m( mio attuale limite) anche questo per me è un mondo nuovo.

        Quindi col rigato non ho statistiche da fare, i miei numeri non lo permettono di certo...l'esigenza è quella di sempre:fermarli lì e come sempre cerco anche di evitare di rovinare la preda .
        Per questi e per molti altri motivi ho solo tre bersagli

        Il blatt solo quando la preda è in campo aperto lontana da rovi e dirupi

        Se la situazione logistica è complicata cerco sempre la base del collo

        Se il tiro è anche corto considero pure l'opzione cervello.

        Fin ora un solo animale (tra quelli tirati al blatt) non è caduto sul punto di sparo, ha fatto una una trentina di metri sul pulito lasciando una vistosissima scia di sangue ed è andato a cadere a bordo macchia, poi facilmente recuperato.

        Se altri preferiscono tirare su punti diversi non li biasimo di certo, posso solo argomentare su quali sono le convinzioni che mi hanno portato a fare le mie scelte.

        Una buona serata.
        ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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        • Tom Sierra
          Appena iscritto
          • Dec 2019
          • 2686
          • Toscana
          • Springer Spaniel e Setter

          #604
          Simo.... dai retta a me... certe convinzioni è bene che tu te le scordi. Nel forum c'è gente competente come incompetente.... un po in tutti gli ambienti.

          Alcuni di loro sono competenti in materia e hanno esperienza alle spalle e flessibilità mentale.

          altri sono a loro volta competenti in materia, hanno esperienza alle spalle e mentalità chiusa.

          gli altri... sono incompetenti.

          Io mi piazzo tra quelli che cavano un ragno da un buco e hanno alla bisogna flessibilità mentale.... quando non ne ho bisogno mi ritengo anche io con mentalità chiusa e non riesco a vedere al di là del mio naso.

          Ci sono tiri che al 99,9% se tutti uguali hanno un epilogo mentre c'è quello 0.1% che senza motivo ci scombina tutti i piani.... dove NON conta calibro, distanza e animale..... succede e basta.

          Un animale con cuore scoppiato può percorrere anche 150 metri.... e quei 150 metri non li fa in una manciata di secondi... ci mette qualcosina in piu.

          Sulle spalle fracassate entrambi vale il discorso del 0.1%... è possibile che un animale in queste condizioni faccia x metri... vuoi per adrenalina, vuoi per quel singolo esemplare di cinghiale, capriolo o cosa preferisci che percorre una distanza piu o meno importante.

          è difficile ma è successo e continuerà ad accadere. Che sia anche un 300wm su un capriolo tirato a 80 metri.

          ti dico questa: a un mio caro amico è successo l'anno scorso su un cinghiale piuttosto importante che dopo esser stato colpito dietro l'orecchio è rimasto vivo per quasi un ora.... prima che lo recuperasse ci siamo sentiti al telefono.

          quando è arrivato sul cinghiale era vivo e con le gambe sia anteriori che posteriori le muoveva stile " cavallo che corre"... scusa ma non mi viene un termine migliore. cercava di rialzarsi.... ho la foto e la fucilata era esattamente dietro l'orecchio.

          non ti dico come l'ha finito.... di questo episodio ne abbiamo riparlato piu di una volta con " ti ricordi quel cinghiale" e ancora non sappiamo spiegarlo.

          nella caccia non esiste una scienza esatta.... semplicemente perchè la morte non è un evento controllabile dall'uomo.



          ps. gli ha sparato con un 300 wm e accubond 180 grani.
          Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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          • simo92
            ⭐⭐
            • Mar 2015
            • 245
            • pavia

            #605
            Originariamente inviato da trikuspide
            simo, che ti posso dire?
            Della mia limitata esperienza a suidi...li cacciavo col cal. 12 ...palla asciutta in genere gualandi da 32,qualcosa g.
            Oppure con la brenneke originale che preferivo.
            Nella mia ignoranza li tiravo volutamente al cuore ( tiri tutti corti ed animali fermi...riuscivo spesso a coglierlo)
            Ma lì cominciavano i dolori a tanti cuori infranti sono seguiti altrettanti recuperi inenarrabili, mai che io ricordi me ne è rimasto uno lì.
            Poi se va bene i luoghi dove li caccio hanno macchia già a 50 m dal luogo dove li tiro, ma molto spesso anche molto più vicina.
            Va da sé che al cuore era un calvario morivano ma non in posti facili per il recupero gli bastava fare una ventina di metri ed ero nei guai.

            Solo più in là capii che collo-testa mi evitavano tutti quei patemi di recupero.
            Tutti quelli che avvistavo sopra i 60-70 metri mi limitavo a guardarli...

            Poi conobbi il forum e tante persone generose e prodighe di consigli , tante altre esperte che al solo leggere ciò che scrivevano ci si poteva fare una cultura su argomenti mai conosciuti prima...

            Tutto ciò unitamente ad un nuovo modo di vedere l'universo caccia ed un bisogno di nuovi stimoli mi ha portato verso il mondo della caccia ai suidi con l'arma rigata...

            E di nuovo lì mille discussioni, pareri confronti per i quali son debitore verso una miriade di utenti...fino ad attrezzarmi ed a fare le mie esperienze di tiro in poligono prima e caccia poi.

            Beh passare dal cal. 12 e palla asciutta al 30.06 con una np da 165 oppure da 180 gr è stato un bel salto...dovermi limitare a tiri sotto i 50 m ( col cal.12)
            Ed invece poi avere la possibilità di sparare fino a 200 m( mio attuale limite) anche questo per me è un mondo nuovo.

            Quindi col rigato non ho statistiche da fare, i miei numeri non lo permettono di certo...l'esigenza è quella di sempre:fermarli lì e come sempre cerco anche di evitare di rovinare la preda .
            Per questi e per molti altri motivi ho solo tre bersagli

            Il blatt solo quando la preda è in campo aperto lontana da rovi e dirupi

            Se la situazione logistica è complicata cerco sempre la base del collo

            Se il tiro è anche corto considero pure l'opzione cervello.

            Fin ora un solo animale (tra quelli tirati al blatt) non è caduto sul punto di sparo, ha fatto una una trentina di metri sul pulito lasciando una vistosissima scia di sangue ed è andato a cadere a bordo macchia, poi facilmente recuperato.

            Se altri preferiscono tirare su punti diversi non li biasimo di certo, posso solo argomentare su quali sono le convinzioni che mi hanno portato a fare le mie scelte.

            Una buona serata.
            Grazie per la risposta. Interessante. Anch'io in battuta ricordo recuperi trementi. Bastava che un cinghiale rotolare giù da una collina nella macchia fittissima del Cilento ed erano dolori! Raramente riuscivamo ad avvicinarci con la macchina. Ricordo un pandino 4x4 caricato con 8 cinghiali e 5 cacciatori (di peso medio sopra al quintale, sia i cacciatori che i cinghiali) su da una mulattiera con almeno 20° di pendenza.

            ---------- Messaggio inserito alle 12:24 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:13 AM ----------

            Originariamente inviato da Capriolo Astuto
            Simo.... dai retta a me... certe convinzioni è bene che tu te le scordi. Nel forum c'è gente competente come incompetente.... un po in tutti gli ambienti.

            Alcuni di loro sono competenti in materia e hanno esperienza alle spalle e flessibilità mentale.

            altri sono a loro volta competenti in materia, hanno esperienza alle spalle e mentalità chiusa.

            gli altri... sono incompetenti.

            Io mi piazzo tra quelli che cavano un ragno da un buco e hanno alla bisogna flessibilità mentale.... quando non ne ho bisogno mi ritengo anche io con mentalità chiusa e non riesco a vedere al di là del mio naso.

            Ci sono tiri che al 99,9% se tutti uguali hanno un epilogo mentre c'è quello 0.1% che senza motivo ci scombina tutti i piani.... dove NON conta calibro, distanza e animale..... succede e basta.

            Un animale con cuore scoppiato può percorrere anche 150 metri.... e quei 150 metri non li fa in una manciata di secondi... ci mette qualcosina in piu.

            Sulle spalle fracassate entrambi vale il discorso del 0.1%... è possibile che un animale in queste condizioni faccia x metri... vuoi per adrenalina, vuoi per quel singolo esemplare di cinghiale, capriolo o cosa preferisci che percorre una distanza piu o meno importante.

            è difficile ma è successo e continuerà ad accadere. Che sia anche un 300wm su un capriolo tirato a 80 metri.

            ti dico questa: a un mio caro amico è successo l'anno scorso su un cinghiale piuttosto importante che dopo esser stato colpito dietro l'orecchio è rimasto vivo per quasi un ora.... prima che lo recuperasse ci siamo sentiti al telefono.

            quando è arrivato sul cinghiale era vivo e con le gambe sia anteriori che posteriori le muoveva stile " cavallo che corre"... scusa ma non mi viene un termine migliore. cercava di rialzarsi.... ho la foto e la fucilata era esattamente dietro l'orecchio.

            non ti dico come l'ha finito.... di questo episodio ne abbiamo riparlato piu di una volta con " ti ricordi quel cinghiale" e ancora non sappiamo spiegarlo.

            nella caccia non esiste una scienza esatta.... semplicemente perchè la morte non è un evento controllabile dall'uomo.



            ps. gli ha sparato con un 300 wm e accubond 180 grani.
            Che il cuore serve per pompare sangue al cervello e tenere vivo ogni mammifero è una convinzione difficile da scordare :)

            Dipende da cosa intendi con cuore scoppiato. Un cuore può essere lesionato in vari modi. Se non è più sufficientemente efficace da un punto di vista emodinamico 150 metri non li fa nessun essere vivente amenochè non abbia un jet pack o non sia su una macchina da drag race Drool]

            La morte è assolutamente un evento controllabile dall'uomo, pensa a come vengono uccisi i capi di bestiame con la pistola ad aria compressa.

            In alcuni casi non si trova una spiegazione perché.. non la si trova, ma la spiegazione c'è sempre.

            La caccia non è una scienza esatta, ovvio, ci mancherebbe. Neanche la balistica terminale lo è. La biologia però si basa su leggi scientifiche, sulla fisica e sulla chimica. Se stacchi la testa ad un mammifero, il mammifero muore. Se polverizzi il cuore di un mammifero, il mammifero muore e muore entro un intervallo di tempo che si distribuisce su una curva gaussiana su cui si collocano tutti gli eventuali animali colpiti. Chi resiste qualche secondo in più, chi resiste qualche secondo in meno. Se il cuore è polverizzato sempre di secondi si parla. Se è danneggiato in modo meno grave c'è un continuum di gravità della ferita che va addirittura dalla possibile sopravvivenza e morte per altra causa alla morte quasi immediata.

            Non si può prevedere cosa fa un proiettile, anche ben piazzato, a dei tessuti, non nel 100% dei casi. Si può però prevedere con elevata precisione che tipo di conseguenze ha il danneggiamento di un certo grado di un certo organo.

            Quindi non si tratta di esperienza o gente competente o incompetente. È scienza. Chiunque si studi un manuale di fisiologia avrà le idee molto chiare su questo concetto.

            Mai detto che un colpo che colpisce il selvatico in un certo punto causa una certa conseguenza nel 100% dei casi. Però se un colpo, ovunque abbia colpito l'animale, danneggia in un certo modo un dato organo o apparato, allora si che le conseguenze diventano prevedibili. È un concetto abbastanza semplice e spero ovvio per tutti

            Quasi tutti dai
            Ultima modifica simo92; 01-02-23, 00:40.

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            • trikuspide
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2019
              • 5795
              • Sicilia

              #606
              Condivido quanto affermi in merito alla fisiologia, di cuori infranti, maciullati, polverizzati, non rinvenuti, bucati, parzialmente asportati ecc. Ne ho visti ( l'ho già detto che per un periodo ho tirato sempre lì), i risultati li ho descritti.
              Andando al sodo : cosa mi prefiggo quando caccio?

              Soddisfare quel bisogno, scolpito da qualche parte nel mio D.N.A., di ritornare ad essere il cacciatore che ero alcune decine di migliaia di anni fa.

              Catturare la mia preda in maniera rapida e meno dolorosa possibile.

              Rovinare il meno possibile la mia preda

              Faticare il meno possibile nel tentativo di portare al termine la mia cattura.

              Per assecondare queste mie scelte al momento del tiro mi regolo come ho già detto sopra poiché son molto condizionato dai luoghi dove caccio le mie prede che molto spesso ben poco concedono alla possibilità di accettare che si allontanino più di tanto dal punto dove sono colpite

              Quando tutto ciò non è stato possibile non ho faticato a scegliere di rinunciare al tiro, avvantaggiato dal fatto che se non sparo oggi, forse non sparerò neanche domani ma..."sicuramente"... Sparerò dopodomani.
              Ho la fortuna di cacciare in areali molto ricchi di prede
              ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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              • simo92
                ⭐⭐
                • Mar 2015
                • 245
                • pavia

                #607
                Originariamente inviato da trikuspide
                Condivido quanto affermi in merito alla fisiologia, di cuori infranti, maciullati, polverizzati, non rinvenuti, bucati, parzialmente asportati ecc. Ne ho visti ( l'ho già detto che per un periodo ho tirato sempre lì), i risultati li ho descritti.
                Andando al sodo : cosa mi prefiggo quando caccio?

                Soddisfare quel bisogno, scolpito da qualche parte nel mio D.N.A., di ritornare ad essere il cacciatore che ero alcune decine di migliaia di anni fa.

                Catturare la mia preda in maniera rapida e meno dolorosa possibile.

                Rovinare il meno possibile la mia preda

                Faticare il meno possibile nel tentativo di portare al termine la mia cattura.

                Per assecondare queste mie scelte al momento del tiro mi regolo come ho già detto sopra poiché son molto condizionato dai luoghi dove caccio le mie prede che molto spesso ben poco concedono alla possibilità di accettare che si allontanino più di tanto dal punto dove sono colpite

                Quando tutto ciò non è stato possibile non ho faticato a scegliere di rinunciare al tiro, avvantaggiato dal fatto che se non sparo oggi, forse non sparerò neanche domani ma..."sicuramente"... Sparerò dopodomani.
                Ho la fortuna di cacciare in areali molto ricchi di prede
                Sono d'accordo e condivido questo approccio.

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                • danguerriero
                  ⭐⭐⭐
                  • Feb 2010
                  • 5344
                  • ai confini dell'Impero
                  • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

                  #608
                  Originariamente inviato da simo92
                  Mai detto che un colpo che colpisce il selvatico in un certo punto causa una certa conseguenza nel 100% dei casi. Però se un colpo, ovunque abbia colpito l'animale, danneggia in un certo modo un dato organo o apparato, allora si che le conseguenze diventano prevedibili. È un concetto abbastanza semplice e spero ovvio per tutti

                  Quasi tutti dai

                  Certo. L'effetto di un colpo al cuore è la morte.
                  Le variabili sono tutte tra l'istante in cui il proiettile attinge il cuore e il decesso.

                  In quell'intervallo, c'è un'ampia casistica. Tutta lì la differenza.


                  Come è ovvio per quasi tutti che il bestiame di allevamente si abbatte con la pistola captiva in cal. 22. E non con l'aria compressa.
                  ...Im heil'gen Land Tirol...

                  Commenta

                  • simo92
                    ⭐⭐
                    • Mar 2015
                    • 245
                    • pavia

                    #609
                    Originariamente inviato da danguerriero
                    Certo. L'effetto di un colpo al cuore è la morte.
                    Le variabili sono tutte tra l'istante in cui il proiettile attinge il cuore e il decesso.

                    In quell'intervallo, c'è un'ampia casistica. Tutta lì la differenza.


                    Come è ovvio per quasi tutti che il bestiame di allevamente si abbatte con la pistola captiva in cal. 22. E non con l'aria compressa.
                    Dipende da come "attinge" il cuore. Se lo
                    Attinge in un certo modo, le variabili sono largamente prevedibili. Quello che è imprevedibile entro certi limiti è COME un dato proiettile attingerà il cuore (e SE lo attingerà) dopo aver colpito il selvatico in un certo punto. Ma questi sono concetti già più difficili, non mi aspetto li comprenda.

                    Per quanto riguarda l'aria compressa per l'uccisione di capi di bestiame, per dio dan, non avrai mica pensato alle carabina ad aria compressa ahahahahah

                    Leggi qua e impara un pò su
                    "A captive bolt gun has a steel bolt that is powered by either compressed air or a blank cartridge. The bolt is driven into the animal's brain"

                    Grazie per intramezzare le mie visite con un pò di intrattenimento anche stamane

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                    • Massimiliano
                      Amministratore - Fondatore
                      • Mar 2005
                      • 13352
                      • Lugano
                      • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

                      #610
                      Originariamente inviato da darkmax
                      Quanti lombardi, adepti del tiro alla spalla, che di stanno iscrivendo in questo periodo ....
                      Che bello
                      [menaie]

                      ---------- Messaggio inserito alle 10:31 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:28 AM ----------

                      Se a tratti puo' anche far sorridere a me cosi non sta bene...

                      state facendo scadere un area che sulla carta ha potenziale per diventare una delle piu' interessanti del forum..

                      Si dico.. state... ed i gruppetti oramai sono ben delineati

                      Adesso si e' superato il limite.. e state diventando assolutamente noiosi.

                      A breve ci saranno dei cambiamenti.

                      La cosa finisce qui.
                      Massimiliano

                      Commenta

                      • SPRINGER TOSCANO
                        ⭐⭐⭐
                        • Sep 2013
                        • 5682
                        • VOLTERRA
                        • Breton

                        #611
                        Originariamente inviato da simo92

                        Che il cuore serve per pompare sangue al cervello e tenere vivo ogni mammifero è una convinzione difficile da scordare :)

                        Dipende da cosa intendi con cuore scoppiato. Un cuore può essere lesionato in vari modi. Se non è più sufficientemente efficace da un punto di vista emodinamico 150 metri non li fa nessun essere vivente amenochè non abbia un jet pack o non sia su una macchina da drag race Drool]

                        La morte è assolutamente un evento controllabile dall'uomo, pensa a come vengono uccisi i capi di bestiame con la pistola ad aria compressa.

                        In alcuni casi non si trova una spiegazione perché.. non la si trova, ma la spiegazione c'è sempre.

                        La caccia non è una scienza esatta, ovvio, ci mancherebbe. Neanche la balistica terminale lo è. La biologia però si basa su leggi scientifiche, sulla fisica e sulla chimica. Se stacchi la testa ad un mammifero, il mammifero muore. Se polverizzi il cuore di un mammifero, il mammifero muore e muore entro un intervallo di tempo che si distribuisce su una curva gaussiana su cui si collocano tutti gli eventuali animali colpiti. Chi resiste qualche secondo in più, chi resiste qualche secondo in meno. Se il cuore è polverizzato sempre di secondi si parla. Se è danneggiato in modo meno grave c'è un continuum di gravità della ferita che va addirittura dalla possibile sopravvivenza e morte per altra causa alla morte quasi immediata.

                        Non si può prevedere cosa fa un proiettile, anche ben piazzato, a dei tessuti, non nel 100% dei casi. Si può però prevedere con elevata precisione che tipo di conseguenze ha il danneggiamento di un certo grado di un certo organo.

                        Quindi non si tratta di esperienza o gente competente o incompetente. È scienza. Chiunque si studi un manuale di fisiologia avrà le idee molto chiare su questo concetto.

                        Mai detto che un colpo che colpisce il selvatico in un certo punto causa una certa conseguenza nel 100% dei casi. Però se un colpo, ovunque abbia colpito l'animale, danneggia in un certo modo un dato organo o apparato, allora si che le conseguenze diventano prevedibili. È un concetto abbastanza semplice e spero ovvio per tutti
                        Quel che affermi è corretto.

                        Il fatto è che ogni ferita inferta è diversa dall’ altra, anche se può sembrare uguale in realtà uguale non lo è praticamente mai, in quanto le variabili sono tantissime.

                        Dire un colpo alla spalla è molto molto generico. Può variare in base a potenza del proiettile, tipo del proiettile, punto d’ impatto, posizione dell’ animale e quindi traiettoria del proiettile all’ interno dello stesso ecc ecc ecc.

                        Spesso, ma non sempre, il terribile ed enorme sconquasso che un colpo di carabina provoca sul corpo di un’ animale azzera molte di queste variabili andando a danneggiare anche organi tessuti e ossa “distanti” da quello che il suo tragitto.

                        Un colpo alla spalla magari un po' troppo basso, può certamente consentire al capo di fare qualche centinaio di metri e morire dissanguato anche con la spalla magari disarticolata dall’onda d’ urto del proiettile (caso tutt’ altro che raro ne capriolo….molto più difficile nel cinghiale data la muscolatura).

                        Questo per dire che senza un’ esame attento di dove è andata a finire la palla e senza aver ben visto il tragitto che essa ha fatto è difficile esprimere giudizi…..figuriamoci cosa possiamo dire basandosi sulla descrizione del colpo riportata dal cacciatore stesso (che in caso ci sia qualcosa che non va tende sempre a trovare colpe…..a destra e a manca, pur di non darle a chi effettivamente le ha….e cioè lui stesso).

                        In questo caso si possono fare chiacchiere, prendersi un po per il c.ulo, conversare…...che se non sfocia nella rissa è anche piacevole ma non serve ad altro.

                        Per la mia esperienza UN COLPO CENTRATO nella spalla di un cinghiale o capriolo a cartolina….lo fa cadere o stracciato o….stracciato.

                        Lo stesso colpo UN PO BASSO ma sempre nella spalla dipende quanto basso può consentire alla preda di fare un po' di strada.

                        Mi è successo 2 volte…..un capriolo piccolo tirato col 270 a 80 mt. Mi ero accorto che non era a perfetta cartolina, ma come spesso succede non credevo fosse tanto angolato. La bal tip finì un po bassa e stacco di netto la gamba anteriore destra disarticolando la spalla e proseguendo recise la pelle sotto la pancia e fece lo stesso effetto alla gamba six posteriore.
                        Il povero capriolo percorse 20 mt ed entro nel bosco come se fosse stato padellato. Dovetti poi dare il colpo di grazia.

                        Altra su un cinghiale del mio amico...io ero di compagnia, tiro a perfetta cartolina a 180 mt. La fantastica traiettoria del 308 fece si che la palla finisse un po' bassa e dopo aver praticamente distrutto la spalla in ingresso attraversò l’animale (ripeto basso) e ruppe l’ altra spalla. L’ animale partì con gli altri in discesa ma poi girò e iniziò a salire. Al primo stop fu ribattuto.
                        Pensavo ad una padella (di solito….ma mai dire mai….gli animali feriti vanno in discesa) invece la povera bestia non riusciva a camminare in scesa per la mancanza totale di appoggi e per l’ immenso dolore.

                        Salvo questi due episodi, che possono tranquillamente esser ascritti tra i “tiracci”i colpi alla spalla (GIUSTI) che ho visto e ho tirato hanno sempre sortito l’ effetto di caduta praticamente immediata sul posto.
                        The Rebel![;)]

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                        • paolohunter
                          ⭐⭐⭐
                          • Apr 2011
                          • 9468
                          • Romagna

                          #612
                          Che noia...................... sono le 12,46, ho avuto una giornata abbastanza pesante (capita quando devi fare 7 cose ed hai tempo per 3), arrivo qui e ci trovo di ogni.

                          Ho cancellato un poco di roba mista (mezzi litigi, ot clamorosi, cazzeggi vari). Purtroppo ci sono andati di mezzo anche alcuni pezzi interessanti o, comunque, corretti.

                          Chiedo scusa per chi si sentisse venire il mal di pancia per questo. Semplicemente, con mezzo intervento interessante e mezzo intervento dove si faceva altro, ho deciso di cancellarlo per intero e non andare all'interno del singolo messaggio a rimuovere solo le parti "malate"..... un poco come il chirurgo quando ha a che fare con un cancro e, nel dubbio, asporta un pezzetto in più.

                          Ho anche cancellato un messaggio di un altro moderatore (cosa che credo di non aver mai fatto) solamente perché riportava per intero il pensiero di un nuovo iscritto...... e credo di poter sopravvivere senza poter più leggere parole tanto pacate quanto grammaticalmente corrette. In quel caso il messaggio del moderatore era corretto ma quel che volevo far sparire dalla circolazione era il dotto pensiero dell'ennesimo scienziato atomico che aveva quotato. Anche li avrei potuto lavorare di bisturi fine..... ma poi quel che rimaneva perdeva di significato

                          Amen

                          ---------- Messaggio inserito alle 01:05 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:55 PM ----------

                          Già che ci siamo, vorrei invitarvi ad una certa "cura" nell'uso del "quotare" un altro messaggio. Se sono due righe..... ok

                          Se ci sono immagini, se ci sono testi di 74 righe............ cancellate le foto o la parte di testo a cui non fate riferimento. Ci sono discussioni che, dopo 6/7 "quoto" di pagine intere finiscono per avere 10 pagine di cui 7 riportano un "sono in accordo" (o non lo sono) ed un mostro di messaggio mangiaspazio quotato per intero.

                          Basta veramente poco........ [:D]

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                          • simo92
                            ⭐⭐
                            • Mar 2015
                            • 245
                            • pavia

                            #613
                            Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                            Quel che affermi è corretto.

                            Il fatto è che ogni ferita inferta è diversa dall’ altra, anche se può sembrare uguale in realtà uguale non lo è praticamente mai, in quanto le variabili sono tantissime.

                            Dire un colpo alla spalla è molto molto generico. Può variare in base a potenza del proiettile, tipo del proiettile, punto d’ impatto, posizione dell’ animale e quindi traiettoria del proiettile all’ interno dello stesso ecc ecc ecc.

                            Spesso, ma non sempre, il terribile ed enorme sconquasso che un colpo di carabina provoca sul corpo di un’ animale azzera molte di queste variabili andando a danneggiare anche organi tessuti e ossa “distanti” da quello che il suo tragitto.

                            Un colpo alla spalla magari un po' troppo basso, può certamente consentire al capo di fare qualche centinaio di metri e morire dissanguato anche con la spalla magari disarticolata dall’onda d’ urto del proiettile (caso tutt’ altro che raro ne capriolo….molto più difficile nel cinghiale data la muscolatura).

                            Questo per dire che senza un’ esame attento di dove è andata a finire la palla e senza aver ben visto il tragitto che essa ha fatto è difficile esprimere giudizi…..figuriamoci cosa possiamo dire basandosi sulla descrizione del colpo riportata dal cacciatore stesso (che in caso ci sia qualcosa che non va tende sempre a trovare colpe…..a destra e a manca, pur di non darle a chi effettivamente le ha….e cioè lui stesso).

                            In questo caso si possono fare chiacchiere, prendersi un po per il c.ulo, conversare…...che se non sfocia nella rissa è anche piacevole ma non serve ad altro.

                            Per la mia esperienza UN COLPO CENTRATO nella spalla di un cinghiale o capriolo a cartolina….lo fa cadere o stracciato o….stracciato.

                            Lo stesso colpo UN PO BASSO ma sempre nella spalla dipende quanto basso può consentire alla preda di fare un po' di strada.

                            Mi è successo 2 volte…..un capriolo piccolo tirato col 270 a 80 mt. Mi ero accorto che non era a perfetta cartolina, ma come spesso succede non credevo fosse tanto angolato. La bal tip finì un po bassa e stacco di netto la gamba anteriore destra disarticolando la spalla e proseguendo recise la pelle sotto la pancia e fece lo stesso effetto alla gamba six posteriore.
                            Il povero capriolo percorse 20 mt ed entro nel bosco come se fosse stato padellato. Dovetti poi dare il colpo di grazia.

                            Altra su un cinghiale del mio amico...io ero di compagnia, tiro a perfetta cartolina a 180 mt. La fantastica traiettoria del 308 fece si che la palla finisse un po' bassa e dopo aver praticamente distrutto la spalla in ingresso attraversò l’animale (ripeto basso) e ruppe l’ altra spalla. L’ animale partì con gli altri in discesa ma poi girò e iniziò a salire. Al primo stop fu ribattuto.
                            Pensavo ad una padella (di solito….ma mai dire mai….gli animali feriti vanno in discesa) invece la povera bestia non riusciva a camminare in scesa per la mancanza totale di appoggi e per l’ immenso dolore.

                            Salvo questi due episodi, che possono tranquillamente esser ascritti tra i “tiracci”i colpi alla spalla (GIUSTI) che ho visto e ho tirato hanno sempre sortito l’ effetto di caduta praticamente immediata sul posto.
                            Sono d'accordo, un tiro alla spalla che va basso è un tiro alla spalla sbagliato. Allora si che l'animale può correre.

                            Commenta

                            • paolohunter
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2011
                              • 9468
                              • Romagna

                              #614
                              Ulteriore notiziola......... il mio strano percorso scolastico non mi ha mai visto alle prese con lo studio dell'anatomia umana o animale.

                              Per cui, credo come tutti noi, sono entrato nel mondo della caccia (e di quel che comporta) con qualche certezza (magari sbagliata) e tantissimi dubbi su quel che succede dopo che ho sparato all'animale dall'altra parte della canna.

                              Ho letto.... ho studiato....... ho ascoltato.... e tantissimo ho visto (mi piace accompagnare anche disarmato, hai buona parte dei piaceri della caccia senza preoccuparti se hai gli scarponi a 47 metri da una strada)....... come logica conseguenza ho maturato una mia "idea" della cosa.

                              Ecco che, dopo circa un quarto di secolo di pratica (con numeri abbastanza importanti), arriva un appassionato cacciatore-veterinario........ e mi dimostra (ho scritto "dimostra", ne sono convinto) dove avevo capito..... ma anche dove ero in torto marcio...... e vi assicuro ero in torto marcio su diverse cose.

                              L'ho ascoltato..... ed ora posso dire di sapere. Non per soli meriti miei ma per effettiva conoscenza e capacità di esporre di questa persona.

                              Neppure lui è riuscito a spiegarmi appieno la strana vicenda del capriolo, segno che, la natura, è sempre in grado di stupirci...... ma ora ne so di più. Ho potuto "verificare" e "collaudare" le sue parole su almeno un centinaio di situazioni non così chiare che ho visto o che mi sono capitate...... il ragionamento torna.

                              Se si decidesse mai di fare un incontro del forum da qualche parte, certamente voterei per dedicargli un'aula e un paio di ore. Probabilmente attirerebbe più il corso "tecniche di tiro avanzato"..... ma vi assicuro che ho appreso tantissimo e vorrei che fosse patrimonio comune di tutti noi

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                              • simo92
                                ⭐⭐
                                • Mar 2015
                                • 245
                                • pavia

                                #615
                                Originariamente inviato da paolohunter
                                .

                                Chiedo scusa per chi si sentisse venire il mal di pancia per questo. Semplicemente, con mezzo intervento interessante e mezzo intervento dove si faceva altro, ho deciso di cancellarlo per intero e non andare all'interno del singolo messaggio a rimuovere solo le parti "malate"..... un poco come il chirurgo quando ha a che fare con un cancro e, nel dubbio, asporta un pezzetto in più.
                                ... [:D]
                                Sinceramente Paolo il mal di pancia, se viene, viene constatando per l'ennesima volta le dinamiche di questa sezione del forum. Con la solita cricca di 4 o 5 utenti di vecchia data che giudicano e, soprattutto, mettono in atto atteggiamenti bambineschi di scherno con modalità passivo-aggressive. Fa veramente ridere vedere persone di mezza età scriversi in dialetto tra loro in modo da non farsi capire e comportarsi alla stregua di undicenni che fanno la pernacchia al nuovo arrivato. Chissà quanta gente valida è scappata da questo forum, inorridita da tutto ciò. Io in questi giorni ho dato corda a questi elementi perché è stato tutto piuttosto divertente, anche per deformazione professionale probabilmente [fiuu]ma, se dovessi chiedere qualcosa di serio, non lo farei certo qui. Questo riflette proprio i problemi alla base dell'incapacità dei cacciatori di fare fronte comune verso tutte le minacce che incombono sul nostro mondo, anche se una dinamica strutturata e eclatante come quella che ho visto qui è fortunatamente assolutamente inedita ai miei occhi. Il tuo ruolo di moderatore è fondamentale per rimettere a posto un luogo come questo, dove chiaramente le persone non sono più libere di esprimere le proprie opinioni senza incorrere in queste dinamiche raccapriccianti. Se ti viene il mal di pancia a leggere le conversazioni in un forum che moderi tu, fatti due domande, con tutto il rispetto. E quello che penso di te lo sai, sei un elemento molto valido, parli con buonsenso e il tuo comportamento induce rispetto e pacatezza. Qui però c'è da fare un bel lavoro di pulizia. Altrimenti questo forum sarà sempre popolato dai soliti quattro gatti senza mai crescere, anzi degenerando. Questa discussione ne è l'esempio.

                                Grazie per l'intrattenimento ai signori con cui ho avuto il piacere di "parlare", chiudo questa conversazione e vi lascio ai vostri commenti denigratori e bambineschi. Basta guardare qui sotto, ne stanno per comparire parecchi

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